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Padovan sulla squalifica a Fagioli: “7 mesi troppo poco”
Per il giornalista Giancarlo Padovan la squalifica inflitta a Fagioli sarebbe troppo generosa. Leggiamo insieme le sue parole a Calciomercato.com
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Padovan: “7 mesi sono un buffetto”
Secondo il giornalista la pena comminata al centrocampista della Juventus sarebbe decisamente poco congrua per uno scandalo simile. Padovan ha affermato quanto segue: “Sette mesi senza giocare non sono pochi. Ma, per chi ha scommesso, non potendolo e non dovendolo fare, sono una pena lieve. Quasi un buffetto, poiché la sanzione prevede da tre anni in su. Quindi, pur riconoscendo a Nicolò Fagioli di essersi autodenunciato, di avere collaborato e patteggiato, la pena è ben lontana dall’essere congrua. Non faccio certo il giudice. Eppure, nei giorni scorsi, avevo pronosticato una sanzione di almeno diciotto mesi. Perché, ludopatici o no, questi ragazzi hanno infranto, oltre che le regole, un codice etico, venendo meno ai loro doveri nei confronti di tutti”.
Sulla Juventus
Padovan ha parlato anche della Juventus, la squadra di Fagioli, indirettamente coinvolta nel caos. Queste le sue parole: “Non credo che la Juventus faccia causa a Fagioli. Non chiederà i danni, una volta condannato, però il danno è rilevante. Pertanto, trattare questa vicenda solo come una ragazzata è, secondo me, un errore. Se, poi, passa il concetto che i reo confessi sono schiavi del gioco, allora potremmo trovarci di fronte ad una mezza amnistia camuffata”.
Sulle conseguenze
Il giornalista si è detto preoccupato sulle conseguenze di questa situazione. Ha, infatti, aggiunto: “Ora nessuno mi toglie dalla testa che la grandissima velocità con cui Fagioli ha patteggiato e, allo stesso modo, patteggerà Tonali, sia riconducibile alla volontà generale di non allargare lo scandalo. L’obiettivo è contenere il più possibile le conseguenze di questa storia”.
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Inter-Milan 1-2, Fonseca inGabbia il bunker di Inzaghi: le pagelle
Inter-Milan 1-2, i rossoneri sfatano il tabù e si impongono contro i favoriti. Le pagelle
Maignan 7: un riflesso miracoloso su Thuram
Emerson Royal 6,5: un secondo tempo da leone in campo
Gabbia 8: prestazione maiuscola e gol vittoria
Tomori 6,5: gestisce senza eccessivi problemi la difesa
Theo Hernandez 6,5: molto bravo in difesa, cerca di contenere e ci riesce
Pulisic 8: eroe dei primi minuti, il suo gol una perla
Reijnders 7,5: tiene fino alla fine le chiavi del centrocampo
Fofana 6: sufficienza stiracchiata per colui il quale non riesce a entrare in partita
Leao 6: indolente nel primo tempo, ci mette cuore nella ripresa (dall’87’ Chukwueze sv)
Morata 6,5: non segna, ma è una preziosa mina vagante (dal 78’ Loftus-Cheek sv)
Abraham 7: sfiora il gol, la sua grinta è degna di nota ù
Fonseca 9: non era facile, tutti i tifosi contro, la stampa contro, gli addetti ai lavori contro. Mette un modulo inedito e la vince. E ora zitti, penserà lui. Chapeau.
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Lecce, Sticchi Damiani: “Subire due gol nel recupero? Peccati di gioventù”
Lecce – Parma finisce 2 a 2 con i giallorossi che si fanno rimontare nel recupero il doppio vantaggio. Le parole del presidente Saverio Sticchi Damiani
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Lecce, il presidente guarda il lato positivo
Come sempre pacato e obiettivo, il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha voluto commentare la partita che ha visto i suoi ragazzi pareggiare 2-2 contro il Parma, dopo un doppio vantaggio. Nonostante sembrasse ormai finita con i 3 punti, i giallorossi hanno sprecato diverse occasioni e sono stati acciuffati allo scadere. Di seguito, le parole del presidente: “È una partita che lascia l’amaro in bocca. Prendere due gol nei cinque minuti di recupero dispiace. È un prezzo che si paga per via della giovane età di questa squadra che nei 5 minuti finali ha fatto vedere la propria inesperienza”.
Colpa della gioventù
In merito alla giovane età media della rosa che, secondo il presidente sarebbe la causa delle disattenzioni sul finale, Sticchi Damiani ha poi continuato: “Bastava gestire un po’ meglio. Però, questa giovane età poi ci porta in tanti frangenti della gara a essere particolarmente liberi, freschi e fisicamente anche esuberanti. Oggi abbiamo pagato un prezzo alto a causa dell’inesperienza perché la gestione della parte finale della gara abbiamo avuto tante opportunità per indirizzarla in un’altra maniera”.
Lecce sprecone, ma buon primo tempo
Analizzando la gara, non sono mancati i riferimenti agli errori sotto porta di Krstovic e compagni. Tuttavia, va sottolineato anche il buon primo tempo dei giallorossi, che hanno gestito il gioco e dimostrato di saper imbastire trame importanti anche in chiave futura. Le parole del presidente: “Siamo riusciti a sprecare le occasioni senza nemmeno far passare particolarmente il tempo. Ma c’è stato un buon primo tempo, tante indicazioni importanti, anche alcune cose da migliorare. Devo dire che non possiamo permetterci di rimanere in dieci per un’espulsione, voglio rivederla, ma mi è sembrata un’espulsione che una squadra del genere non può permettersi”.
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Primavera, Inter-Milan 1-3: Ibra Jr protagonista
Il Milan si è aggiudicato il derby Primavera con una convincente vittoria per 3-1 contro l’Inter, in trasferta.
I rossoneri hanno dominato il primo tempo, segnando tutte e tre le loro reti nei primi 45 minuti.
La squadra di Guidi ha sbloccato la partita con due gol ravvicinati: il primo segnato da Dutu, seguito da una rete di Ibra Jr, che ha siglato il suo quarto gol in cinque partite di campionato.
Nonostante un tentativo di rimonta dell’Inter, grazie a un gol di Mosconi sul finire del primo tempo, le speranze nerazzurre sono state vanificate da un rigore procurato da Magni e trasformato da Bonomi.
Questa vittoria segna la prima affermazione del Milan in un derby Primavera dal campionato 2017/2018.
Oltre ai protagonisti offensivi, il Milan ha brillato anche in difesa, con prestazioni solide da parte della coppia Dutu-Paloschi, oltre a un ottimo contributo di Sala e Stalmach.
Con questo successo, i rossoneri salgono al secondo posto in classifica con 12 punti, distanziando i cugini dell’Inter di 5 lunghezze.
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