Serie A
Roma-Inter, De Rossi fa il punto: la conferenza stampa [LIVE]
Meno due giorni a Roma-Inter. Stamattina l’allenatore giallorosso Daniele De Rossi è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-partita.
Roma-Inter, mancano due giorni alla sfida più dura del campionato e al primo big match che il neo allenatore Daniele De Rossi si trova a dover preparare.
De Rossi è consapevole della sfida: “Siamo una squadra abituata a tenere il dominio del gioco in pugno. Siamo consapevoli che incontreremo una squadra molto forte”.
Lei ha avuto dei contatti con la famiglia di Losi: che cosa è successo?
“Non ho chiesto qual era la data e qual era il luogo. La partita del giorno prima mi ha distratto. Mi dispiace. E’ una questione di rapporto che c’era tra me e lui. Stavolta sono stato disattento, ho chiesto scusa, e penso che la cosa possa finire qui”.
Che partita ti aspetti, davanti, da Lukaku?
“Cerco di scindere l’aspetto emotivo da quello calcistico. A me basterebbe che facesse la stessa partita che ha fatto contro il Cagliari“.
La Roma fa una fatica maledetta con le Big: secondo te da cosa dipende?
“Mi stai chiedendo di commentare scontri diretti che ho visto solo da tifoso, da osservatore. Vediamo come andiamo domani. Prima o poi anche a noi toccherà fare una grande partita contro queste squadre. (…)
Io sto cercando di far partire un percorso per dare la consapevolezza che siamo una squadra che queste partite può vincerle e ne ha vinte tante. Stiamo parlando di giocatori che hanno giocato contro il Manchester, al Maracanà… (…) Non credo che la testa dei giocatori abbia problemi particolari”.
L’Inter è una delle squadre che ha incontrato più spesso: che ricordi ne ha?
“Ho un ricordo piacevole di quegli anni, sono state sfide belle calde (…) Mi dispiace che abbiamo già giocato contro l’Inter e il Milan in trasferta, mi sarebbe piaciuto tornare a San Siro, che secondo me è lo stadio più emozionante per chi gioca, a parte il nostro”.
Si va verso due ritorni importanti, quelli di Sanches e Smalling: quanto sono determinanti?
“Sanches è un elemento fondamentale come tutti gli altri. Si stanno rimpicciolendo le distanze fisiche che hanno con i compagni, la condizione sta tornando. Sono giocatori che non ho visto tanto sul campo ma sono sicuro che saranno tanto importanti”.
Come si gestisce il rispetto verso l’avversario?
“Ci vuole un po’ di spocchia: noi non siamo gli ultimi arrivati, siamo la Roma, seguita da 70.000 spettatori. Essere consapevoli che ci saranno momenti che ci schiaccheranno è un segno di maturità. (…) Noi possiamo vincere, il Sassuolo ha battuto l’Inter. E’ ovvio che nel lungo termine hanno dimostrato che noi non teniamo il passo (…) Possiamo anche soffrire”.
Ed El Shaarawy?
“Lo conosco da tantissimi anni. E’ un ragazzo che sta avendo un’evoluzione mentale importante. Prima era buono, morbido, quasi leggerino (…) adesso è diventato un giocatore vero. E’ un giocatore che mi piace molto, come Nicola Zalewski che nella partita contro il Cagliari mi è piaciuto molto”.
Tra poco affronterete anche il Feyenoord. Apporterà qualche cambiamento tattico?
“Noi siamo concentrati su questo. Io metterò in campo i giocatori che ritengo i migliori per vincere contro l’Inter. Cambiamenti tattici non ne faremo”.
Dopo Roma-Cagliari, Claudio Ranieri ti ha definito un predestinato. Chi è De Rossi allenatore, ora?
“Ho letto articoli simili anche lo scorso anno, poi ho perso con la Spal e le porte si sono chiuse. Per me i predestinati non esistono, voglio fare questo lavoro e voglio farlo al massimo senza badare alle etichette.
Il fatto che sia arrivato qui, per me, è un segnale importante. Mi sento quasi più a casa mia dove è più difficile che dove il livello è un po’ più basso “.
Serie A
Di Lorenzo: “Perdere fa male ma nelle sconfitte si può crescere”
Intervenuto ai microfoni di Radio CRC, il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha analizzato la sconfitta contro l’Atalanta.
Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo ha analizzato la sconfitta contro l’Atalanta, la seconda in questo campionato per la squadra di Conte, ai microfoni di Radio CRC.
