Serie A
Hellas Verona-Salernitana: sappiamo che…
Hellas Verona–Salernitana, match valido per la 18ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo Stadio ‘Bentegodi’ di Verona, Sabato 30 Dicembre alle ore 18:00
Hellas-Salernitana, sappiamo che…
Bonazzoli, il grande ex
Serie A
Genoa, Balotelli vuole rilanciarsi ma spunta la Clausola
Genoa, per ora solo 56 minuti giocati per SuperMario, ma il 34enne attaccante vuole rilanciarsi in rossoblù. Sullo sfondo, un’offerta dal Messico.
L’avventura di Mario Balotelli al Genoa, iniziata tra scetticismo e speranze, è ancora in una fase di rodaggio. In 6 presenze, l’ex Inter e Milan ha accumulato appena 56 minuti totali, senza mai partire titolare. Una situazione comprensibile, considerando i lunghi mesi di inattività seguiti allo svincolo dall’Adana Demirspor, ma che racconta anche di un cammino turbolento.
Genoa, la clausola di Balotelli
Secondo La Repubblica, il contratto di Balotelli con il Genoa prevede una clausola che permette la separazione consensuale qualora le condizioni non fossero più favorevoli per proseguire. Tuttavia, gli ultimi segnali sono incoraggianti. Vieira ha sottolineato i progressi dell’attaccante e il suo agente, Enzo Raiola, ha ribadito che il 34enne sta lavorando per tornare in forma e guadagnarsi più spazio.
L’ingresso contro il Napoli, nell’ultimo turno di campionato, ha dimostrato che Balotelli può ancora essere incisivo. Per ora, sembra destinato a giocare come alternativa a Pinamonti, ma con il miglioramento della condizione fisica, potrebbe trovare spazio anche dall’inizio, magari in tandem con Vitinha, seconda punta di ruolo.
Nel frattempo, La Gazzetta dello Sport riporta l’interessamento del Cruz Azul, pronto a offrire 2 milioni di euro netti all’anno a Balotelli, cifra ben superiore ai 400 mila euro che percepisce attualmente. Un’offerta allettante, ma per ora l’obiettivo principale di Super Mario sembra essere quello di dimostrare il suo valore in rossoblù.
Serie A
Cagliari-Inter, le ultimissime dall’Unipol Domus
Cagliari-Inter, è questa la gara dell’Unipol Domus che vede i nerazzurri di Inzaghi affrontare la squadra di Nicola, in netta difficoltà. Per agganciare l’Atalanta al primo posto, la squadra nerazzurra deve chiudere al meglio il 2024, forti delle giocate della Thula, della qualità di Dimarco e della dinamicità di Barella, ex della gara. Dall’altra parte la squadra di Nicola deve dare un segnale per rimanere ancora una volta aggrappati alle speranze di rimanere in A, anche se c’è ancora tempo.
Cagliari-Inter, le probabili formazioni:
CAGLIARI (3-5-1-1): Sherri; Zappa, Mina, Luperto; Zortea, Adopo, Makoumbou, Deiola, Augello; Viola: Piccoli. All. Nicola.
INTER (3-5-2): Sommer; Bissec, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Inzaghi.
Serie A
Napoli, Conte: “Venezia organizzato. Neres e Kvara insieme? Possibile”
La conferenza stampa del tecnico del Napoli Antonio Conte alla vigilia della partita casalinga contro il Venezia, in programma domenica 29 dicembre alle 15.
Il Napoli ospita il Venezia nella 18a giornata di Serie A. I partenopei cercano i 3 punti per mantenere il passo della capolista Atalanta, che ha 2 punti di vantaggio, e per tenere a distanza l’Inter, terza a -1 ma con una partita da recuperare. Le ultime 2 vittorie in trasferta contro Udinese e Genoa hanno rappresentato un segnale importante dopo la doppia sconfitta con la Lazio tra Coppa Italia e campionato.
La squadra di Di Francesco vive un buon momento: dopo i pareggi per 2-2 contro Como e Juventus, è arrivato il successo in casa per 2-1 contro il Cagliari. I lagunari hanno sempre offerto ottime prestazioni contro le squadre di vertice e proveranno a fare lo stesso al Maradona. Penultimi in classifica a quota 13, la salvezza dista adesso solamente 2 punti.
Napoli-Venezia: Conte presenta la partita in conferenza stampa
Le aspettative di Conte dopo il secondo tempo di Marassi
“Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, pensiamo al primo tempo contro il Genoa. Abbiamo cercato di analizzare bene tutti e 95 i minuti di Marassi e siccome so di avere dei ragazzi molto responsabili, prendiamo il secondo tempo come un motivo, uno spunto per continuare a migliorarci. C’è già questa voglia di fare meglio, poi avere anche degli spunti rende alzare il livello più immediato e semplice“.
Firmerebbe per concludere tra le prime 4?
“Non mi piace firmare per traguardi minimi, chi mi conosce lo sa bene. Ognuno sa benissimo quali sono gli obiettivi e da dove si parte, ma io non firmerei mai per un traguardo minimo. Dobbiamo continuare così, abbiamo fatto 38 punti e sono tanti considerato quella che è stata la nostra partenza. Inevitabilmente vogliamo confermarci, vogliamo migliorare e c’è solo un mezzo: lavoro e serietà, con abnegazione. Sapendo che si stanno facendo delle cose positive ma che possiamo farne di altre migliori“.
