Champions League
Tre cose che il Milan deve fare per superare il PSG
![Milan, i 3 punti da tenere a mente per soggiogare il PSG in Champions League](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2023/09/IMG_1473.jpeg)
Cosa deve fare il Milan per batter il Paris Saint-Germain? Le parole d’ordine sono 3: pressing alto e seconde palle, contenere Mbappé, profondità e dinamismo.
Vediamo nel dettaglio la strategia che dovrà mettere in atto il Milan, partendo dal primo punto.
Pressing alto e seconde palle.
Il Milan dovrà scendere in campo dal primo minuto con il fuoco negli occhi.
Dovrà fare in modo che il PSG non imbastisca il suo solito possesso palla. Dovrà evitare di arroccarsi con la pretesa di sfruttare le ripartenze affidandosi al solo Leão.
Il PSG presenta non pochi problemi per quanto riguarda la sua fase difensiva. Quest’anno più che in passato, poi, sta subendo molte reti con una media di quasi un gol a partita subìto sommando tutte le competizioni.
La pressione dovrà essere alta a tal punto da avere come scopo ultimo quello di costringere i parigini ad una costruzione dal basso che dovrà per forza di cose coinvolgere Donnarumma.
Dovrà scongiurare la possibilità che il centrocampo e la difesa di Luis Enrique possano servire Kylian Mbappé.
E ben note sono le carenze con i piedi del portiere della nostra Nazionale, nonché, soprattutto in questo caso, quelle inerenti la personalità e la tenuta psicologica quando sottoposto ad una pressione più alta del dovuto.
Ecco perché Stefano Pioli dovrà utilizzare saggiamente Giroud. Dovrà, considerata la sua età e quindi la sua ormai scarsa abilità fisica nel mettere sotto pressione portiere e difensori, farlo rifiatare non poco. Facendo ampio ricorso, nel corso dei due confronti, ad Okafor.
Il giocatore austriaco dovrà essere una delle carte da giocare, anche in corso d’opera, per costringere quantomeno la formazione transalpina a rilanciare il pallone in avanti, consegnandolo direttamente o indirettamente ai difensori ed ai centrocampisti di Stefano Pioli.
Perché, così sviluppando il gioco, e così indirizzando il doppio confronto, i nostri quattro difensori avrebbero la possibilità di combattere all’arma bianca sulle palle alte contro Mbappé e Gonçalo Ramos e di permettere la riconquista del pallone ai nostri centrocampisti più fisici rispetto a quelli del Paris Saint-Germain.
In parole povere la formazione di Stefano Pioli dovrà far circolare il più possibile il pallone in modo tale da fiaccare fisicamente gli avversari con il passare dei minuti.
Dovrà, in un certo qual modo, e per certi versi, fare il PSG pur di evitare che il PSG lo faccia da sé senza problema alcuno.
2. Ingabbiare Kylian Mbappé
La qualità di Mbappé è nota così come il suo strapotere fisico soprattutto in velocità palla al piede.
A mio modesto avviso il Milan non può e non deve commettere l’errore di anteporli il pur veloce Calabria. Pioli, piuttosto, deve, in virtù di quanto già scritto al punto uno, ricorrere all’esperienza di Florenzi o alla fisicità ed alla freschezza di Kalulu.
Florenzi, come tutti sappiamo, già conosce l’esterno transalpino, avendo già condiviso la stessa casacca proprio a Parigi.
Ha doti di posizionamento assai più spiccate rispetto a Calabria, nell’uno contro uno è, pur sempre, ancor oggi, nonostante l’età e gli infortuni, un giocatore di spessore assoluto e, cionondimeno, è ben più affidabile, costante e duttile. Anche tenendo conto del buon momento di forma che sta vivendo.
Kalulu tornerebbe in campo dopo tanto tempo ma avrebbe dalla sua la possibilità di giocare in coppia (pur se decentrata sulla destra) con il difensore rossonero che gli ha permesso di vincere il Campionato di Serie A di due stagioni fa.
