Esteri
Copa Libertadores, impresa Fluminense al Maracanà
Copa Libertadores: per la prima volta il Fluminense è campione del Sudamerica. Battendo ai supplementari il Boca Juniors.
A fare la storia John Kennedy, ma non quello americano: bensì un nuovo talento delle giovanili carioca. Terza finale consecutiva persa dagli argentini.
Succede un Maracanà
Proprio nel celebre stadio è stata giocata questa sfida così sentita e combattuta. In Italia non è stata trasmessa in chiaro, era visibile in streaming in abbonamento su MOLA. In campo alle 17:00 ora locale, 21:00 da noi.
Tantissimi i tifosi argentini giunti a Rio de Janeiro per assistere al match. Scontri e disordini (prevedibili) a parte la festa è stata grande.
Gol ed espulsioni
In vantaggio va prima il Fluminense, grazie a Cano al 36′. La squadra brasiliana viene però raggiunta con una rete segnata da Advincula nel secondo tempo. Si va ai supplementari.
È lì che arriva il gol decisivo di John Kennedy, entrato all’80’ minuto, per poi segnare al 99’.
L’importanza data a questa competizione si può leggere nell’eccesso di entusiasmo e nel nervosismo che ha portato alle due espulsioni nel recupero. Una proprio per l’autore del gol decisivo, Kennedy; l’altra per Fabra, del Boca Junior.
Gioie e lacrime per la conquista della Copa Libertadores
Giusta commozione per Felipe Melo, alla sua terza Copa Libertadores della carriera e per Marcelo, che aggiunge un altro trofeo alla sua personale lista di vittorie (27 totali tra cui un Mondiale e 5 Champions).
L’agenzia di stampa Reuters riporta le parole di Cano, autore del primo gol della squadra brasiliana “Voglio dedicare questo titolo alla mia famiglia, alla squadra, alla nostra dirigenza e ai fan. Era un sogno che volevamo raggiungere fin dalla prima partita“.
Premier League
Leicester, in giornata l’annuncio di van Nistelrooy
Il Leicester City in giornata dovrebbe ufficializzare Ruud van Nistelrooy come nuovo allenatore, dopo l’esonero di Steve Cooper.
Domenica scorsa il Leicester ha ufficializzato l’esonero di Steve Cooper dopo appena 15 partite ufficiali (12 in Premier League e 3 in League Cup) e ora si appresta ad annunciare il nome del nuovo allenatore.
Leicester, imminente l’arrivo van Nistelrooy
Nelle primissime ore immediate all’esonero dell’ex-tecnico del Nottingham Forest, i nomi di Graham Potter e David Moyes sono balzati subito in cima alla lista delle preferenze. Tuttavia, fonti interne alla società hanno smentito che questi allenatori siano mai stati contattati. Il primo era stato vicinissimo in estate salvo poi cambiare all’ultimo, mentre il secondo non rappresenta l’identikit di tecnico che il board sta cercando.
Data la difficoltà di arrivare a Carlos Corberan e Michael Carrick, che potrebbero liberarsi solo previo pagamento di un indennizzo ai rispettivi club, appare scontato che le foxes si rivolgeranno ad un allenatore attualmente libero da oneri contrattuali. Tutte le piste portano a van Nistelrooy, ex-tecnico del PSV e vice di ten Hag al Manchester United: prima di diventare head coach ad interim al suo esonero.
Da primo allenatore dei Red Devils il tecnico olandese ha disputato 4 partite, 2 in Premier League (1-1 contro il Chelsea e 3-0 proprio contro il Leicester), 1 in Europa League (2-0 al PAOK) e 1 in League Cup. Dove ha passato il turno, battendo sempre il Leicester negli ottavi di finale per 5-2. Proprio le due partite contro la Blue Army potrebbero aver convinto la dirigenza inglese a puntare su di lui per il nuovo corso.
