Locatelli, fresco di rinnovo contrattuale con la Juventus, parla dei più grandi giocatori che hanno vestito il bianconero. Uno fra tutti: Gianluca Vialli
Dopo aver vinto un Europeo con la Nazionale italiana e aver posto la firma sul rinnovo contrattuale con la Juventus, Locatelli fa il punto della situazione su alcune ‘bandiere’ della Vecchia Signora.
Si esprime così il giocatore di Lecco:
“Vialli era una persona veramente incredibile. Con lui ho vinto un Europeo, non era mai banale nei discorsi prima di una partita.
Mando un abbraccio alla famiglia. Lo porterò sempre nel mio cuore.
Del Piero? La rete alla Fiorentina mi ha fatto impazzire e innamorare di lui. E’ uno dei gol più belli della storia della Serie A.
Per i nostri tifosi Alex é un Re e un esempio per tutti.
Zidane? E’ stato uno dei calciatori più forti al mondo, é bellissimo che uno come lui abbia giocato qui. E’ un centrocampista a cui ispirarsi.
Ronaldo? L’ultima sua partita in bianconero é statala mia prima con la Juventus: lo racconterò a mio figlio. E’ stato unico per la sua dedizione al lavoro“.
Locatelli non poteva dimenticarsi certamente di Tevez:
“E’ stato un grandissimo campione, maritava di indossare la numero 10“.
Idee ben chiare per il classe ’98, che punta a diventare uno dei giocatori simbolo di questa Juventus.
Neymar: fuori da un anno per infortunio. Ora è tra i convocati per la sfida con l’Al-Ain. “So che siete impazienti, il 21 ottobre tornerò”.
In un video pubblicato dall’Al-Hilal Neymar esprime la sua gioia per il ritorno dopo un anno di assenza dal campo.
È infatti tra i convocati per la trasferta di Champions League asiatica negli Emirati Arabi Uniti.
È Arrivato all’Al-Hilal nell’agosto del 2023 dal Paris Saint Germain.
Durante la partita di qualificazione ai Mondiali che vedeva opposte Brasile e Uruguay, aveva rimediato la lesione del legamento crociato anteriore e la rottura del menisco del ginocchio sinistro.
Questo incidente è avvenuto il 17 ottobre dello scorso anno, causato da una spallata di Nicolás de la Cruz.
È quindi stato lontano dal campo più di un anno, giocando dunque solo cinque partite per il club saudita.
“Soffro ogni giorno che sto lontano, è questo che mi fa più male” dice il giocatore in lacrime in un video “Ogni volta che mi infortunio, torno. Ma non torno mai con il freno tirato”.
Messaggi di buon auspicio compaiono anche sul suo sito IG.
Roberto Mancini è sempre più in bilico dopo un avvio deludente nelle qualificazioni mondiali. Sono in corso le trattative per una risoluzione contrattuale.
L’avventura di Roberto Mancini sulla panchina dell’Arabia Saudita sembra ormai giunta al capolinea. Secondo le ultime indiscrezioni, la federazione saudita sarebbe pronta a esonerare il ct italiano a causa dei risultati poco brillanti ottenuti nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. In quattro partite, la squadra ha raccolto soltanto 5 punti, ritrovandosi a pari merito con l’Australia e seriamente a rischio di mancare la qualificazione. Il Giappone, con 10 punti, è già in fuga nel gruppo.
La situazione è diventata insostenibile dopo l’ultimo pareggio contro il Bahrein, che ha aggravato una crisi già iniziata con la sconfitta contro il Giappone. A peggiorare ulteriormente il quadro sono le crescenti critiche dei tifosi e l’assenza di sostegno da parte della federazione, alimentate anche dal pesante ingaggio di Mancini, pari a 25 milioni di euro annui. Un compenso che, alla luce del gioco poco convincente espresso dalla squadra, ha contribuito a far infuriare la tifoseria.
Il divorzio tra Mancini e l’Arabia Saudita appare ormai inevitabile, e le televisioni di stato hanno già confermato che sono in corso trattative per la risoluzione del contratto. Tale risoluzione potrebbe comportare il pagamento di una clausola vicina ai 25 milioni di euro, cifra corrispondente allo stipendio annuale del tecnico. Il rapporto con i tifosi e la federazione non è mai sbocciato, e la separazione sembra ormai una questione di giorni, se non addirittura di ore.
Corriere dello Sport: lo storico quotidiano festeggia il centenario con un docufilm presentato alla Festa del Cinema di Roma. Nomi illustri, sportivi e non.
Nato il 20 ottobre 1924 sotto la guida dell’ex calciatore Alberto Masprone e di Enzo Ferrari, il Corriere dello sport è da sempre esempio di narrazione giornalistica appassionata ed emozionante.
Il docufilm “Eroici” racconta un secolo di tutto questo.
Era il 12 luglio 1982 quando il titolo a caratteri cubitali apriva la prima pagina del Corriere dello Sport.
Celebrava la vittoria dell‘Italia di Bearzot ai Mondiali di Spagna.
Fu record storico di vendite: 1.699.966 copie.
La produzione è nata dalla collaborazione tra Groenlandia e Rai Documentari.
A dirigere c’è Giuseppe Marco Albano e la scrittura è di Shadi Cioffi.
Viene ripercorsa la storia del giornale e la cronaca che ha fatto di ogni evento sportivo.
Soprattutto attraverso la voce dei suoi protagonisti, tra cui: Francesco Totti, Alessandro Nesta, Federica Pellegrini, Gianmarco Tamberi, Paola Egonu, Adriano Panatta, Alberto Tomba, Pecco Bagnaia, Giuseppe Signori, Fabio Cannavaro, Carlo Ancelotti, Josè Mourinho, Arianna Errigo, Gianmarco Pozzecco.
Per un totale dunque di tre campioni del mondo del 2006 e quattro medaglie d’oro olimpiche.
Non solo, anche tifosi d’eccezione come Carlo Verdone e illustri addetti ai lavori tra cui il il presidente del Coni Giovanni Malagò e il direttore del Corriere dello Sport-Stadio Ivan Zazzaroni.
La narrazione è affidata alla voce di Luca Ward.
Presenti il 19 ottobre alle ore 18.30 al Teatro Olimpico per la prima visione c’erano tra gli altri il ministro degli esteri Antonio Tajani, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Figc Gabriele Gravina, l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo e l’ex calciatore Zibì Boniek.
Ovviamente è intervenuta la famiglia Amodei, alla guida del quotidiano da oltre sessant’anni.
Milan, la futura rivendita è una soddisfazione da poco: rischio beffa per Daniel Maldini
Milan, nessuna fiducia a Fonseca: come stanno le cose
Milan, contro l’Udinese Fonseca alza la voce: due le esclusioni
Milan, Leao fa ancora polemica: irritazione della dirigenza
Pioli, con il suo Al-Nassr è inarrestabile
Milan in otto sul mercato: a gennaio mezza rivoluzione
Vieri: “Lautaro mi disse di essere in difficoltà, Lotito uno dei più bravi. Il Napoli con Conte, lotterà per lo scudetto. Su Adani e Cassano…”
Milan, rottura del crociato per Tiago Santos: all in su Dorgu | I dettagli