Serie A
Torino, il salto di qualità è l’ambizione
Il Torino vive sonni tranquilli ma ci aspetta da tempo il salto di qualità
I granata stanno disputando un buonissimo campionato ed i 32 punti sono la conferma di quanto detto. La gara contro il Sassuolo può regalare consapevolezza ai ragazzi guidati da Ivan Juric. Il 3-4-2-1 funziona ed è ben amalgamato e scenderà in campo al Mapei Stadium con l’obiettivo di portare a casa i tre punti. Il tecnico dovrà valutare chi schierare al fianco di Djidji e Sazonov con Rodriguez in leggero vantaggio su Lovato. Linetty e Ricci saranno gli interpreti in cabina di regia, con Ilic pronto a subentrare a partita in corso. Vlasic agirà, invece, dietro le due punte: Sanabria e Zapata.
Serie A
Milan, confermata l’assenza di Cardinale per i 125 anni della società
Il proprietario del Milan diserta la festa per celebrare i protagonisti della gloriosa storia del club. Ecco il motivo dietro questa decisione.
La festa per i 125 anni del Milan, una delle società più gloriose del calcio mondiale, si tinge di emozione e celebrazione, ma anche di una sorpresa inattesa. Gerry Cardinale, attuale proprietario del club attraverso il fondo RedBird, non sarà presente all’evento commemorativo. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la decisione ha spiazzato molti, ma il motivo dietro questa scelta appare chiaro e in linea con il rispetto per la tradizione rossonera.
Milan, un gesto di “eleganza”
Cardinale ha fatto sapere che la sua assenza è una scelta consapevole, dettata dalla volontà di lasciare spazio ai protagonisti del passato, coloro che hanno scritto pagine indimenticabili della storia del Milan. L’attuale proprietario ha preferito fare un passo indietro, lasciando che la scena sia dominata da ex giocatori, allenatori e dirigenti che hanno contribuito a costruire l’identità e il successo di un club che oggi vanta ben 7 Champions League e 19 Scudetti.
Stasera, in occasione del match contro il Genoa, i tifosi rossoneri celebreranno un secolo e un quarto di storia, ricordando i momenti più iconici del club e omaggiando le leggende che hanno vestito la maglia. L’assenza di Cardinale, tuttavia, non passerà inosservata. Se da un lato sottolinea il rispetto dell’attuale proprietà per le radici rossonere, dall’altro rappresenta una scelta di discrezione che potrebbe suscitare opinioni contrastanti tra i tifosi.
La decisione di Gerry Cardinale si inserisce in un contesto di grande attenzione alle dinamiche tra presente e passato. L’imprenditore americano, al timone del club dal 2022, ha già dimostrato di voler puntare su un modello di gestione innovativo, ma al contempo rispettoso della tradizione milanista. La sua assenza vuole probabilmente evitare di distogliere l’attenzione dalla vera essenza di questa celebrazione, ovvero onorare chi ha contribuito a fare del Milan una leggenda del calcio.
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Serie A
Inter, Frattesi: “Noi favoriti per lo scudetto? Non sempre vince…”
Il centrocampista dell’Inter ha parlato del suo momento personale con la maglia nerazzurre e sulle aspettative per questa stagione attorno al club.
Davide Frattesi, centrocampista alla sua seconda stagione con la maglia dell’Inter, si è raccontato in una lunga intervista al quotidiano “La Stampa”.
“I miei inserimenti? Una dote innata”
“E’ una caratteristica che può essere allenata ma che devi già avere nel tuo istinto. Mi ha aiutato molto essere stato attaccante nelle giovanili della Lazio. Il modo di giocare dell’Inter mi agevola perché creiamo tante occasioni da gol.”
“Lo scudetto? Voglio ripetermi”
“Di sicuro voglio concedermi il bis per rivedere una coreografia come quella di Inter-Torino della scorsa stagione di Serie A. Se mi da fastidio sentirmi dire che noi siamo i favoriti? Sì e no. Le partite vanno vinte sul campo e non a parole, e non sempre vince quella più forte. Basta guardare il Real Madrid o il Manchester City di questi ultimi mesi. Nei momenti negativi si vede la forza del gruppo: a noi è capitato dopo l’eliminazione contro l’Atletico Madrid lo scorso anno in Champions League.”
“Io titolare in Nazionale e non all’Inter? E’ uno stimolo in più”
“Cerco di prendere ogni cosa sempre per il verso giusto. La concorrenza aiuta sempre a dare il massimo. Quando ritorno in Nazionale i miei compagni mi prendono in giro dicendomi: ‘Ecco, vai da papà Luciano’. ”
“Troppe partite? Non mi lamento”
“Ma secondo me stiamo andando un po’ oltre. Non lo dico per il numero di partite quanto per le conseguenze che questo ha sullo spettacolo in campo. Tra Champions League, Supercoppa e Mondiale per Club arrivi cotto.”
“Ecco chi è il mio idolo”
“Per me è Kevin De Bruyne. Secondo me è il centrocampista più forte degli ultimi vent’anni.”
Serie A
Juventus, record negativo: mai così poche vittorie dal 98-99
Juventus, la squadra di Thiago Motta è 6° con 28 punti in 16 giornate, frutto di 6 vittorie, 10 pareggi e nessuna sconfitta. Il peggior avvio nell’era dei tre punti…
La Juventus non aveva mai registrato un rendimento così deludente nei primi 16 turni di Serie A nell’era dei 3 punti, dal lontano campionato 1998-99. A quota 28 punti, frutto di sei vittorie e ben dieci pareggi, i bianconeri occupano attualmente il sesto posto in classifica. Un dato che pesa, considerando che nonostante l’imbattibilità in campionato, la squadra di Thiago Motta fatica a trovare continuità e incisività.
I dieci pareggi collezionati finora non sono imputabili a episodi sfortunati o a casualità, ma evidenziano difficoltà strutturali nel gioco. Anche ieri sera, contro un Venezia in lotta per la salvezza, i bianconeri non sono riusciti a imporre il proprio ritmo e sono stati costretti a rincorrere nel finale. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio grazie a un gol di Gatti, i bianconeri si sono fatti rimontare nella ripresa, prima di acciuffare il pareggio in extremis al 93° minuto con un rigore trasformato da Vlahovic.
Juventus: così non va!
Con sole sei vittorie dopo 16 giornate, questa è ufficialmente la peggior partenza della Juventus nell’era dei tre punti a vittoria. Bisogna tornare alla stagione 1998-99, quando i bianconeri allenati da Marcello Lippi ottennero un avvio altrettanto difficile, per trovare un bilancio simile. Allora, però, il contesto era diverso e la squadra affrontava una crisi più profonda.
La squadra di Motta, pur rimanendo imbattuta, sembra priva di quella spinta necessaria per trasformare le gare equilibrate in successi. Le difficoltà nell’attaccare con efficacia e nel chiudere le partite sono diventate evidenti, alimentando dubbi sulla capacità della squadra di competere per obiettivi importanti.
Nonostante il risultato di ieri, che ha permesso di mantenere l’imbattibilità, resta chiaro che la strada da percorrere per tornare ai vertici è ancora lunga. Serviranno risposte già dai prossimi match, perché in un campionato competitivo come quello attuale, pareggiare troppo equivale a perdere terreno prezioso.
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