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Il centrale dell’Inter Bisseck ha parlato del suo percorso di crescita e del sogno Nazionale, dopo la chiamata di Nagelsmann: “sono state emozioni incredibili”.
Yann Aurelian Bisseck è cresciuto moltissimo da quando è arrivato alla corte di Simone Inzaghi. Nel primo hanno all’Inter ha disputato qualche partita sporadicamente, partecipando comunque in maniera attiva alla conquista dello scudetto. In questa stagione però, sta trovando decisamente più spazio e grazie anche all’infortunio di Pavard ha un’ulteriore opportunità per mettere in mostra le sue qualità.
Il centrale tedesco ha rilasciato un’intervista a Sport Bild in cui ha parlato del suo percorso di crescita, di quello che deve ancora migliorare, ma soprattutto ha trattato il tema Nazionale, ovvero uno dei sogni del centrale classe 2000.
Bisseck tra Under 21 e Nazionale maggiore
Il centrale dell’Inter ha parlato della sua prima chiamata in Under 21, nonostante lui avesse giocato solamente in Danimarca: “Gli sono molto grato per avermi convocato, nonostante avessi giocato “solo” in Danimarca. Sono stato convocato per la prima volta come sostituto e avevo altri piani: vacanze, la mia ragazza. Ma quando la nazionale mi ha chiamato, è stato chiaro che sarei partito subito”.
In seguito, ha descritto la sua emozione dopo la prima chiamata ricevuto dal tecnico della Germania Julian Nagelsmann: “Quando ho sentito “Ciao, Julian Nagelsmann qui” al telefono, sono state emozioni incredibili. Un po’ come dire: “Incredibile! Il commissario tecnico conosce il mio nome!” È una cosa enorme, sono molto felice per questo.
Adesso sono sulla strada giusta, ma sono lontano dal dire: “Avrei dovuto essere convocato”. Nella Nazionale ci sono difensori straordinari. Devo fare molto per meritarmi di farne parte. Ma ci credo fermamente”.
Le qualità da migliorare
Infine, ha parlato di quali sono secondo lui le caratteristiche da migliorare per diventare un difensore completo: “Mi piacerebbe avere l’aggressività di Antonio Rüdiger. Quando giocano contro di lui, gli avversari pensano prima del fischio d’inizio: “Oh no, oggi proprio non ne ho voglia”. Voglio riuscire a entrare anche nella testa dei miei avversari. Difendere un giorno insieme ad Antonio Rüdiger nella Nazionale sarebbe il mio sogno assoluto”.