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Milan: Io sto con Gattuso
- Momento d’oro per il Milan, quarto posto raggiunto a cinque punti dalla terza e semifinale di coppa Italia raggiunta grazie alla convincente prestazione contro il Napoli guidato dall’ex Carletto Ancelotti. Gattuso si coccola i suoi giocatori ed abbraccia il neo acquisto Piatek, bomber di razza capace al suo esordio a San Siro di conquistare in pochi minuti tifosi e società con due reti di pregevole fattura ed una prestazione di assoluto spessore. Ma chi ha saputo coccolare Gattuso in questi mesi? Mi viene da rispondere nessuno. Il tecnico calabrese ha vissuto veri e propri momenti bui, solo con sè stesso e le sue consapevolezze. La società non ha mai messo in discussione il suo posto, ma nemmeno l’ha mai sostenuto pubblicamente ed i tifosi in più circostanze ne hanno chiesto le dimissioni quando le difficoltà a trovare la via del gol e del risultato si sono manifestate durante alcune partite tra novembre e dicembre. Ancora oggi, sui principali social network, i tifosi certo non sono clementi verso il tecnico Gattuso criticato praticamente per tutto, per la formazione, per i cambi, per le scelte di modulo, probabilmente anche se respira.
Ritengo semplicemente esagerato ed ingiusto un comportamento simile che dimostra una totale irriconoscenza all’operato di una persona innanzitutto seria, preparata e che ha i colori rossoneri tatuati sul cuore. Quando ad ogni occasione sento il nome di Conte, di Wenger, di Guidolin, di Di Francesco mi vengono i brividi, ma non perché non siano buoni tecnici, tutt’altro, ma solo per il fatto che Gattuso non merita questo e sul campo sta dimostrando tutto il suo valore e la sua credibilità.
Serenità in difesa
Ad inizio stagione, ce lo ricordiamo bene, la difesa rossonera non era sicu4amente tarata al meglio, l’esordio al San Paolo contro il Napoli ne aveva dimostrato i limiti quando in vantaggio di due reti i rossoneri uscirono sconfitti per 3-2 con un amaro in bocca di notevole entità. Donnarumma per alcune partite sembrava un lontano parente di quello apprezzato agli esordi e non riusciva altresì a trasmettere serenità all’intero reparto difensivo. Sicuramente anche il suo procuratore, il famoso Mino Raiola, ha contribuito a minarne la pace interiore mettendo sistematicamente in giro voci di mercato create ad oc per lucrare sul giocatore ammaliandolo da fantomatiche sirene europee che creavano in lui false aspettative. Col tempo ed il lavoro però mister Gattuso ha saputo registrare la difesa in modo ottimale è determinante è stato il recupero di due giocatori che sembravano finiti attorno ai quali si stavano alimentando dubbi sempre crescenti ed invece si sono ritrovati veri e propri perni difensivi, ossia Musacchio e Zapata. Impiegati in più occasioni a seguito degli infortuni di Caldara e Romagnoli, i due centrali hanno guidato il reparto difensivo diventando dei veri e propri solidi pilastri ben difficili da superare. Lo stesso Zapata, da probabile partente, ha trovato conferma e continuerà a vestire la casacca rossonera almeno fino alla fine di questa stagione.
Sicuramente attenta ed oculata la gestione di Conti. Il giocatore è recuperato e scalpita per giocare ed i tifosi stessi lo vorrebbero sempre in campo dal primo minuto, ma il tecnico calabrese sa perfettamente quali insidie ci possano essere nel buttare anzitempo nella mischia un giocatore che ha passato due lesioni ai legamenti crociati del ginocchio, sempre lo stesso. Bisogna gestirlo, aspettarlo ed utilizzarlo col contagocce nella fase iniziale anche per non demoralizzare coloro i quali in questo periodo hanno saputo sostituirlo al meglio, vedasi Abate e Calabria. Vero, Conti ha dimostrato di avere caratteristiche ben precise ed una marcia in più, ma ritengo necessario un suo graduale impiego in campo per non comprometterlo ulteriormente.