Ruud rifiutò di rimanere allo United dopo la nomina di Ruben Amorim, con quest’ultimo che si è portato il suo staff da Lisbona. L’olandese si aspettava una chance da primo allenatore, quantomeno come caretaker fino a fine stagione. A Leicester è probabile che possa avere un contratto di un anno e mezzo, con l’ufficialità che è attesa per la giornata di oggi: con gli inglesi che lo vogliono in sella prima del match di sabato a Brentford.
MLS
Inter Miami, Suarez rinnova e punta alla MLS nel 2025
Estero, Luis Suarez, attaccante classe 87′, in questa stagione con la maglia dell’Inter Miami ha collezzionato in tutte le competizioni 33 presenze con 23 gol.
Arrivato a Miami nel gennaio 2024 a parametro zero dal Gremio per ritornare a giocare con il suo grande amico Messi dopo l’avventura assieme al Barcellona con la quale hanno vinto il triplete nel 2015.
Con il contratto in scadenza a dicembre 2024 la società americana vorrebbe comtinuare con l’attaccante ex Barcellona e Liverpool anche nella prossima stagione.
Inter Miami, Suarez rinnova e punta alla MLS nel 2025
Nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità del rinnovo annuale del contratto di Suarez con l’Inter Miami, ecco le parole dell’attaccante al sito del club:
“Sono molto felice di poter continuare un altro anno e di poter godere di essere qui con questa fanbase, che per noi è come una famiglia.
Ci sentiamo molto legati a loro e speriamo che nella prossima stagione potremmo portargli ancora più soddisfazioni con la vittoria del campionato.”
Ligue 1
PSG, Safonov brilla. E Donnarumma rischia…
Matvej Safonov è stato scelto a sorpresa da Luis Enrique per difendere i pali del PSG, nella sfida di Champions League con il Bayern Monaco.
Un’incertezza sul gol del vantaggio segnato da Kim, ma anche una parata sontuosa su Musiala nel secondo tempo. La partita di Matvej Safonov non è stato impeccabile e men ché meno esente da errori, ma la sensazione è che la sua presenza dia alla difesa parigina quella sicurezza che le mancava da diversi anni.
PSG, Safonov in rampa di lancio. E Gigio?
Del resto, quando questa estate il PSG aveva speso 20 milioni di euro per acquistare il portiere russo, tutta la Francia sapeva che l’ex-Krasnodar non sarebbe stato un semplice rincalzo. Il rapporto fra il tecnico catalano e Donnarumma non è mai stato idilliaco e il nativo di Castellammare di Stabia è stato spesso messo in discussione lo scorso anno, ma la mancanza di un’alternativa credibile gli ha fatto mantenere il posto da titolare.
Alla luce della prestazione discontinua di ieri sera, non si può dire che Safonov abbia dimostrato di meritare da subito le chiavi della porta del PSG. E non potrebbe essere altrimenti, dato che il russo è ai suoi primi mesi in Europa. Da lui non si può pretendere che sia già meritorio di difendere i pali di una delle squadre più forti del pianeta, cosa che invece viene chiesta all’ex-Milan: il ballottaggio è già di per sé un segnale.
Donnarumma è stato relegato in panchina dopo l’ennesimo errore (con cui aveva spalancato le porte della vittoria all’Atletico Madrid nell’ultimo turno di Champions League) e l’avvicendamento con Safonov può ricordare quello con Tenas nella scorsa stagione, quando il portiere italiano fu sostituito dallo spagnolo dopo il grossolano errore commesso dal numero uno della Nazionale Italiana nella trasferta (seppur vittoriosa) con il Le Havre.
Questa volta, però, non c’è un canterano senza nessuna esperienza nel calcio professionistico a insediare la titolarità di Donnarumma. Bensì un portiere pronto, con enormi margini di miglioramento ma anche capace di fornire grandi garanzie nell’immediato. Già sabato contro il Nantes potrebbe tornare titolare Gigio, ma il ballottaggio andrà avanti per tutta la stagione: fin quando uno dei due non darà piene garanzie.
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