Serie A
Frosinone-Roma, vittoria sofferta per i giallorossi. Il ritorno di Smalling
Frosinone-Roma, la 25esima giornata inizia con una Roma sonnolenta di fronte a un Frosinone aggressivo e spesso e volentieri davanti alla porta giallorossa.
Frosinone-Roma, il primo tempo del match della 25esima giornata di Serie A fa sudare freddo i giallorossi.
Il Frosinone opta per uno schema 4-2-3-1, così come anche la Roma. Ma, nel caso dei giallorossi, la scelta di aggiungere un attaccante – Azmoun – a discapito di un terzo centrocampista inizialmente non ripaga.
Questa è anche la prima partita da titolare per l’ultimo arrivato della Roma Baldanzi: giocatore che sarà determinante nel secondo tempo, come vedremo più avanti.
Frosinone-Roma, il primo tempo
Il primo tempo è dominato nettamente dal Frosinone, molto aggressivo e capace di creare numerose occasioni da gol.
Al 39′ a sbloccare l’impasse della Roma è il giovane in prestito dalla Juventus Huijsen, che piazza un tiro micidiale da fuori area nell’angolino in alto a destra della porta.
Dopo il gol, però, il ragazzo va a zittire la panchina avversaria e si guadagna un cartellino giallo non necessario.
A netto di alcuni errori, è lui a determinare il corso del primo tempo, oltre all’ottimo Svilar, capace di parare un tentativo di gol davvero minaccioso al . Da evidenziare anche la lucidità e la prestazione di Paredes a centrocampo.
Lato Frosinone, a dominare nettamente sono due attaccanti, Soulé e Kaio Jorge, che mettono ripetutamente sotto assedio la porta giallorossa nel corso del primo tempo.
Frosinone-Roma, il secondo tempo
Per affrontare il secondo tempo, De Rossi rimescola le carte facendo uscire Lukaku – entra Pellegrini – e spostando Azmoun va a fare la prima punta.
Esce anche Huijsen, autore del primo gol, e gli subentra Llorente. Si torna ad un classico 4-3-2-1.
Al 54′ grande occasione per El Shaarawy, che però sceglie di crossare e riconsegna il pallone ai piedi dei gialloblu. Al 58′ Svilar salva un possibile gol di Lirola.
Al 66′, oltre ad un cartellino giallo per Mancini per fallo tattico, una sostiituzione per la Roma: fuori Kristensen, dentro Celik.
Per il Frosinone dentro Cheddira, Caso e Harroui; fuori Kaio Jorge, Lirola e Brescianini.
Al 68′ arriva il primo corner della Roma.
Al 72′ la Roma si distende di fronte all’intervento di Azmoun che porta al secondo gol giallorosso. Sorride De Rossi, che nel primo tempo era tanto furioso da scagliare bottigliette in direzione della panchina.
Ora il Frosinone deve correre ai ripari: fuori Reinier, dentro Barrenechea. Nel frattempo, per la Roma si riscalda Dybala, che poi non entrerà.
Al 76′, cartellino giallo anche per Azmoun.
All’81′ l’occasione per il terzo gol: su un tiro di Baldanzi c’è un check per un fallo di mano in area di rigore. Dopo il check del VAR il calcio di rigore viene assegnato alla Roma e calciato con mestiere da Paredes, che va a segno.
Un ritorno a sorpresa
All’82’ la sorpresa: il ritorno, dopo la prolungata assenza di 6 mesi per infortunio di Chris Smalling, che prende il posto di Angelino.
Esce anche Baldanzi: a prendere il suo posto è Aouar.
Il Frosinone tenta un’ultima mossa per smuovere le acque: all’88’ fa uscire Soulé e fa entrare Seck.
Il gioco non cambia: con un netto 0-3 si concretizza la quarta vittoria della Roma con Daniele De Rossi in panchina. La squadra occupa un saldo sesto posto con un montepremi di 41 punti, a 4 punti di distacco dal quinto posto del Bologna.
Serie A
Di Lorenzo: “Perdere fa male ma nelle sconfitte si può crescere”
Intervenuto ai microfoni di Radio CRC, il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha analizzato la sconfitta contro l’Atalanta.
Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo ha analizzato la sconfitta contro l’Atalanta, la seconda in questo campionato per la squadra di Conte, ai microfoni di Radio CRC.
