Esteri
Barcellona, baby-Yamal nella storia della Liga
Il Barcellona di Xavi, a Granada, non va oltre il pareggio (2 a 2). Tra i marcatori blaugrana Yamal, il marcatore più giovane nella storia della Liga.
Barcellona, sonrisa amarga
Il Barcellona, alla nona giornata di campioato, pareggia a Granada e scivola a -3 dal Real Madrid e a -1 dal sorprendente Girona.
La squadra di Xavi parte malissimo: va sotto 2 a 0 – doppietta di uno scatenato Bryan Zaragoza – e rischia l’imbarcata.
In Catalogna si può comunque guardare con soddisfazione a un bicchiere mezzo pieno. Rimontare un doppio svantaggio e entrare nella Storia, non è da poco…
Lamine Yamal, attaccante classe 2007, segna il gol del momentaneo 2 a 1 diventando il più giovane marcatore della Liga.
Un gol di rapina, certo, che non brilla per bellezza né per importanza, in quanto non è decisivo.
Ma è fondamentale perché ammette alla Storia un nuovo giocatore, membro di una nuova generazione di calciatori, che sta crescendo molto bene.
Yamal e gli altri
A Barcellona – e, in generale, nel calcio spagnolo – non hanno paura nel consegnare le chiavi dell’attacco a un sedicenne.
Il gol di Yamal è il gol di una nuova generazione che reclama a gran voce dentro il gioco più popolare al mondo.
Il talentino blaugrana non è l’unico, certo: basta pensare ai nemici giurati del Real, e a Bellingham…
che in quel Borussia Dortmund 2021-22 giocava con un altro giovane che si sta caricando la macchina City sulle sue spalle, Haaland.
Anche in un campionato storicamente più conservativo come la nostra Serie A, ieri pomeriggio, a Monza, c’è stato spazio per il giovane talento Vignato.
Che sia un sintomo chiaro di un passaggio epocale? Una cosa è certa: per il calcio del futuro, si prospetta abbondanza.
Ligue 1
Akliouche, no all’Algeria: vuole solo la Francia
La finissima mente calcistica di Maghnes Akliouche pensa solo alla Francia. Il trequartista monegasco è pronto a rifiutare le avance della Nazionale Algerina.
Maghnes Akliouche ha stregato il mondo del pallone. La rete di Giovedì al Barcellona, con cui ha contribuito alla vittoria del Monaco nella prima giornata della nuova Champions League, è stata solo la sublimazione di un talento purissimo. Di cui il calcio francese si è accorto da tempo, ma da ieri se ne ne sono accorti tutti gli altri.
Akliouche, no all’Algeria: vuole solo la Francia
Fantasista eclettico, può giocare anche come trequartista ma predilige la corsia di destra. Ama battere con i piedi la linea laterale, per poi venire dentro il campo e liberare il suo magico sinistro, ma non disdegna le zoni centrali del campo: dove il suo talento purissimo può essere maggiormente effettivo per la squadra.
Akliouche è nato in Francia, ma da genitori algerini. Le sue origine algerine lo rendono quindi eleggibile per la Nazionale Algerina, dato che è in possesso del doppio passaporto. Tuttavia, il classe 2002 ha in testa solo la Francia. Si sente francese ed è intenzionato (riporta “L’Equipe“) a rifiutare le avance dell’Algeria.
I media francesi hanno ricondotto il suo legame con la terra nativa all’ammirazione per Thierry Henry, che lo stesso talento transalpino ha definito “il suo mentore” nel post-partita della gara di Giovedì. In questo avvio di stagione, il talento monegasco ha segnato 1 gol e fornito 1 assist in 5 presenze stagionali con i Rouges Et Blancs.
Ligue 1
Alexander-Arnold vuole acquistare il Nantes: i dettagli
Trent Alexander-Arnold, calciatore del Liverpool, sarebbe intenzionato ad acquistare il Nantes, club militante nella massima serie transalpina.
