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Esteri

Milan, troppi infortuni e caso Arda Guler: dal Real Madrid la soluzione per Pioli

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Brasile, Ancelotti

Milan, in casa Real Madrid è emerso un problema infortuni simile a quello che ha colpito i rossoneri. La soluzione adottata dai bianchi è esemplare. Vediamo nel dettaglio.

Il Real Madrid consiglia il Milan? In Spagna sta facendo discutere il caso degli infortunati che affliggono la prima squadra da un po’ di tempo a questa parte.

Secondo Marca, la società Merengue ha deciso di separarsi da Niko Mihic, responsabile dello staff medico del Real Madrid. Il motivo è la gestione dell’infermeria.

Arda Guler

Non solo in questa stagione, ma soprattutto nella scorsa, gli stop prolungati di giocatori come Alaba e Benzema hanno indispettito la dirigenza e le alte sfere della capitale.

A non essere gradita, inoltre, sarebbe anche la gestione del gioiellino Arda Guler, infortunatosi gravemente in estate.

Una soluzione da cui potrebbe trarre spunto anche il Milan, alle prese con una gestione degli infortunati che fa discutere dall’inizio della gestione Pioli.

Premier League

Crisi Manchester United: Hojlund e Zirkzee deludono

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Juventus

Momento sempre più negativo per il Manchester United. I giovani talenti non incidono, mentre gli ex brillano altrove.

Il Manchester United sta attraversando una crisi profonda, aggravata dalla sterilità offensiva di Rasmus Hojlund e Joshua Zirkzee. Arrivati con grandi aspettative, i due attaccanti non stanno lasciando il segno: il danese ha segnato solo 2 gol in 21 partite di Premier League, mentre l’olandese si è fermato a 3 reti in 26 presenze. Un problema serio per un club abituato a bomber del calibro di van Nistelrooy, Berbatov, van Persie e Cristiano Ronaldo.

Manchester United, il confronto con gli ex

L’idea dello United era puntare su giovani di talento, ma i risultati scarsi stanno mettendo in discussione la strategia. Il confronto con gli ex Red Devils è impietoso: Antony, in prestito al Betis, ha già segnato due gol, mentre Greenwood sta brillando al Marsiglia con 14 reti in 22 partite. Le scelte di mercato sono sotto accusa, e il Manchester United deve trovare al più presto una soluzione per risollevare la stagione.

diallo

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Liga

Liga, Tebas contro FIFA e UEFA

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Barcellona

Il presidente della Liga, Javier Tebas, intervenendo ad Europa Press, ha attaccato duramente UEFA e FIFA per i nuovi format e ha bocciato il progetto Superlega.

Il presidente della Liga, Javier Tebas, intervenendo ad Europa Press, ha attaccato duramente i nuovi format delle competizioni FIFA e UEFA ed anche il progetto Superlega, dicendo che impensabile un campionato spagnolo senza Real Madrid e Barcellona.

Liga, il presidente Tebas attaccato la FIFA e l'UEFA  per i nuovi format e ha bocciato il progetto Superlega

Liga, il presidente Tebas contro FIFA e UEFA e boccia il progetto Superlega 

Il presidente della Liga, Javier Tebas, intervenendo ad Europa Press, ha attaccato duramente i nuovi format delle competizioni di FIFA e UEFA ed anche il progetto Superlega portato avanti dal presidente del Real Madrid Florentino Perez. Su quest’ultimo punto, Tebas è stato durissimo, dicendo che in campionato spagnolo senza Real Madrid e Barcellona non avrebbe senso.

Parlando dei nuovi format delle competizioni FIFA e UEFA, Tebas va giù duro: “Il Mondiale per Club costringe a modificare il calendario. Il nuovo format della Champions League occupa più settimane, e con la stagione che include il Mondiale per Club, la situazione si complica ulteriormente. Hanno cannibalizzato i diritti, e nei prossimi eventi lo vedremo chiaramente. Quando la competizione nazionale perde valore, i club europei guadagnano di più. È fondamentale che ogni decisione venga concordata con leghe, club e sindacati. La FIFA e la UEFA devono rispettare alcune regole, che al momento non stanno seguendo.”

