Serie A
Roma, De Rossi: “Inter battibile, serviranno rispetto e spavalderia. Su Smalling e Renato Sanches…”
Daniele De Rossi torna a parlare in conferenza stampa dal centro sportivo Fulvio Bernardini a Trigoria e lo fa alla vigilia della sfida importantissima con l’Inter.
Di seguitro le sue parole:
Con quale forza e proposta la Roma sta preparando questa gara?
“Il coraggio che devono avere i giocatori forti e noi siamo pieni di giocatori forti. Serve intelligenza e conoscenza, ogni squadra del mondo è battibile. Lo è anche l’Inter. Ora si alza il livello rispetto alle prime tre gare. Cambia la preparazione della gara, affrontiamo una squadra abituata a tenere il dominio del gioco. Ma ci saranno momenti in cui possono soffrire. Siamo consapevoli di poter fare una grande partita, così come della sua forza”.
I funerali di Losi, cosa è successo?
“Non ho chiesto la data, il luogo. La partita mi ha distratto e ho commesso un errore grave. Non è un errore in malafede, mi dà fastidio non essere andato a salutarlo. Non è questione di ruolo e protocollo, è una questione di rapproto tra me e lui. Suo figlio è molto simile al padre, sa benissimo il rapporto che c’era tra noi. Mi dispiace molto non averlo salutato, la distrazione è grave perché c’era un rapporto grave. Non avevo niente da fare, ho aperto un post sui social e ho visto le foto e non ci potevo credere. Sono stato disattento, ho chiesto, spero e credo debba finire lì”.
Che partita ti aspetti domani da Lukaku?
“Cerco di scindere l’aspetto emotivo da quello calcistico. Devo parlare al cuore dei giocatori, a me basterebbe che facesse la stessa partita fatta col Cagliari. Mi è piaciuto tantissimo lunedì. Un po’ di emozione la saprà gestire, non ha più 20 anni”.
La Roma ha sempre faticato con le big del campionato. Da cosa dipende secondo lei?
“La casualità non esiste. Mi stai chiedendo di commentare scontri diretti che non ho preparato io. Poi ci sono dei numeri che parlano. Vediamo come andiamo domani e se ci saranno ancora queste problematiche. Quando giochi contro squadre forti ci sta perdere o faticare. Delle volte dei livelli in campo parlano. Inter, Milan e Juve sono tanto forti. Per quanto riguarda noi sto cercando di far partire un percorso che non so quanto durerà, ma devono capire che siamo una squadra forte. Problema di approccio? C’è chi ha giocato col Manchester, chi ha vinto un Europeo, chi la Coppa America, sarebbe offensivo dire che i nostri giocatori hanno problema di testa contro le grandi. Negli scontri diretti è un braccio di ferro, ma la testa dei giocatori non è un problema sennò non avrebbero ottenuto certi risultati”.
Con l’Inter è stata spesso una gara di alta classifica quando giocava lei. Che ricordo ha?
“Ci siamo giocati scudetti e coppe Italia con loro ma, a parte qualche coppa Italia e Supercoppa, sono stati più bravi loro. Mi dispiace aver giocato già a San Siro perché lo considero lo stadio più emozionante, dopo il nostro. Sarà una sfida altrettanto bella quanto quelle di quegli anni lì”.
Smalling e Renato Sanches?
“Renato Sanches è un elemento fondamentale come tutti gli altri. Si stanno rimpicciolendo le distanze fisiche tra loro e il resto dei compagni. Si allenano con noi e fanno poi un lavoro supplementare. Non li ho visti ancora tanto sul campo ma, da quel che poco che ho visto, saranno importanti per noi”.
Domani servirà rispetto per l’Inter?
