Serie A
Palladino: “Fiorentina una big guidata da un grande allenatore”
Alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, l’allenatore del Monza Raffaele Palladino è intervenuto in conferenza stampa.
Di seguito le sue parole:
“In un mondo in difficoltà speriamo che il calcio unisca e dia spensieratezza.
Questa settimana sono piovute critiche nei confronti della squadra non motivate.
È vero che sono stati commessi degli errori contro il Milan e che si poteva fare meglio, ma le critiche sono state esagerate.
Non sono state critiche costruttive ma distruttive.
Sappiamo che negli ultimi 20 metri dobbiamo migliorare, ma non è colpa dei ragazzi ma mia.
Quest’anno il campionato è più difficile di quello scorso: sapevamo che i tantissimi punti fatti contro le grandi squadre sarebbero stati probabilmente irripetibili.
Però abbiamo perso solo 5 partite e tutte contro 5 grandi e 2 di queste negli ultimi minuti.
Non abbiamo perso scontri diretti per la salvezza e abbiamo gli stessi punti della Lazio che si è qualificata per gli ottavi di finale di Champions League.
Ci apprestiamo ad affrontare una big, perché la Fiorentina è piena di individualità di livello.
Senza dubbi è una squadra forte, ambisce a posizioni alte di classifica ed è guidata da un grande allenatore e una grande società.
Dobbiamo essere consapevoli di questo e provare a essere gli stessi di sempre.
Abbiamo passato un’ottima settimana.
Recuperati anche Izzo e Pablo Marì, non ci mancano le opzioni. Siamo al completo.
Chiudere il girone di andata con più punti rispetto al girone di andata dell’anno scorso sarebbe un bel regalo di natale.
Ne mancano 2 ma dobbiamo affrontare la Fiorentina e poi sia il Napoli che il Frosinone in trasferta.
Dal mercato di gennaio mi aspetto, uno sfoltimento della rosa perché 30 giocatori sono tanti.
Mi dispiace ma qualcuno dovrà uscire.
Serie A
Roma, altro cambio in panchina?
Ivan Juric sta vivendo un periodo complesso sulla panchina della Roma, con la sua squadra che ha subito la seconda sconfitta stagionale, questa volta in campionato contro l’Inter.
Dopo la sconfitta europea contro l’Elfsborg, i giallorossi hanno perso anche all’Olimpico, compromettendo ulteriormente la situazione in classifica. La partita contro l’Inter è stata segnata da errori individuali di Zalewski e Celik, che hanno spianato la strada alla vittoria nerazzurra, aumentando le tensioni con i tifosi.
Roma, sfide decisive in arrivo
Juric, nonostante la sconfitta, continua a cercare il lato positivo, sottolineando che la sua squadra ha resistito per un’ora contro l’Inter prima di cedere per errori propri.
Tuttavia, la pazienza della tifoseria sta diminuendo, e le prossime due sfide contro la Dinamo Kiev in Europa e la Fiorentina in campionato potrebbero rappresentare dei momenti cruciali per il tecnico.
Un doppio passo falso potrebbe portare a scenari imprevisti, anche se la dirigenza, con Ghisolfi in testa, ha ribadito fiducia nel lavoro di Juric, che avrebbe solo bisogno di più tempo.
Con i Friedkin alla guida del club, le sorprese non sono mai escluse.
Il malumore dei tifosi
Dopo l’esonero di Daniele De Rossi, figura amatissima dalla piazza, la tifoseria ha espresso critiche sempre più aspre.
Anche nella partita contro l’Inter, la Curva Sud ha manifestato il proprio dissenso nei confronti della società, accusata di essere troppo distante, e Juric è stato fischiato durante la lettura delle formazioni.
Alcune sue scelte tattiche, come quella di schierare Zalewski in una gara delicata o di sostituire Koné al 53′ lasciando Cristante in campo, sono state particolarmente criticate.
La Roma attualmente si trova a quattro punti dalla zona Champions, occupata dal Milan, un distacco non insormontabile ma che richiede un rapido cambio di marcia per invertire la rotta e riportare serenità nell’ambiente.
E se alla fine tornasse De Rossi?
Serie A
Serie A, gli attaccanti al vaglio di Pellissier: “Retegui? Migliorato tanto. Su Dovbyk…”
A TMW Radio il presidente del ChievoVerona Sergio Pellissier ha parlato delle punte centrali della Serie A ed espresso i suoi giudizi: ecco cos’ha detto.
Nei suoi anni d’oro, Sergio Pellissier è stato primatista di presenze al ChievoVerona e miglior marcatore del club in Serie A.
Oggi presidente del club veronese, è stato ospite di TMW Radio, e in diretta alla trasmissione Maracanà ha espresso le proprie opinioni sugli attaccanti, anzi, le punte centrali che oggi figurano nelle rose delle principali squadre della Serie A.
Ecco che cosa ha dichiarato in merito.
Serie A, il punto sugli attaccanti di Sergio Pellissier
Su Mateo Retegui (Atalanta)
“È migliorato tanto, è molto più bravo da quando è arrivato. Sembra che sia un ottimo attaccante. Quello che conta è che faccia gol. La qualità più grande è che la palla arrivi sempre da te, è il senso della posizione e lui ce l’ha. E’ una dote che è difficile da migliorare ma ce l’ha. E’ scaltro, bravo con i piedi e di testa.
È l’attaccante migliore che ha la Nazionale ora. Giocare nell’Atalanta, dove tutti vanno a tremila e in profondità, forse è facilitato uno come lui. Dopo che si esce dall’Atalanta, è difficile comunque fare meglio”.
Sul ballottaggio tra Dusan Vlahovic (Juventus) e Lautaro Martinez (Inter)
“Lautaro. Il Pallone d’Oro? Ha vinto tanto lo scorso anno, è un attaccante moderno ma che assomiglia anche a quelli di una volta per la voglia di fare risultato, per altruismo“.
Su Artem Dovbyk (Roma)
“Può lasciare il segno, non esistono più i difensori di una volta, ci sono più spazi. È uno che sa come muoversi e può fare molti gol. Ha ottime potenzialità“.
Serie A
Capello: “Roma sotto shock, l’unico che sta rendendo è Dybala”
L’ex ct della Nazionale ha analizzato la sconfitta di domenica sera dei giallorossi contro l’Inter. Leggi con noi le parole di Capello.
La sconfitta contro l’Inter ha confermato il periodo negativo dei giallorossi, in difficoltà dopo l’esonero di De Rossi. Su questi temi è intervenuto Capello, che, a distanza di due giorni, ha espresso la sua opinione sul momento difficile della Roma.
Le parole di Capello
Su Inter-Roma.
“Domenica ho visto un’Inter che ha concesso poco: i giallorossi arrivavano alla trequarti ma poi non riuscivano a pungere. Nemmeno su angoli e punizioni, i punti forti, sono riusciti ad emergere”.
Le difficoltà della Roma.
“L’esonero di De Rossi ha provocato uno shock. Quello che era stato costruito con lui è andato perso. Juric ha chiesto cose diverse e il gruppo non ha assorbito ancora questo nuovo modo di giocare. La Roma non merita la classifica che ha, ma di certo non si vede ancora una squadra, al di là dei singoli. L’unico che ha fatto cose di alto livello è stato Dybala: con 3,4 passaggi in verticale ha messo in difficoltà l’Inter”.
Il ruolo di Dybala.
“L’ho visto correre, tornare. Un esempio. E non era facile con l’Inter, non a caso la squadra più forte d’Italia”.
Su Dovbyk.
“Ottimo acquisto, contro l’Inter ha smistato bene la palla”.
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