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Florenzi duro: “Chi ha fatto i calendari potrà festeggiare il Capodanno, noi no”
Il giocatore del Milan, Alessandro Florenzi, si è scagliato duramente contro i calendari congestionati di Dicembre e Gennaio.
Cosa ha detto Florenzi?
Al termine della partita vinta contro il Sassuolo, Alessandro Florenzi ha rilasciato dichiarazioni molto piccate ai microfoni di Sky Sport.
Il giocatore del Milan si è lasciato ad andare a una battuta, che assomiglia più a un piccolo sfogo, sulla gestione dei calendari nei mesi di Dicembre e Gennaio.
❝Auguro un grandissimo capodanno a chi ha fatto i calendari. Loro potranno bere e festeggiare, noi no.❞
Il riferimento di Florenzi è ovviamente alla gara di Coppa Italia che il Milan giocherà subito dopo Capodanno, ovvero il 2 Gennaio contro il Cagliari.
Florenzi, bufera social: le reazioni
Le parole di Florenzi hanno destato molto scalpore. E dove se non sui social network: il luogo ideale in cui persone frustrate possono sfogare liberamente le proprie frustrazioni sugli altri senza nessun tipo di controllo.
A questo punto una domanda sovviene spontanea. Ma Florenzi, solo perché ricco e famoso, non ha il diritto di festeggiare il Capodanno? Per chi se lo fosse dimenticato: i calciatori sono esseri umani proprio come noi.
E come tali hanno tutto il diritto di starsene con le proprie famiglie o con i propri amici. Lo stigmate sociale che questa generazione ha appiccicato in testa a figure cosiddette “controverse”, come influencer o appunto calciatori, è una sorta di anatema che li obbligherebbe a passare il resto delle loro agiate vite senza la possibilità di godersi ciò che per noi comuni mortali è quasi scontato.
Italia, due pesi e due misure
Il mio ultimo editoriale: “Salvini mente sapendo di mentire. L’abolizione del Decreto Crescita non aiuterà i giovani italiani“.
La cosa ilare è che l’Italia è un paese che (letteralmente) fonda la propria economia sulle piccole medie-imprese. Il concetto di imprenditore è ampiamente sdoganato nello stivale, e che cosa sono calciatori e influencer se non imprenditori di loro stessi?
L’Italia celebra i self-made-man, ma solo alcuni. Ad alcuni viene addirittura tributato un giorno della memoria, con tanto di patetico lutto nazionale, mentre altri sono mal sopportati. La loro esistenza a stento viene tollerata.
Come mai il populismo sul fatto che “i calciatori sono troppo ricchi” non si applica in maniera trasversale? Perché Elon Musk viene accolto in pompa magna ad Atreju mentre Chiara Ferragni trattata come una sanguisuga?
Per quanto il concetto in sé sia giustissimo, ovvero esistono persone troppo più ricche di altre e questo non è accettabile, esso andrebbe applicato sempre senza essere settoriale. Altrimenti si trascende nella mera invidia sociale.
Ma dopotutto viviamo in un paese in cui il Presidente del Consiglio attacca pubblicamente un privato cittadino e il popolo, anziché chiederne indignato le dimissioni, la applaude. Mi stupisco di me stesso quando mi stupisco.
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Jan-Carlo Simic, frecciatina rivolta al passato:” Qui c’è un progetto per me”
Jan-Carlo Simic, storia di un giovane promettente difensore che ha deciso di lasciare anzitempo il Milan. Vediamo qui di seguito la sua intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Poteva probabilmente andare in maniera differente, ma Jan-Carlo Simic, insieme al suo entourage, hanno deciso di lasciare il Milan per avere la possibilità di calcare con maggiore frequenza il campo.
Una scelta di vita, condivisibile, ma che può lasciare qualche rimpianto al Milan stesso per avere lasciato andare via un giocatore dalle buone premesse e promesse.
Il ragazzo si è infatti trasferito in Belgio con la maglia dell’Anderlecht per una cifra di 3 milioni di euro e una percentuale del 20% sulla futura rivendita.
Qui di seguito le dichiarazioni del giocatore:” A gennaio mi hanno cercato dozzine di club, in estate idem. Quando ho visto il progetto Anderlecht non ho avuto dubbi. Qui gioco tutte le partite e sono titolare. Non ho alcun rimpianto per avere detto addio al Milan, qui c’è un progetto per me. Il Milan non lo aveva? Non so…ma posso dire che l’Anderlecht è un club serio che mantiene le promesse”.
