Serie A
ULTIM’ORA – Monza, Papu Gomez squalificato due anni per doping
Il Monza si ritrova in una situazione molto spiacevole. Papu Gomez, arrivato in Lombardia nelle ultime settimane, è stato squalificato per doping.
Ha dell’incredibile ciò che riporta il portale Relevo. Infatti, il Papu Gomez è stato squalificato per due anni per doping. Il giocatore, campione del Mondo con la sua Argentina, è risultato positivo ad un test antidoping nel lontano novembre 2022.
Il Siviglia, suo club all’epoca dei fatti, ha poi lavorato per far sì che la situazione non venisse impugnata subito, rimandando per lungo tempo la sanzione da applicare.
La versione del calciatore è quella di avere preso uno sciroppo che in realtà era destinato al figlio.
L’ex Siviglia aveva da poco firmato con il Monza di Palladino ed aveva esordito con la nuova maglia nell’ultimo match prima della sosta per le nazionali.
Serie A
Inter, emergenza in difesa contro la Fiorentina: le ultime
Per l’Inter c’è da fare i conti con gli infortuni in difesa: per la trasferta contro la Fiorentina non ci saranno sicuramente Pavard e Acerbi.
Come riportato da Calciomercato.com l’Inter partirà per Firenze con qualche problemino in difesa, visto che sia Francesco Acerbi che Carlos Augusto non prenderanno parte alla trasferta toscana, aggiungendosi al già infortunato Benjamin Pavard (che ne avrà per circa un mese).
Inter, le ultime in vista della Fiorentina
Niente di grave, invece, per i primi due, entrambi saranno a disposizione per la partita casalinga contro il Parma nel prossimo turno di Serie A, ma nel frattempo Inzaghi dovrà pensare alla sfida del Franchi, dove la coperta rischia di essere un po’ corta. La rifinitura di domani mattina scioglierà gli ultimi dubbi ma per adesso i tre candidati titolari sembrano essere Bisseck, de Vrij e Bastoni, con Darmian e Dimarco titolari sulle corsie laterali. Salvo sorprese sarà della sfida Davide Frattesi, anche se il centrocampista azzurro partirà dalla panchina dopo i fastidi fisici delle ultime settimane.
Serie A
Matthäus: “La ‘mia’ Inter? È al top in tutti i reparti”
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista nerazzurro Lothar Matthäus ha parlato dell’Inter, focalizzandosi su alcuni giocatori.
Tedesco, classe 1961, un passato all’Inter dal 1988 al 1992, l’ex Lothar Matthäus ha disputato ben 153 partite tra Serie A, Coppa Italia e Coppa UEFA, totalizzando anche 53 gol e 13 assist.
Interpellato dalla Gazzetta dello Sport sul suo ex club, ha dichiarato che continua a seguirla anche dalla Germania, molti anni dopo essersi ritirato.
Ecco che cosa ha dichiarato ai microfoni del noto quotidiano.
Inter, l’intervista a Lothar Matthäus
Sul club
Per quanto riguarda il club, Matthäus ne ha un’ottima impressione: “Un mix unico di giocatori di esperienza e di giovani talenti, con un allenatore che ha trovato la formula giusta. È al top in tutti i reparti, in Europa e non solo in Italia.
Sono davvero contento del livello che ha raggiunto la “mia” squadra, ma questo lavoro arriva da lontano, non è certo una novità di quest’anno. Ormai da tempo l’Inter se la gioca con tutte: sta superando il turno in Champions senza playoff e può andare in fondo in Europa. In più, ovviamente, può rivincere lo scudetto in questa A che è diventata davvero divertente e più livellata…”.
Sulla Serie A
Per l’ex centrocampista, è un campionato in continua evoluzione: “La seguo in generale, soprattutto la domenica in tv quando sono a casa. Il vostro calcio continua a crescere e il campionato è molto equilibrato, con le sorprese Lazio e Fiorentina e il ritorno del Napoli. Ma, da quello che vedo da fuori, forse la squadra più forte è diventata l’Atalanta“.
Sugli scontri dell’Inter con le tedesche
“Il Lipsia sta avendo molti problemi, ha buttato tanti punti in Bundesliga, mentre il Bayer Leverkusen che aspetta l’Inter è molto più pericoloso: per me è l’unica squadra che ha qualche chance di insidiare il Bayern Monaco. Ormai Xabi Alonso è tornato al suo livello, e questo non è poco…”.
