Serie A
L’angolo tecnico del Mezzi – 23° giornata
L’angolo tecnico del Mezzi – 23° giornata. Inter, è fuga scudetto? Milan infinito, ma troppi gol subiti
La partita di cartella era Inter-Juventus, il risultato è stato una sentenza: Simone Inzaghi piazza il primo scatto tricolore. Un’autorete di Federico Gatti spiana la strada ai nerazzurri, superiori ai bianconeri sul piano del gioco.
E dei singoli, la squadra milanese è più avanti della rivale bianconera. Quello di Max Allegri fondamentalmente è un gruppo in costruzione, dove si stanno ponendo le basi per un futuro importante. Male Dusan Vlahovic.
Il gigante serbo nelle gare che contano ha la tendenza a non incidere. Materia di riflessione per società e allenatore. Alle spalle della coppia di testa si staglia la figura del Milan, corsaro a Frosinone. Ma non è tutto oro quello che luccica.
La squadra rossonera subisce troppi gol, è fuori dalla Champions League e dalla Coppa Italia. Il terzo posto in campionato è un mezzo fallimento dopo l’importante campagna acquisti. Stefano Pioli ha finito il percorso ormai.
L’angolo tecnico del Mezzi – 23° giornata. Napoli all’ultimo respiro, flop Viola
L’orgoglioso Verona (chapeau mister Marco Baroni) ha reso la vita dura al Napoli. Walter Mazzarri ringrazia Kvicha Kvaratskhelia che gli ha regalato la vittoria nel finale (87′). Gli azzurri inseguono l’Europa, impresa tosta.
La Fiorentina fa la pazza a Lecce e butta via la vittoria nel finale: da 1-2 a 3-2. Onore ai salentini, ma i gigliati hanno dimostrato poco carattere. Se sei una grande squadra certe partite le devi portare a casa, senza se e ma.
Quel carattere che ha dimostrato la Salernitana in casa del Torino portando via un punto importante e soprattutto mantenendo la pota inviolata dopo tanto tempo. La rivoluzione di Walter Sabatini porterà la salvezza?
Batticuore Bologna, grandi emozioni allo stadio Dall’Ara. Sotto 1-2 fino al 73′, i rossoblù hanno inseguito caparbiamente il successo fino ad ottenerlo. Thiago Motta sfa facendo un grandissimo lavoro, ormai è pronto per una big.
L’angolo tecnico del Mezzi – 23° giornata. De Rossi fa tre su tre, vola De Ketelaere
La Roma con Daniele De Rossi in panchina centra la terza vittoria consecutiva, un netto cambio di marcia rispetto alla precedente gestione. Durerà? La squadra sembra rivitalizzata dalla nuova guida tecnica.
Spiace per Claudio Ranieri seppellito dal poker giallorosso, ma questo Cagliari ha una fase difensiva friabile. Vola Charles De Ketelaere, l’ex Milan trascina l’Atalanta al successo e spedisce Maurizio Sarri verso la contestazione.
Insieme al tecnico, il tifo biancoceleste contesta Claudio Lotito rimasto immobile durante il calciomercato invernale. I laziali faranno fatica perché non sono strutturati per reggere due competizioni in Italia e in Europa.
Pari a reti bianche fra Udinese e Monza, Empoli e Genoa. La lotta per la salvezza si farà serrata giornata dopo giornata. L’avvento di Davide Nicola alla guida dei toscani potrebbe sparigliare le carte e rimettere in gioco l’Empoli.
Serie A
Juventus, Bonucci commenta il ritorno di Chiellini
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Leonardo Bonucci in merito al ritorno in bianconero del suo ex compagno Giorgio Chiellini come dirigente.
Le sue parole:
Juventus, le parole di Bonucci su Chiellini
Chiellini dirigente? “Io e Giorgio abbiamo condiviso tanti anni in campo ma anche fuori. Il suo carattere, la sua idea del dopo carriera e il suo percorso universitario ci facevano già capire quando eravamo calciatori che questo sarebbe stato il ruolo che avrebbe ricoperto una volta uscito dal terreno di gioco. Ha fatto un’esperienza negli Usa che lo ha arricchito ancora di più a livello di conoscenze e relazioni. Per me, ma credo un po’ per tutti quelli che lo conoscono, non è una sorpresa vederlo lì.”
Cosa può dare? “Fare il dirigente è sempre stato il suo obbiettivo. Alla Juve può dare quel senso di appartenenza e quella conoscenza del mondo bianconero che ha fatto suo durante gli anni da calciatore. L’augurio è sempre quello che si fa all’inizio di un nuovo percorso. Spero che questo sia solo un punto di partenza per Giorgio.”