Il bilancio in azzurro fin qui
“Vogliamo chiudere l’anno per noi stessi e per i nostri tifosi. Sono stati mesi intensi, vissuti a manetta. L’ambiente è bello, passionale e allenare qui ti dà tantissimo esattamente quanto ti richiede. È una piazza impegnativa sotto diversi aspetti. Nel complesso sono contento, l’obiettivo nostro è quello di non avere nessun rimpianto in nessuna circostanza, che perdiamo o vinciamo. Dobbiamo uscire dal campo con la sensazione di aver dato sempre tutto“.
Sugli esterni d’attacco
“Neres e Kvaratskhelia insieme? Tutto è possibile. Qualunque calciatore può far parte degli undici iniziali del Napoli, poi c’è l’equilibrio e dipende anche dalla squadra che affrontiamo, se è difensiva o offensiva… insomma ci sono tante valutazioni da fare nella scelta degli uomini. Comunque sono calciatori che possono determinare in una partita: finora abbiamo sempre visto Politano e Kvara, poi con Neres… prima o poi arriverà anche il momento in cui vedrete Neres e Kvara. Questo non significa bocciatura per nessuno. Ieri Politano ha avuto un problema intestinale ma oggi si è allenato, valuteremo attentamente“.
Venezia da non sottovalutare
“Essendo l’ultima dell’anno, in pieno periodo natalizio, non accetterei se fossimo ancora a festeggiare. Tutti pensano ad una vittoria facile solo perché il Venezia è penultimo, ma se vediamo le partite in casa della Juve e dell’Inter dovremmo preoccuparci. Hanno un bravo allenatore, hanno una loro organizzazione, dei loro concetti e li abbiamo studiati come giusto che sia. Ora dobbiamo metterli in atto con applicazione perché a noi serviranno i 3 punti, sarebbero fondamentali“.
Sullo Scudetto
“Non è neanche finito il girone d’andata, quindi è molto azzardato parlare di corsa tra Inter, Atalanta e Napoli. Certo, si possono pensare tante cose… ma mancano 63 punti. Noi vogliamo dar fastidio perché stiamo lavorando tanto, quindi vogliamo migliorare“.
Sull’obiettivo
“L’obiettivo è allungare il minutaggio ad alta qualità. Quello che noi dobbiamo percepire in ogni momento è il tipo di partita che ci viene richiesto di giocare. Dobbiamo migliorare su quello, perché a volte quando lo spartito cambia in corsa non riconosciamo sempre che qualcosa si sta modificando. Dobbiamo adeguarci a questo, fa parte del lavoro che stiamo facendo. A volte non leggiamo certe situazioni, ma i miei ragazzi hanno un’incredibile applicazione, quindi è un aspetto migliorabile“.
I tanti punti ottenuti contro le squadre di medio-bassa classifica
“Incrocio le dita, pur non volendo essere scaramantici. È normale che quando incontri squadra sulla carta inferiori a te la partita devi vincerla, altrimenti significa che hai mancato di qualcosa. Quando incontri squadra di pari livello o superiori è anche accettabile non raccogliere niente, pur dando il massimo. Le squadre di un livello inferiore al tuo, anche se leggermente inferiore, devi batterle. Dipende da noi“.
Su Lukaku
“Ora è al top. Non è un numero 9 qualunque, ha spessore internazionale e il suo curriculum porta ad aspettative importanti sul suo conto che lui deve gestire, continuando a fare quello che sta facendo. Deve sapere – e lo sa benissimo, come lo so io – che ognuno di noi porta con sé delle aspettative e dobbiamo mantenerle. Se in passato hai fatto qualcosa di importante devi cercare di confermarti nel presente e nel futuro“.
Sul mercato
“Risposi già l’altra volta, è una questione che non affronterò mai, c’è il club che deciderà cosa fare. Io ho detto al club soltanto che ho 21 giocatori, due squadre da allenare ed ho bisogno quantomeno di avere quel numero di giocatori, così abbiamo un buon livello anche durante l’allenamento. Che rimanga almeno quel numero, è la minima richiesta che io possa fare“.
Il livello attuale della Serie A
“Il livello si è alzato, rispetto al campionato inglese noi difettavamo sull’intensità mentre oggi s’è alzata molto anche da noi e poi abbiamo tatticamente che trovo nettamente migliore rispetto all’estero. C’è stata un’evoluzione sotto tanti aspetti, proprio come allenatori e visione del calcio e lo si vede anche in Europa. E’ difficile giocare contro una squadra italiana“.
“La Fiorentina ha fatto due finali di fila, l’Atalanta ha vinto l’Europa League, l’Inter ha fatto la finale di Champions, la quinta in Champions per il ranking, sono tutti segnali che ci dicono che l’Italia è andata avanti ed è un campionato più bello e difficile. E’ sempre stato difficile affrontare un’italiana, ma oggi siamo cresciuti tanto ed il nostro brand è sempre stato importante nel mondo“.
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