Sul Leverkusen
Per Matthäus, il club sta tornando forte: “Ha lo stesso allenatore, gli stessi giocatori e ha aggiunto pure dei tasselli di qualità: dovrebbe essere perfino più forte! Semplicemente, l’anno scorso tutto andava bene, avevano la fiducia che permettano di vincere anche all’ultimo minuto.
Questa stagione è diversa… Io, però, vedo il Leverkusen in netto miglioramento, come visto in Champions con il Salisburgo: mi auguro che stia in vetta a competere per il bene del nostro campionato”.
Sul ruolo di Calhanoglu
Nella sfida contro il Leverkusen, per Matthäus, Hakan Calhanoglu “è il giocatore chiave. Prima di arrivare all’Inter non faceva la differenza a questo livello, ma evidentemente ha trovato il club perfetto per lui. C’è la giusta connessione con l’allenatore e con i compagni: tutti credono veramente in Hakan, questo fa la differenza.
Come quando c’ero io all’Inter e gli altri si fidavano di me: mi davano la palla come ora la danno a Calha…. Peccato per il rigore col Napoli, ma quella sera ha comunque segnato lui. E pure in nazionale ha uno status diverso: maglia di capitano, numero 10, tutte cose che ti rendono speciali. Ma molto del merito è di Inzaghi“.
Il merito dell’allenatore, oltre a quell di avergli trovato la giusta posizione, è che “sta facendo quello che Julian Nagelsmann ha fatto con Toni Kroos all’ultimo Europeo: lo ha messo al centro di tutto. Simone ha detto a tutti i giocatori, qualunque sia il loro compito, di guardare Calha per primo”.
Sul super centrocampo dell’Inter
“Per ottenere questi risultati per molti anni vuol dire che la rosa è completa per intero, non solo il centrocampo. Dal primo al 22esimo tutti sanno cosa fare, questo fa la differenza. In più, la squadra ha una grande difesa e un attacco di classe mondiale, con la coppia Lautaro–Thuram.
E aggiungo pure Arnautovic, decisivo in maniera diversa. Negli ultimi 20-25 minuti il suo fisico serve per tenere il pallone”.
Sugli attaccanti
“No, la coppia funziona alla perfezione, l’equilibrio non è cambiato rispetto all’anno passato: qui ognuno ha sempre bisogno dell’altro, in un certo senso “approfitta” dell’altro. Se hai davanti uno come Lautaro, allora scatta l’allarme rosso per le difese: si concentrano sull’argentino e così, magari, il francese ne approfitta.
In fondo, è il lavoro di coppia e di scambio che fanno perfettamente in Bundesliga Hugo Ekitiké e Omar Marmoush, i due attaccanti dell’Eintracht Francoforte. Seguiteli…”.
Serie A
Como-Monza, le ultimissime dal Sinigaglia: forfait per Sergi Roberto e Mazzitelli, Nesta si affida a Caldirola
Como-Monza è il match che aprirà il sabato della quattordicesima giornata di campionato. Qui di seguito le ultime notizie dallo stadio Sinigaglia e le probabili formazioni.
La giornata numero 14 di serie A prevede, nel programma, anche il derby lombardo tra Como e Monza. Allo stadio Sinigaglia, oggi dalle 15, ci sono in palio punti salvezza e l’occasione, per entrambe, è da non fallire.
I padroni di casa sono attualmente terz’ultimi in classifica, con dieci punti raccolti, e hanno perso quattro delle ultime cinque partite.
Peggiore è la situazione dei biancorossi, che hanno un punto in meno rispetto agli uomini di Fabregas, e vengono dall’1-1 conquistato in casa del Torino.
Qui Como
Senza Dossena squalificato, tocca a Van Brempt occupare la corsia destra della difesa.
Niente da fare per Sergi Roberto e Mazzitelli, che non saranno nemmeno in panchina.
Le chiavi dell’attacco saranno nelle mani di Cutrone, quest’ultimo supportato da Strefezza, Nico Paz e Fadera.
Qui Monza
Solo un cambio per Nesta, con Caldirola in luogo dello squalificato Izzo.
La formazione scesa in campo in quel di Torino, quindi, sarà quasi in toto confermata.
In avanti Djuric attaccante di riferimento, rifinito dal duo Maldini–Mota.
Probabili formazioni
Como (4-2-3-1): Audero; Van Brempt, Goldaniga, Barba, Moreno; Da Cunha, Engelhardt; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone. Allenatore: Cesc Fabregas
Monza (3-4-2-1): Turati; Caldirola, Mari, Carboni; Pereira, Bondo, Bianco, Kyriakopoulos; Maldini, Mota; Djuric. Allenatore: Alessandro Nesta
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