Poi, sulla Superlega, Tebas è ancora più duro, sostenendo che non tratterà con Florentino Perez: “Non ci sono mezze misure: o sei a favore o contro. Non intendo negoziare con Florentino Pérez. Al Real Madrid stanno cercando di diffondere una teoria del complotto che non esiste.”

Infine, un altra critica al nuovo format della Champions League, sostenendo che ne risentiranno i campionati nazionali: “Dobbiamo vedere quali effetti economici avrà. La creazione della Coppa del Mondo per club, approvata dalla UEFA, e l’estensione della Champions League fino al 2034, sono problemi che non possiamo ignorare. Molti campionati nazionali ne risentiranno. Se i soldi diminuiscono per il calcio spagnolo, non può essere solo colpa mia.”.

 

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Premier League

Premier League, All Eyes On Me – il focus sul 26° turno 2024-25

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Premier League

Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 26°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Ventiseiesimo turno: “All I Need”

Premier League

IL LIVERPOOL SBANCA L’ETIHAD

Il Liverpool passa anche all’Etihad Stadium mettendo una seria ipoteca sul primo posto considerati gli attuali undici punti di vantaggio sull’Arsenal momentaneamente secondo.

I Reds, irrobustiti a centrocampo con la presenza dal 1′ di Jones al posto di un riferimento offensivo (Gakpo/Nunez/Jota), impiegano 14 minuti per sbloccare la sfida contro un Manchester City reduce dall’eliminazione nel playoff di Champions League per mano del Real Madrid e orfano di Haaland per la prima volta in questo campionato. Mac Allister e Szoboszlai si inventano uno schema da angolo, calciato basso sul primo palo, che smarca al tiro Salah, a sua volta glaciale nel superare Ederson con un mancino di prima intenzione da posizione centrale reso imprendibile dalla deviazione di Aké. L’egiziano firma nell’ordine: il suo 25esimo gol nel torneo, l’11esimo consecutivo in una gara disputata di domenica (nessun altro aveva mai fatto registrare tali numeri in un singolo giorno della settimana) e il 16esimo in trasferta pareggiando il record messo a referto da Phillips nel 2000 e Kane nel 2023.

I dati irreali dell’ex Roma, nonostante un reiterato possesso sterile da parte dei padroni di casa che produce solamente una rete annullata al connazionale Marmoush per evidente posizione di fuorigioco, vengono ulteriormente ritoccati al 37′ quando raccoglie e orienta alla perfezione il lancio di Alexander-Arnold verso Szoboszlai che sterza sul sinistro e dal limite batte ancora Ederson prendendolo in controtempo. In questo modo Salah arriva a toccare quota 50 coinvolgimenti diretti stagionali in gol (30 reti e 20 passaggi vincenti), di cui 40 in Premier League (primo calciatore a riuscirci nella storia in due annate diverse, l’altra è il 2017-18), diventando, inoltre, il primo a fare gol e assist contro i campioni in carica sia all’andata che al ritorno e il terzo dal 2006-07 per partite con annessi marcatura e passaggio vincente (49) nei top 5 campionati europei alle spalle di Messi (102) e Cristiano Ronaldo (65).

Nella ripresa i Citizens accennano a una reazione con le pericolose conclusioni di Marmoush e Lewis, ma il muro erto dagli ospiti risulta invalicabile, tant’è che il 66% di possesso palla al termine della partita risulta praticamente inoffensivo, permettendo ai Reds di vincere una gara con il restante 34% per la prima volta negli ultimi vent’anni. Ottava sconfitta in campionato, dunque, per gli Sky Blues, la terza in casa (entrambi peggiori dati dell’era Guardiola) con un pesante quanto esplicativo -20 dalla vetta (solo nel 2020 il distacco dal 1° posto ha toccato tali picchi negli ultimi 9 anni), ma quarto posto mantenuto visti i risultati delle dirette concorrenti, mentre la squadra di Slot risponde alla grande alle prime avvisaglie di calo (l’eliminazione dalla FA Cup con il Plymouth e i pareggi con Everton e Aston Villa mercoledì scorso).

