Serie A
Genoa, Blaszquez: “Il Genoa deve lottare per l’Europa”
Il CEO del Genoa ha rilasciato un’intervista a Cronache di spogliatoio. In particolare ha parlato della trattativa più calda della Serie A, la trattiva Gudmundsson-Fiorentina.
Le dichiarazioni
Le parole del CEO del Genoa:
“Il dg viola Barone mi ha chiamato mentre ero a pranzo e gli ho detto: ‘Non vendo Gudmundsson, ti dico una cifra alta e te la dirò sempre più alta perché non voglio perderlo. Gli dissi 30 più bonus, avvisandolo: Se mi chiami domani, te la alzo e ti dirò 40 perché non vendo.
Io Albert lo capisco perché alla sua età andare alla Fiorentina era una opportunità, ma gli ho detto: ‘Mi dispiace, ma non sono aperto ad ascoltare un’offerta per te. Lui ha capito, ha riflettuto e mi ha inviato un messaggio. Eravamo a Firenze prima della partita contro l’Empoli, scrivendomi: ‘Ora dobbiamo lottare per il top-10’. Gudmundsson è uno dei cardini del progetto, se lo do via, perdo una parte importante. Se questa estate arriveranno 35 milioni, ci ragioneremo. I giocatori sono transitori. Guardate l’Atalanta: per fare squadre competitive, devi anche vendere. Non c’è niente di male, devi saper trovare i calciatori giusti”.
Il progetto Genoa
“Stiamo ripulendo, intanto. Abbiamo il 4° costo per punto del campionato comparato con il monte ingaggi. Abbiamo 14 milioni di ingaggi su calciatori che non utilizziamo, che abbiamo ereditato dalla vecchia gestione. Quando siamo arrivati c’erano 73 milioni di costi ingaggi con 40 di ricavi. Ora ne abbiamo 29 di ingaggi, di cui quei 14. Sfruttando bene quei 14, potremmo avere una rosa più forte e densa. Quando riusciremo a sfruttare, dovremo lottare per l’Europa. Come città, tifo e storia, il Genoa deve lottare in modo costante per l’Europa.”
Su Gilardino
“Ho parlato con Gilardino e gli ho detto che abbiamo un progetto su 3-4 anni. Ora sta a lui se sposarlo. Semplice e diretto. Come la filiera sul mercato: Ti faccio l’esempio di Malinovskyi. La parte sportiva mi ha detto che era meglio acquistarlo ora che a giugno. Io decido se accettare la proposta tecnica e quindi riportarla al board di 777, che è composto da 4 persone. Il mio compito è creare un gruppo di lavoro e dargli fiducia per sviluppare e crescere. Sono un po’ un headhunter interno. Io do la libertà di fare cose diverse. Devo saper scegliere bene le persone e dare i giusti compiti a chi è dentro. Il ruolo di ogni CEO è quello di non rendere la propria presenza sempre richiesta. Il mio compito è creare un gruppo di lavoro e dargli fiducia per sviluppare e crescere. Io do la libertà di fare cose diverse. Devo saper scegliere bene le persone e dare i giusti compiti a chi è dentro. A me piacere essere trasparente, non so essere in altro modo.”
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Per chi non ha visto la partita può pensare che oggi non ci sia stata partita”
Il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa al termine della partita persa dai toscani contro la Juventus.
Il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa al termine della partita persa dai toscani contro la Juventus. Tra i temi trattati, la partita contro i bianconeri, la motivazione di aver messo in panchina Goglichidze e la sfortuna avuta durante la gara.
Empoli, D’Aversa: “Bisogna ragionare sul risultato pesante, il morale non era alto nello spogliatoio”
I tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato oggi in conferenza stampa al termine della partita persa contro la Juventus. Tra i temi trattati, la partita contro i bianconeri e la sfortuna avuta e la motivazione di aver messo in panchina Goglichidze.
