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Juventus: un ex calciatore si esprime

L’ex calciatore della Juventus, Simone Pepe, ai microfoni di ‘BianconeraNews’ parla della stagione che vede impegnata la squadra di Massimiliano Allegri.
Il classe 1983, ex giocatore di Udinese, Juventus e della Nazionale italiana, si esprime su quella che potrebbe essere la stagione della Vecchia Signora.

Simone Pepe con la maglia della Juventus
Queste le parole di Simone Pepe:
“La Juventus può beneficiare di giocare una sola volta a settimana, può gestirsi meglio e preparare nel migliore dei modi le partite.
Centrare la qualificazione alla Champions League sarebbe tanta roba in condizioni normali, ma senza coppe hai l’obbligo di lottare per lo scudetto.
É nella storia della Vecchia Signora lottare, costantemente ogni anno, per il titolo di Campione d’Italia“.

Massimiliano Allegri
Su Allegri:
“Il mister é una persona in gamba e se ha un contratto lungo vuol dire che se lo é meritato. Come ogni professionista, alla fine contano i risultati e solo il tempo darà le risposte“.

Antonio Conte
Un piccolo cenno anche su Conte:
“Tra lui e la Juventus c’é un amore reciproco da tanti anni, come moglie e marito“.
Pepe chiude parlando di mercato:
“Uno che mi piace é Samardzic, ma per fare il salto di qualità preferisco Fabian Ruiz, credo abbia qualcosa in più rispetto agli altri.
La Società deve programmare il futuro ma pensare soprattutto al presente“.
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E’ guerra contro il pezzotto: trovarti più di 1000 evasori!

La giustizia si muove contro la frode del pezzotto. Troppi utenti utilizzano metodi illegali pur di accedere a contenuti protetti da copyright
Dopo le parole di De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A, l’idea era apparsa chiara: ci si sarebbe mossi per contrastare la pirateria ed i controlli non sono mancati. Risultato? Un gran numero di utenti sono stati pizzicati ad utilizzare il cosiddetto pezzotto (un decoder usato per mostrare in chiaro programmi sportivi italiani e stranieri a pagamento).
Ciò che ne è emerso è stata una rete piuttosto importante di utenti che bypassavano il sistema e guardavano i match senza pagare la quota di abbonamento dovuta e protetta dal sistema IPTV.
A rintracciare questi utenti scorretti è stata la sinergica azione condotta dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce. Questo gruppo di lavoro si è, pii, unito ad un altro presidente di Roma facente parte del cosiddetto Piracy Shield.
Come si compone questa azione anti-pezzotto?
La retata è stata su vasta scala ed ha complito ben 80 province del nostro Paese ed ha condotto alla segnalazione di 2282 persone che ora saranno ascoltate di persona.
Già perché queste persone sono state convocate e gli vengono contestate una serie di sanzioni previste dalla legge sul diritto d’autore.
Per ora sembrerebbero essere stati realizzati circa il 96% delle operazioni previste e di tutte queste persone raggiunte da ingiunzione legale, solo 13 sono residenti all’estero e per loro l’iter potrebbe essere più lungo ma, sicuramente, arriverà.
Questi soggetti incarnano uno dei mali più radicati del nostro paese, ovvero l’evasione fiscale e questa azione ha proprio lo scopo di cercare di scoraggiare l’uso di questo genere di espedienti (illegali) e di puntare su un doveroso rispetto del diritto d’aurore.
La Guardia di Finanza sta mettendo in campo un’azione mirata che ha la doppia funzione di incentivare le azioni criminose e, anche, di attaccare le società (in nero) che popolano il sottobosco del Web.
Va, però, detto che il cosiddetto scudo anti-pezzotto (il Piracy Shield) sembrerebbe non funzionare ancora come promesso considerando che, comunque, è alquanto costoso: si parla di un costo iniziale di 25.000 euro che sono diventati di circa 250.000 euro per il solo mantenimento nell’anno 2023. Il supporto, poi, non ha aumentato gli iscritti regolari ma ha – al massimo – bloccato una fetta di illegalità. Resta il fatto che è un sistema in rodaggio e, come tale, andrebbe valutato nel tempo.
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Torino, la stagione non è finita: sarà l’ago della bilancia

