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Juventus-Napoli: i numeri del big match
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I numeri della sfida dell’Allianz Stadium: in arrivo uno tra i match più attesi della stagione. La Juventus di Allegri sfida il Napoli di Mazzarri
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Juventus vs Napoli
Secondo scontro diretto consecutivo per il Napoli di Walter Mazzarri.
Il big match di giornata ha luogo all’Allianz Stadium, teatro della sfida con la Juventus di Massimiliano Allegri.
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Massimiliano Allegri
Una sfida importante dal punto di vista della classifica e non solo per la formazione campana.
Dopo i match contro Atalanta, Real Madrid ed Inter, la partita di Torino (per il nuovo tecnico) arriva al termine di un ciclo d’apertura pieno di insidie.
La Juventus, dal canto suo, vuole invece mettere pressione ai nerazzurri: vincendo, scavalcherebbe in classifica, e almeno per 24 ore, la capolista.
I bianconeri provano a far valere la legge dell’Allianz Stadium, l’unico stadio non ancora violato della Serie A: 5 vittorie bianconere e 2 pareggi nelle prime sette partite di questo campionato.
I precedenti più recenti sorridono al Napoli.
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the napoli players celebrate at the end of the match during the Serie A match between SSC Napoli v Juventus FC at Stadio Diego Armando Maradona – Credit: Danilo Gemito/LiveMedia
In Serie A, gli azzurri hanno ottenuto tre vittorie ed un pareggio nelle ultime quattro partite.
Il 5-1 del Maradona dello scorso anno, unito all’1-0 dell’Allianz Stadium firmato da Giacomo Raspadori, hanno contribuito in maniera netta al terzo scudetto dei campioni d’Italia in carica.
Per risalire all’ultimo successo dei bianconeri bisogna tornare indietro di quasi due anni e mezzo: i bianconeri vinsero 2-1 grazie ai gol di Dybala e Cristiano Ronaldo.
Juventus e Napoli si sono affrontate già 180 volte considerando tutte le competizioni. Questo il bilancio: 84 vittorie per la Juventus, 46 quelle del Napoli, mentre sono 50 i pareggi.
La sfida tra bianconeri e il azzurri è inevitabilmente anche quella tra Dusan Vlahovic e Victor Osimhen.
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Dusan Vlahovic e Victor Osimhen
Il serbo e il nigeriano sono due dei più importanti attaccanti della Serie A TIM: non a caso, Osimhen è stato capocannoniere della scorsa stagione.
Quest’anno sono rispettivamente a quota 5 e 6 gol con Vlahovic reduce dall’errore dal dischetto contro il Monza, arrivato a sua volta dopo la rete all’Inter.
Il nigeriano, invece, è rientrato da poco dall’infortunio ed è finalmente sceso in campo da titolare e si appresta a giocare nuovamente dal primo minuto.
Dusan Vlahovic ha realizzato quattro gol nelle sue quattro gare casalinghe giocate da titolare in questa Serie A. Tuttavia, l’unica rete dell’attaccante della Vecchia Signora contro i partenopei nella competizione è arrivata entrando a gara in corso (18.01.2020 con la Fiorentina).
Giacomo Raspadori, invece, ha realizzato tre gol in 306 minuti giocati contro la Juventus in Serie A – solo contro il Genoa ha all’attivo più reti nella competizione (quattro).
Tra questi c’è il centro più tardivo dell’attaccante del Napoli nella competizione: lo scorso 23 aprile, in trasferta, al minuto 92:48, decisivo per l’1-0 finale.
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Juventus-Empoli, cosa è successo dopo la partita
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La sconfitta della Juventus contro l’Empoli è stata sicuramente un colpo pesante, tanto per la squadra quanto per l’ambiente circostante, creando un’atmosfera quasi surreale, difficile da comprendere pienamente.
La descrizione dell’ambiente nello stadio, prima e durante la partita, e in seguito nella sala conferenze, trasmette perfettamente quel senso di disorientamento che ha dominato i momenti successivi alla partita.
L’analisi dell’allenatore, Thiago Motta, sembra rappresentare il punto di rottura di una stagione che ha mostrato più ombre che luci.
Il suo intervento in conferenza stampa è stato davvero un momento storico, una sorta di “J’accuse” che lo ha visto accusare la sua squadra per la mancanza di atteggiamento e di coraggio, pur assumendosi lui stesso le proprie responsabilità.
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Teun Koopmeiners e Thiago Motta ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus-Empoli il post gara
È raro vedere un allenatore esporsi in modo tanto vulnerabile, ma allo stesso tempo lucido, come ha fatto Motta.
