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Milan: Mal di pancia Cutrone?
Il Milan sta vivendo forse il migliore periodo della stagione, quarto posto solitario a due lunghezze dall’Inter, un gioco che partita dopo partita appare sempre più convincente ed un’infermeria che si sta gradatamente svuotando dopo l’affollamento nel periodo invernale. Gli innesti di gennaio stanno ampiamente restituendo i frutti attesi e di fatto ripagando sul campo i 70 milioni spesi tanto che Paquetà è sempre stato utilizzato dal primo minuto in ogni partita da quando è sbarcato a Milano ed il Pistolero Piatek non ha bisogno di ulteriori presentazioni in quanto si è rivelato vero bomber di razza con reti a raffica di pregevole fattura che ben presto hanno fatto dimenticare il Pipita Higuain.
Primi mal di pancia
L’esplosione di Piatek sta mietendo parecchie vittime domenica dopo domenica ed il Milan non può che bearsi di fronte a cotanta potenza, ma un problema è agli albori, una vittima interna il cui malessere si sta alimentando di giornata in giornata e se non affrontato in tempo rischia di diventare ingestibile. Il baby bomber Patrick Cutrone infatti reclama più spazio. Il numero 63 del Milan non sta trovando continuità, solo 352 minuti nel 2019. Quando entra nel secondo tempo in sostituzione del Pistolero non riesce ad avere la lucidità necessaria per bucare le difese avversarie con la stessa cattiveria che aveva prima bensì cerca a tutti i costi la giocata, quella visibilità e quella voglia di strafare oltre misura che compromette anche la stessa squadra. Così è chiaro ed evidente che non vada bene. Il ragazzo ritengo abbia bisogno di maggiore spazio perchè ha 21 anni, un contratto scadente nel 2023, una forza straripante, buone doti atletiche ed un fiuto per il gol non comune. Non credo sia opportuno relegarlo in panchina come vice Piatek. Vero è che togliere il polacco, nel suo attuale stato di forma, rappresenta un’eresia, per lui parlano i numeri, però è necessario sedersi ad un tavolo e mettere fin da subito le cose in chiaro perchè si rischia di perdere un vero e proprio patrimonio della società, un ragazzo anche fragile su cui Gattuso e dirigenza hanno puntato molto e che da lui sono stati ben ripagati nei momenti di crisi di Silva, Kalinic e dello stesso Higuain.
Le parole dell’agente
Donato Orgnoni, agente di Cutrone, davanti ai microfoni di Radio Marte ha parlato del momento non proprio idilliaco del suo assistito all’interno della squadra rossonera. A specifica domanda ha risposto di non sapere se il giocatore rimarrà a Milano anche per la prossima stagione ribadendo che Cutrone avrebbe l’intenzione di restare e di rispettare il contratto che lo lega al club fino al 2023, ma alla condizione di poter scendere in campo con maggiore frequenza. Se così non fosse si potrebbero aprire nuovi scenari. L’Atletico Madrid avrebbe in più occasioni fatto l’occhiolino al giocatore lasciando presagire che per una cifra intorno ai 30-40 milioni potrebbe accaparrarselo. Il Milan d’altro canto intende procedere coi piedi di piombo in quanto Cutrone ha il massimo rispetto e la massima stima da parte di chiunque, dai compagni di squadra alla dirigenza fino ad arrivare allo stesso Gattuso che in più occasioni ha speso per lui parole al miele comportandosi da vero e proprio padre in grado di gestire i momenti più bui come quelli attuali. Nei prossimi mesi seguiranno senz’altro sviluppi, ma resta il fatto che se Piatek continuerà a segnare con questa regolarità – e glielo auguriamo – e Gattuso volesse continuare ad utilizzare l’attuale modulo 4-3-3 per Cutrone lo spazio sarebbe sempre meno ed allora sì che avrebbe magari un senso cambiare aria e siamo certi che se così fosse si scatenerebbe una vera e propria bagarre per portare a casa un baby bomber già affermato, ma ancora con ampi margini di miglioramento e di crescita.
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Lione, vendere o retrocessione: tutte le occasioni
La situazione finanziaria drammatica dell’Olympique Lione ha spinto il club sull’orlo del baratro, con l’obbligo di sanare un buco di bilancio di oltre 500 milioni di euro entro la fine della stagione per evitare la retrocessione d’ufficio.
Con il mercato in entrata bloccato, la squadra dovrà necessariamente cedere i suoi giocatori, creando interessanti opportunità di mercato per molti club, soprattutto in Europa.
Nonostante le difficoltà, la rosa del Lione rimane competitiva, con un mix di giovani promesse e veterani d’esperienza. L’urgenza di monetizzare porterà il club ad abbassare sensibilmente le richieste economiche, rendendo i suoi giocatori appetibili per club di vari livelli.
I principali nomi in uscita dal Lione
1. Georges Mikautadze
Ruolo: Attaccante
Età: 24 anni
Una delle rivelazioni della Georgia agli ultimi Europei. Mikautadze è un prospetto con margini di crescita enormi e potrebbe essere il pezzo più pregiato in uscita.
2. Gift Orban
Ruolo: Attaccante
Età: 22 anni
Talento nigeriano già noto per le sue imprese in Conference League, potrebbe essere una scommessa vincente per diversi club.
3. Alexandre Lacazette
Ruolo: Attaccante
Età: 32 anni
Capitano e simbolo del Lione, Lacazette rimane un attaccante di peso che potrebbe garantire esperienza in un reparto offensivo.
