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Non c’è pace per il Brasile: rischia anche l’esclusione dal Mondiale
Fifa e Conmebol hanno scritto una lettera congiunta alla CBF, minacciando l’esclusione del Brasile e dei club brasiliani dal circuito internazionale.
Non c’è pace per il Brasile. Avevo scritto, circa un mese fa, di come i verde-oro rischiassero di non qualificarsi alla Copa America del 2024. Oggi questo rischio è ancora più concreto, ma non per motivi sportivi.
Lettera aperta alla CBF
E’ di ieri la notizia secondo la quale la FIFA e la Conmebol (l’organismo di controllo del calcio sudamericano) avrebbero scritto e inviato una lettura a firma congiunta alla CBF. Acronimo che sta per Confederação Brasileira de Futebol, ovvero la Federazione Brasiliana.
Una missiva, più che una lettera, in cui la Nazionale Brasiliana e i club brasiliani venivano minacciati di essere esclusi dal circuito internazionale. Il noto quotidiano spagnolo Marca ha recentemente pubblicato uno stralcio di quello che parrebbe essere il contenuto della lettera:
❝Le associazioni facenti parte della FIFA hanno l’obbligo di far gestire i propri affari interni da organi indipendenti e senza alcun tipo di influenza da parte di terzi. Se la CBF dovesse perseverare nei suoi intenti e venire per questo sospesa, perderebbe automaticamente e con effetto immediato ogni suo diritto di adesione al circuito FIFA sino allo scadere della sanzione. Ciò implicherebbe che sia la selezione brasiliana che i suoi club non potrebbero partecipare a nessuna competizione internazionale fintanto che la sanzione rimarrà attiva.
Sia la FIFA che la Conmebol si recheranno in visita in Brasile la prima settimana di Gennaio, con l’obiettivo di interloquire con le persone coinvolte, esaminare la situazione e lavorare congiuntamente con le autorità locali al fine di trovare una soluzione. Si invita la CBF a non dare autorizzazione a nuove elezioni prima di allora, altrimenti la FIFA non avrà altra scelta che deferire la questione al proprio organo decisionale competente per un esame e una decisione che potrebbe includere anche una sospensione.❞
Brasile, cosa è successo?
Ma perché FIFA e CONMEBOL ce l’hanno così tanto con la Federcalcio Brasiliana? A quanto pare il motivo riguarderebbe la decisione da parte della Corte di Giustizia di Rio de Janeiro di rimuovere Ednaldo Rodrigues dalla presidenza della CBF (per irregolarità durante la sua elezione nel 2022) con le conseguenti elezioni indette entro 30 giorni.
Sia la FIFA che la Conmebol, infatti, non riconoscono l’attuale mandato ad interim di José Perdiz, che ha momentaneamente preso le redini della federazione brasiliana per traghettarla sino alle nuove elezioni.
Subito dopo essere stato destituito a inizio Dicembre, Rodrigues ha presentato ricorso ma questo è stato prontamente rigettato dalla Corte. Ora gli enti che regolano il calcio vogliono vederci chiaro, per scongiurare il rischio di un colpo di stato previamente architettato ai danni dell’ex numero uno del calcio brasiliano.
La replica di Perdiz
La CBF, da canto suo, ha già fatto sapere che “proseguirà con le elezioni entro il lasso di tempo prestabilito, nel rispetto delle istituzioni e del loro processo decisionale“. La risposta della CBF è stata affidata a José Perdiz, ex-Presidente della Corte Superiore di Giustizia Sportiva del Calcio Brasiliano.
Qualora il viaggio dei rappresentati della FIFA e della CONMEBOL non dovesse sortire i risultati sperati, l’ipotesi più probabile sarebbe l’esclusione del Brasile dalla Copa America che si terrà in estate. In attesa di capire gli sviluppi della vicenda e se ci sono i margini per vedere la Selecao esclusa anche dai prossimi Mondiali e le squadre brasiliani estromesse dalla Libertadores.
Il precedente del Mali non fa ben sperare. Recentemente, la FIFA ha sospeso la FMF (Fédération Malienne de Football) dopo aver considerato come “indebita interferenza” la scelta del Governo Maliano di scogliere il comitato esecutivo della federazione e organizzare l’elezione di un nuovo consiglio di amministrazione. Seguiranno aggiornamenti, ma ciò che è certo è che questo è un momento storico delicato per il calcio brasiliano.
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Milan, può tornare di moda Aramco? Si aprono vecchi scenari
Milan, torniamo indietro di un anno e due mesi, quando noi di Calcio Style scrivemmo di Gerry Cardinale in cerca di soci. Siamo nella stessa situazione, ma con un anno in più e una scadenza che si avvicina.
Diventando ormai tutti tifosi ragionieri, sappiamo a menadito che Gerry Cardinale dovrà onorare la scadenza del 31 agosto 2025 del vendor loan, ovvero il prestito concesso dal Fondo Elliott il cui debito residuo, compreso di interessi, ammonta a 700 milioni di euro.
Una cifra ad oggi lontana dalle corde di Cardinale il quale ha sempre preteso di avere la maggioranza delle quote. In anteprima noi di Calcio Style scrivemmo di un forte interesse di Aramco all’acquisizione del club. Il tutto non si concretizzò in quanto gli arabi volevano arrivare entro tempi ragionevoli al 100% delle quote.
Cardinale ai tempi aveva ancora più di un anno per cercare altri soci di minoranza o per provare a ristrutturare il debito, cosa comunque ancora possibile. Tuttavia il tempo stringe ed il progetto sta facendo acqua da tutte le parti. Senza parlare della questione stadio, ad oggi non definita.