Matteo Di Tria
Serie A
Empoli, rivelazione Vasquez: quanto può incassare il Milan
L’Empoli pare che abbia ancora azzeccato l’acquisto del nuovo portiere. Devis Vasquez, arrivato in estate dal Milan in prestito, si sta rivelando decisivo.
Sabato pomeriggio contro la Juventus, il portiere colombiano ha dato prova di poter essere importante per i toscani. Come i suoi precedenti Vicario e Caprile, anche per l’estremo difensore di 26 anni potrebbe essere una stagione per il salto di qualità.
Empoli, Vasquez convince i toscani
Le prime partite per lui sono state convincenti e il club di Corsi potrebbe decidere di riscattarlo a fine stagione. Per Vasquez le cifre del riscatto si attestano a 900mila euro da dare al Milan, che si è riservato il 10% sulla rivendita del portiere. Ma il club rossonero non ha il diritto di contro-riscatto sul giocatore colombiano.
Arrivato nell’estate 2023 al Milan, l’estremo difensore ha un passato al Guaranì, club del campionato paraguayano. Poi, durante la passata stagione, per lui prestiti prima allo Sheffield Wednesday poi all’Ascoli. In pochi scommettevano su di lui per un futuro investimento, eppure a Empoli ci hanno creduto, e per ora sembrano averci visto giusto.
Serie A
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Lazio-Hellas Verona chiude la quarta giornata di Serie A. Baroni affronta per la prima volta da avversario gli scaligeri: tanti gli ex in campo.
Il campionato della Lazio riparte con più domande che risposte. Tanti (e importanti) gli acquisti. Sono arrivati giocatori di assoluta qualità, ma tutti giovani o comunque bisognosi di tempo. Tempo che però la tifoseria laziale sembra non voler dare. Era fisiologico che con gli addii di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson si sarebbe chiuso un ciclo e ora ne è iniziato uno nuovo: esattamente com’era iniziato il primo.
Nessuno a Roma si sarebbe aspettato questo impatto dai giocatori sopracitati e neppure da colui che all’epoca li mandava in campo, ovvero Simone Inzaghi. Accolto (se possibile) con maggior scetticismo e criticismo rispetto al suo (seppur non immediato) successore spirituale. Oggi Simoncino fa le fortune dell’Inter ed è considerato all’unanimità (o quasi dai, sennò Cassano si offende) uno dei migliori tecnici italiani (e d’Italia) in circolazione.
Questo a dimostrazione della bontà del lavoro della dirigenza biancoceleste, che lavora così perché ha sempre lavorato così. La Lazio non ha (e probabilmente non avrà mai) la potenza economica delle squadre più blasonate di lei. E stendiamo un velo pietoso sul modo in cui viene permesso a determinate squadre di fare mercato, innescando un gioco paradossale in cui chi rispetta le regole è più penalizzato di chi non lo fa.
La Lazio ha questa politica aziendale e la porta avanti poiché, risultati alla mano, una parte di ragione Lotito & Co. ce l’hanno. E una parte di ragione ce l’hanno anche i tifosi biancocelesti, che legittimamente criticano poiché la libertà di critica è alla base dell’esercizio democratico. Il modo in cui Lotito gestisce la Lazio è passibile di critica, stante il presupposto che non si può pretendere che (dopo vent’anni) cambi.
Lazio-Hellas Verona è forse la partita che più di tutte incarna tutto questo. L’asse Roma-Verona, tanto criticata (spesso in maniera pretestuosa) dai supporters biancocelesti. L’abitudine della dirigenza capitolina di andare a pescare da squadre di medio-basso livello. Il futuro di Marco Baroni, che s’intreccia con il suo recente passato. Paradossalmente, potrebbe essere proprio la sua ex-squadra a permettergli di scacciare i fantasmi.
La stessa che gli ha dato l’opportunità, probabilmente insperata, di sedere su una panchina gloriosa come quella capitolina, ora ha la possibilità di permettergli di consolidarla. Perché non si può dire che la Lazio sia partita male, ma neanche bene. Ok il percorso. Ok il progetto. Ok anche “l’anno di transizione“, anche se forse un po’ meno, ma tutti i buoni propositi vengono meno se non adeguatamente corroborati dai risultati.
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendozi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. Allenatore: Baroni.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Daniliuc; Tchatchoua, Belahyane, Dani Silva, Lazovic; Kastanos, Harroui; Tengstedt. Allenatore: Zanetti.
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