Serie A
Lazio, silenzio stampa per Sarri: al suo posto Lazzari

In vista del match Lazio – Cagliari in programma sabato alle 18:00 nessuna conferenza stampa per Sarri, al suo posto parla Lazzari.
Lazio, le parole di Lazzari
Di seguito le parole del calciatore biancoceleste Manuel Lazzari in vista di Lazio– Cagliari valido per la 14^giornata di Serie A.
Cosa lascia la vittoria contro il Celtic e la qualificazione agli ottavi?
“Speriamo ci lasci tanta energia e adrenalina per ributtarci subito in campionato, dove siamo in ritardo. Non sappiamo perché in Champions facciamo grandi partite e in campionato no. È il contrario dello scorso anno.
Il passaggio del turno in Europa non è comunque mai scontato ed è importante, ma domani contro il Cagliari sarà da dentro o fuori. Dobbiamo dare un segnale forte e definitivo”.
Il percorso da quinto a terzino è completato?
“Ho fatto tutta la mia carriera da quinto fino all’arrivo di Sarri. Poi mi sono dovuto adattare, soprattutto i primi due anni. È un altro ruolo, un altro calcio. Quest’anno mi sento molto meglio e penso anche che si veda. Penso più a difendere che ad attaccare, è quello che vuole il mister.
Ho molto più campo da attaccare ma spesso arrivo meno lucido in fondo perché la distanza da fare è maggiore. Cerco di essere concentrato per 90 minuti, fare il difensore non è come fare il centrocampista o l’attaccante. Se sbagli è un problema”.
Questa trasformazione sarà utile per la Nazionale?
“Il sogno di ogni giocatore è la Nazionale, magari essere nella rosa di un europeo o di un mondiale. È un sogno, ma c’è tanta competizione, ci sono molti terzini forti. Solo facendo bene con la Lazio potrò avere qualche chance per la Nazionale”.
Come hai vissuto l’alternanza nelle gerarchie?
“Quando un giocatore non gioca perde un po’ di fiducia, è meno contento, ma sono cresciuto molto a livello mentale in questi tre anni. La stagione è lunga, ci sono periodi in cui stai meglio e altri in cui stai peggio. L’importante è allenarsi sempre al meglio e cogliere le opportunità che hai”.
Con Milinkovic, insieme a Felipe Anderson, avevate trovato automatismi perfetti. Cosa cambia senza di lui?
“Con Sergio ci conoscevamo da 5 anni, era tutto semplice, bastava solo uno sguardo per capirci in campo. La Lazio ha perso un grande giocatore, faceva la differenza, ma sono arrivati tanti altri giocatori che possono diventare come lui. Guendouzi è veramente forte, è diverso da Sergej ma si sta inserendo molto bene. Su di lui la Lazio ha fatto un grande affare. Con Isaksen ci siamo trovati bene con il Celtic, siamo felici di come ha giocato. Speriamo che ora faccia la differenza anche in campionato”.
Dopo il secondo posto dell’anno pensavate di essere più forti?
“No, secondo me no. L’anno scorso abbiamo fatto un grande campionato, ma sicuramente non ci è mancata umiltà. Può sembrare che ci manchi cattiveria e personalità, come a Salerno. Il campionato rimane la nostra priorità e dobbiamo dare una svolta al più presto, dobbiamo darci una svegliata”.
Molti nuovi stanno trovando difficoltà…
“È normale che debbano avere bisogno di tempo. Soprattutto chi arriva dall’estero, al contrario per esempio di Rovella. Sarri chiede determinate cose, basta uno che non le faccia e salta tutto. Serve tempo e pazienza”.
Come hai visto Immobile? Come cambia il tuo modo di giocare con lui o Castellanos?
“Ciro lo vedo sempre molto sereno e felice, l’umore dopo il Celtic era molto alto. È in fiducia. Ha ricevuto molte critiche, ma lui sta bene. È un uomo molto forte, sia fisicamente che mentalmente, è bravo a guardare avanti e a focalizzarsi solo sul campo. La differenza tra i due? Ciro è più bravo ad andare in profondità, Taty viene più incontro per far giocare la squadra. Sono entrambi di grande valore, siamo fortunati ad averli. In base alla partita, sarà il mister a decidere chi giocherà”.
Serie A
Inter, Dimarco: “Oltre a Napoli e Atalanta, anche la Juventus punta allo Scudetto…”

Inter, Federico Dimarco: le sue parole scuotono il campionato italiano, la Juventus è pronta a competere per lo scudetto.
Federico Dimarco, in un’intervista post Napoli che ha subito fatto il giro del web, ha indicato la Juventus come una delle principali contendenti per la lotta al titolo di Serie A. Nonostante l’ottimo momento di forma di club come Napoli e Atalanta, il difensore non ha esitato a inserire anche i bianconeri tra i favoriti per la corsa scudetto. Questa dichiarazione ha acceso i riflettori sulla competizione, aumentando l’aspettativa per le prossime giornate di campionato.
Inter, l’importanza delle dichiarazioni di Dimarco
Le parole di Dimarco sono significative non solo per il tono di rispetto verso la Juventus, ma anche perché riflettono la percezione di una stagione aperta e combattuta. Il giocatore ha sottolineato come il calcio italiano sia al centro di una fase di grande equilibrio, con diverse squadre pronte a dare battaglia fino alla fine. Questo potrebbe portare a un campionato avvincente, in cui ogni partita si rivelerà decisiva.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
#Dimarco: “Non solo #Napoli e #Atalanta, c’è anche la #Juventus per lo Scudetto…” pic.twitter.com/qDSmKc0DBo
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 1, 2025
Serie A
Atalanta, si pensa al post-Gasperini

L’Atalanta quasi sicuramente chiuderà l’epoca Gasperini a giugno, con il tecnico che non rinnoverà il contratto: già si pensa chi può essere il successore.
L’Atalanta a giugno quasi sicuramente si chiuderà l’epoca Gasperini, la più vincente della storia del club: l’attuale tecnico non rinnoverà il contratto, già si pensano ai possibili successori, da Sarri a Palladino ed anche De Zerbi sino addirittura a Rangnick.