SCIVOLONE INTERNO DELL’ARSENAL, NEWCASTLE: TRE PUNTI PER SOGNARE

Per il secondo anno consecutivo e dopo due pesanti sconfitte interne con 11 gol al passivo negli scontri diretti il West Ham torna a espugnare l’Emirates senza concedere reti all’Arsenal (0-2 nella scorsa stagione con le marcature di Soucek e Mavropanos).

Arteta opta per la soluzione Merino come (falso) riferimento offensivo vista la doppietta di Leicester di settimana scorsa e, ovviamente, le innumerevoli assenze nel reparto avanzato con i soli Nwaneri, Trossard e Sterling tra i convocabili. Il primo tiro del match lo producono i Gunners con il rientrante dal 1′ Calafiori che ci prova da fuori con un mancino potente e centrale bloccato da Areola, ma alla distanza sono gli Hammers a produrre le migliori occasioni. Bowen non inquadra la porta da posizione favorevole sul cross arretrato di Wan-Bissaka e Soucek fa lo stesso di testa sul traversone di Kudus, ma questi risultano essere seri campanelli d’allarme per un Arsenal totalmente inoffensivo e più scricchiolante del solito in difesa.

Il vantaggio ospite arriva puntuale, infatti, al 44′ sempre sull’asse Wan-BissakaBowen: l’ex Manchester United guida la ripartenza nata da una splendida apertura del capitano degli Irons che, a sua volta, chiude in porta lo spiovente disegnato dal terzino inglese sbucando alle spalle di Gabriel, siglando il suo settimo centro in campionato, il terzo consecutivo in trasferta, il 50esimo in carriera in Premier League. A inizio ripresa è lo stesso Bowen a non arrivare di un soffio sul bel suggerimento interno di Cresswell che sarebbe valso lo 0-2, e Arteta decide di ricorrere ai cambi per dare una scossa: dentro Zinchenko e Lewis-Skelly, fuori il grande ex Rice e Calafiori.

La fortuna, però, non sembra proprio essere dalla parte del tecnico spagnolo in questo periodo. Infatti, in seguito a una conclusione ravvicinata di Trossard respinta con i piedi da Areola, proprio il giovane terzino in maglia 49 perde ingenuamente un pallone all’altezza della metà campo a beneficio di Kudus, steso dallo stesso classe 2006 per negare all’avversario la corsa a campo aperto. Inevitabile, in seguito all’On Field Review, il rosso diretto sventolato dal direttore di gara Pawson (il 20esimo dell’era Arteta, nessuna squadra ne ha collezionati di più dal 2019 a oggi).

Ridotti in dieci i padroni di casa danno fondo alle ultime energie rimaste anche grazie agli ingressi di Sterling e del rientrante White (assente da tre mesi) che nel recupero inoltrato va vicinissimo al pareggio sfiorando il palo con una botta di collo destro. Tutto ciò non basta all’Arsenal per evitare il primo k.o. interno in campionato (l’ultimo risaliva ad aprile contro l’Aston Villa) interrompendo una striscia di risultati utili consecutivi che in Premier League durava dal 10 novembre e salutando, probabilmente in via definitiva, le residue chances di rimonta sul Liverpool. Primi tre punti in trasferta, invece, della gestione Potter in seguito alle tre sconfitte maturate nelle precedenti quattro sfide.

Rocambolesca vittoria del Newcastle che a St James’ Park bissa il successo dell’andata contro il Nottingham con uno spettacolare 4-3 agganciando il Manchester City al quarto posto.

