Serie A
Bologna, quanto vale Joshua Zirkzee?

Bologna, il nome che sta facendo impazzire tutta la Serie A è Joshua Zirkzee, attaccante olandese rossoblu classe 2001 cercato anche dai top club europei.
Bologna, chi è Zirkzee?
Joshua Zirkzee è uno dei giocatori che sta maggiormente stupendo in questo inizio di campionato. Ma qual è il percorso che ha portato il classe 2002 a diventare uno degli attaccanti più promettenti del calcio europeo?
La vera e propria avventura di Zirkzee nel mondo del calcio inizia a 16 anni, quando il Bayern Monaco lo sottrae al settore giovanile del Feyenoord, presentandolo così: “Talento molto, molto promettente. Sia fisicamente che tecnicamente porta molta qualità. Inoltre è dotato di un tiro molto potente”.
Dopo aver esordito e segnato con il Bayern dei grandi, Zirkzee viene ceduto a 19 anni in Italia al Parma, dove colleziona solo 4 presenze non lasciando il segno nel club emiliano che in quella stagione retrocederà in Serie B.
Tornato in Baviera dopo l’esperienza italiana, nell’estate del 2021 viene rimandato in prestito in Belgio all’Anderlecht dove colleziona 47 presenze, 13 assist vincenti e 18 gol.
Le buone cose fatte in Belgio impressionano il DS del Bologna Giovanni Sartori. Che lo paga 8.5 milioni di euro, ma solo perché il Bologna lascia ai bavaresi il 50% sulla futura rivendita.
La prima stagione in rossoblu la vive un pò in ombra, alle spalle di Arnautovic. Dove gioca poco e non incide, facendo sorgere qualche dubbio al club.
I dubbi svaniscono immediatamente quando Motta gli affida le chiavi dell’attacco rossoblu.
Zirkzee ha sempre risposto presente in termini di gol e di aiuto alla squadra trovando, in questa stagione in 15 presenze, 7 reti e 2 assist.
Quanto vale adesso Zirkzee?
É lecito interrogarsi ad oggi vista le ottime prestazioni e la sua giovanissima età su quale sia l’attuale valore di mercato di Zirkzee.
L’unica cosa sicura è che Zirkzee non verrà ceduto in questa finestra di mercato, ma in estate per il classe 2002 si potrebbe scatenare una vera e propria asta di mercato.
Con il DS del Bologna che difficilmente accetterà un offerta inferiore ai 45-50 milioni di euro, visto che metà dell’incasso andrà al Bayern Monaco.
Serie A
Hellas Verona-Parma 0-0, le pagelle: tabellino, cronaca e voti

I voti ai protagonisti dell’incontro tra Hellas Verona-Parma, valevole per la 30^ giornata del campionato di Serie A: ecco il report del match e le pagelle.
Il tabellino
Hellas Verona-Parma 0-0
Ammoniti: Dawidowicz (HV) Bradaric (HV) Delprato (P)
La cronaca del match
Finisce 0-0 la prima delle due partite del lunedì che concluderanno la 30^ giornata di Serie A. Le due squadre si spartiscono il bottino e mettono in tasca un punto per parte.
Grandi premesse ma poca resa al Bentegodi nello scontro salvezza tra Verona e Parma. I padroni di casa colpiscono subito una traversa con Mosquera da corner e poco dopo gli ospiti si rendono pericolosi con un destro rasoterra di Almqvist. La partita però via via si abbassa di ritmo e col passare del tempo le squadre preferiscono la prudenza nonostante le sostituzioni di Zanetti e Chivu. Brividi solo nel finale con un paio di interventi di Montipò su Ondreja e Camara e con un colpo di testa alto di Tengstedt all’ultimo
Gli scaligeri salgono a quota 30 punti e riprendono il Como, con cui viaggiano a braccetto dallo scorso fine settimana, mentre i ducali scavalcano momentaneamente il Lecce, portandosi in 16^ posizione, sempre con 3 punti di margine sulla zona rossa, quella che fa finire in Serie B, attualmente occupata da Empoli, Venezia e Monza.
Di seguito le pagelle con i voti ai protagonisti