Il Bakayoko ritrovato
Penso che il miracolo più grande Gattuso l’abbia fatto con Tiemouè Bakayoko, giocatore approdato a Milano questa estate con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 35 milioni. Dopo un inizio di stagione che definire pessimo è riduttivo, il centrocampista ivoriano è diventato un vero e proprio perno ed un pupillo dei tifosi rossoneri. Ricordiamo ancora tutti molto bene le parole dei tifosi e della carta stampata dopo le prime apparizioni nelle quali si vedeva un giocatore in evidenti difficoltà anche a stoppare un pallone, decisamente nervoso e fuori luogo il tutto seguito da aspre critiche nei confronti di Gattuso che nonostante tutto continuava a schierarlo in campo. Ebbene, il tecnico ha sempre creduto in Bakayoko, lo ha costretto ad allenamento massacranti in campo ed in palestra, anche al di fuori del normale orario di allenamento, ha parlato con lui moltissimo, ha usato bastone e molta carota mettendolo nella mischia contro tutto e contro tutti. E ha vinto. Attualmente si parla di Bakayoko come dei più forti centrocampisti della serie A e si sta lavorando per il riscatto del giocatore. Da mesi non sbaglia un colpo, recupera una quantità smisurata di palloni, sradicargli la palla dal piede è pressoché impossibile e la sua presenza a centrocampo si sente in tutta la sua imponenza.
La gestione Higuain
Il Pipita al Milan è stato male, probabilmente non ci voleva venire già dal principio quando è stato scaricato dalla Juventus per lasciare il posto a Cristiano Ronaldo. Il mal di pancia col passare dei mesi è aumentato tanto che l’argentino sembrava assente è decisamente troppo nervoso. Voci di corridoio riferiscono che già ad ottobre Higuain avesse chiesto di essere ceduto nel mercato invernale. Gattuso fino all’ultimo lo ha difeso, davanti alle telecamere ha mai fatto uscire il caso e lo ha sempre pubblicamente elogiato considerandolo uno dei più forti attaccanti europei, cosa che peraltro indiscutibilmente è.
In linea generale ciò che piace ed apprezzo del tecnico Gattuso è proprio il comportamento che sa tenere davanti alle telecamere ed in generale in ogni circostanza, mai una polemica, mai sopra le righe, disamine competenti e critiche in ogni situazione, sa essere costruttivo ed onesto intellettualmente anche nel periodo in cui il risultato non arriva. Al tecnico non piace piangersi addosso e lavora al fine di ottenere il massimo con i giocatori che ha a disposizione. Ricordiamo la lunga serie di infortuni che ha falcidiato la squadra per tutto il girone di andata, spesso ha dovuto reinventarsi modulo e formazione, stravolgendo la squadra per poter trovare un undici da gettare nella mischia, ma mai lo abbiamo sentito lamentarsi, anzi il grande cuore di cui è dotato ha fatto sì che nelle difficoltà la squadra ne sapesse uscire fuori combattendo come un leone. Ciò che desidero sottolineare è che in poche occasioni abbiamo visto un Milan arrendevole, soprattutto contro le grandi la squadra ha giocato senza il minimo timore reverenziale, alla pari e questa è una prova di forza e di mentalità che va assolutamente sottolineata.
Lo sappiamo, la stagione è ancora lunga e le difficoltà molte, ma sono dell’idea che il Milan non debba cercare un grande tecnico per il suo ambizioso progetto, ce l’ha già in casa e con un pizzico di fortuna in più, col recupero degli infortunati illustri e con la consapevolezza di essere una bellissima realtà di giovani dalle belle speranze le soddisfazioni potranno essere molte nel tempo, serve pazienza. I tifosi sappiano elogiare questo tecnico che per la squadra dá il cuore, lo getta oltre l’ostacolo in ogni occasione è certe critiche, peraltro sempre le stesse, proprio non le merita.
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Messi: “Il mio erede? Dovessi sceglierne uno, direi Yamal”
Lionel Messi è al finire della sua carriera. Il capitano dell’Inter Miami ha parlato della nuova generazione di giocatori, tra i quali Lamine Yamal.
Al margine di un evento organizzato da uno sponsor dell’Inter Miami, il mitico Lionel Messi ha parlato della nuova generazione di calciatori che si stanno affacciando sul palcoscenico mondiale. Tra i quali designa un suo possibile erede, Lamine Yamal.
Inter Miami, Messi “C’è una generazione di giovani giocatori che sono molto bravi e che hanno tanti anni davanti a sé”
Lionel Messi si avvia alla fine della sua carriera. Attualmente gioca per l’Inter Miami, nella MLS americana, ed ha fatto il punto sui nuovi fenomeni che si affacciano nel panorama calcistico internazionale. Tra i quali spicca un suo possibile erede, ovvero il giocatore del Barcellona Lamine Yamal.
