Serie A
Lafont para il Napoli! Le pagelle viola
Al Franchi nell’anticipo del sabato pomeriggio tra Fiorentina e Napoli finisce con un pari a reti inviolate. Un pareggio che all’inizio non avrebbe accontentato nessuno, ma che al termine della gara sta forse un po’ stretto al Napoli che ha avuto tante occasioni ma ha trovato un formidabile Lafont. La Viola muove poco la classifica ma riempie il cuore d’orgoglio, perché nonostante le assenze iniziali e gli infortuni durante la gara ha resistito ad una grande squadra.
La partita
Pioli ha la difesa rivoluzionata, gioca a tre con Ceccherini, Pezzella e Hancko, e in attacco affianca Gerson a Muriel e Chiesa. Il Napoli approfitta della poca coesione della difesa e ha occasioni per affondare. Il pressin viola è asfissiante e continuo e toglie alla mediana azzurra la capacità di palleggio. La tecnica azzurra permette nel primo tempo di arrivare in almeno 4 occasioni davanti a Lafont, ma il portiere franncese è in serata di grazia e para tutto. La Fiorentina risponde con Chiesa e Veretout, ma Meret è bravo. La ripresa vede meno occasioni, ma la corsa e l’agonismo rimane forte. La Fiorentina cede fisicamente nel finale, un paio di infortuni oltre l’acido lattico che imbriglia le gambe. Pezzella negli ultimi dieci minuti, infortunato al ginocchio, rimane stoicamente in campo, ostacolando con una gamba sola le avanzate napoletane.
Le pagelle
LAFONT, voto 8 – Qualche incertezza, al solito su alcune uscite, ma tra i pali questa sera è miracoloso: almeno tre interventi straordinari. Il punto è gran parte suo!
CECCHERINI, vto 6,5 – Chiamato a giocare sul centrodestra, all’inizio va un po’ in difficoltà, ma con il passsare dei minuti sale in cattedra. Se la Viola concede occasioni, non sono dalla sua parte.
PEZZELLA, voto 7 – Capitano coraggioso. Al centro di una difesa quasi esordiente, ha il suo da fare, ma non perde la testa. Nel finale s’infortuna al ginocchio, rimane, novello Toti, in campo con una gamba sola.
HANCKO, voto 5 – Lo slovacco, all’esordio nel ruolo di centrale in viola, soffre le imbucate partenopee: almeno tre volte gli si sfilano dietro… deve ringraziare Lafont.
Dal 12’st VITOR HUGO, voto 6 – Recuperato in extremis, entra a dare un po’ di sicurezza alla difesa. Visto l’infortunio di Pezzella, essenziale.
BIRAGHI, voto 5,5 – Anche Si vede poco in avanti, nel primo tempo Callejon lo mette in difficoltà e non riesce ad essere da supporto per Hancko
DABO, voto 6,5 – Il francese gioca da quinto di centrocampo a destra: nel primoi tempo è chiamato molto in causa: ci mette fisico e agonismo. Tiene su la baracca.
EDIMILSON, voto 6 – Messo in mezzo tra Allan e Ruiz non è facile, ma lui è dinamico e mette il piede ovunque.
VERETOUT, voto 6,5 – Il francese, sogno di Ancelotti, è il solto 7 polmoni, rincorre tutti. Manca forse di un po’ di lucidità. L’occasione più grande viola è la sua nel primo tempo.
CHIESA, voto 6 – Gioca da seconda punta accanto a Muriel, nel primo tempo provano alcuni scambi in velocità. Tocca meno palloni rispetto al solito, il secondo tempo si vede meno, forse limitato da un calcione sul finire del primo tempo.
MURIEL, voto 6 – La tecnica c’è tutto, alcuni scambi molto belli. non riesce a trovare il tiro, spreca un buon contropiede nella ripresa.
GERSON, voto 6,5 – Oscilla tra il tridente d’attacco e la mediana: buona prova per il brasiliano, che forse esce un po’ troppo presto..
Dal 23’st MIRALLAS – Entra ma non ha tempo di incidere perchè s’infortuna, s.v.
Dal 35’st SIMEONE – S.v.