Come già scritto la settimana scorsa, Stefano Pioli dovrà invertire i suoi due centrali difensivi. In parole povere, dovrà spostare Thiaw sulla parte sinistra del centro della difesa e Tomori sulla parte destra come ultimo bastione a tutela di Maignan.
3. Tomori sul Centro-Destra
Tutti conosciamo le qualità atletiche di Tomori. Così come tutti conosciamo e gli riconosciamo tempismo e concentrazione. Il difensore inglese può e deve accompagnare Florenzi nella marcatura e nei necessari anticipi nei confronti di Mbappé. Tutto pur di farlo giocare spalle alla porta.
L’ex centrale del Chelsea ha tutto per poter arginare, più e meglio rispetto a Thiaw, per caratteristiche fisiche, il bomber francese.
E, come se non bastasse, sarà decisivo, non solo la capacità di raddoppiare su Mbappé, quanto quella (addirittura) di triplicare. Cosa che dovrà fare ovviamente la mezzala rossonera di competenza. Quella destra.
Nella fattispecie, qualora Loftus-Cheek non dovesse riuscire in un recupero che potremmo definire quasi lampo, dovrebbe occuparsi di questa impresa il giovanissimo, ma già ben avviato, Musah.
Ecco la gabbia che dovrebbe tenere bene a mente Stefano Pioli. Ecco una delle possibili soluzioni per rendere il meno possibile pericoloso uno dei calciatori più forti al mondo.
Scaramanzia a parte, questo fu il medesimo trattamento, di lusso, riservato in passato, sempre dal Milan, ma con Ancelotti in panchina, in quella stessa parte del campo, a Ronaldinho, nella seppur sfortunata doppia sfida di Champions League contro il Barça.
Come in molti di voi ricorderanno, il Gaucho fu autore di un assist no-look decisivo, e senza precedenti, ai danni, nientepopodimeno che, di Alessandro Nesta.
4. Profondità e dinamismo
Alla luce di quanto fin qui analizzato, alla luce di un atteggiamento sia tattico che mentale proattivo, va da sé che sarà fondamentale, appunto, il recupero di Loftus-Cheek, come sarebbe stata ovviamente manna dal cielo avere a disposizione Bennacer.
Eppure, con i se e con i ma non si va da nessuna parte, e si deve far sempre di necessità virtù. Sia che il centrocampista inglese recuperi, sia che giochi Musah, sia che torni sulla mediana Rade Krunic.
Essendoci, a differenza che in passato, gli uomini a disposizione, il Milan dovrà consegnare le chiavi del centrocampo a Reijnders. L’olandese dovrà fungere da cerniera tra difesa e attacco e servire in profondità gli eventuali inserimenti di Pulisic sulla destra, di Leão e del ‘fresco’ Theo Hernandez sulla sinistra e di Giroud al centro dell’attacco.
Con la speranza che Stefano Pioli prenda in considerazione la possibilità di far giocare a Luka Jovic quantomeno una buona mezz’ora. Lo svizzero, infatti, è assai abile in profondità ed è per di più fresco e scalpitante fisicamente, nonché già molto esperto in campo internazionale.
5. Reijnders e la verticalità
Per i piedi e la qualità di Reijnders, quindi, uomo dalla altissima percentuale di passaggi riusciti, potrebbero-dovrebbero passare le fortune del Milan.
Senza sottovalutare l’indispensabile movimento senza palla dei tre uomini d’attacco, dell’altra mezzala e, assolutamente non per ultimo, di Theo.
Per la qualità del nazionale olandese passa, infatti, oggi più che mai, parte della qualificazione agli Ottavi di Champions. È giunta l’ora di imporsi. È giunto il momento di consacrarsi.
Definitivamente.
Champions League
Milan escluso dalla Champions, San Siro contesta con fischi
![Milan, Leao](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Rafael-leao-1-1.jpg)
Il Milan non riesce a ribaltare il risultato dell’andata contro il Feyenoord, pareggiando 1-1 e subendo i fischi del pubblico di San Siro.