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Stadio San Siro, quasi 200 milioni di valore
Dall’Agenzia delle Entrate è arrivato il documento che riassume il valore dello stadio San Siro e delle aree circostanti: un importo di quasi 200 milioni di euro.
San Siro, il documento dell’Agenzia delle Entrate nel dettaglio
Nel documento di 196 pagine redatto dall’Agenzia delle Entrate emergono numeri chiave per la vendita dello Stadio San Siro e delle aree circostanti, valutati in totale 197 milioni di euro, oggetto di interesse di Inter e Milan per la costruzione di un nuovo impianto.
Di seguito i valori nel dettaglio:
196.988.465 euro: valore complessivo dello stadio e delle aree limitrofe.
124.005.204 euro: valore dell’area Ambito Gfu San Siro (nel 2019 era 103 milioni).
72.983.260 euro: valore dello stadio Meazza (in calo rispetto ai 96 milioni del 2019).
Il documento include anche il calcolo degli oneri di urbanizzazione che i club dovranno versare, pari a un totale di 59,5 milioni di euro, così suddivisi:
20.942.373 euro: urbanizzazione primaria.
16.517.928 euro: urbanizzazione secondaria.
22.088.729 euro: contributo concessorio per costi di costruzione.
L’iter della vendita dello Stadio San Siro
Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato l’iter per la vendita del Meazza, chiedendo di destinare i proventi alla riqualificazione del quartiere San Siro, al contrasto dell’emergenza abitativa e al miglioramento degli impianti sportivi. Tuttavia, la decisione ha generato divisioni politiche: alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, hanno espresso riserve sulla proposta.
Il segretario metropolitano del PD, Alessandro Capelli, ha sottolineato la necessità di investire in un piano per restituire alla città le case popolari sfitte e per proteggere il Parco Sud dai progetti di nuovi stadi a San Donato e Rozzano. Nel frattempo, il consigliere Alessandro De Chirico (Forza Italia) ha proposto di coinvolgere altri potenziali acquirenti, come organizzatori di concerti, per trasformare San Siro in un’arena polifunzionale.
Cosa fanno Inter e Milan?
I due club hanno presentato una manifestazione di interesse non vincolante, impegnandosi ad aggiornare entro marzo 2025 il progetto di fattibilità e l’offerta economica del 2019. Tuttavia, il documento specifica che le società si riservano di abbandonare il progetto in assenza di un accordo definitivo. Questo atteggiamento ha destato preoccupazione, lasciando aperta l’ipotesi di altre destinazioni, come San Donato, per il nuovo stadio del Milan.
Il futuro dello stadio Meazza rimane quindi incerto, con un acceso confronto politico e una competizione tra possibili utilizzi e acquirenti.
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Lazio | Shock Dia, dal Senegal: “Ha la malaria”
Un imprevisto ha colpito la nazionale senegalese: l’attaccante della Lazio Boulaye Dia non potrà prendere parte alla partita contro il Burkina Faso a causa di un attacco di malaria.
La notizia è stata confermata dalla Federazione Senegale di Calcio (FSF) e dall’APS – Senegal.
Il giocatore della Lazio, Dia ha avuto i primi sintomi il giorno della partenza per Bamako, e per questa ragione è rimasto a Dakar, dove ha iniziato le cure sotto la supervisione dei medici della nazionale.
Anche Lamine Camara, centrocampista della squadra, non potrà scendere in campo a causa di un problema agli adduttori emerso nelle ultime sessioni di allenamento. Entrambi i giocatori saranno seguiti attentamente dallo staff medico, che monitorerà la loro condizione per valutare tempi e modalità di recupero.
Questa doppia assenza rappresenta una perdita significativa per il Senegal, impegnato in un’importante sfida internazionale, e ha destato preoccupazione sia tra i tifosi sia all’interno dello staff tecnico.
Questa la nota della FSF:
“La Federcalcio senegalese (FSF) informa il pubblico che i giocatori Boulaye Dia e Lamine Camara saranno ritirati dalla partita Burkina Faso-Senegal di giovedì 14 novembre 2024. Boulaye Dia ha avuto un attacco di malaria il giorno della partenza per Bamako, motivo per cui è rimasto a Dakar per continuare le cure. Per quanto riguarda Lamine Camara, negli ultimi due allenamenti ha avvertito dolori agli adduttori.I medici della Nazionale seguono con attenzione l’evolversi dello stato di salute dei due giocatori”.
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