A rompere l’equilibrio sono gli ospiti con il lampo di Hudson-Odoi che batte Pope con un poderoso destro da fuori area salendo a quota 4 in classifica marcatori e a 7 in termini di reti realizzate aldilà del perimetro che delimita l’area dall’inizio della scorsa stagione (nessuno ha fatto meglio). La reazione dei Magpies, reduci dal pesante 4-0 contro il City del precedente turno, è, però, veemente, facendone ben 4 al Forest in appena 11 minuti: al 23′ il classe 2006 Miley, schierato titolare per la prima volta in campionato al posto di Tonali, livella il punteggio girando in porta con il mancino il cross teso di Hall, che si ripete due giri di lancetta più tardi dialogando con Isak, entrando in area, superando Sels anche con l’ausilio di una deviazione e permettendo a Murphy di entrare in porta con il pallone.

Poco dopo la mezz’ora sulla squadra di Espirito Santo si abbatte l’uragano Isak che ne fa due in un minuto trasformando prima un calcio di rigore provocato dal tocco di braccio di Ola Aina su un altro cross di Hall e poi capitalizzando alla sua maniera, con il mancino incrociato l’imbucata di Willock che gli permette di tagliare il traguardo delle 50 marcature in Premier League in appena 76 gare (solo 6 calciatori ci hanno impiegato meno nella storia) diventando il miglior marcatore svedese nella storia del torneo (superato Ljungberg fermo a 48).

La reazione degli ospiti arriva, seppur tardivamente, nella ripresa in seguito al palo colpito da angolo da Schar. Proprio sugli sviluppi di questo fondamentale arrivano i due gol che fissano il risultato finale sul 4-3: al 63′ Milenkovic corregge di tacco in porta il contro-cross di Wood, mentre al 90′ tocca a Yates, a secco dal 25 ottobre, mettere dentro la corta respinta della difesa di casa sulla volée di Gibbs-White.

Tutto ciò non basta al Nottingham per evitare la seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime quattro, pur rimanendo terzo con soli tre punti di vantaggio proprio su City e Newcastle che torna a vincere in casa dopo oltre un mese.

ASENSIO RIBALTA IL CHELSEA, COLPACCIO DEI WOLVES A BOURNEMOUTH

Dopo cinque gare senza vittoria in campionato l’Aston Villa torna a battere un colpo in zona Europa superando il Chelsea in casa per la prima volta dopo quasi quattro anni.

Maresca, ancora in forte emergenza offensiva viste le contemporanee assenze di Jackson, Madueke e Guiu e un Sancho non nel pieno della forma, avanza la posizione di Enzo Fernandez con l’inserimento di James in mediana venendo ripagato dopo appena 9′(il tempo di registrare l’infortunio di Chalobah rilevato da Adarabioyo): Pedro Neto semina il panico sulla destra sfidando e superando Maatsen prima di servire con un cross teso proprio il centrocampista argentino che la spinge in porta da due passi mettendo a referto la sua quarta rete in campionato.

Il numero 8 dei Blues sfiora anche la quinta al 25′ spedendo alto di pochissimo un destro a giro a Martinez battuto, così come Palmer, che poco dopo la mezz’ora sfiora il palo alla sinistra del “Dibu” dopo averlo preso in controtempo con uno dei suoi mancini dal limite. Al rientro dagli spogliatoi Emery si gioca subito la carta Rashford per uno spento Ramsey per ravvivare i suoi e, anche in questo caso, la scelta si rivela vincente: al 57′, infatti, l’ex Manchester United si fa trovare pronto sul secondo palo per ricevere l’ampio traversone di Cash e smarcare con un tocco di destro sulla sporcatura di Malo Gusto il liberissimo Asensio che la mette dentro trovando la sua prima gioia con la maglia dei Villans, accordata dal Var dopo essere stata ingiustamente annullata per un inesistente fuorigioco dello stesso Rashford.

Nonostante il pareggio incassato gli ospiti non si perdono d’animo e creano altre due ghiotte palle gol nuovamente con Palmer che nel primo caso non inquadra la porta con un sinistro a giro, mentre nel secondo viene schermato sulla linea dal salvifico intervento di Konsa sulla linea. In seguito al grande spavento i padroni di casa contro-reagiscono potendo continuare a godere della miglior versione di Rashford che prima smarca Malen a tu per tu con Jorgensen che respinge e poi, all’89’, serve nuovamente Asensio che, con la forte complicità dell’estremo difensore danese, sigla la doppietta con un bel mancino al volo facendo impazzire il Villa Park.

