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Juventus: l’8 Dicembre sul tetto del mondo
8.12.1985 – 8.12.2023: Trentotto anni fa la Juventus saliva, per la prima volta nella sua storia, sul tetto del mondo! L’Intercontinentale é bianconera
L’8 Dicembre non é solamente Juventus–Napoli: dal 1985, questa data, é diventata storia.
Sì, perché esattamente 38 anni fa la Juventus saliva sul tetto del mondo per la prima volta nella sua storia, trionfando a Tokyo ai calci di rigore contro l’Argentinos Juniors e conquistando, così, la Coppa Intercontinentale.
Un successo straordinario, ottenuto nel modo più emozionante possibile.
Una vittoria che servì alla squadra all’epoca allenata da Giovanni Trapattoni a completare un ciclo di vittorie a livello internazionale iniziato un anno e mezzo prima.
Dopo aver vinto la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Europea e la Coppa dei Campioni, fu la volta del trofeo messo in palio contro la vincitrice della Copa Libertadores (la competizione per Club più importante in Sudamerica).
Fu un trionfo dolcissimo perché arrivò alla lotteria dei rigori, dopo un match estremamente equilibrato e terminato 2-2 dopo i tempi supplementari.
E tutto cio’ fu ancora più bello perché la Juventus riuscì a riprendere per due volte gli argentini, prima con Platini dal dischetto e poi con Laudrup nei dieci minuti finali dei tempi regolamentari.
Una gara ripresa all’ultimo, con quello spirito del “Fino alla Fine” già ben radicato nel cuore e nella mente dei bianconeri.
E poi, la storia. I rigori, praticamente perfetti, con quattro realizzazioni su cinque. L’ultima, la più pesante, con la firma di “Le Roi” Michel Platini.
Tokyo divenne per la prima volta bianconera e undici anni dopo, nella stessa città e nello stesso stadio, la storia si ripeterà per la seconda volta.
Il protagonista assoluto sarà Alessandro Del Piero, appena ventiduenne, che con quel gol iconico contro un’altra squadra argentina, il River Plate, ci regalerà la seconda Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996.
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Valeria Marini e Filippo Roma alla Giornata Neroverde del Chieti Calcio
Grande festa in arrivo per il Chieti Calcio. Domenica 10 novembre, lo stadio Angelini di Chieti ospiterà una sfida che non si limiterà solo all’aspetto sportivo, ma diventerà un grande evento di intrattenimento e partecipazione. La SS Chieti F.C. affronta la Sambenedettese in un match che potrebbe determinare il primato in classifica, ma che sarà anche un’occasione per celebrare la “Giornata Neroverde”, il grande appuntamento che unisce i tifosi e la comunità. Sotto la guida del patron Altair D’Arcangelo e del presidente Gianni Di Labio, il Chieti ha rinnovato il suo volto, non solo sul piano calcistico, ma anche sociale. Il club, che da tempo promuove iniziative di inclusività e rispetto, è diventato simbolo di una realtà sportiva che coinvolge tutta la città. Il messaggio #Respect, presente sulle maglie dei calciatori, è ormai riconosciuto a livello nazionale, e il club ha ricevuto importanti riconoscimenti, come la visita alla Camera dei Deputati, dove il Ministro Andrea Abodi ha elogiato le loro iniziative.
La giornata sarà arricchita da ospiti di prestigio. Alle 13.45, la showgirl Valeria Marini si esibirà con due brani, mentre il giornalista de Le Iene, Filippo Roma, sarà presente per intrattenere i tifosi. Non mancherà il chirurgo dei vip Giacomo Urtis, che porterà il suo carisma all’Angelini. Il calcio d’inizio sarà dato da Valeria Marini insieme a Lorenzo Marchetti, direttore creativo di Virgo Cosmetics e grande sostenitore del Chieti. Per rendere la giornata speciale anche per le famiglie, è stata allestita una zona gonfiabili per bambini, mentre gli spalti saranno accompagnati dalle musiche di DJ Diba e Giusva.
Con l’afflusso previsto di 4.000 spettatori, il Comune ha previsto modifiche alla viabilità per garantire la sicurezza e fluidità degli spostamenti. Il Chieti, con le nuove divise Givova, indosserà una maglia bianca con strisce nero-verdi per questa sfida, simbolo di rinnovamento e continuità. A partire dalla prossima partita, la squadra tornerà a indossare la storica maglia a strisce. La telecronaca sarà affidata ad Amedeo Goria, con il commento tecnico di Alessandro Battisti, ex capitano del Chieti.