Il Torino di Vanoli continua a navigare verso la fine di questa anonima stagione ma i prossimi due impegni possono condannare o promuovere alcune squadre.
I granata hanno da tempo raggiunto l’obiettivo minimo (salvezza) ma non hanno avuto la forza di puntare un po’ più in alto e ora si ritrovano a metà classifica, senza particolari motivazioni.
Torino, da te passano i destini di Lecce e Roma
La sconfitta interna con l’Inter era pressoché scontata ma le ultime due partite della squadra di Vanoli riguardano da vicino sia la lotta salvezza che quella per entrare in Champions League. Anche se non coinvolto direttamente, il Torino ha l’arduo compito di affrontare due squadre nel pieno di queste lotte: Lecce e Roma.
I salentini sono scivolati inesorabilmente al terzultimo posto e ora servono necessariamente tre punti per tornare a sperare quantomeno nello spareggio (solo in caso di arrivo a pari punti), per questo motivo proveranno a sfruttare al massimo il fattore campo e vincere la partita. Il pareggio di Verona ha contribuito a tenere vive le speranze ma la vittoria è quello che ci vuole per rispondere ai risultati delle altre.

SAMUELE RICCI ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In questo senso il Toro si troverà a dover giocare in un ambiente caldissimo e cercare di arginare la pressione che la squadra di Giampaolo eserciterà fin dai primi minuti.
Infine, alla 38°, all’Olimpico Grande Torino arriverà la Roma di Ranieri che sarà reduce dalla delicatissima partita contro il Milan e dalla sconfitta contro l’Atalanta della 36°. Probabilmente per conquistare il sogno Champions Svilar e compagni dovranno necessariamente strappare altri punti, tuttavia Vanoli vorrà chiudere in bellezza la stagione con una prestazione di livello contro una big.
Insomma, i giocatori del Torino non possono assolutamente rilassarsi nonostante l’obiettivo ampiamente raggiunto, visto che saranno coinvolti in scontri importantissimi sia in testa che in coda alla classifica.
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Juventus, contatti con Pintus: ritorno possibile?

La Juventus continua a pianificare una ristrutturazione profonda del proprio staff tecnico, e tra gli obiettivi c’è un nome: Antonio Pintus, attualmente preparatore atletico del Real Madrid.
Secondo quanto riportato da Relevo, la Juve avrebbe formulato un’offerta concreta per riportare Pintus a Torino, dove ha già lavorato dal 1991 al 1998. I contatti sarebbero partiti già diversi mesi fa, a conferma della volontà del club di migliorare radicalmente anche la preparazione fisica dopo una stagione travagliata sotto vari aspetti, compresi gli infortuni muscolari.
L’eventuale ritorno di Pintus sarebbe un tassello fondamentale, non solo per il suo profilo internazionale, ma anche per il suo legame professionale con Antonio Conte, con cui ha lavorato a stretto contatto all’Inter durante lo scudetto del 2020/21. Questo rafforza l’ipotesi di un possibile ritorno in tandem, qualora Conte fosse scelto per la panchina bianconera.

ANTONIO CONTE SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Chi è Antonio Pintus?
Pintus ha costruito una carriera prestigiosa tra Italia, Inghilterra, Francia e Spagna. Oltre a Juventus e Real Madrid, ha lavorato per:
- Inter (Scudetto 2020/21)
- Chelsea
- Monaco
- West Ham
- Olympique Marsiglia
- Palermo
- Sunderland
È noto per la sua metodologia scientifica, l’attenzione maniacale ai carichi di lavoro e la gestione della condizione fisica in funzione dei calendari fitti.
La posizione del Real Madrid
Sempre secondo Relevo, Pintus preferirebbe restare al Real Madrid, ma con un ruolo diverso: coordinatore dell’area atletica del settore giovanile, dal Castilla fino alle squadre minori. In questo scenario, non farebbe più parte dello staff della prima squadra, con cui resterà solo fino al termine del Mondiale per Club.
Questo lascerebbe uno spiraglio alla Juventus per inserirsi, soprattutto se il nuovo incarico proposto dai blancos non dovesse soddisfarlo completamente.
La Juventus sta tentando il colpo grosso: riportare Pintus a Torino per dare una svolta alla preparazione atletica e forse preparare il terreno a un eventuale ritorno di Conte.
Molto dipenderà dalle decisioni del Real Madrid e dalla disponibilità dello stesso Pintus ad abbandonare l’ambiente merengue dopo anni di successi.
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