Dopo il bel 2-2 infrasettimanale nell’anticipo della 29° giornata con il Liverpool legato alla finale di Coppa di Lega la formazione di Birmingham, dunque, rilancia la propria candidatura all’Europa nel segno dei nuovo arrivati portandosi a -1 proprio dal Chelsea, alla terza sconfitta nelle ultime quattro, la quarta nelle ultime cinque se contiamo anche la FA Cup.

Il Wolverhampton passa a sorpresa al Vitality Stadium di Bournemouth centrando la seconda vittoria nelle ultime tre dando continuità anche alla buona prestazione con sconfitta di misura di Anfield della scorsa settimana.

I Wolves approcciano meglio degli avversari alla gara andando sensibilmente vicini al vantaggio già nei primi venti minuti con il palo colpito con un sinistro dal limite da Semedo e la conseguente grande risposta sul tentativo di Bellegarde da parte di Kepa, che si ripete qualche minuto più in là sul tentativo da fuori di Matheus Cunha.

L’episodio spartiacque della gara si verifica, però, al 31′ con il rosso diretto tramite Var sventolato in faccia a Zabarnyi dal direttore di gara Salisbury in seguito a un intervento con il piede alto sulla caviglia di Ait-Nouri, e appena cinque minuti più tardi il solito Matheus Cunha capitalizza il cross di Semedo sfiorato da Munetsi, addomesticandolo con il mancino e finalizzando con il destro trovando il suo quarto centro consecutivo tra campionato e coppa, superando, inoltre, il record di marcature realizzato nella scorsa stagione (12).

Nella ripresa le Cherries non riescono a sopperire all’inferiorità numerica, esponendosi continuamente alle ripartenze degli ospiti che vanno a più riprese a un passo al raddoppio con i vari Semedo, Sarabia e Pedro Lima su cui Kepa si rivela nuovamente straordinario, non riuscendo, però, a garantire punti ai suoi, costretti a capitolare per la seconda gara interna consecutiva (prima volta da ottobre 2023) senza reti all’attivo (prima volta nella gestione Iraola). La formazione di Vitor Pereira, invece, sale a +5 sul terzultimo posto.

PROSEGUE LA RISALITA DEL PALACE, DOMINIO BRIGHTON A SOUTHAMPTON

Quarta vittoria esterna consecutiva senza concedere gol per la prima volta nella storia per il Crystal Palace che espugna Craven Cottage, vincendo una delle innumerevoli stracittadine londinesi stagionali.

Le Eagles approcciano molto meglio alla sfida rispetto agli avversari mettendo in pre-allarme Leno, costretto agli straordinari sulla punizione diretta di Eze e il tiro da fuori di Sarr prima del vantaggio ospite che si concretizza al 37′ sugli sviluppi del sempre insidioso angolo battuto da Hughes messo nella propria porta dall’ex di turno Andersen nel tentativo di anticipare Lacroix.

Nella ripresa la musica non cambia, i padroni di casa non riescono a prendere in mano le redini del gioco non rendendosi, di conseguenza, praticamente mai pericolosi dalle parti di Henderson, mentre gli ospiti vanno a nozze con i varchi lasciati dal Fulham proiettato in avanti. Al 58′ Mateta vede cancellarsi il raddoppio dal Var, ma al 66′ riesce comunque a entrare a referto grazie all’assist smarcante per Munoz, bravo a eludere la marcatura di Bassey prima di scaraventare sotto la traversa un violentissimo destro da posizione defilata siglando il terzo centro in campionato, il primo nel 2025.

Il Palace si porta, dunque, a quota 33 in classifica restituendo lo 0-2 dell’andata a un Fulham costretto al quarto k.o. interno nel torneo in corso.

Successo piuttosto agevole del Brighton sul campo di un Southampton sempre più spacciato e senza più alcun punto di riferimento.