Serie A
Napoli, Neres in ascesa: cambiano le gerarchie in attacco?
Napoli, le grandi prestazioni di David Neres stanno cambiando progressivamente le gerarchie in attacco.
David Neres sta diventando il protagonista inatteso del Napoli di Antonio Conte. Arrivato in estate per 28 milioni di euro, il brasiliano si è conquistato la fiducia del tecnico a suon di prestazioni decisive. L’ultima, contro la Fiorentina, ha visto Neres sbloccare la partita con una serpentina irresistibile, confermando il suo stato di forma scintillante.
Il Napoli chiude il girone d’andata in testa alla classifica con 44 punti, complice anche il rallentamento delle rivali impegnate in Supercoppa. Una posizione che dimostra la capacità della squadra di far fronte all’assenza di Kvaratskhelia, finora meno brillante rispetto alla stagione dello Scudetto.
Napoli, le nuove gerarchie
Proprio Kvaratskhelia, partito come titolare indiscusso insieme a Politano, ha visto progressivamente ridursi il suo peso specifico. Problemi fisici e un rendimento altalenante lo hanno relegato in secondo piano, mentre Neres ha approfittato delle occasioni concesse per emergere. Con 2 gol e 5 assist in sole 5 presenze da titolare, il brasiliano ha numeri che parlano di un’efficacia crescente, in contrasto con i 5 gol e 3 assist del georgiano in 17 partite, di cui 15 dal primo minuto.
Anche Politano ha avuto difficoltà a mantenere una continuità, aprendo la strada a una convivenza in campo tra Kvara e Neres. Tuttavia, il futuro del reparto offensivo azzurro potrebbe essere influenzato da dinamiche di mercato. Tra queste, le voci insistenti su un interesse per Federico Chiesa, in difficoltà al Liverpool, e la complessa trattativa per il rinnovo contrattuale di Kvaratskhelia.
Il georgiano, il cui accordo scade nel 2027, percepisce attualmente 1,5 milioni di euro annui. Mentre il Napoli offre un adeguamento a 6 milioni più bonus, l’entourage del giocatore punta a 10, forte delle avances del Paris Saint-Germain. Le discussioni includono anche l’eventuale inserimento di una clausola rescissoria, che potrebbe influenzare ulteriormente gli scenari futuri.
Per il presente, Conte dovrà gestire il rientro di Kvaratskhelia, previsto contro il Verona, e la forma smagliante di Neres. Tra campo e mercato, il tecnico sarà chiamato a equilibrare esigenze immediate e strategie a lungo termine. Una sfida che non riguarda solo le scelte tattiche, ma anche il futuro della squadra e del club.
Serie A
Juventus, l’ultimo quarto d’ora è fatale
I gol incassati dalla Juventus negli ultimi 15 minuti di gioco tolgono punti preziosi ai bianconeri: incassati già 7 gol, 1 in più rispetto all’anno scorso.
L’ultimo quarto d’ora di gioco risulta essere pesante per la Juventus di Thiago Motta. Infatti, i bianconeri hanno già incassati ben 7 gol negli ultimi 15 minuti di gioco nelle 26 partite sin qui disputate.
1 in più rispetto all’intera passata stagione con tecnico Allegri. Inoltre, questi gol hanno permesso alle squadre avversarie di rimontare il vantaggio momentaneo dei bianconeri.
Juventus, gli ultimi 15 minuti fatali, tanti punti persi per strada
Per la Juventus l’ultimo quarto d’ora di gioco risulta fatale, come ha dimostrato la partita di Supercoppa italiana con il Milan: con l’autogol di Gatti al 75° minuto di gioco che è valso il 2 a 1 finale per i rossoneri.
In questa prima parte di stagione, nelle 26 partite sin qui disputate dai bianconeri in tutte le competizioni, negli ultimi 15 minuti di gioco la squadra di Thiago Motta ha preso ben 7 gol. 1 in più rispetto all’intera passata stagione, sotto la guida di Massimiliano Allegri.