4. Rayan Cherki
Ruolo: Centrocampista offensivo
Età: 21 anni
Considerato uno dei maggiori talenti francesi, Cherki è seguito da diversi club, tra cui la Lazio. Può essere un acquisto strategico per chi cerca creatività.
5. Maxence Caqueret
Ruolo: Centrocampista
Età: 23 anni
Un motore di centrocampo con visione di gioco e capacità di copertura, adatto a squadre di medio-alta classifica.
6. Nicolas Tagliafico
Ruolo: Terzino sinistro
Età: 31 anni
-Campione del Mondo con l’Argentina, offre solidità ed esperienza sulla fascia sinistra.
7. Said Benrahma
Ruolo: Esterno sinistro
Età: 28 anni
– Giocatore versatile e tecnico, Benrahma potrebbe tornare utile per rinforzare le fasce offensive.
8. Nemanja Matic
Ruolo: Centrocampista
Età: 35 anni
– Esperto mediano che conosce bene il calcio italiano, potrebbe attrarre squadre che cercano equilibrio e leadership.
9. Corentin Tolisso
Ruolo: Centrocampista
Età: 30 anni
– Non al massimo della forma, ma con esperienza internazionale utile in squadre ambiziose.
10. Jordan Veretout
Ruolo: Centrocampista
Età: 31 anni
-Ex Serie A, potrebbe rappresentare un buon rinforzo per squadre di fascia media.
11. Anthony Lopes
Ruolo: Portiere
Età: 34 anni
Esperienza e affidabilità tra i pali, adatto per chi cerca un portiere pronto.
12. Lucas Perri
Ruolo: Portiere
Età: 27 anni
Giocatore solido e potenzialmente interessante anche per la Serie A.
Un’occasione unica per i club europei
Con la necessità del Lione di vendere rapidamente, i prezzi di questi giocatori potrebbero essere notevolmente ridotti, creando occasioni di mercato interessanti per squadre di Serie A e di altri campionati europei.
Resterà da vedere chi saprà approfittare di questa situazione critica per il club francese.
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Milan, contro la Juventus Fonseca cambia ancora: nuovo modulo e un’esclusione illustre
Milan, ci sono arrivate alcune conferme in merito a quanto scritto diversi giorni fa. Fonseca cambia ancora e prepara un’esclusione illustre.
Quella contro la Juventus potrebbe già essere vista come una delle ultime chiamate per non perdere le squadre antecedenti e di conseguenza per non scendere a novembre dal treno scudetto.
Sabato 23 novembre nella cornice del San Siro Paulo Fonseca è nuovamente intenzionato a cambiare le carte in tavola cercando di mettere in campo i giocatori più in forma del momento.
Ecco quindi profilarsi l’esclusione di Theo Hernandez in luogo di una difesa a tre e un centrocampo maggiormente corazzato con un presumibile attacco formato da Morata e Abraham con il probabile inserimento di Camarda come sostituto.
Una nuova proposta di gioco che non ci sorprende affatto visto che il tecnico portoghese, prima delle sfide contro Inter e Real Madrid, aveva volutamente cambiato interpreti e moduli uscendone vincitore.
Confermatissimo invece Rafael Leao il cui stato di forma sembra essere tornato ad ottimi livelli, vedasi anche la prestazione di ieri con il suo Portogallo.
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Gerard Piqué: “Nel 2007 stavo per passare alla Juventus”
Piqué è stato intervistato dal Corriere dello Sport ed ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni, tra cui una dedica al Barcellona: “È un club a parte”.
Il difensore centrale ormai ritirato da qualche anno Gerard Piquè ha svolto un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato del suo amore verso il Barcellona, del paragone Messi–Ronaldo e ha svelato qualche retroscena sulla sua carriera. Lo spagnolo dopo aver iniziato da professionista nel Manchester United ha giocato per ben 15 anni nella squadra blaugrana, contribuendo ai successi del club nell’ultimo decennio.
Piquè, inoltre, ha sempre dedicato tutto il suo amore alla causa Barca, partecipando attivamente anche a vicende extra campo in momenti difficili per la sua città.
L’amore di Piqué verso il Barcellona
“È un club a parte. Molto diverso da tutti gli altri club del mondo, e non solo perché la proprietà è divisa per 140mila, i soci. Milan, Inter, Juve, United, Chelsea, City, PSG o Bayern appartengono solo virtualmente ai tifosi, il Barça quasi fisicamente. L’obiettivo di tutti noi è mantenere questa unicità, nonostante in questo periodo non ce la passiamo bene finanziariamente, e trasmettere il senso di appartenenza”.
Successivamente, ha parlato del paragone Messi-Ronaldo esprimendo il suo parere: “Messi è sempre stato diverso dagli altri. Cristiano il migliore degli umani, ma Leo un alieno, non appartiene a questo pianeta. L’ho visto allenarsi ogni giorno facendo cose incredibili, non ci sarà mai più uno con la sua velocità di pensiero e la stessa determinazione. Arrivò a 13 anni, ha giocato assolutamente allo stesso modo sia con le giovanili del Barça sia con la prima squadra”.
Il retroscena del suo possibile passaggio alla Juventus
Infine, Piqué ha svelato che ad inizio carriera era ad un passo da andare alla Juventus, prima dell’inserimento della squadra blaugrana: “L’ultimo anno a Manchester, prima di andare al Barça, stavo per passare alla Juventus. Tornato a casa, non ho più avuto tentazioni. Era il 2007″.
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