Serie A
Lecce – Sassuolo: le formazioni ufficiali
Stasera ci sarà l’anticipo di Serie A tra Lecce e Sassuolo valido per l’8ª giornata di questa stagione, le formazioni ufficiali nel dettaglio:
Lecce che viene da due sconfitte ma grazie all’ottimo avvio ha un ottima situazione in classifica.
Il Sassuolo invece arriva dalla cocente sconfitta in casa contro il Monza di Palladino, ancora zero pareggi per la squadra emiliana.
Salentini che schierano dal primo minuto Kaba al posto del francese Oudin mentre in avanti ancora il solito trio Almqvist, Kristovic e Strefezza in attesa dell’infortunato Banda.
Neroverdi che invece schierano Racic al posto dell’infortunato Matheus Henrique di fianco del titolatissimo Boloca. Dietro la punta prima chance dal primo minuto per Castillejo. Forfait dell’ultim’ora per Tolijan, che ha accusato un problema muscolare durante la rifinitura e si siederà in tribuna.
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Rafia, Ramadani, Kaba; Almqvist, Krstovic, Strefezza All.: D’Aversa
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Pedersen, Erlic, Ferrari, Vina; Boloca, Racic; Berardi, Castillejo, Laurientè; Pinamonti All.: Dionisi
Serie A
Panchina Roma, salgono le quotazioni di Ranieri: le ultime
Panchina Roma, ancora poche ore e si conoscerà il nome dell’erede di Ivan Juric. Si scalda pista porta a un clamoroso ritorno di a Claudio Ranieri.
La Roma va verso lo scioglimento delle riserve per quanto concerne la panchina. Dopo l’esonero di Ivan Juric, a Trigoria si vogliono tagliare i tempi ed arrivare, in tempi brevi, a una soluzione.
Dopo la “non chiusura” di Daniele De Rossi e il tramonto dell’opzione Montella nelle scorse ore, ha preso sempre più piede l’opzione Claudio Ranieri.
Il tecnico di Testaccio, benché avesse dichiarato l’addio al calcio, infatti, e’ pronto a tornare in sella e a dire ancora una volta di sì alla chiamata alle armi.
Ranieri, nelle scorse ore, si e’ messo in viaggio verso Londra per ascoltare la proposta giallorossa. Si attendono sviluppi nelle prossime ore.
Serie A
Serie A, Giudice Sportivo: gli squalificati per la 13^ giornata
La Serie A è ferma in vista della sosta per le Nazionali, ma il Giudice Sportivo ha comunque reso note le eventuali squalifiche in vista della 13^ giornata.
Il Giudice Sportivo di Serie A ha reso note le decisioni in merito alla 12^ giornata di Serie A andata in archivio. Nessun squalificato, ma entrano nella lista dei diffidati Maldini (Monza), Cacace (Empoli), Coppola (Hellas Verona), Isaksen (Lazio), Vasquez (Genoa), Moreno (Como). Entra inoltre nella lista dei diffidati il tecnico dell`Inter Simone Inzaghi. Di seguito le ammende ad alcune società.
Serie A, le ammende alle società
– Ammenda di € 18.000,00: alla Soc. GENOA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due fumogeni sul terreno di giuoco; per avere inoltre, al 12° del secondo tempo, lanciato in direzione di un Assistente alcune monetine, una delle quali lo colpiva all’altezza della spalla, senza conseguenze lesive, costringendolo ad allontanarsi dalla sua posizione, determinando, pertanto, l’interruzione della gara per circa due minuti; per avere infine, al 47° del secondo tempo, attinto con uno sputo la gamba del medesimo Assistente; sanzioni attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) e c) CGS avendo la Società attivato la procedura di non gradimento dei responsabili dell’accaduto ai sensi dell’art. 27 CGS.
– Ammenda di € 13.000,00: alla Soc. LECCE per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco due petardi ed alcuni fumogeni; per avere inoltre, al 18° del secondo tempo, indirizzato un fascio di luce-laser in direzione del portiere della squadra avversaria;
sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.
– Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. INTERNAZIONALE per avere suoi sostenitori, prima dell’inizio della gara e nel corso della stessa, intonato più volte cori insultanti nei confronti di un calciatore della squadra avversaria (Lukaku, ndr).
Serie A
Juventus, Perin: “Scudetto? C’è una bella bagarre. Sul ritiro…”
Il numero 1 della Juventus Mattia Perin è stato intervistato dai microfoni di Sky Sport, toccando tematiche come la vittoria dello scudetto.
Juventus, le parole di Mattia Perin
Scudetto?
“C’è una bella bagarre. Stando all’interno e vedendo come lavoriamo, per qualità e non solo quantità, mi aspettavo che ce la saremmo giocata con chiunque. E’ un momento di crescita per tutti, stiamo costruendo qualcosa di nuovo e dobbiamo metabolizzare un cambiamento. Ci sono zone grigie, ma sono proprio quei momenti che, affrontati in modo giusto, ti fanno uscire più forte come collettivo. Noi siamo pronti a tutto, a metterci in gioco ed avere chissà anche un periodo no, dal quale sono sicuro usciremo più forti. Potevamo fare anche meglio. ma siamo contenti“
Locatelli?
“Siamo molto amici con Manuel, ci diamo mano a vicenda nello spogliatoio. Nazionale? La meritava già prima, sta giocando a un livello molto alto, in tutte e due le fasi ma anche emotivamente e sui comportamenti. Lo merita, le cose non capitano a caso”
Leader? ”
Non mi piace darmi di leader da solo, anche se sono uno dei più grandi. In quello spogliatoio ho sempre imparato da gente che ha una struttura emotiva da brividi, a ripensarci. ho cercato di essere una spugna e imparare più possibile, prima di tutto a livello umano. E sono felice di quanto riesco a dare oggi ai giovani. Nella vita c’è un momento in cui devi assorbire il più possibile per poi ridarlo indietro. Probabilmente è il tempo della mia carriera in cui devo restituire agli altri ciò che mi hanno dato. E ne sono felice“
I portieri di Motta?
“Si dice che nel calcio si giochi tanto e da un certo punto di vista è anche vero. Ma se riesci ad avere una rosa altamente competitiva, con ventitré giocatori intercambiabili, non avrai più chi fa cinquanta partite e altri dieci. Si deve andare, parere mio, verso massimo trentacinque per uno e venticinque per l’altro. E si crea uno spirito competitivo che, se pulito e leale, alza il livello di tutto“
Se penso al ritiro?
“No, in questo momento no. Cerco di vivere molto il presente, per essere la migliore versione di me stesso. Sul futuro ancora non ci penso, ma ho tante passioni e quando smetterò cercherò di portarne avanti una. Ma non mi sono ancora prefisso un lavoro: amo giocare a calcio e lo spogliatoio, la sfida quotidiana”
Matteo Di Tria
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