Aggiungiamo il fatto che il Milan quest’anno potrebbe non qualificarsi per la Champions League, motivo per il quale non potrebbero essere fatti gli investimenti utili per mantenere il club a certi livelli, ergo un fallimento dell’intero progetto che invece precluderebbe di rimanere stabilmente tra le prime quattro.
Ecco quindi che, in assenza di soci di minoranza, Cardinale potrebbe tornare a dialogare con Aramco, questa volta con esito positivo. L’interesse degli arabi continua ad essere vivo, attendiamo sviluppi.
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Alessandro Gabrielloni (Como): da bomber a pizza sul Tg1
Dal calcio alla pizza è davvero un attimo: ieri sera sul TG1, edizione serale, protagonista Gabrielloni con la pizza Gabrigol, ideata lo scorso maggio nella sua regione (le Marche) per celebrare la storica cavalcata fino alla Serie A. Veramente una sorpresa inaspettata ieri sera durante il TG1 delle ore 20. La Pizza Gabrielloni interamente riservata al goleador Made in Marche e bandiera del Como – lanciata a maggio proprio per omaggiarlo nel migliore dei modi – ha conquistato stavolta i riflettori del TG1. Il bomber Alessandro Gabrielloni – “giustiziere” domenica della Roma di Dybala con gol e assist – sta facendo parlar di sé in queste ore. E non poteva non esserci grande entusiasmo, come da previsione, nelle Marche, tra Jesi (sua città natale) e Porto Recanati, dove il locale Zia Emilia del deus ex machina Danilo Capitanelli (di cui l’altro bomber marchigiano Walid Cheddira è cliente abituale) ha voluto celebrare l’eccellenza Made in Marche dedicandogli una gustosa pizza, su nostra idea. Qui è possibile rivedere il TG1 di ieri sera
LA PIZZA GABRIGOL UNO SPETTACOLO: TG1 COME PER LA PIZZA WALID CHEDDIRA (ALTRO BOMBER MADE IN MARCHE)
PARLA LA SORELLA DI ALESSANDRO GABRIELLONI (MARTA)
Intanto la sorella di Alessandro si è espressa così ai nostri microfoni. “Siamo tanto felici in famiglia, questo gol lui lo cercava, lo voleva”, così in esclusiva Marta Gabrielloni. “Mio fratello è stato bravo a saper aspettare il momento giusto, perché comunque sapeva che sarebbe arrivato”. Veramente una grande emozione in casa Gabrielloni.
“E realizzare il gol contro la Roma è stato ancora più bello, perché dall’altra parte c’era un certo Dybala. Ale è per così dire molto appassionato di Paulo, non lo nascondo. E’ stato un gol più ‘affascinante’ soprattutto perché realizzato tra le mura amiche, davanti ai propri tifosi, sotto la curva. E più bello anche perché c’erano i miei genitori allo stadio ed era davvero parecchio tempo che non ‘salivano’… Una giornata veramente molto emozionante. Come se non bastasse, mio padre e mia madre mi hanno chiamato subito dopo il gol con una voce piena di emozione”.
“ALE STRAORDINARIO. E QUEL GESTO PER NICO PAZ…”. L’EMOZIONE DELLA FAMIGLIA GABRIELLONI IN QUESTE ORE AI NOSTRI MICROFONI
Marta Gabrielloni prosegue, elogiando Alessandro Gabrielloni (‘San Gabrielloni‘, come lo chiamavano ai tempi di Taranto): “Indubbiamente questo gol contro la Roma serviva tanto, d’altronde era un momento non proprio semplice per la squadra. Quindi è una rete che incarna ancor più peso specifico e valore. Non voglio parlare tanto del gol realizzato da Ale, bensì del gesto compiuto da mio fratello. Poteva fare la doppietta e invece ha voluto passare la palla al compagno che ha realizzato il due a zero. Io penso che di base ci sia una sola cosa: credo che in quel gesto si riconosca nel migliore dei modi il significato dell’essere capitano di una squadra.
In altre parole il significato di essere tra virgolette un leader dello spogliatoio e l’importanza del gruppo. Come dice anche Ale una gioia è più bella se condivisa. Ripeto, bellissimo il gesto di passare il pallone al compagno Nico Paz per il due a zero, riconoscendo comunque anche quanto Nico sia fondamentale per il team. Che altro dire, sarò di parte ma… penso che questo gesto metta in evidenza ancor di più quanto sia straordinario mio fratello Ale”. E non dimentichiamoci nemmeno della pizza-pazza ‘Gabrigol” (SOTTO) dedicata al bomber del Como. Che incredibile storia la sua! Sotto una recente intervista a Gabrigol del Como in occasione del Premio Renato Cesarini, ‘inventore’ Zona Cesarini (2024).
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Milan, ballottaggio Jimenez-Theo Hernandez: la scelta di Fonseca
Milan, vedremo qui di seguito i ragionamenti e le intenzioni del tecnico rossonero in merito a chi giocherà titolare sulla fascia sinistra nella gara di venerdì sera contro il Verona.
L’incontro di ieri con gli agenti di Theo Hernandez non ha ovviamente nulla a che vedere con le scelte che effettuerà Paulo Fonseca per la trasferta di Verona venerdì 20 dicembre.
Al Bentegodi il tecnico portoghese, stando alle ultime indiscrezioni arrivate da Milanello, sembra volere confermare Alex Jimenez che tanto bene ha fatto durante la sfida casalinga contro il Genoa.
Prosegue quindi la scelta tecnica di lasciare fuori Theo Hernandez nella speranza possa accadere quello che è successo per Rafael Leao.
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