Nonostante una partenza a razzo, con un gol di Gimenez dopo soli 40 secondi, il Milan non è riuscito a ribaltare il risultato dell’andata contro il Feyenoord, chiudendo la partita sull’1-1. Una prestazione convincente nel primo tempo, con i rossoneri che hanno sfoggiato un calcio propositivo e coraggioso, come ci si aspettava dal Milan di Conceicao. Purtroppo, la squadra non ha trovato la via del raddoppio nonostante le numerose occasioni create.
L’episodio chiave della partita si è verificato tra il 44′ del primo tempo e il 51′: Theo Hernandez ha ricevuto due cartellini gialli per un fallo su Moussa e per simulazione in area, entrambi evitabili. In inferiorità numerica, il Milan ha perso coraggio e coesione, subendo il gol del pareggio al 73′ da parte di Carranza.
![Milan, logo](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/Depositphotos_620416882_S.jpg)
Milan, Italy, July 2022: The flag of A.C. Milan waving. Milan is a professional football club based in Milan, Italy. Fabric textured background. Selective focus. 3D illustration
Fischi a San Siro
All’ultimo fischio dell’arbitro, il pubblico di San Siro ha riservato un freddo saluto alla squadra, con molti spettatori che hanno lasciato lo stadio ancora prima del recupero. Un segno evidente della delusione per l’eliminazione dalla Champions League, nonostante la squadra avesse dimostrato di poter competere con l’avversario.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Champions League
Milan-Feyenoord 1-1, Walker: “Nel primo tempo una sola squadra in campo, l’espulsione ha cambiato la partita”
![](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Milan-Feyenoord.png)
Milan-Feyenoord 1-1, Kyle Walker ha parlato a caldo dopo la partita che ha sancito l’eliminazione dei rossoneri dalla Champions League.
Non basta l’ex Santiago Gimenez per portare il Milan agli ottavi di finale di Champions League. Il Feyenoord esce indenne da San Siro e passa grazie all’1-1.
A caldo, ai microfoni di Sky, ha parlato Kyle Walker, una delle note più negative della serata, insieme a tutto l’attacco e la trequarti rossonere.
“Nel primo tempo c’era solo una squadra in campo, poi l’arbitro ha preso quella decisione che ha cambiato la partita“ – ha detto l’ex Manchester City – “Non posso giudicare l’episodio perché non l’ho visto, ma sicuramente ha cambiato la partita”.
In seconda battuta, Walker ha svelato un aneddoto sull’episodio dell’espulsione di Theo Hernandez. “L’arbitro mi ha detto che Theo ha simulato, che non c’erano dubbi sulla sua simulazione, ma io non ci credo. Non credo avesse cercato il rigore”.
Champions League
Esclusiva CS, Dario Bonetti: “Ranieri deve restare alla Roma. Le italiane in Europa sono favorite, ma…”
![](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-18-at-19.52.12.jpeg)
L’ex giocatore di Roma e Juventus ha parlato dell’ultima giornata di campionato e sul cammino europeo delle italiane in Champions League.
Dario Bonetti, ex calciatore di Juventus e Roma, ha parlato in esclusiva a Calciostyle al Direttore Francesco Tripodi.
“Bella Juventus, ma l’Inter ha sprecato”
“La scorsa giornata è stata tutto sommato prevedibile. Ovviamente la sconfitta dell’Inter contro la Juventus mi ha sorpreso, ma l’Inter forse ha gettato all’aria qualche occasione di troppo nel primo tempo.”
“Ecco il mio pronostico per le italiane in Champions League”
“Per le qualificazioni al secondo turno di Champions league, nonostante i risultati negativi dell’andata di Atalanta e Milan, le vedo ancora favorite. Dico nonostante tutto perché, occhio, che nessuno regala niente e tutte le squadre hanno qualità. Dipenderà da come riusciranno a gestire la partita contrastando le ripartenza degli avversari”
“Vi dico chi deve essere il prossimo allenatore della Roma”
“Secondo me deve restare Ranieri. E’ uno che conosce Roma e la Roma, ed il club giallorosso ha bisogno di uomini d’esperienza così all’interno della propria società.”
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