Serie A
Dumfries si avvicina all’Inter
Dumfries si avvicina all’Inter. Passi indietro significativi dell’olandese che si riavvicina al Club nerazzurro: si discuterà di cifre più ragionevoli
Fino alla vigilia della sfida con l’Atletico Madrid, il ruolo di Denzel Dumfries all’Inter sembrava ben definito: riserva di Matteo Darmian, quasi “designata” per via della questione legata al rinnovo.
Una situazione nota: la distanza tra l’olandese e l’Inter sembrava parecchio marcata. “Sembrava”, appunto.
Perché le cose potrebbero cambiare molto presto: Dumfries e l’Inter potrebbero riavvicinarsi.
Rinnovo possibile
A differenza di quanto notato negli ultimi mesi, la posizione di Denzel Dumfries e del suo entourage sembra essersi ammorbidita.
Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, l’olandese avrebbe compreso di aver richiesto troppo all’Inter per il prolungamento.
La richiesta di Dumfries
Stando a quanto emerso, Dumfries avrebbe chiesto un ingaggio da 5M€ all’anno: cifre che l’Inter non potrebbe sostenere per il rinnovo del laterale olandese.
L’offerta dell’Inter
Sempre secondo Calciomercato.com, il Club nerazzurro potrebbe offrire a quest’ultimo un ingaggio simile a quello proposto a Federico Dimarco: ovvero 4M€ a stagione.
Il tempo per la trattativa c’é, eccome: considerando il fatto che il contratto dell’olandese scadrà il 30 Giugno 2025.
Serie A
Juventus, la prima sconfitta porta le riflessioni sul futuro
Juventus, i bianconeri perdono l’imbattibilità in Serie A e scivolano a -16 dai partenopei. Tante colpe da dividere tra squadra, allenatore e dirigenza.
E così, anche l’ultimo baluardo della Juventus di Thiago Motta è caduto: l’imbattibilità in campionato. La sconfitta per 2-1 al Maradona contro il Napoli non solo segna il primo KO in Serie A 2024-25 per i bianconeri, ma apre una riflessione amara sullo stato attuale della squadra. È la terza sconfitta stagionale complessiva, dopo quelle con Stoccarda in Champions League e Milan in Supercoppa, ma questa ha un peso diverso.
Se a inizio stagione avessero detto che il primo passo falso in campionato sarebbe arrivato solo a fine gennaio, probabilmente molti tifosi juventini sarebbero stati soddisfatti. Ma la realtà oggi è ben diversa. Questa Juventus, rispetto alla scorsa stagione, ha perso terreno, punti e soprattutto identità. Dopo 22 giornate, i bianconeri si trovano a -16 dal Napoli, leader indiscusso della classifica, e lontanissimi dai 53 punti raccolti dalla squadra di Allegri nello stesso periodo l’anno scorso.
Juventus, una sconfitta che non nasconde gli altri problemi
A pesare non è solo la sconfitta, ma il dato più rilevante – e deludente – della stagione sono i 13 pareggi in campionato, a fronte di sole 8 vittorie. Numeri che spiegano gran parte del ritardo accumulato in classifica e che portano a interrogarsi sulle responsabilità di una stagione che sembra già segnata.
Le colpe, inevitabilmente, vanno suddivise. La squadra non ha offerto un rendimento adeguato. Basti pensare a Koopmeiners, uno dei grandi acquisti estivi, il cui contributo finora è stato ampiamente al di sotto delle aspettative. L’allenatore ha mostrato rigidità tattica e spesso è apparso indeciso nelle scelte di formazioni e cambi. Tuttavia, una parte importante delle responsabilità ricade anche sulla dirigenza.
Cristiano Giuntoli ha certamente avuto il merito di ringiovanire la rosa – con un’età media di 24,3 anni, la seconda più bassa in Serie A – e di ridurre il monte ingaggi. Ma questi risultati non bastano a mascherare alcuni errori significativi sul mercato come l’assenza di un vice-Vlahovic nella prima parte di stagione, la lentezza nel sostituire Bremer dopo il grave infortunio e una gestione delle emergenze non sempre efficace.
Un altro problema, forse il più profondo, riguarda la struttura societaria. Giuntoli si trova a lavorare in un contesto dove i vertici dirigenziali – dal presidente Gianluca Ferrero all’amministratore delegato Maurizio Scanavino – non hanno esperienza diretta nel calcio. L’assenza di figure forti, con competenze specifiche nel mondo sportivo, rappresenta un limite evidente. È una situazione che ricorda la fase più complicata della gestione Secco-Cobolli Gigli-Blanc, quando mancava quel mix di esperienza e autorità che avevano invece caratterizzato l’era di Marotta, Paratici e Nedved, guidati da Andrea Agnelli.