La sua commozione è chiara, ma la sua analisi della situazione è altrettanto concreta, mettendo a nudo i problemi e la gravità della situazione. Thiago Motta ha chiaramente bisogno di trovare risposte in tempi rapidi, ma si trova davanti a un bivio fondamentale: riuscirà a superare questa crisi con la sua squadra, o la frattura sarà insanabile?
Il rispetto per Thiago Motta è indiscutibile, per il coraggio di esporsi e di affrontare una situazione delicata in modo trasparente. Tuttavia, come giustamente sottolineato, ciò non significa che sia esente da responsabilità. Alcune sue scelte tattiche e gestionali non sono riuscite a dare il giusto impulso alla squadra, e questo si è visto chiaramente anche in partite che sulla carta sembravano abbordabili, come quella contro l’Empoli.
In questi momenti, la parola “rispetto” assume una doppia valenza: da un lato, il rispetto per un allenatore che si mostra onesto e diretto, ma dall’altro, è necessario anche che il suo operato porti a risultati concreti. La situazione di Motta è ora in bilico, e seppur non si parli ancora di esonero, la sua posizione non è più sicura come prima. Il futuro della Juventus potrebbe dipendere da come riuscirà a gestire i prossimi passi, sia come leader che come tecnico.
La frenesia che circonda il futuro di Thiago Motta e della squadra è palpabile. Le voci su un possibile cambio, e la crescente incertezza, dimostrano quanto sia delicato questo momento per il club bianconero. Le prossime settimane saranno decisive per capire se Motta avrà la forza di riportare la squadra sulla giusta rotta, o se la sua avventura alla Juventus giungerà al termine.
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LA DELUSIONE DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Stadio della Roma, Gualtieri: “Ci siamo quasi, ci aspettiamo il progetto definitivo in primavera”
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Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha parlato ai microfoni di Radio Globo soffermandosi sulla situazione legata al nuovo stadio del club giallorosso.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è intervenuto presso l’emittente radiofonica di Radio Globo soffermandosi sul tema legato al nuovo stadio della Roma, in zona Pietralata.
Stadio della Roma, le parole di Gualtieri
“Rispondo spesso a questa domanda, visto che mi viene rivolta spesso anche su Instagram. Lo stadio non lo fa il Comune ma la Roma, che ha avviato la procedura e nei passaggi finali ha lavorato tantissimo. Ieri è stata depositata la parte che riguarda i trasporti e ci aspettiamo quindi entro la primavera il progetto definitivo. Siamo in un momento importante e positivo, tutti mostrano stanno mostrando il massimo impegno per un progetto che sembra splendido. Parliamo di uno stadio che porterà anche la riqualificazione di un’area, che verrà completamente riformata. Ci siamo quasi”.
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Rudi Garcia: “Dopo l’esperienza a Napoli, ho organizzato seminari con il mio staff. Il ruolo di ct è molto diverso da quello di un allenatore di club”
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Rudi Garcia prepara la sua prima convocazione con il Belgio e punta a chiudere la carriera alla guida dei Diavoli Rossi. Ecco le sue parole.
Rudi Garcia ha ormai superato il primo mese alla guida del Belgio e si prepara a stilare la sua prima convocazione in vista del playoff di UEFA Nations League contro l’Ucraina, in programma a marzo. Il tecnico francese ha già messo nero su bianco una lista preliminare di 50-55 giocatori, lasciando aperta la porta a un possibile ritorno di Thibaut Courtois. Per affrontare al meglio questa nuova avventura, ha cercato consigli da chi conosce bene il mestiere.
Le Parole di Garcia
“Ho parlato con Didier Deschamps e Walid Regragui, con cui ho un ottimo rapporto sin dai tempi in cui giocava a Corbeil-Essonnes,” ha raccontato Garcia. “Il ruolo di commissario tecnico è molto diverso da quello di un allenatore di club. Si passa da un calendario frenetico, con 50-60 partite all’anno, a una dozzina di incontri quando non ci sono tornei importanti. Mi hanno suggerito di concentrarmi sugli aspetti fondamentali: organizzazione, gestione delle liste e comunicazione con i giocatori. Servono chiarezza, logica e buon senso.”
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Didier Claude Deschamps ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sull’addio al Napoli
“Dopo l’esperienza a Napoli, ho organizzato seminari con il mio staff per valutare le migliori opportunità, sia a livello di club che di nazionali. Il Belgio era tra le scelte in cima alla lista, ma non avevo escluso un ritorno in un club. C’erano state delle discussioni, tra cui anche un interesse per il Rennes, ma non si è concretizzato.”
Ora, però, Garcia guarda solo al presente e al futuro con i Diavoli Rossi. “Mi sento già al 100% belga. Spero di chiudere la mia carriera qui.”
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