Di Lorenzo torna sulla sconfitta contro l’Atalanta
Ecco le sue parole
“Perdere fa male ma nelle sconfitte si può crescere, fanno parte di un percorso: abbiamo già analizzato la partita e trarremo il massimo anche dalle sconfitte. Dispiace ma si va avanti, si pensa alla prossima partita. “Ripartenza in vista dell’Inter? La settimana è importante, dopo la sconfitta è positivo affrontare una squadra come l’Inter: è un test per capire il nostro livello, sono partite belle da giocare e vogliamo confrontarci con una grandissima squadra”.
Sull’Inter
“Vedrò l’Inter perchè guardo tantissime partite, sarà un match bello con l’Arsenal perché sono due squadre che stanno facendo bene. La guarderò da spettatore, con il mister poi entreremo nel dettaglio nei prossimi giorni. Un pregio e un difetto dell’Inter? Li vedremo con il mister, sicuramente sono una grandissima squadra e hanno aggiunto giocatori importanti come Zielinski che conosciamo bene. Un gruppo che da tanti anni gioca insieme, è un pregio che hanno. Domenica sarà una bella partita, non vediamo l’ora di confrontarci”.
Serie A
Genoa-Como, probabili formazioni e dove vederla
Genoa-Como, match valido per la 12^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Ferraris giovedì 7 novembre, alle ore 20:45.
La 12^ giornata di Serie A viene inaugurata da Genoa-Como: il Grifone di Alberto Gilardino è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale in campionato davanti ai propri tifosi. La squadra di Cesc Fàbregas, invece, cerca un successo esterno che non arrriva dal 3-2 contro l’Atalanta del 24 settembre scorso.
Qui Genoa
Grifoone che si dispone sul rettangolo con il 3-5-2, questa la possibile formazione dei padroni di casa per il delicato scontro salvezza con il Como: il terzetto composto da Vogliacco, Vasquez e Matturro agirà a protezione di Leali. Le corsie laterali saranno presidiate da Sabelli e Martin, mentre in mediana si candidano a partire dal primo minuto Thorsby, Badelj e Frendrup. In attacco Ekhator al fianco di Pinamonti, con Balotelli pronto a subentrare a partita in corso.
Qui Como
Fabregas risponde con il suo 4-2-3-1, ecco gli uomini su cui potrebbe fare affidamento: Audero tra i pali, quindi pacchetto arretrato composto da Goldaniga, Dossena, Kempf e Alberto Moreno. In mezzo al campo fiducia a Engelhardt e Mazzitelli, con Strefezza, il talentuoso Nico Paz e Fadera sulla trequarti a sostegno di uno tra Belotti e Cutrone.
Genoa-Como, le probabili formazioni
GENOA: (3-5-2): Leali; Vogliacco, Vasquez, Matturro; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Ekhator, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.
COMO: (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Engelhardt, Mazzitelli; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone. Allenatore: Fabregas.
Dove vedere il match
La partita si giocherà giovedì 7 novembre, con calcio d’avvio alle 20:45. La gara, in agenda per l’12esima giornata di Serie A, sarà trasmessa in esclusiva su DAZN. Per vedere sul piccolo schermo la sfida tra la squadra di Gilardino e quella di Fabregas è necessario installare l’app sulla propria smart tv di ultima generazione
Serie A
Fiorentina, Pruzzo che bordata: “Ai miei tempi tanti sarebbero stati ceduti!”
Roberto Pruzzo, l’ex bomber degli anni ‘80, ora commentatore radiofonico, è intervenuto a Lady Radio e ha parlato del momento viola anche in vista della sfida di Conference League di domani sera contro l’Apoel Nicosia a Cipro.
Fiorentina, Pruzzo: “Molte seconde linee sono da cedere”
Si è mostrato critico Pruzzo su alcuni giocatori in rosa della Fiorentina, secondo l’ex bomber giallorosso, con un passaggio importante anche in maglia viola, tante seconde linee hanno già sprecato la propria occasione: “Ai miei tempi molti dei giocatori che domani potrebbero giocare con l’Apoel sarebbero già stati ceduti o mandati in prestito.
Il livello che sta mantenendo la Fiorentina è molto alto, non può permettersi di aspettare quei calciatori che stanno facendo male, che di occasioni ne hanno già avute molte.”
Poi spiega cosa dovrebbe fare secondo lui la Fiorentina: “Ce ne sono poche di società in Italia che possono permettersi di avere 20 giocatori di pari livello, ma la Fiorentina deve riuscire ad avere più calciatori di livello alto possibile, magari nel giro di un paio di stagioni. I giovani per me dovrebbero essere sempre nel giro della prima squadra. I ragazzi dovrebbero allenarsi coi grandi, non solo essere pescati quando mancano tutti. Io così ci sono cresciuto”.Fioren
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