Serie A
Lecce, i convocati di D’Aversa in vista dell’Atalanta
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In vista del match contro l’Atalanta, il tecnico del Lecce Roberto D’Aversa, ha diramato la lista dei convocati del club salentino.
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Lecce, i convocati di mister D’Aversa
In vista del match in programma domani alle 12:30 Atalanta –Lecce, è emergenza totale in attacco con l’allenatore del club salentino che dovrà fare a meno oltre a gli squalificati Pongracic e Banda di Almqvist, Dermaku e Sansone.
Di seguito la lista completa dei convocati del lecce in vista del match contro L’ Atalanta.
Portieri: Brancolini, Falcone, Borbei.
Difensori: Baschirotto, Dorgu, Gallo, Gendrey, Smajlovic, Touba, Venuti.
Centrocampisti: Berisha, Gonzalez, Blin, Faticanti, Kaba, Oudin, Ramadani, Rafia.
Attaccanti: Krstovic, Listkowski, Piccoli, Strefezza
Serie A
Venezia, Di Francesco:” Milan grande potenziale offensivo. Vedo grande voglia da parte nostra”
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25/04/2025
L’allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro il Milan, in programma domenica ore 12.30.
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Il Venezia crede ancora nella salvezza. Nell’ultimo turno di Serie A, i veneti hanno pareggiato 2-2 nello scontro diretto del Castellani contro l’Empoli. Un punto che ha permesso alla squadra di Eusebio Di Francesco di portarsi ad una sola lunghezza di distanza dal Lecce quartultimo. Nella 34esima giornata, il Venezia riceverà al Penzo il Milan, reduce dalla accesso alla finale di Coppa Italia conquistata ai danni dell’Inter. A due giorni dalla sfida, il tecnico arancioneroverde ha risposto alle domande dei cronisti presenti in sala stampa. Di seguito le sue parole.
Venezia, le parole di Di Francesco
Momento del Milan.
“Il Milan ha alternato momenti di grandi prestazioni ad altri, io mi auguro che possa accadere, ma sono sicuro che cercheranno di dare continuità al derby, conoscendo l’allenatore. Dobbiamo basarci su di noi, sul nostro atteggiamento e determinazione, sapendo che affronteremo una big. A livello offensivo sono la squadra, secondo i dati, più pericolosa. Ha un grande potenziale offensivo”.
Infortunati.
“Qualche problema Ellertsson e Marcandalli, ma credo potremo recuperarli. Recuperiamo Fila dalla squalifica, Yeboah si è allenato con continuità. Con una condizione psicofisica adeguata alla gara”.
Gara contro l’Empoli.
“Molto bravi a riprendere la partita, potevamo avere più attenzione dopo il gol fatto. Fa parte del passato, abbiamo una partita importante cui pensare. Ci sono state tante cose buone, altre da migliorare”.
Sensazioni dopo il pareggio.
“Abbiamo solo perso un po’ di focus durante la gara e su quello abbiamo lavorato, lì per lì è normale pensare a cose negative. Avevo parlato di un mini-torneo iniziato 2 partite fa, dove eravamo con un handicap di 5 punti.dal Lecce. Colgo l’occasione di mandare un abbraccio alla famiglia di Graziano per quanto accaduto, sono molto vicino alla famiglia ed alla moglie”.
Dubbi di formazione.
“Un paio, non vi posso dire dove. Sono sereno quando li ho. Vedo grande voglia da parte di tutti per cercare di ottenere un risultato importante”.
Singoli.
“I rapporti crescono con il tempo, ci si conosce meglio, quello con Yeboah è stato un abbraccio da uomo a uomo o da papà a figlio. Mi fa piacere lo ha fatto spontaneamente, sono contento per lui che ha trovato il gol e questo gli darà forza. Zampano vorrebbe essere maggiormente protagonista, ma vedo che non sbaglia un allenamento o un atteggiamento. Io vorrei farli giocare tutti, ma io faccio l’allenatore e devo scegliere”.
Cambi di formazione nel Milan.
“Qualche cambio me lo posso aspettare, anche se nelle ultime tutti si potevano aspettare qualche cambio e non lo ha fatto. Cerchiamo di essere pronti a tutti, poi il dna del Milan è quello lì e non cambierà”.

Una cosa in casa Juventus è sempre più evidente: anche i ricchi, ogni tanto, smettono di sorridere. E non solo perché non vincono. Ma perché non segnano.
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In un campionato dove ogni euro pesa e ogni investimento dev’essere mirato, non ci si può permettere sprechi. Eppure, due dei giocatori più pagati della Serie A sono improvvisamente diventati i simboli di un paradosso: costano tantissimo, ma incidono pochissimo. Di chi stiamo parlando? Di Kolo Muani e Dusan Vlahovic.
Le ultime reti
Kolo Muani ha segnato la sua ultima rete il 7 febbraio, a Como. Quel giorno sembrava essersi sbloccato, con una doppietta che aveva illuso tutti. Cinque giorni prima, aveva colpito anche a Empoli. Poi? Il buio. Nessun altro acuto. Solo panchina, minuti spezzettati, una fiducia che sembra essersi dissolta.
Vlahovic, invece, il suo ultimo gol lo ha segnato il 23 febbraio, a Cagliari. Una rete importante, pesante, che aveva dato i tre punti ai bianconeri. Ma è rimasta isolata, come un faro acceso in mezzo a una nebbia sempre più fitta. Fino all’infortunio, rimediato proprio contro il Parma. Da lì, stop forzato.

