Serie A
Parla l’agente di Mario Rui: “Garcia? Quello che succede in campo è sotto gli occhi di tutti”
Mario Giuffredi, l’agente di Mario Rui, ha parlato ai microfoni di TvPlay anche in merito alla sconfitta del Napoli contro la Fiorentina. Di seguito le sue parole.
Le dichiarazioni di Giuffredi
“Non voglio parlare dell’operato di Garcia in Napoli-Fiorentina. La lascio commentare agli addetti ai lavori: quello che spiega il campo è sotto gli occhi di tutti.”
Garcia l’ha definita un agente che ‘piange’. Lei si sente tale?
“Il verbo piangere non è mai esistito nel mio vocabolario. Sono un uomo combattivo. Chi mi conosce ed avrà sentito queste parole sicuramente avrà riso di gusto. La mia storia dice che mi appartiene un solo verbo: combattere e non piangere. Aggiungo un aggettivo per definirmi: credibile. Ogni agente deve esser credibile per lavorare a questi livelli e nessuno può pensare di minare la mia credibilità nel rapporto con i miei assistiti.“
Serie A
Inter, potenza ma con poco controllo: è un Bisseck a due facce
Inter, Yann Bisseck ha iniziato sotto una cattiva stella il suo campionato. A prestazioni coraggiose si sono alternate ingenuità che hanno pesato sui risultati in campo.
Giunto all’Inter in punta di piedi la scorsa estate, Yann Bisseck ha subito conquistato tifosi, allenatore e compagni grazie all’energia messa in campo e alla sua duttilità.
La sua seconda stagione in nerazzurro, però, non ha preso il via con gli stessi auspici della prima. Se sul piano dell’applicazione tattica non c’è nulla da dire, bisogna osservare le sue amnesie, sempre più frequenti, nell’arco dei 90′.
La prima risale all’esordio contro il Genoa, quando in pieno recupero, spizzicò con il braccio in area di rigore, dando la possibilità al Grifone di agguantare un 2-2 insperato.
Molto più recente il secondo episodio, sabato sera, quando salta va a vuoto e consegna, di fatto, il gol nelle mani di Zapata.
Peccati di presunzione? La qualità e la buona volontà del ragazzo non si discutono, ma occorre aggiungere un pizzico di lucidità in per ridurre sempre di più questi episodi.
Serie A
Fiorentina-Milan, Gabbia: “È una sconfitta che brucia”
Al termine di Fiorentina-Milan, Matteo Gabbia è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare la sconfitta e gli errori commessi dalla difesa.
Di seguito un estratto delle parole del difensore dopo la sconfitta in Fiorentina–Milan.
Fiorentina-Milan, le dichiarazioni di Gabbia
Matteo Gabbia è stato interrogato sulla mancanza di determinazione della squadra, e ha ammesso: “Non siamo soddisfatti di come abbiamo approcciato la partita. Sentiamo addosso il peso della sconfitta, e questo è particolarmente grave. Come squadra non abbiamo dato il massimo stasera”.
Quando gli è stato chiesto della mancanza di continuità, ha risposto: “È qualcosa di cui dobbiamo discutere nello spogliatoio. Dobbiamo guardarci in faccia e capire perché abbiamo giocato così. Non abbiamo avuto la continuità necessaria per portare a casa la vittoria. La consapevolezza di ciò deve partire da noi. Ho visto la giusta rabbia e delusione tra i compagni. Non c’è nulla di positivo da salvare da questa serata, ma la squadra è compatta e arrabbiata per la prestazione”.
Infine, sulla domanda riguardante il secondo gol subito, ha dichiarato: “Abbiamo sbagliato come reparto. Era un rinvio lungo e sappiamo che De Gea ha un gran calcio. La lettura dell’azione è stata sbagliata, si potevano fare tante cose diverse come difesa. Questo gol brucia, è un errore che non possiamo accettare di commettere”.
Serie A
Fiorentina-Milan, Fonseca: “Questo non è calcio”
Intervenuto in conferenza stampa al termine di Fiorentina-Milan, l’allenatore dei rossoneri, Paulo Fonseca, ha commentato la sconfitta.
DI seguito un estratto delle sue parole dopo Fiorentina–Milan.
Fiorentina-Milan, le dichiarazioni di Fonseca
Fonseca è stato interrogato sulla partita e su cosa, secondo lui, fosse mancato alla sua squadra: “Sono mancate diverse cose. Nel primo tempo ci è mancata l’aggressività in difesa e nei duelli. Lo si vede chiaramente dal modo in cui abbiamo subito i gol: hanno vinto quasi sempre le seconde palle. Non siamo stati rigorosi nella struttura difensiva. Poi, i rigori sbagliati… Nonostante ciò, abbiamo comunque creato abbastanza per segnare più della Fiorentina. Vincere in Serie A è difficile, ma se sbagli due rigori e concedi un gol come il secondo, è inevitabile. Bisogna essere obiettivi”.
Alla domanda su cosa lo avesse deluso maggiormente e un’opinione sull’arbitraggio, ha commentato: “Non mi piace parlare dell’arbitraggio, ma questo non è calcio. Il calcio è fatto di contatti e un semplice tocco non può essere sufficiente per concedere un rigore. L’abbiamo visto anche questo weekend: basta un tocco e scatta il rigore. Tutto si complica, ci innervosiamo, ma il calcio non è un circo. E non mi riferisco solo al rigore contro di noi, ma anche a quelli a nostro favore. Quanti rigori vediamo in Serie A?”.
Infine, parlando della sosta e del calo di prestazione, ha concluso: “Le voci che girano non mi interessano. In Italia, quando vinci, hai fatto una grande partita. Se non segni, diventi la peggior squadra del mondo e io il peggior allenatore. So come stanno le cose, ma non posso pensarla in questo modo”.
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