Dopo Kylian Mbappé, un altro grande calciatore si accinge ad acquistare un club calcistico. Parimenti a quanto fatto dal suo collega, anche Alexander-Arnold volge la sua attenzione oltre le alpi: direzione Ligue 1.
Alexander-Arnold dopo Mbappé: quando i calciatori vogliono fare i presidenti
Stando a quanto riportato da “L’Equipe“, l’offerta iniziale fatta pervenire dal calciatore inglese a Waldemar Kita (presidente dei canarini) sarebbe di 84 milioni di sterline: l’equivalente di circa 100 milioni di euro. 67 milioni verrebbero versati subito, mentre i restanti 17 arriverebbero successivamente con pagamento dilazionato.
Il proprietario del Nantes non sarebbe attualmente intenzionato a vendere il club. Tuttavia, stando a quanto riportato dai media francesi, il laterale inglese sarebbe disposto a spingersi sino a 140 milioni di euro comprensivi di bonus. Cifra che potrebbe far vacillare l’imprenditore polacco, in sella dal 2007.
Notizia che, ad onor del vero, non trova riscontri oltremanica. Lo stesso Kita ha commentato l’indiscrezione ai microfoni del portale francese Press-Ocean, dichiarando: “Sono tutte stro***te. Io non so nemmeno chi sia questo tizio, l’ho dovuto chiedere ai miei avvocati. Non c’è nulla di vero in questa storia.”
Il motivo per il quale i calciatori stanno volgendo le loro attenzioni verso la massima serie del calcio francese è presto detto e va ricercata nella precaria situazione finanziaria di molti club, che versano in condizioni economiche non esattamente idilliache dopo la querelle che ha contraddistinto l’assegnazione dei diritti televisivi.
Premier League
Tottenham, Postecoglou: “Qui per fare qualcosa mai fatto prima. Solanke e Richarlison…”
L’allenatore del Tottenham Ange Postecoglou ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno di domani contro il Brentford.
Di seguito un estratto delle sue parole.
La conferenza di Postecoglou
Quali sono le condizioni di Richarlison?
“È parecchio lontano dal recupero, credo che dovresti smetterla di chiedermi di lui finché non ti do qualche aggiornamento. Non si è ancora allenato con noi.”
Solanke è costato tanto, ma non ha ancora segnato.
“Non lo so perché le persone sono così veloci a giudicare. È un campione limitato. Il ragazzo ha giocato meno di due partite per noi. Se è stato 15 partite senza gol allora posso rispondere a questa domanda o 15 partite in cui non ha contribuito, ma penso solo a prendere fiato, fare un po’ di yoga, pensare al mondo per un secondo e fare una valutazione dopo.
Non dobbiamo affrettarci a dare giudizi ogni volta perché l’alternativa è che potrebbe aver avuto un ottimo inizio, è in forma, ha segnato in tutte e quattro le partite, sta volando e poi attraversa un periodo come tutti gli attaccanti in cui non segna. Semplicemente non guardo queste cose. Quello che guardo è che è arrivato, si è adattato molto bene e abbastanza logicamente ha rimediato un infortunio che ha sconvolto il modo in cui voleva iniziare la sua esperienza, ma ha ancora un sacco di tempo per quello.”
Qual è il suo segreto per restare a lungo al Tottenham?
“Ogni volta che c’è un cambiamento, un cambiamento significativo, le persone si agitano. È la natura umana, in un certo senso vuoi conforto e sicurezza, ma ripeto, sono venuto qui per provare a fare qualcosa che non si faceva da un bel po’. Il mio punto di vista è – e l’ho fatto ovunque io sia andato – non puoi semplicemente pensare che il mio arrivo sia la risposta.
Devi cambiare le cose e quando ciò accade, è agitato per le persone sia internamente che esternamente, ma penso che sia una parte necessaria del tentativo di ottenere ciò di cui abbiamo bisogno.”
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