Photo Source: Sito ufficiale della Juventus.
La stagione va avanti. Ma i gol no.
Il problema, però, non è solo tecnico. Forse e soprattutto è anche economico. La Juventus sta investendo cifre enormi in un attacco che non produce. Solo per Vlahovic, il club spende 11 milioni netti all’anno, che diventano oltre 20 lordi. Circa 1,7 milioni al mese. Kolo Muani, in prestito dal PSG, costa un milione netto al mese. Lordo? Quasi 1,9.
Insieme fanno 3,55 milioni di euro lordi al mese. Una cifra che supera addirittura l’intero monte stipendi del Parma, che con 32 giocatori arriva a 2,22 milioni mensili. E allora viene da chiedersi: ha senso investire così tanto in due giocatori che non portano gol? O meglio: in due giocatori che oggi sembrano fuori dal progetto tecnico?
Alla Juventus cambiano le gerarchie
Perché nel frattempo le gerarchie sono cambiate. Con Thiago Motta c’era alternanza, gestione. Con Tudor, Kolo Muani è finito in fondo alla fila. E Vlahovic, finché è stato disponibile, ha fatto quello che ha potuto. Ma la situazione è lontana dall’essere ideale. Così si comincia a pensare al futuro. E qui si apre un altro capitolo.
Vlahovic è destinato alla cessione in estate. Non si vuole rischiare di arrivare a giugno 2026 con un contratto in scadenza e nessuna offerta. Forse meglio monetizzare ora. anche se le prestazioni non aiutano a mantenere alto il prezzo.
Kolo Muani? Anche il suo destino è incerto. Il prestito scade, il PSG ha già incassato 3,6 milioni per quei cinque mesi. Ma un eventuale rinnovo del prestito o un acquisto, oggi sembra tutto fuorché una priorità.

DUSAN VLAHOVIC FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lookman: occasione o illusione?
E allora Giuntoli guarda altrove. Il primo nome sulla lista è quello di Ademola Lookman. Un talento puro, uno di quelli che quando è in forma spacca le partite. Ma anche uno che, fino a poche settimane fa, era sparito dai radar. È appena uscito da un periodo negativo e non c’è alcuna garanzia che non possa rientrarci. Ecco perché questa possibile operazione solleva più di qualche dubbio. Lookman è forte, sì. Ma è costante? È maturo per diventare la stella offensiva della Juventus? Oppure rischia di essere l’ennesimo investimento milionario poco sostenibile?
Il rischio, a guardare bene, è proprio quello: ripetere gli stessi errori. Spendere tanto per giocatori dal talento evidente ma dal rendimento incostante. Esattamente come è successo con Kolo Muani. Esattamente come, in parte, è successo con Vlahovic. E se Lookman non dà garanzie, figuriamoci le alternative. Osimhen è tecnicamente ancora un giocatore del Napoli, anche se in prestito al Galatasaray. Resta complicatissimo da prendere. Hojlund? Giovane, interessante, ma ancora acerbo. E lo United difficilmente farà sconti.
Juventus nel limbo: il rischio di un futuro costruito su sabbie mobili
Si guarda anche a Cunha, oggi al Wolverhampton, e a Ederson per il centrocampo. Ma ogni nome sembra più un’idea che una certezza.La verità è che la Juventus oggi si trova in un momento di passaggio. Con un passato recente fatto di investimenti altissimi e un presente che non dà i frutti sperati. E ora, di fronte all’ennesima finestra di mercato, c’è il rischio concreto di insistere sulla stessa linea.
Spendere tanto. Sperare molto. E raccogliere poco. E allora viene da chiedersi: questa Juventus ha davvero imparato qualcosa? Oppure continuerà a costruire il proprio futuro sulle sabbie mobili dell’incertezza? Per ora, l’unica cosa certa è il conto a fine mese. Quello arriva puntuale. I gol, invece, no.

Al termine della 33° giornata di Serie A, quali sono quei giocatori che amano saltare l’uomo nell’uno contro uno e offrono maggiori spunti alla propria squadra?
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Secondo i dati raccolti da Opta, possiamo creare una classifica con i giocatori che hanno effettuato il maggior numero di dribbling in questa Serie A. Ovviamente si tratta di calciatori che giocano in ruoli prettamente offensivi e che con le loro qualità tecniche riescono a creare superiorità numerica e offrono differenti soluzioni ai propri allenatori.
Serie A, chi ha effettuato più dribbling? Nico Paz in vetta

NICO PAZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
1 Nico Paz, Como, 58 dribbling
2 Rafael Leao, Milan, 53 dribbling
3 Kenan Yildiz, Juventus, 52 dribbling
4 Gaetano Oristanio, Venezia, 51 dribbling
5 Dodò, Fiorentina, 47 dribbling
6 Nuno Tavares, Lazio, 45 dribbling
7 Mattia Zaccagni, Lazio, 42 dribbling
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