Gli appassionati potranno seguire la partita in diretta streaming su Virgo Radio TV o ascoltarla in DAB. Sul piano sportivo, il Chieti punta a superare la Sambenedettese, capolista con 21 punti, per raggiungere il primo posto in classifica. Giovanni Ignoffo schiererà un 4-3-3 con pressing alto, cercando di sfruttare le fasce e le ripartenze veloci. In caso di necessità, potrà contare sul ritorno di Balic e Ceccarelli dalla panchina, pronti a dare il loro contributo. Il match sarà diretto dall’arbitro David Kovacevic, assistito dai guardalinee Stefano Petarlin e Marco Marchesin, con fischio d’inizio alle 14.30
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Compleanno Del Piero, Totti: “Eravamo più complici che rivali”
Il “Pinturicchio” compie 50 anni e l’Italia celebra una delle ultime icone del numero dieci. Nel giorno del compleanno di Alessandro, Francesco Totti racconta a “La Repubblica” l’amicizia nata tra due campioni, divisi per squadra e bandiera, ma uniti dalla maglia azzurra.
Alessandro Del Piero e Francesco Totti, due nomi che hanno segnato un’epoca del calcio italiano, rappresentano l’essenza di un dualismo unico, che andava oltre il campo e che ha simboleggiato le diverse anime dell’Italia sportiva. Oggi, Del Piero compie 50 anni e, in occasione del suo compleanno, Francesco Totti ha voluto rilasciare una lunga intervista a La Repubblica, rievocando i momenti che li hanno visti protagonisti insieme e raccontando come è nata la loro amicizia.
Gli auguri di Totti a Del Piero
A seguire le parole di Totti rilasciate a La Repubblica
Totti, le fa effetto pensare che Alessandro Del Piero, il suo amico, stia festeggiando adesso i suoi cinquant’anni?”
Sembra difficile da credere. Cinquanta anni. Mi pare ieri che eravamo due ragazzi di diciotto, vent’anni. Distanti eh: lui vinceva gli scudetti, giocava la Coppa Campioni. Io… be’, io ci ho messo un po’ di più. Però ci guardavamo, ci studiavamo, forse ci cercavamo anche, già da ragazzini”.
Dica la verità. Ma lei e Del Piero, così simili, così talentuosi, spesso in ballo per lo stesso posto in Nazionale, non siete mai stati rivali?
“Rivalità? Forse, all’inizio. Lui lo ha detto bene una volta: eravamo più complici, che rivali. Poi c’era a chi avrebbe fatto comodo che fossimo rivali: lui rappresentava la Juventus, io quasi il suo opposto, la Roma e Roma a qualcuno non piace e non è mai piaciuta. Ma noi in questo gioco non siamo mai caduti, anzi. Ci rispettavamo proprio perché capivamo l’uno il ruolo dell’altro. Le responsabilità di rappresentare qualcosa che andava oltre la singola squadra”.
Lei debuttò in Nazionale proprio subentrando ad Alex, Italia-Svizzera 2-0 del 1998.
“Sì, all’esordio sono entrato al posto suo e al momento del cambio mi ha strizzato l’occhio: credo da quel gesto sia iniziata a nascere la nostra sintonia”.
Da lì alla finale di Berlino con la coppa.
“Sì, il Mondiale è stato la chiusura del cerchio. Perché se agli Europei del Duemila eravamo quasi alternativi, in Germania eravamo complementari. E forse lo siamo anche caratterialmente: lui più riservato, io più espansivo. Ma siamo sempre andati d’accordo, anche per questo forse”.
Lo ha un ricordo particolare, un aneddoto, su quella finale?
“Prima della finale eravamo tutti svegli, non riuscivamo a dormire. Lui a un certo punto, saranno state le due, ci fa: “Vabbè, io sono abituato alle finali, vado a dormire…”. Gli abbiamo detto di tutto, ma qui c’è tutto Alessandro. Un grandissimo cinquantenne”.
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Milan, il parere di Franco Ordine:” Fonseca è un kamikaze travestito da sognatore”
Milan, nonostante certe scelte da parte di Fonseca, soprattutto quelle coraggiose, si siano rivelate vincenti, il noto giornalista sportivo non le manda di certo a dire.
Le scelte di Fonseca hanno fatto discutere la quasi totalità dei tifosi rossoneri, tuttavia nei post partita gli animi si sono messi tutti d’accordo, come dopo la gara contro il Real Madrid.
Il giornalista Franco Ordine vuole invece dire la sua in merito ad alcune scelte del tecnico, non ultima quella di far giocare Francesco Camarda oggi pomeriggio contro il Cagliari.
Le sue parole:” Paulo Fonseca deve essere un kamikaze travestito da sognatore per come affronta le curve a gomito della sua stagione firmando scelte impegnative e molto contestate, tipo quella del derby col 4-2-4, oppure quella della notte magica di Madrid con il 5-2-3 che nessuno si aspettava”
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