Serie A
Osimhen: poco Fast e molto Furious all’Olimpico
Osimhen: nel giorno del suo rinnovo la prestazione contro la Roma non è stata delle migliori. E l’uscita dal campo tra le proteste chiude una serata pessima per lui e la sua squadra.
Espulso per somma di ammonizioni nel finale di partita. Gesti, imprecazioni e discussioni con tutti. Lascia il Napoli in 9 e l’amaro in bocca a compagni e tifosi.
Tanto lavoro per il direttore di gara: ma Osimhen l’ha presa male
L’arbitro Colombo ha estratto 2 cartellini rossi e ben 12 gialli nel match Roma-Napoli. Poco dopo la prima espulsione al 66′ per Politano i giallorossi passano in vantaggio con un gol di Pellegrini al 76′.
Con questa vittoria c’è il sorpasso giallorosso in classifica. Sarà stato proprio questo ad aumentare il nervosismo dell’attaccante. Fatto sta che al momento dell’espulsione Osimhen ha perso la testa e dato spettacolo.
Infatti ha dapprima negato con il dito, poi ha invitato El Shaarawy a confessare una simulazione. Infine ha detto ai compagni di lasciare il campo in segno di protesta e ha discusso col quarto uomo.
Ovviamente quando ha imboccato il tunnel è stato accompagnato dai cori di contestazione dell’intero stadio.
Doveva essere una giornata di gioia e festa per lui per il rinnovo. Invece è finita in maniera decisamente molto diversa da come è cominciata.
Serie A
Capello: “Milan-Juve gara decisiva. Su Vlahovic…”
L’ex ct della Nazionale ha rilasciato alcune dichiarazioni sul big match della prossima giornata di Serie A. Leggi con noi le parole di Capello.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha analizzato il big match tra Milan e Juventus, in programma sabato 23 alle 18.00. L’ex allenatore ha definito la sfida decisiva in ottica Scudetto, sbilanciandosi anche su chi potrebbe rivelarsi il matchwinner.
Le parole di Capello
Un risvolto tattico.
“Se il Milan insisterà con il fuorigioco esasperato, Vlahovic sarà determinante attaccando la profondità. Molto di Milan-Juventus passerà da queste situazioni”.
Su Vlahovic.
“Dusan si muove molto bene in area e in certi aspetti ricorda Trezeguet. Deve migliorare nel gioco con la squadra e i movimenti di Ibrahimovic sono come un manuale del grande attaccante che dovrebbe guardare. Lui sarà una delle chiavi della sfida“.
Chi ha più da perdere?
“Il Milan. Chi esce sconfitto rischia di perdere anche l’ultimo treno per lo scudetto. Vale per tutti, soprattutto per Fonseca. La Juventus è ancora imbattuta e dovesse vincere a San Siro lancerebbe un segnale forte a tutto il campionato. La classifica davanti è corta. Potenzialmente, per rosa e esperienza, la favorita resta l’Inter”.
I nuovi progetti di Milan e Juventus.
«Milan e Juventus sono ancora due squadre in laboratorio. La squadra di Fonseca sembrava sbocciata al Bernabeu, poi a Cagliari è tornata indietro. Segna molto, ma subisce troppo. Thiago Motta ha la miglior difesa della Serie A e pian piano sta iniziando a trovare più gol.
A San Siro mi aspetto che la Juventus gestisca gioco e possesso aspettando il momento giusto per sorprendere la difesa alta dei rossoneri con Vlahovic o con gli inserimenti di Koopmeiners. I bianconeri sono reduci da un derby dominato: ho visto la miglior Juve di stagione contro il Torino. A Fonseca per vincere servirà un Milan stile Bernabeu, più coperto e attento in fase difensiva”.
Serie A
Inter, UFFICIALE: Bisseck rinnova fino al 2029
Era nell’aria ed ora è ufficiale, Yann Bisseck rinnova con l’Inter fino al 2029. Il difensore ha cominciato al meglio questa stagione, meritandosi il rinnovo.
Arrivato a Milano la scorsa estate in sordina, Bisseck è diventato ormai un punto fermo della rosa di Simone Inzaghi, la scorsa stagione è stata un po’ di inserimento con non tantissime presenze, questa stagione però l’aria è cambiata, Inzaghi gli dà molta più fiducia schierandolo molte volte titolare e lui sta rispondendo alla grande.
Inter, Bisseck rinnova: il comunicato
Yann Bisseck ha rinnovato il suo contratto con i nerazzurri, come spiega la società nerazzurra con una nota sul proprio sito ufficiale. Queste le parole del comunicato sul difensore tedesco: “FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Yann-Aurel Bisseck: il difensore classe 2000 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2029″.
Richieste di Inzaghi
La dirigenza nerazzurra, guidata dal presidente Giuseppe Marotta, ha risposto prontamente alle richieste del proprio allenatore, blindando uno dei giocatori più preziosi in rosa. Per Inzaghi, avere un gruppo sereno e motivato è fondamentale e, le questioni sui rinnovi sono fondamentali per tenere il morale alto.
2️⃣0️⃣2️⃣9️⃣ ✍️📃🖤💙#ForzaInter #Bisseck2029 pic.twitter.com/4TYS1RmROi
— Inter ⭐⭐ (@Inter) November 15, 2024
Serie A
Inter, Zielinski: “Sono in un top club, ma avrei prolungato con il Napoli”
Inter, il centrocampista della nazionale polacca Piotr Zielinski ha rilasciato un’intervista al canale Kanał Sportowy trattando varie tematiche legate al suo trasferimento in nerazzurro.
Tra i numerosi temi affrontati da Zielinski c’è proprio la decisione, presa un anno fa, di indossare la maglia nerazzurra. Una scelta maturata nonostante le numerose offerte ricevute per lasciare Napoli a parametro 0. Inoltre, ha parlato del suo ambientamento sotto la guida di Simone Inzaghi, che, inaspettatamente, si è rivelato meno semplice del previsto. Oltre a questo, ha voluto ribadire di essere in un top club, nonostante ne abbia rifiutati altri. A seguire le sue dichiarazioni.
Inter, le parole di Zielinski
NO A JUVENTUS E ALTRI TOP CLUB PER L’INTER
“Su di me c’erano Liverpool, Arsenal, Atletico Madrid, Juventus… Ho ricevuto richieste specifiche da parte del Barcellona. Ma mi piace l’Italia. Quando sono arrivato al Napoli, mi sono trovato bene, sarebbe stato difficile per me andare in Inghilterra, per esempio. Avrei preso in considerazione la Spagna, ma la priorità era continuare la mia carriera in Italia”.
NAPOLI
“Oggi sono all’Inter, ma anche il Napoli è un grande club e sarei stato felice di prolungare il contratto”.
SONO IN UN TOP CLUB
“Sono arrivato in un grande club, dove non ti fanno mancare nulla. A Milano un giocatore ha tutto ciò che serve, deve solo pensare a giocare”.
PREPARAZIONE DIFFICILE
“I primi 3-4 giorni di test sono stati duri, il periodo di preparazione è stato probabilmente il più difficile da quando sono arrivato in Italia”
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