Esteri
Bayern Monaco, lotta per il successore di Tuchel

Il Bayern Monaco dovrà trovare un rimpiazzo per Thomas Tuchel, che a breve lascerà il club di Bundesliga. Il suo candidato ideale piace anche ad un club Premier.
Il Bayern Monaco ha individuato il suo candidato ideale per la panchina: peccato che interessi molto anche ad un altro club, ma di Premier League.
Con l’addio ufficiale di Thomas Tuchel a fine stagione, il club tedesco ha bisogno di un nome di grande prestigio come nuovo allenatore.
La concorrenza del Liverpool, che resterà orfano di Jurgen Klopp in estate, complica le cose, ma l’obiettivo è chiaro.
La prima scelta è senza dubbio Xavi Alonso, tecnico del Bayer Leverkusen. Lo riporta il giornalista Sky Florian Plettenberg su twitter.
In caso la trattativa con lui non dovesse andare in porto, le alternative ci sono e sono comunque importanti: Antonio Conte – sempre più vicino al Milan – Zinedine Zidane e l’ex allenatore della Roma José Mourinho.
Premier League
Manchester United, una grigliata in caso di vittoria Europa League

Il Manchester United, nonostante sia in finale dell’Europa League, ha deciso che in caso di vittoria non celebrerà il trofeo con la tradizionale parata.
Il Manchester United, nonostante abbia centrato la finale dell’Europa League che giocherà contro l’altra inglese il Tottenham, i dirigenti dei Red Devils hanno deciso in caso di vittoria di non celebrare il trofeo con la tradizionale parata con l’autobus, bensì con una semplice grigliata.

Christian Eriksen of Manchester United gives his team instructions during the Carabao Cup 3rd Round match Manchester United vs Barnsley at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 17th September 2024
(Photo by Mark Cosgrove/News Images)
Manchester United, nessuna parata in caso di vittoria dell’Europa League, semplice grigliata nel centro d’allenamento dei Red Devils
Per il Manchester United è tempo di austerity, visto la disastrosa stagione in Premier League per i Red Devils, 15° posto, il peggior piazzamento di sempre da quando la Premiership è nata nel 1992, il secondo peggiore includendo anche l’allora Prima Divisione, solo nel campionato 1973/74 fecero peggio, retrocedendo in Seconda Divisione. Neanche la conquista della finale dell’ Europa League che la vedrà di fronte all’altra inglese il Tottenham, può salvare questa disastrosa annata.
La cosa che ha destato stupore è la decisione di oggi da parte dei dirigenti dei Red Devils che in caso di vittoria nella seconda competizione europea, non ci sarà la tradizionale parata con l’autobus a due piani scoperto, che è una delle tradizioni delle squadre inglesi ( importata poi anche in Italia) di celebrare la vittoria di un trofeo. Ci sarà solo una semplice grigliata nel centro d’allenamento, così ha deciso l’azionista di maggioranza Jim Ratcliffe.
Quindi, pur essendoci una finale europea ed anche la possibilità in caso di vittoria di qualificarsi alla prossima Champions League, per i Red Devils il pessimo campionato è motivo di forte vergogna che anche un festeggiamento sarebbe solo di mascherare la pessima stagione, allora festeggiamenti ridotti al minimo forse per scuotere i giocatori per far meglio la prossima stagione.
Esteri
Ancelotti: “La mia sensazione è che a 66 anni sarò l’allenatore del Brasile. È una grande sfida, ma sono ancora l’allenatore del Madrid”