Al margine di un evento di uno sponsor dell’Inter Miami, La Pulce ha parlato proprio della nuova generazione di calciatori che si affaccia sul palcoscenico mondiale: “C’è una generazione di giovani giocatori che sono molto bravi e che hanno tanti anni davanti a sé” ha dichiarato.
Uno in particolare è stato indicato da lui come suo possibile “erede”, anche perché veste la maglia blaugrana del Barcellona come la vestì lui, ovvero Lamine Yamal: “Dovessi sceglierne uno, per l’età e il futuro che ha, sceglierei Lamine (Yamal, ndr). Dipende da lui perché il calcio dipende da tante cose, ma Lamine è il presente e il futuro”.
Quindi Messi indica proprio in Yamal come suo erede, ma il giovane spagnolo prima deve puntare a trascinare il Barcellona sia nella Liga che in Champions League: come ha fatto per tanti anni fa proprio Messi.
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Udinese, Runjaic: “Sanchez ci sarà. Il Napoli non è in difficoltà. Su Lucca…”
Il tecnico bianconero, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa pre Udinese-Napoli, match valido per la 16ª giornata di Serie A Enilive.
L’allenatore dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato ai microfoni sulla situazione della sua squadra e del Napoli di Antonio Conte.
Udinese, le parole di Runjaic
In seguito le parole dell’allenatore dei bianconeri:
Sugli Indisponibili
“Affrontiamo una grande squadra, che ha vinto la Serie A due anni fa. Cominciamo da un aspetto negativo come gli infortunati, ma dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Zarraga ha avuto un problema muscolare, starà fermo qualche settimana. Sanchez sarà con noi domani ed è una bellissima notizia, noi non vediamo l’ora di giocare la gara domani, ci siamo preparati e abbiamo la possibilità di fornire una buona prestazione contro una squadra di livello. Abbiamo una rosa ampia per sostituire gli infortunati”.
Discontinuità
“Quando si perdono le partite ci sono diversi motivi, a volte sono errori nostri, altre volte gli avversari hanno fatto meglio. 20 punti considerando l’ultima stagione è un bottino soddisfacente, ma saremo ancora più soddisfatti quando avremo ancora più punti, noi non ci vogliamo rilassare, vogliamo portare sul campo la giusta tensione. Non abbiamo ancora fatto nulla in questa stagione, dobbiamo guardare alla partita di domani con il Napoli. Potevamo avere più punti qui e là, ma in generale possiamo essere soddisfatti, dovremo mantenere la giusta concentrazione, lavorando giorno dopo giorno, affrontando le partite con un determinato grado di felicità e tensione”.
Su Lucca e Thauvin
“Sono gli attaccanti più in forma, hanno giocato diverse gare e ci danno qualità. Non bisogna però dimenticare ragazzi come Brenner e Iker Bravo, tornerà Sanchez ora che si sta allenando di nuovo con noi, anche se non ha una forma ottimale. Lucca ha giocato bene contro il Monza, lavorando bene per la squadra e dovrà farlo anche domani. Thauvin sta migliorando dopo l’infortunio, ha avuto bisogno di un po’ di tempo, domani speriamo sia al top e speriamo che magari trovi il gol. E’ un gran bel capitano, nel corso della stagione potrà migliorare ulteriormente in campo”.
Sul Napoli
“Il Napoli non sta affrontando un periodo difficile o di crisi, non vincono da due gare ma dominano spesso, hanno fisicità, velocità, tecnica, noi dovremo affrontare una gara difficile, il Napoli è una squadra anche compatta, hanno dopo 15 giornate 30 punti, è un buon bottino. Se non vincono per un paio di gare non vuol dire che non abbiano qualità, dovremo resistere fin dal primo minuto, non dobbiamo ripetere gli errori visti con la Juventus“.
Sull’esultanza a Monza
“Era una partita molto importante per tutti, è stata una gara di sofferenza e abbiamo dato tutto in campo, di questo sono molto contento. La vittoria ce la siamo meritata ma in alcune occasioni dovevamo migliorare, avremmo potuto finire la gara anche sul 3-1, è stata una gara intensa, il Monza è una buona squadra, con grande intensità, abbiamo dato tutto. Abbiamo messo energia, anche per me è stata intensa, dall’esterno magari mi si può valutare come freddo, ma voglio dare il buon esempio ai giocatori”.