“Domani dovremo avere rispetto ma anche un po’ di spocchia e spavalderia. Non siamo gli ultimi arrivati, se porti troppo rispetto hai paura e se hai paura poi perdi. Ci saranno dei momenti in cui soffriremo domani perché sono forti. Sapere che ciò che accadrà è da persone maturi, accettarlo significa perdere. Dobbiamo convincerci di poter vincere perché è vero. In un campionato intero sono più forti ma nella partita singola si possono battere.
El Shaarawy?
“Lo conosco da tanto, sta avendo un’evoluzione mentale importante. Prima era buono, leggerino, mi arrabbiavo a morte ma ora è diventato un giocatore vero. Anche quando vedevo la Roma da tifoso, avevo la sensazione potesse fare male in ogni momento. Bravo anche Zalewski quando è entrato contro il Cagliari, a lui tengo tanto. Sono contento degli esterni alti a sinistra”.
Giocherà domani?
“Ora vuoi troppo. Ogni partita richiede una sua strategia. Se ti dico se gioca o non gioca capisci la formazione”.
Bove giocherà considerando anche il Feyenoord?
“Siamo concentrati su domani, non sul Feyenoord. Giocheremo con la squadra che io penso sia migliore per l’Inter. Non faremo rotazione in base alla gara successiva. Si possono fare dei ragionamenti anche in base a chi è fuori lista e non potrà giocare in coppa ma non faremo ragiomamenti tattici in previsione della coppa”.
Molti ti danno del predestinato
“Ho letto questi articoli anche due anni fa. Poi dopo la SPAL in pochi continuavano a dirlo e ho trovato molte porte chiuse, giustamente. Un po’ per caso, mi sono trovato nel posto dove vorrei fare l’allenatore per tutta la vita. Il fatto che io sia qui può essere una casualità ma anche un segnale importante. Sicuramente conosco meglio questo ambiente piuttosto di dove sono stato lo scorso anno. Mi godo questa avventura giorno”.
Serie A
Roma, Vincent Candela infuriato per l’esonero d De Rossi: “Società fragile”
Vincent Candela, ex Roma, rimane sconcertato per l’esonero di Daniele De Rossi, non si risparmia e dice anche lui la sua ai microfoni del “Il Messaggero”
Ai microfoni di “Il Messaggero“, il francese Vincent Candela, esprime il suo pensiero riguardante l’esonero (definito ingiusto per lui).
Lascia una dura critica alla società, definendola “fragile”.
Ecco le dure parole di Candela
Dichiara: “Così non si costruisce niente, follia, è un problema di fondamenta, è sempre così. Dipende sempre dal manico. Dopo quattro partite ormai non mi stupisco più di niente, tutto è già accaduto. Non è un caso se qui non si vince da 23 anni. Gli hanno appena fatto un contratto di tre anni, nell’ultimo campionato non è andato in Champions per una partita persa, per pochi punti. Ora ha sbagliato un paio di gare; Non si trattano così le persone. Colpa dei risultati? Non solo , mi pare che ci sia l’assenza della società, serve un presidente più presente.”
O una figura alla Totti? “O Boniek, uno con cui gestire questioni di campo e strategie di mercato”
Troppe figure ingombranti come sostiene Totti? “Questa cosa non la concepisco, quante volte mi è capitato di giocare con calciatori più forti di me, Zidane o lo stesso Totti. Ho sempre trovato piacere a confrontarmi con loro, non ho mai pensato fossero ingombranti, certi personaggi hanno un peso. Ma poi, con tutto il rispetto per Ghisolfi, aggiungo che forse sarebbe servito un direttore con più conoscenze del calcio italiano. Lui stava in Francia, magari certi meccanismi non li conosceva.
Questione Dybala: “Va via, resta, non si capiva. Una questione che ha messo in difficoltà i tifosi e anche Daniele. La Roma è una cosa seria, una storia del genere non era concepibile nemmeno nel paesino dove sono nato, é una società fragile.”