I Seagulls, reduci dall’esaltante 3-0 rifilato al Chelsea, forniscono una prestazione simile a quella del precedente turno subissando di tiri e occasioni i padroni di casa, sbloccando la sfida al 23′ con Joao Pedro, a secco su azione dal 23 novembre, bravo ad addomesticare il campanile alzato da Mitoma prima di involarsi verso la porta e scavalcare Ramsdale proteso in uscita bassa con un delizioso scavino. Nonostante un dominio piuttosto tangibile la prima frazione si conclude sullo 0-1, ma nella ripresa gli ospiti concretizzano tutto il concretizzabile.

Al 56′ tocca a Rutter, quinto centro in campionato, spingere in porta l’assist vincente di Minteh sfuggito alla guardia di Aribo, mentre al 71′ è Mitoma ad arrotondare ulteriormente il risultato invertendosi le parti con Joao Pedro, che in questo caso veste i panni di assist-man agevolando la discesa verso la porta avversaria del giapponese, lucido nel finalizzare con un altro tocco sotto. Infine, all’82’, Hinshelwood cala il poker capitalizzando il corner calciato da Gruda smorzando la palla con il petto e concludendo con un potente destro incrociato, rompendo un digiuno che durava dal 22 settembre.

Terza vittoria di fila in tutte le competizioni per la squadra di Hurzeler che scavalca il Fulham al nono posto portandosi a -4 dalla zona Champions. I Saints, invece, restano ultimissimi con soli 4 punti all’attivo in casa in 13 gare disputate (solo il Sunderland nel 2006-07 ha fatto peggio in altrettante partite).

TOTTENHAM FACILE SULL’IPSWICH, RIMONTA UNITED. POKER DEL BRENTFORD

Vittoria larga per il Tottenham a Portman Road con allegata speranza di aver ritrovato una parziale serenità e nuove certezze.

A dire il vero l’approccio degli Spurs è tutt’altro che positivo, con l’Ipswich che impiega appena 20 secondi per impegnare con il diagonale di Delap, Vicario, chiamato a un super intervento sulla cui respinta arriva Philogene murato involontariamente sulla linea dal compagno di squadra Hutchinson. Pochi istanti dopo ancora Delap semina il panico in area ma calcia fuori praticamente a tu per tu con l’ex estremo difensore dell’Empoli.

La formazione di Postecoglou indirizza la sfida tra il 18′ e il 26′ con i primi due tentativi verso la porta avversaria. Assist-man e marcatore sono gli stessi, così come il modus operandi: Son indossa i panni dell’altruista in entrambi i casi sfondando a sinistra e servendo in mezzo Brennan Johnson rilanciato titolare in seguito al mese di stop patito per infortunio, freddo e puntuale nel concretizzare di prima l’assistenza del coreano siglando la prima doppietta stagionale.

I Tractor Boys rientrano in gara al 36′ proprio con Hutchinson che si riscatta mettendo in porta con un bel mancino di prima il suggerimento arretrato dalla sinistra di Clarke, ma, dopo la rete del 2-2 giustamente annullata a Woolfenden per fuorigioco, si vedono costretti a capitolare in via definitiva nel finale di partita sotto i colpi di Spence, bravo nel finalizzare la serpentina nello stretto di Maddison anche grazie alla deviazione proprio del numero 6 di casa, e Kulusevski  che sale a quota 7 in classifica marcatori grazie a uno splendido mancino a giro dei suoi.

Gli Spurs, dunque, ottengono la terza vittoria di fila in campionato per la prima volta da dicembre 2023, mentre l’Ipswich incassa la quinta sconfitta nelle ultime sei giornate.

Pareggio in rimonta per il Manchester United che evita la tredicesima sconfitta in campionato grazie a un colpo di coda negli ultimi venti minuti di partita a Goodison Park.