Di Lorenzo torna sulla sconfitta contro l’Atalanta
Ecco le sue parole
“Perdere fa male ma nelle sconfitte si può crescere, fanno parte di un percorso: abbiamo già analizzato la partita e trarremo il massimo anche dalle sconfitte. Dispiace ma si va avanti, si pensa alla prossima partita. “Ripartenza in vista dell’Inter? La settimana è importante, dopo la sconfitta è positivo affrontare una squadra come l’Inter: è un test per capire il nostro livello, sono partite belle da giocare e vogliamo confrontarci con una grandissima squadra”.
Sull’Inter
“Vedrò l’Inter perchè guardo tantissime partite, sarà un match bello con l’Arsenal perché sono due squadre che stanno facendo bene. La guarderò da spettatore, con il mister poi entreremo nel dettaglio nei prossimi giorni. Un pregio e un difetto dell’Inter? Li vedremo con il mister, sicuramente sono una grandissima squadra e hanno aggiunto giocatori importanti come Zielinski che conosciamo bene. Un gruppo che da tanti anni gioca insieme, è un pregio che hanno. Domenica sarà una bella partita, non vediamo l’ora di confrontarci”.
Serie A
Genoa-Como, probabili formazioni e dove vederla
Genoa-Como, match valido per la 12^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Ferraris giovedì 7 novembre, alle ore 20:45.
La 12^ giornata di Serie A viene inaugurata da Genoa-Como: il Grifone di Alberto Gilardino è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale in campionato davanti ai propri tifosi. La squadra di Cesc Fàbregas, invece, cerca un successo esterno che non arrriva dal 3-2 contro l’Atalanta del 24 settembre scorso.
Qui Genoa
Grifoone che si dispone sul rettangolo con il 3-5-2, questa la possibile formazione dei padroni di casa per il delicato scontro salvezza con il Como: il terzetto composto da Vogliacco, Vasquez e Matturro agirà a protezione di Leali. Le corsie laterali saranno presidiate da Sabelli e Martin, mentre in mediana si candidano a partire dal primo minuto Thorsby, Badelj e Frendrup. In attacco Ekhator al fianco di Pinamonti, con Balotelli pronto a subentrare a partita in corso.
Qui Como
Fabregas risponde con il suo 4-2-3-1, ecco gli uomini su cui potrebbe fare affidamento: Audero tra i pali, quindi pacchetto arretrato composto da Goldaniga, Dossena, Kempf e Alberto Moreno. In mezzo al campo fiducia a Engelhardt e Mazzitelli, con Strefezza, il talentuoso Nico Paz e Fadera sulla trequarti a sostegno di uno tra Belotti e Cutrone.
Genoa-Como, le probabili formazioni
GENOA: (3-5-2): Leali; Vogliacco, Vasquez, Matturro; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Ekhator, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.
COMO: (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Engelhardt, Mazzitelli; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone. Allenatore: Fabregas.
Dove vedere il match
La partita si giocherà giovedì 7 novembre, con calcio d’avvio alle 20:45. La gara, in agenda per l’12esima giornata di Serie A, sarà trasmessa in esclusiva su DAZN. Per vedere sul piccolo schermo la sfida tra la squadra di Gilardino e quella di Fabregas è necessario installare l’app sulla propria smart tv di ultima generazione
Serie A
Fiorentina, Pruzzo che bordata: “Ai miei tempi tanti sarebbero stati ceduti!”
Roberto Pruzzo, l’ex bomber degli anni ‘80, ora commentatore radiofonico, è intervenuto a Lady Radio e ha parlato del momento viola anche in vista della sfida di Conference League di domani sera contro l’Apoel Nicosia a Cipro.
Fiorentina, Pruzzo: “Molte seconde linee sono da cedere”
Si è mostrato critico Pruzzo su alcuni giocatori in rosa della Fiorentina, secondo l’ex bomber giallorosso, con un passaggio importante anche in maglia viola, tante seconde linee hanno già sprecato la propria occasione: “Ai miei tempi molti dei giocatori che domani potrebbero giocare con l’Apoel sarebbero già stati ceduti o mandati in prestito.
Il livello che sta mantenendo la Fiorentina è molto alto, non può permettersi di aspettare quei calciatori che stanno facendo male, che di occasioni ne hanno già avute molte.”
Poi spiega cosa dovrebbe fare secondo lui la Fiorentina: “Ce ne sono poche di società in Italia che possono permettersi di avere 20 giocatori di pari livello, ma la Fiorentina deve riuscire ad avere più calciatori di livello alto possibile, magari nel giro di un paio di stagioni. I giovani per me dovrebbero essere sempre nel giro della prima squadra. I ragazzi dovrebbero allenarsi coi grandi, non solo essere pescati quando mancano tutti. Io così ci sono cresciuto”.Fioren
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