Serie A
Atalanta, Scamacca: cambiano i tempi di recupero
Scamacca si è operato lo scorso 5 Agosto, in seguito alla rottura del legamento crociato. Con una buona riabilitazione potrebbero cambiare i tempi di recupero.
Scamacca torna a lavorare dopo l’operazione dello scorso Agosto. L’intervento del professor Mariani è andato a buon fine e il bomber dell’Atalanta ha cominciato la riabilitazione con i medici di Villa Stuart.
Grazie al loro lavoro, i tempi di recupero potrebbero accorciarsi. L’attaccante della Nazionale potrebbe tornare già da Gennaio, invece che a metà Marzo come era stato inizialmente ipotizzato.
Il “vice” Scamacca
Nel mercato estivo è sbarcato a Bergamo l’attaccante italo-argentino Mateo Retegui. Il centravanti ex Genoa ha avuto un impatto clamoroso nella realtà bergamasca: ha segnato ben 4 gol nelle prime 4 presenze.
Nonostante il mister Gasperini abbia ricevuto una grave perdita dall’infortunio di Scamacca, la campagna acquisti della società ha dimostrato di aver rimediato al meglio a questo imprevisto.
Retegui si è anche guadagnato la titolarità nel match di Nations League dell’Italia, giocato contro la Francia al Parco dei Principi. In quell’occasione ha fatto un’ottima prestazione, così come il resto della squadra, dimostrando di poter reggere lo scontro fisico con colossi del calibro di Saliba e Konaté.
Cosa aspettarci dal suo ritorno
Come la storia recente insegna, è molto complicato per un calciatore recuperare il ritmo giusto dopo un infortunio grave come la rottura del legamento crociato anteriore. Ad esempio, il suo attuale compagno di squadra Nicolò Zaniolo, dopo il secondo lungo stop di 6 mesi, non è mai riuscito a far vedere spunti di qualità all’altezza del suo primo periodo alla Roma.
Gianluca Scamacca deve avere pazienza e seguire al dettaglio tutte le indicazione dettate dal suo staff medico, al fine di rientrare in campo il prima possibile. Senza dubbio l’Atalanta e la Nazionale non vedono l’ora di poter riabbracciare il loro bomber, che ha fatto molto bene nell’ultima stagione di Serie A.
Serie A
Fiorentina, incontro Commisso-sindaco Funaro: i viola ancora al Franchi
Nel pomeriggio a Palazzo Vecchio c’è stato un incontro tra il sindaco di Firenze Funaro e il patron della Fiorentina Commisso, accompagnato dalla moglie e dal direttore generale Ferrari, ecco quanto emerso.
Un incontro cordiale quello che hai visto presentarsi per la prima volta il nuovo sindaco di Firenze e Rocco Commisso, argomento importante della conversazione e stata la ristrutturazione del franchi e del futuro della Fiorentina per quel che riguarda la prossima stagione.
Il cronoprogramma dei lavori prevedeva il trasloco della Fiorentina allo stadio Padovani, che necessiterebbe di costi importanti per renderlo agibile per la Serie A, per la prossima stagione ma la società gigliata ha voluto fare presente all’amministrazione la necessità di giocare al Franchi anche nella stagione nel 2025- 2026.
Queste le dichiarazioni del direttore generale Ferrari al termine dell’incontro, che lasciano trasparire un cauto ottimismo per quel che riguarda la richiesta viola: “Incontro andato bene. Il sindaco ha conosciuto Catherine e Rocco, ci siamo scambiati informazioni sul passato e sul futuro. Direi un incontro positivo, da cui ripartire. Non abbiamo ancora avuto un cronoprogramma, ci incontreremo di nuovo nei prossimi giorni per trovare una soluzione per far giocare la Fiorentina ancora al Franchi, anche per il ’25/26.
Per noi l’opzione Padovani non è percorribile. Abbiamo avuto rassicurazioni dal Comune che lavoreremo tutti insieme per trovare la soluzione migliore per la Fiorentina”.
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