Per chi non ha visto la partita può pensare che oggi non ci sia stata partita
“Per chi non ha visto la partita può pensare che oggi non ci sia stata partita, ma abbiamo messo in difficoltà la Juventus per tutta la partita. Il rammarico è aver avuto infortuni e non mantenuto continuità per tutti i 90′. Bisogna ragionare sul risultato pesante, il morale non era alto nello spogliatoio”.
Perché Goglichidze in panchina?
“Questa domanda dovete farla ad altre persone. Ho messo i giocatori più convinti e avete visto anche il perché. Durante la settimana ha avuto qualche problema, però quando si entra bisogna dare il proprio contributo”.
C’è stata molta sfortuna oggi?
“Tutte le componenti, è questione di crederci più degli altri. Inzaghi ci ha costruito un’intera carriera nel crederci sempre. Ci sono tante situazioni, numericamente siamo partiti in difficoltà e non possiamo appellarci a nulla. Negli episodi non mi va di entrare nel dettaglio, perché posso creare solo alibi e la Juve ha vinto meritatamente, ma la tecnologia non ci ha permesso di andare sul 2-0 togliendoci il rigore per un fallo di mano giusto. Il rammarico è aver perso 4-1 e dobbiamo unire le prestazioni con un risultato positivo”.
Serie A
Juventus-Empoli, Thiago Motta: “Contento per Vlahovic. Su Yildiz…”
L’allenatore della Juventus ha parlato al termine dell’incontro contro l’Empoli all’Allianz, terminato con una roboante vittoria per i bianconeri per 4-1.
La Juventus torna a vincere in campionato, e lo fa in maniera sonora contro l’Empoli con un roboante 4-1. Dopo il grande spavento a pochi minuti dall’inizio del match con la rete di De Sciglio che aveva portato in vantaggio i toscani, i bianconeri hanno ripreso in mano il pallino del gioco.
Nella ripresa la doppietta in pochi minuti di Kolo Muani ha ribaltato lo svantaggio iniziale e spianato la strada agli juventini, che con le reti nel finale di Vlahovic e Conceicao hanno chiuso il match.
Nel post partita l’allenatore dei bianconeri Thiago Motta ha parlato della prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN.
“Complimenti ai ragazzi, si sono presi le loro responsabilità”
“Il ritorno alla vittoria quest’oggi è la miglior notizia. Devo fare i complimenti ai miei giocatori: sono felice per loro e per l’impegno che ci stanno mettendo sin dal primo giorno.”
“La sostituzione di Yildiz? Ecco il motivo”
“Sul pareggio avevo chiamato Vlahovic, ma sul gol di Kolo Muani ho preferito togliere Kenan e non il francese. Sulla seconda rete ha fatto una giocata bellissima, ma per lui è normale. Ha un grandissimo talento, non meritava di uscire, ma devo pensare al bene della squadra.”
“Vlahovic? E’ entrato convinto”
“Sono rimasto felice dal suo gol ma soprattutto del lavoro che ha fatto. Vedo la voglia e la rabbia che ha per la situazione generale dalla sua faccia. Lui ha sempre giocato anche quando non era al massimo della condizione, e oggi ci ha aiutato a vincere. Ora dobbiamo pensare al Como.”
Serie A
Torino, tegola per Vanoli: Njie rischia un lungo stop
Nuovo stop in casa Torino: questa volta a fermarsi è l’attaccante classe 2005, Alieu Njie, che rischia un lungo stop in seguito a uno scontro di gioco.
Altro infortunio in casa Torino. Stavolta a fermarsi è Alieu Njie, subentrato ieri al minuto 63′ contro l’Atalanta. Il classe 2005 rischia di stare fuori a lungo, il che potrebbe obbligare il club granata ad accelerare sul mercato nelle prossime ore.
Torino: grave infortunio per Alieu Njie
L’attaccante svedese arrivato al Torino nell’estate 2021, in seguito ad un forte contrasto con Cuadrado rischia un lungo stop. Si attendono le comunicazioni ufficiali, ma lo svedese rischia tre mesi di stop.
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