In avvio è l’Everton a creare il primo pericolo con la girata aerea di Beto bloccata da Onana, a cui lo United risponde con un cross teso di Dorgu respinto con i piedi da Pickford. I nuovi Toffees targati Moyes, lo sappiamo, sono ormai diventati temibilissimi in zona offensiva (le 11 reti in 6 gare sotto la nuova gestione tecnica contro le 16 della precedente in 19 sono lì a certificarlo), tant’è che al 19′ mettono la freccia grazie all’uomo maggiormente rigenerato dal nuovo corso, Beto, quinto centro nelle ultime quattro, tanti quanti nelle precedenti 44, che gira in porta con il mancino la sponda di testa di Doucouré dal limite dell’area in seguito al concitato batti e ribatti scaturito dall’angolo di Harrison.

Il meritato raddoppio dei padroni di casa matura al 33′ proprio con il centrocampista maliano che inizia l’azione all’altezza della metà campo per poi chiuderla con un colpo di testa in anticipo su Maguire dopo la raffazzonata respinta di Onana sul tentativo ravvicinato di Harrison servito da Beto, a sua volta imbeccato dalla giocata verticale di Lindstrom che ribalta il fronte. Secondo acuto interno consecutivo per Doucouré.

A inizio ripresa l’Everton ha la possibilità di chiuderla, ancora con Doucouré su cui Onana questa volta si oppone alla grande in controtempo, ma i Red Devils al primo tiro verso la porta di Pickford rientrano in gara. L’autore del 2-1 è Bruno Fernandes, a secco in trasferta dal 15 dicembre, che sale a quota 6 in classifica marcatori e 11 coinvolgimenti diretti in gol in altrettante gare contro i blu di Liverpool grazie a un calcio di punizione dal limite telecomandato sul palo del portiere avversario, già protrattosi verso il montante opposto. Poco più tardi, all’80’, sempre sugli sviluppi di un piazzato del portoghese la formazione di Amorim torna sul livello del mare con la botta mancina dal limite sulla respinta della difesa di casa di Ugarte, il cui unico gol nel calcio europeo risaliva al 21 febbraio 2021 con la maglia del Famalicao (nessun acuto né con lo Sporting né con il PSG).

Nel finale gli ospiti sfiorano anche il colpaccio con il destro da fuori di Bruno Fernandes pizzicato da Pickford, ma se la vedono brutta nell’extra-time quando il direttore di gara Madley prima assegna e poi cancella tramite Var un penalty all’Everton per il contatto in area tra Maguire e Young. Quinto risultato utile consecutivo e secondo pareggio dell’era Moyes dopo quello nel derby di recupero, mentre lo United torna a muovere la classifica recuperando uno svantaggio di due gol al termine del primo tempo per la prima volta dal dicembre 2023.

 

Quarto successo esterno consecutivo (la striscia attiva più lunga in campionato) per la prima volta nella propria storia del Brentford che stravince il duello con il Leicester tra le due squadre ad aver concesso più tiri nel torneo dopo il Southampton.

Le Foxes approcciano meglio alla sfida creando due nitide opportunità da gol nei primi tre minuti, prima con l’ex Parma Coulibaly che sbatte per due volte su Flekken e poi con Vardy, anche lui neutralizzato dal numero 1 ospite al termine di una sensazionale serpentina ai danni di Pinnock.

Le Bees la sbloccano, di fatto, il risultato al primo tentativo, precisamente al 17′ grazie all’acuto numero 12 in questa Premier League di Wissa, bravo ad anticipare Okoli sull’imbucata dal limite di Damsgaard. Dieci minuti più tardi lo stesso ex Samp dà il là alla ripartenza che porta allo 0-2 griffato Mbeumo, arrivato a toccare quota 15 in classifica marcatori, abilissimo nel piazzare all’incrocio il suo mancino a giro da pochi metri dopo l’ingresso in area di rigore. L’undici di Van Nistelrooy scompare, praticamente dal campo, e al 32′ si ritrova addirittura sotto di tre complice la spizzata di capitan Norgaard, primo centro stagionale in trasferta, sull’effettato piazzato di Mbeumo dalla trequarti.