Il neo CT del Brasile Carlo Ancelotti, in una lunga intervista ha parlato del suo percorso con il Real e dell’entusiasmo di intraprendere il nuovo percorso.
Queste le parole di Carlo Ancelotti, il giorno dopo la sua nomina a nuovo commissario tecnico della Federazione Brasiliana:
“La mia sensazione è che a 66 anni sarò l’allenatore del Brasile. È una grande sfida, ma sono ancora l’allenatore del Madrid e voglio concludere bene l’ultima parte di questa fantastica avventura. Devo pensare ai giorni che mi restano qui, per il rispetto che nutro per questa squadra e per i suoi tifosi. Sono concentrato sull’ultimo tratto di questa spettacolare avventura. Quando ho capito che sarebbe finita? Bisogna guardare i fatti. Sono l’allenatore del Real fino al 2025. Me ne sono reso conto ieri”.
Successivamente si è soffermato anche sulla situazione attuale con il Real Madrid, spiegando il motivo per cui il club non abbia ancora comunicato ufficialmente la sua decisione:
“Il club pubblicherà la dichiarazione quando vorrà. Non c’è nessun problema. Non so quando lo faranno, lo faranno nel momento che riterranno opportuno. Non c’è niente da aggiungere”.
A differenza dei Blancos, la CBF ha invece avuto fretta: “Ognuno agisce come meglio crede”. “Il calcio, come la vita, è un’avventura che inizia e finisce. Ho sempre pensato che un giorno tutto finirà. Un periodo molto bello sta per finire, mi sono divertito molto. Ma, come in tutte le cose della vita, c’è un momento come questo. Non ho mai avuto problemi con questo club, è un club che custodisco nel cuore e che porterò con me anche quando questa avventura sarà finita. Sta per finire, dopo alcuni anni in cui abbiamo vinto molti titoli, con ricordi fantastici che dureranno tutta la vita”, ha proseguito Ancelotti.
“Non c’è frustrazione. Se il giorno in cui sono arrivato qualcuno mi avesse detto che avrei vinto 11 titoli in quattro anni, avrei firmato con il sangue. Questa stagione non è andata bene per molte ragioni. Ma è stato un periodo indimenticabile. Pentito di qualcosa? Ho ottenuto il massimo che potevo ottenere da me stesso. I titoli parlano da soli”.
Parlando della nuova sfida con il Brasile, ha ribadito:
“Sono molto felice ma non voglio spiegare qui, perché ho la maglia del Madrid fino al 2025 e ho molto rispetto per il club. Voglio rispettarla fino all’ultimo giorno. Volevo vincere il campionato, la Champions League, ma è andata così. Sono lo stesso molto felice”.
Ha poi parlato anche di quello che sembrerebbe essere il suo erede, Xabi Alonso:
“Gli voglio molto bene. Non ho consigli da dargli, perché ha tutti gli strumenti per diventare un grande allenatore in futuro”.
Infine, ha espresso le sue sensazioni sul legame con il club di Madrid:
“Non ho mai pensato che il Real Madrid non mi volesse. Madrid mi ama, mi ha sempre amato. Mi ha sempre dimostrato affetto. Non sarei potuto essere l’allenatore del Madrid per tutta la vita. È finita per molte ragioni: il club potrebbe aver bisogno di una nuova vita, non ne faccio un dramma. Mille grazie a questo club, tiferò il Madrid per tutta la vita. Finisce un periodo spettacolare; non avrei mai pensato di poter allenare il Madrid per sei anni, e invece è successo”.

Jude Bellingham e Hien in azione ( Foto KEYPRESS )
Liga
Real Madrid senza pace, infortunio anche per Lucas Vazquez

Lucas Vazquez del Real Madrid subisce un infortunio al muscolo pettineo sinistro, come confermato dalla stessa società: ecco come sta.

Carlo Ancelotti ( foto KEYPRESS )
Dettagli sull’infortunio
Il Real Madrid ha ufficialmente comunicato che Lucas Vazquez ha subito un infortunio al muscolo pettineo sinistro. Questo tipo di infortunio può richiedere un periodo di recupero variabile a seconda della gravità, ma è certo che il giocatore sarà assente per un po’ dalle competizioni.
Implicazioni per il Real Madrid
La perdita di Vazquez rappresenta un duro colpo per la squadra, soprattutto considerando il fitto calendario di partite tra campionato e competizioni europee. Il tecnico dovrà trovare soluzioni alternative in rosa per colmare la mancanza del giocatore spagnolo, che si è dimostrato versatile e prezioso in diverse situazioni di gioco.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano.
🚨⚠️ Lucas Vazquez has suffered an injury to his left pectineus muscle, Real Madrid confirm. pic.twitter.com/DP6gF3Q3K0
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 12, 2025
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