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, si pensa già al post-Gasperini: i nomi dei possibili successori nella panchina orobica
Per l’Atalanta, comunque si concluda questa stagione, questa sarà l’ultima dell’era Gasperini la più vincente della storia del club, tanto da regalare il primo trofeo europeo della storia, L’Europa League la scorsa stagione. Un club quello orobico, sino a qualche anno fa con l’obiettivo al massimo una tranquilla salvezza, ed ora diventato un top club europeo.
Ad annunciarlo è stato direttamente l’ad del club atalantino, Luca Percassi, che ha riferito la volontà di Gasperini di non rinnovare il contratto. Già si fanno i nomi dei possibili successori nella panchina orobica, la lista è lunga, vediamo quali sono. Va da precisare che si punta ad un allenatore abbastanza affermato, visto come abbiamo detto lo status di top club che l’Atalanta ha acquisito.
Il primo nome è quello di Maurizio Sarri: dopo l’anno sabatico in seguito all’addio in maniera burrascosa alla Lazio, sarebbe desideroso di tornare in scena ed da protagonista in un club prestigioso come quello orobico. Ma ci sarebbe anche il nome di Roberto De Zerbi, che se la lasciasse dopo un solo anno il Marsiglia, approderebbe a Bergamo.
Però questo nome non piace alla tifoseria orobica, visto che è bresciano e giocato con il Brescia, gli eterni rivali degli atalantini. Altro nome sarebbe l’attuale tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino, ma si pure quello di Ivan Juric visto che il suo Southampton è un passo dalla retrocessione nella Serie B inglese.
L’ultimo nome è molto prestigioso, ovvero il CT dell’Austria Ralf Rangnick, che sarebbe visto bene dalla proprietà americana del club orobico. Vedremo da giugno chi siederà in panchina a posto di Gasperini, ma il nome sarà degno della dimensione da top club europeo che ormai ha la formazione orobica.
Serie A
Genoa-Empoli, statistiche e curiosità

La 27° giornata della Serie A vede di fronte Genoa-Empoli, che si giocherà domani alle ore 15 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova.
La 27° giornata della Serie A vede di fronte Genoa-Empoli: i grifoni sono al dodicesimo posto in classifica, i toscani sono terz’ultimi in graduatoria.
Genoa-Empoli, statistiche e curiosità
La 27° giornata della Serie A vede tra i confronti Genoa-Empoli, che si giocherà domani alle ore 15 a Marassi. Vediamo ora qualche curiosità e statistica inerente al match. Il Genoa è imbattuto nelle ultime 10 partite con l’Empoli in Serie A ( 5 vittorie e 5 pareggi), ultimo empolese contro i grifoni risale al 25 ottobre 2015 ( 2 a 0 al Castellani con gol di Krunic e Zielinski).
L’Empoli ha vinto solo la prima delle 7 trasferte in Serie A contro il Genoa, il 27 aprile 2008, 1 a 0 con gol di Ignazio Abate. Il Genoa ha vinto le ultime tre gare in casa senza subire reti, l’ultima volta che ha vinto 4 gare casalinghe di fila risale al febbraio-aprile 2016 con Gasperini allenatore. Se vincerà senza subire gol, sarà la terza volta dall’introduzione del girone unico nella massima serie che vincerebbe 4 gare casalinghe di fila senza subire reti (maggio-settembre 1991 e il dicembre 1939-febbraio 1940).
La ultime 11 partite il Genoa non ha mai registrato due risultati uguali di fila (4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte). L’Empoli ha perso le ultime 4 partite di fila non subisce così tante sconfitte di fila in Serie A dal 2023 ( 6 sconfitte di fila in quel caso). Sfida tra la squadra che ha segnato meno reti nel primo tempo (Genoa, 5) e quella che ha realizzato meno gol nel secondo tempo (Empoli, 7) in questa stagione di Serie A.
Nelle ultime quattro stagioni di Serie A (dal 2021/22) Andrea Pinamonti ha segnato 37 gol (inclusi 13 con la maglia dell’Empoli nel 2021/22 sua miglior stagione a livello realizzativo nel torneo), solo Ciro Immobile (46) conta più marcature tra i giocatori italiani. Sebastiano Esposito ha realizzato sette gol in trasferta in questo campionato, solo un giocatore ha segnato più reti fuori casa in una singola stagione di Serie A nella storia dell’Empoli: Francesco Tavano nel 2005/06 (8 gol).
-
Notizie7 giorni fa
Milan-Conte, dalle anticipazioni di Musmarra alle nostre conferme: ora sono tutti d’accordo
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Conceicao disposto a dimettersi: la presa di posizione della dirigenza
-
Notizie4 giorni fa
Milan, toto allenatore: un nome è già da depennare
-
editoriale4 giorni fa
Juventus, che futuro con Tether e Lindsell Train? Il punto
-
Serie A2 giorni fa
Bologna-Milan, spunta la foto di Calabria dopo la partita
-
Notizie5 giorni fa
Milan, Morata al veleno:” Un progetto che sembrava una cosa è diventato un altro”
-
Serie A3 giorni fa
Juventus, riflessioni su Motta: ipotesi esonero immediato
-
Calciomercato2 giorni fa
Mediaset – Milan, Conceicao a rischia esonero: spunta il sostituto fino a giugno