La cosa più problematica è che questi gol hanno fatto perdere punti per strada ai bianconeri, sia in campionato che in Champions League, visto che sono coincisi con rimonte da parte della squadre avversarie al momentaneo vantaggio juventino.
Inoltre, considerando solo il campionato (dato che l’anno scorso la Juventus non giocava la Champions) e fermandoci al 18° turno, addirittura il dato è più eloquente: 6 contro 2 rispetto alla passata stagione.
Ciò che dobbiamo considerare è che questi gol hanno permesso alle squadre avversarie di rimontare il vantaggio iniziale dei bianconeri: è successo con lo Stoccarda in Champions League, ma soprattutto in campionato, contro il Cagliari ( pareggio sardo al 88° minuto con Marin), contro il Lecce ( gol del 1 a 1 con Rebic al 93° minuto), contro il Venezia ( pareggio per 2 a 2 con gol del 2 a 1 di Idzes al 83° minuto), contro la Fiorentina ( pareggio per 2 a 2 con gol di Sottil al 87° minuto).
Invece, l’anno scorso con Allegri solo 2 rimonte: contro l’Atalanta ( gol di Koopmeiners al 75° minuto) e contro il Napoli ( gol del 2 a 1 di Raspadori al 88° minuto). Quindi le statistiche parlano chiaro di come la Juventus di Thiago Motta non riesca portare il bottino pieno a casa sicuramente questi dati faranno riflettere la dirigenza bianconera, anche in chiave mercato.
Serie A
Genoa, Vieira: “C’è da migliorare, ma buon punto. Sull’infortunio di Vitinha…”
L’allenatore del Genoa Patrick Vieira è intervenuto in conferenza stampa al termine della partita pareggiata per 0-0 in casa del Lecce.
Il Genoa pareggia 0-0 sul campo del Lecce e mantiene la sua striscia di imbattibilità in trasferta da quando c’è Patrick Vieira in panchina, dopo le vittorie contro Udinese ed Empoli e il pari con il Milan. È già la terza volta che il Grifone termina una partita con questo punteggio sotto la gestione Vieira: era già accaduto contro i rossoneri e il Torino.
I liguri riagguantano l’Empoli a quota 20 e mantengono 3 lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto. I salentini hanno ritrovato punti dopo le due sconfitte consecutive contro Lazio e Como, tuttavia sono stati raggiunti in classifica dal Cagliari, che nel match dell’ora di pranzo ha vinto 2-1 in casa del Monza.
Lecce-Genoa 0-0: l’analisi di Vieira in conferenza stampa
Patrick Vieira, allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa al termine dell’incontro.
La prestazione della squadra
“Ci sono ancora cose da migliorare, soprattutto nell’andare in avanti. Abbiamo giocato contro una squadra forte, soprattutto in casa. Ci aspettavamo una partita così, per noi era importante dimostrare le nostre qualità. Abbiamo dimostrato organizzazione, questo è importante per fare risultato. Si può sempre migliorare ma alla fine sono contento di questo punto. Oggi abbiamo fatto vedere cose importanti. La squadra è sempre stata unita. Dobbiamo continuare a lavorare“.
Sui singoli
“Balotelli ho pensato di metterlo in campo, però devo gestire la partita. Non bisogna parlare solo dei singoli, il calcio è un gioco di squadra. Sull’infortunio di Vitinha, non ho ancora parlato col medico, dobbiamo aspettare un po’ per sapere cos’ha. Quando un giocatore esce così non è un segnale positivo. L’occasione di Thorsby? Mi dispiace, merita di segnare per il lavoro che fa per la squadra. Ci è mancato poco, spero che il gol possa arrivare presto per lui“.
Sulla fase difensiva
“Ho trovato una squadra che era già ben organizzata, con tanti giocatori di esperienza in Serie A. Abbiamo mantenuto i principi di gioco. L’importante è difendere di squadra. Senza la palla devono lavorare tutti. I giocatori hanno capito bene questo. Non parlo solo di me, è tutto il gruppo che sta facendo bene. Ma non abbiamo ancora fatto nulla, c’è ancora tanta strada. La partita con il Parma sarà importante, così come lo saranno tutte le altre. Sicuramente siamo sulla strada giusta“.
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