Fans of Verona during Italian football Serie A match Hellas Verona FC vs AS Roma at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, September 19, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Hellas Verona-Parma, le pagelle
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò 6; Ghilardi 6.5, Coppola 6, Valentini 6; Tchatchoua 5.5, Dawidowicz 6 (Serdar 6), Duda 6.5, Bradaric 6 (Oyegoke sv); Bernede 6 (Kastanos 6), Sarr 5.5 (Rocha Livramento sv); Mosquera 5 (Tengstedt 6). All. Zanetti 6.
PARMA (4-3-3): Suzuki 6; Delprato 6. Valenti 6.5, Vogliacco 6, Valeri 6; Keita 6, Bernabé 6 (Estevez sv), Sohm 5.5 (Djuric sv); Man 6 (Camara sv), Bonny 6 (Pellegrino 5.5), Almqvist 6 (Ondrejka 6). All. Chivu 6.
Serie A
Atalanta, l’addio allo scudetto nato dalle parole della discordia di Gasperini

Atalanta, nel momento più importante della stagione è arrivato l’errore di Gasperini nella gestione del gruppo. Ecco cosa è successo
Ora che l’Atalanta ha definitivamente abbandonato la corsa Scudetto, si può dire: Gian Piero Gasperini, maestro di strategia in panchina, non si è rivelato altrettanto abile nella gestione della comunicazione nel momento chiave della stagione. Nessuno mette in dubbio il suo valore come allenatore, anche perché è innegabile che il tecnico di Grugliasco ha trasformato l’Atalanta, portandola stabilmente in Champions League e regalandole un sogno Scudetto e un trionfo europeo. Tuttavia, alcune dichiarazioni nelle ultime settimane avevano sollevato dubbi sul loro impatto.
Atalanta, le parole “negative” di Gasperini
Con l’Atalanta in piena lotta per il titolo, Gasperini aveva rilasciato nei mesi scorsi delle affermazioni piuttosto controverse. Inizialmente aveva criticato Lookman come rigorista dopo l’errore in Champions contro il Club Bruges, poi ha ipotizzato un addio a giugno e infine ha elogiato la Roma come piazza ambita. La tempistica di queste uscite ha indubbiamente lasciato perplessi tifosi e osservatori, alimentando tensioni interne e mettendo in discussione la gestione dello spogliatoio.

LA GRINTA DI GIAN PIERO GASPERINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Forse il destino dell’Atalanta sarebbe stato comunque segnato dalla superiorità dell’Inter, ma l’impressione è che un approccio comunicativo diverso avrebbe potuto evitare distrazioni e tensioni. Oggi la squadra, terza con 58 punti, deve difendere un posto in Champions League dagli assalti di Bologna (56) e Juventus (55). Gasperini punta a chiudere il suo ciclo con un altro grande traguardo, prima di un possibile addio.
Serie A
Lazio-Torino, le formazioni ufficiali del monday night

Lazio-Torino, incontro valido per la 30^ giornata del campionato di Serie A 2024/2025: le scelte ufficiali di Marco Baroni e Paolo Vanoli.
Lazio-Torino è il monday night di questa 30^ giornata del campionato di Serie A.
I biancocelesti non intendono arrendersi nella corsa per il quarto posto che significherebbe qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League.
Il Torino è in serie positiva grazie agli innesti di gennaio che hanno dato nuova verve alla compagine piemontese. Tre successi e un pareggio negli ultimi quattro turni.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

L’ESULTANZA DI MARCO BARONI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: MASSA
ASSISTENTI: VECCHI – RICCI
IV: MASSIMI
VAR: PEZZUTO
AVAR: MARINI
Lazio-Torino, le formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Hysaj, Gigot, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni; Noslin. All. Baroni.
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Ricci, Casadei; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. All. Vanoli.
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