Su Sanchez
“Chi viene in panchina può giocare”.
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Non solo calcio: cosa sono le “scommesse speciali”
L’universo del betting è estremamente variegato; le scommesse sportive, infatti, non riguardano soltanto il calcio ma tutti gli sport più seguiti.
L’universo del betting è estremamente variegato; le scommesse sportive, infatti, non riguardano soltanto il calcio ma tutti gli sport più seguiti, sia individuali che di squadra. Inoltre, è possibile scommettere tanto su eventi e tornei nazionali quanto su quelli internazionali,
puntando sull’esito finale dell’evento oppure su sviluppi specifici (basti pensare ad alcune combinazioni applicabili alle partite di calcio come, ad esempio, la somma gol e le giocate ad handicap). A questa tipologia estremamente ampia di scommesse si aggiungono quelle
denominate speciali, una categoria variegata ed eterogenea particolarmente diffusa presso i mercati esteri. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito.
Cosa sono le scommesse speciali
La definizione di scommessa speciale è applicabile a svariate possibilità di puntata, incentrate su un evento di carattere non sportivo.
Ciò non toglie come anche per tanti sport, a cominciare dal calcio, esistano pronostici slegati dall’esito di una singola gara o competizione; oltre a scudetto e retrocessione, ad esempio, i bookmaker assegnano una quota ad eventi extra campo come esoneri o dimissioni da parte
degli allenatori, oppure la conquista del titolo di capocannoniere. Questo tipo di scommesse, però, non rientrano tra quelle ‘speciali’ in senso stretto; lo stesso dicasi per giocate che non riguardano il risultato (parziale o finale) di un singolo match come, ad esempio, l’utilizzo (o
meno) del VAR, la realizzazione del primo gol, eventuali ammonizioni o espulsioni e altre situazioni di campo episodiche (pali e traverse, somma dei gol segnati, calci d’angolo).
In cosa consistono: alcuni esempi
Sono diversi i mercati che fanno parte del segmento delle scommesse speciali. Tra quelli più popolari, in special modo all’estero, c’è la politica, sia interna che estera. Esistono svariati portali di betting che permettono agli utenti registrati di scommettere, ad esempio, su chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti o su chi ricoprirà la carica di Primo Ministro del Regno Unito.
Molto diffuse sono anche le scommesse a tema cinema, TV e spettacolo. Di solito, l’evento quotato è costituito da un contest televisivo a carattere stagionale (soprattutto talent show), ma non solo. Alcuni siti esteri consentono di piazzare una scommessa su chi sarà l’attore protagonista del prossimo film su James Bond oppure chi vincerà il Premio Oscar nel 2025: in molti casi è possibile puntare sul miglior film, il miglior attore protagonista e numerose altre categorie. Restando in tema TV, molte agenzie accettano scommesse sui papabili nuovi presentatori di Match of the day, celebre programma a tema calcio in onda sulla BBC oppure su quale sarà il singolo più ascoltato a Natale. Per quanto riguarda il mercato italiano, di solito è possibile puntare sui cantanti in gara al Festival di Sanremo e provare a pronosticare il
vincitore.
Per quanto possa sembrare strano, talvolta i bookmaker quotano anche gli eventi atmosferici, naturalmente solo in poche e selezionate occasioni. In particolare, per citare un tipo di scommessa non troppo insolita, alcune agenzie inglesi accettano scommesse su un’eventuale nevicata il giorno di Natale in diverse città del Regno Unito.
I siti che offrono le scommesse speciali
Come già accennato, il mercato italiano del betting è meno sensibile alle cosiddette scommesse speciali, che trovano posto nell’offerta di svariate piattaforme di gioco. A tal proposito, è bene sottolineare come questo tipo di giocata vada effettuato soltanto tramite
portali autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In Italia sono centinaia le piattaforme gestite da concessionari autorizzati e scovare quelle che propongono anche le scommesse speciali è quantomeno complicato, a meno di non affidarsi agli approfondimenti
a tema disponibili su un sito specializzato come Time2play.com. Tra i vari contenuti pubblicati sul mondo del betting, non mancano quelli riguardanti i siti scommesse speciali, che offrono un quadro complessivo sintetico e dettagliato delle principali opzioni disponibili per gli utenti.
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