Nel recupero del primo tempo il direttore di gara Harrington annulla lo 0-4 a Lewis-Potter a causa di un tocco di braccio, mentre nel finale di una ripresa gestita il poker diventa realtà per gli ospiti grazie a Fabio Carvalho, a secco da ottobre, che capitalizza l’ennesima iniziativa di Mbeumo. La squadra di Frank sale, così, a 37 punti insidiando il decimo posto del Brighton, mentre il Leicester, alla sesta sconfitta interna consecutiva senza reti all’attivo (nessuno ha mai fatto peggio) resta in piena relegation zone.

Top & Flop

TOP

1) Marco Asensio – Due gol non proprio estetici, è vero, ma tremendamente efficaci. Lo spagnolo per rilanciare sé stesso e il Villa potrebbe aver finalmente trovato la sua isola felice.

2) Alexander Isak – Altra doppietta e Haaland agganciato al secondo posto della classifica marcatori a quota 19. Per l’ennesima volta in stagione si conferma bomber di razza sia dal dischetto che su azione.

3) Brennan Johnson – Il suo periodo di “down” dopo l’exploit di inizio stagione è andato di pari passo a quello della squadra, così come il potenziale percorso che potrebbe condurre alla rinascita. Due reti per ritrovare fiducia e tre punti per regalare speranze ai suoi.

FLOP

1) Ilia Zabarnyi – Il suo intervento scomposto ai danni di Ait-Nouri costa caro al Bournemouth, costretto a perdere punti preziosi in ottica Europa. Forse la prima, vera sbavatura stagionale del centrale ucraino.

2) Joachim Andersen – Sfortunato in occasione dell’autogol che consegna ai suoi ex compagni il vantaggio, ma altrettanto impreciso in troppe chiusure. Il simpatico siparietto con Eze nel primo tempo lo salva dal primo posto di questa “Flop 3”.

3) Myles Lewis-Skelly – Il secondo rosso diretto in nemmeno un mese, ma se quello con il Wolverhampton è stato poi revocato dalla FA, in questo caso il giovane terzino sarà chiamato ad assumersi tutte le sue responsabilità. Perdendo quel pallone e commettendo quel fallo stronca tutte, o quasi, le velleità di rimonta dell’Arsenal.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool*

64 27 19 7 1 64:26 +38
2 Arsenal 53 26 15 8 3 51:23 +28
3

Nottingham Forest

47 26 14 5 7 44:33 +11
4 Manchester City 44 26 13 5 8 52:37 +15
5

Newcastle

44 26 13 5 8 46:36 +10
6

Bournemouth

43 26 12 7 7 44:30 +14
7

Chelsea

43 26 12 7 7 48:36  +12
8 Aston Villa* 42 27 11 9 7 39:41  -2
9 Brighton 40 26 10 10 6 42:38 +4
10 Fulham 39 26 10 9 7 38:35 +3
11 Brentford 37 26 11 4 11 47:42 +5
12

Tottenham

33 26 10 3 13 53:38 +15
13

Crystal Palace

33 26 8 9 9 31:32 -1
14 Everton 31 26 7 10 9 29:33 -4
15

Manchester United

30 26 8 6 12 30:37 -7
16

West Ham

30 26 8 6 12 30:47 -17
17

Wolverhampton

22 26 6 4 16 36:54 -18
18

Ipswich Town

17 26 3 8 15 24:54 -30
19

Leicester

17 26 4 5 17 25:59 -34
20

Southampton

9 26 2 3 21 19:61 -42

*Una partita in più

Prossimo turno:

Martedì 25 febbraio

Brighton 20:30 Bournemouth

Crystal Palace 20:30 Aston Villa

Wolverhampton 20:30 Fulham

Chelsea 21:15 Southampton

Mercoledì 26 febbraio

Brentford 20:30 Everton

Tottenham 20:30 Manchester City

Manchester United 20:30 Ipswich

Nottingham Forest 21:15 Arsenal

Liverpool 21:15 Newcastle

Giovedì 27 febbraio

West Ham 21:00 Leicester

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