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Dopo essere stato al timone del Barcellona, dal novembre 2021 al settembre 2024, è fermo da quasi un anno, ma ora Xavi vuole tornare in sella.
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Xavi, fra la voglia di Premier e l’ambizione Nazionale
Certo, allenare il Barcellona è stata sicuramente una bella esperienza alla quale molti puntano. Ma per ora l’obiettivo dell’ex allenatore è quello di un ambiente più serio. Indovinate quale? Ebbene si, quello della Premier League. Con le idee più chiare che mai, in un’esclusiva per il TheAthletic ha dichiarato: “Non ho fretta, ma vorrei un progetto serio, in cui mi dicano: ‘Hai quattro anni per lavorare e sviluppare un’idea”. Subito dopo è passato ad eloggiare l’ambiente: “Mi piacerebbe tantissimo allenare in Premier League, lì c’è una passione autentica. In Spagna, invece, conta solo il risultato”.
E chi meglio di lui può affermarlo. Forse ci verrebbe da dire che ‘non si spunta nel piatto in cui si mangia’? Ma d’altra parte possiamo capirlo. Probabilmente gli spagnoli, assetati di numeri, sono abituati a vedere più gli errori delle conquiste. Proprio riferendosi a questo, il tecnico, si lascia andare a un commento critico: “Basta guardare cosa succede ad Ancelotti, criticato nonostante abbia vinto 30 titoli in 10 anni. Come ha detto Valverde: se criticano lui, che speranza abbiamo noi altri?”.

“Da bambino sognavo la nazionale, Gasperini un esempio”
Se pensiamo che la sua ambizione finisca così, ci sbagliamo. Infatti, Xavi, confessa: “Mi piacerebbe allenare una nazionale”. E come biasimarlo? Poi torna indietro con la memoria, ai ricordi di quando era solo un’aspirante: “Quando sognavo di diventare allenatore, immaginavo di vincere un Mondiale o un Europeo. La Spagna? Perchè no? Ma non ho ossessioni. Guardo tanto calcio e sto con la mia famiglia”.
L’intervista si conclude spezzando una lancia a favore di Gasperini. Senza mezzi termini, l’ex allenatore, lascia trapelare la sua passione per la tattica di gioco: “Il massimo di partite viste in un giorno? Otto. A Volte metto ‘Atalanta‘ sul mio computer e guardo quattro partite di fila”. Se volete sapere il motivo, non ha lasciato nulla al caso: “Perché? Perchè mi interessa il lavoro di Gasperini”. E così, chiude.