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La FIGC tuona: niente iscrizione al campionato per chi aderisce alla Superlega
Ultimatum della FIGC a tutti i club di Serie A, che ha ribadito la propria volontà di escludere dal campionato chi aderirà alla Superlega.
La scorsa settimana, in occasione del Consiglio Federale, la FIGC ha approvato all’unanimità il nuovo sistema delle Licenze Nazionali 2024-2025.
La clausola “anti-Superlega“
Il documento è stato consultato dal sito Calcio & Finanza, che ha riferito quanto segue. Anzitutto è stata rivelata la deadline entro il quale tutte le squadre aventi diritto dovranno presentare la domanda di iscrizione al campionato: ovvero il 4 Giugno 2024.
Inoltre, i club dovranno allegare alla suddetta domanda un documento firmato in cui dichiarano che non intendono prendere parte al progetto della Superlega.
Una conditio sine qua non che corrobora le parole rilasciate da Gianni Infantino al momento della sentenza della Corte di Giustizia Europea.
“Non cambierà nulla” e infatti questo cavillo non è certo una novità assoluta dato che era già presente nel documento di licenza nazionale diramato nel 2021, anno in cui il progetto Superlega venne reso pubblico.
Ceferin: “Leicester e Atalanta due modelli virtuosi“
Di seguito, un estratto del documento che Calcio & Finanza ha avuto la possibilità di poter visionare in esclusiva:
❝Depositare presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A, anche mediante posta elettronica certificata, la domanda di ammissione al Campionato di Serie A 2024/2025, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale e l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC.❞
❝L’inosservanza del termine perentorio del 4 Giugno 2024, anche con riferimento a uno soltanto degli adempimenti previsti dai precedenti paragrafi I), II), III), V) e VI) per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, determina la mancata concessione della Licenza Nazionale 2024/2025.❞
Nulla di nuovo sul fronte orientale, quindi. Avevo già previsto questo scenario nel mio editoriale uscito a cavallo del pronunciamento della corte. Di nuovo ci sono le parole del presidente del UEFA Aleksander Čeferin, che ha indicato la via maestra da seguire per il calcio europeo:
❝Il nuovo sistema è molto più chiuso di quello del 2021. Basti pensare che club come il Leicester, il Girona e l’Atalanta non avrebbero accesso alla competizione principale.❞
Diversi club, fra cui l’Atalanta, sono stati citati dal CEO del UEFA come esempi di modelli virtuosi. A riportare le parole di Ceferin è stato il Leicester Mercury nella sua consueta rassegna stampa mattutina.
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Ultim’ora Milan, illegittimo il licenziamento per giusta causa: Boban vince in Cassazione
Ultim’ora Milan, è arrivata la sentenza definitiva della Cassazione in merito alla causa tra Boban e il club di Via Aldo Rossi. Qui di seguito andiamo a leggerne i dettagli.
Nemmeno un anno è durata la sua esperienza da Chief Football Officer, precisamente da giugno 2019 a marzo 2020. Ci riferiamo ovviamente a Zvonimir Boban il quale è stato di conseguenza licenziato per giusta causa.
Boban aveva infatti attaccato Ivan Gazidis reo di avere chiuso con Ralf Rangnick senza aver chiesto la sua opinione in merito. Un fatto grave in seguito al quale il croato ha avviato una causa legale contro l’AC Milan vincendo in primo grado al Tribunale di Milano ed in seguito, notizia recente, anche in Cassazione.
Illegittimo il licenziamento per giusta causa prtanto il club rossonero sarà costretto a pagare un risarcimento di 5,37 milioni di euro.
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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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Turchia, Montella a rischio esonero
Pessime notizie per il CT della Turchia, Vincenzo Montella. L’ex attaccante italiano sembra essere a rischio esonero dopo le ultime uscite in Nations League.
La Turchia, guidata da Vincenzo Montella ha buttato la qualificazione nella lega A di UEFA Nations League nelle ultime uscite. Sarebbe bastato non perdere l’ultima partita contro il Montenegro.
I motivi del possibile esonero
Non sembra essere però il “fallimento” in Nations League il principale motivo del possibile esonero. A far discutere sono state soprattutto le convocazioni, nessuno è riuscito a spiegarsi la mancata convocazione di Atakan Karazor. Il centrocampista di proprietà dello Stoccarda è tra i più in forma al momento. Il ventottenne turco si è messo in mostra soprattutto in Champions League, sia nella vittoria con la Juventus che contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu.
Turchia, le parole di Montella
Nella conferenza post partita, Montenegro-Turchia, il CT se l’è presa molto con il terreno di gioco e ha sottolineato l’importanza dell’assenza del capitano Hakan Calhanoglu, ribadendo la fiducia nel vincere i playoff per accedere alla lega A. Successivamente, ha dichiarato che il reale obiettivo è la qualificazione ai Mondiali 2026. Questa la sua risposta a chi domandava del possibile esonero: “non considero questa domanda una vera domanda, sono felice e orgoglioso di quanto fatto nell’ultimo anno”.
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