Ora la Juventus è chiamata a reagire, ma anche a guardarsi dentro. Se questa stagione servirà a costruire un nuovo ciclo, dovrà partire da una revisione profonda delle dinamiche societarie. Perché il talento in campo può fare la differenza, ma senza una guida chiara e uomini di calcio al comando, è difficile tornare a essere protagonisti.
Serie A
Lazio-Fiorentina: formazioni ufficiali, out Rovella
Lazio-Fiorentina è l’ultimo big match che chiuderà questa intensa domenica di calcio. Calcio d’inizio alle ore 20.45 allo stadio Olimpico: ecco le formazioni ufficiali.
La 22ª giornata di Serie A offre stasera un altro appuntamento imperdibile: Lazio-Fiorentina, uno dei due big match del turno. Allo Stadio Olimpico si affrontano due squadre dal presente molto diverso, ma con ambizioni europee che rendono la partita cruciale per entrambe.
La Lazio di Baroni arriva al confronto con il vento in poppa. Reduce da una convincente vittoria che ha garantito il 1° posto nella classifica di Europa League, la squadra capitolina sta vivendo un momento di fiducia. Nonostante l’assenza di uno dei protagonisti della stagione, Nuno Tavares, i biancocelesti sembrano avere tutte le carte in regola per puntare a un risultato positivo anche contro un’avversaria storicamente ostica come la Fiorentina.
Dall’altra parte, invece, la squadra di Vincenzo Italiano è alla ricerca di un’identità smarrita. La Viola sta attraversando il periodo più difficile della stagione, senza vittorie da sei giornate, e il match contro la Lazio rappresenta un banco di prova delicatissimo. Ritrovare compattezza, solidità difensiva e incisività sotto porta sono le priorità per i toscani, che non possono più permettersi di perdere terreno nella corsa per un posto in Europa.
Le motivazioni non mancano per nessuna delle due squadre. La Lazio vuole consolidare la propria posizione tra le prime quattro della classifica, mentre la Fiorentina, a dispetto del momento negativo, sa che un risultato positivo all’Olimpico potrebbe rappresentare la scintilla necessaria per invertire la rotta.
Lazio-Fiorentina: formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Dele-Bashiru; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni.
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Mandragora; Folorunsho, Gudmundsson, Sottil; Kean. All. Palladino.
Serie A
L’Empoli non sa più vincere: +2 sulla zona rossa
Col pareggio di ieri sera contro il Bologna, l’Empoli di D’Aversa ha allungato a 7 il numero di partite senza vittoria. La pressione inizia ad aumentare.
Al vantaggio iniziale di Colombo (al 5° gol in campionato) ha risposto Dominguez per una sfida che si è decisa tutta nel 1° tempo. Lo scarse rendimento ora rischia far scivolare i toscani in piena zona rossa.
Empoli, un pareggio che sa di sconfitta: la zona rossa si avvicina
L’ultima vittoria risale all’8 dicembre, più precisamente al poker rifilato in trasferta all’Hellas Verona. Da quel momento solo 2 punti nelle successive 7 partite. Davanti al proprio pubblico sono arrivate 3 sconfitte contro Torino, Genoa e Lecce mentre lontano dal Castellani prima l’Atalanta poi l’Inter hanno imposto la propria qualità.
In mezzo il pareggio in casa del Venezia con qualche rammarico. Infine il punto contro i felsinei che per lo meno smuove un minimo la classifica. Tuttavia, ora con gli scontri diretti fra le altre pretendenti alla salvezza il rischio è di ritrovarsi al terzultimo posto in pochi giorni.
Serve necessariamente un cambio di rotta, soprattutto in vista dei prossimi impegni che vedranno gli azzurri di scena a Torino contro la Juventus e la settimana successiva davanti al proprio pubblico contro il Milan. Due impegni decisamente complicati e arrivarci in questa situazione potrebbe voler dire scivolare inesorabilmente verso il fondo della classifica. Il mercato non ha ancora portato rinforzi significativi ma entro il gong finale qualcosa si farà.
-
Champions League5 giorni fa
Ultim’ora Milan, fallaccio di Royal su Jovic in allenamento-Video
-
Notizie2 giorni fa
Milan, scambio con il Bologna: i nomi in ballo
-
Calciomercato6 giorni fa
Ultim’ora Milan, il Galatasaray vuole Emerson Royal: i contatti
-
Notizie6 giorni fa
Esclusiva Calcio Style, Cardinale é pronto a vendere: una clamorosa indiscrezione
-
Notizie5 giorni fa
Milan, nessun vento di rinnovo per Moncada: la situazione
-
Serie A22 ore fa
Juventus, Di Gregorio: “Subiamo troppe rimonte, serve capire il motivo”
-
Calciomercato23 ore fa
Il Manchester City la spunta per Nypan? Ecco l’indizio di mercato
-
Serie A22 ore fa
Napoli, Spinazzola: “Con Conte non c’è mai riposo, ci fa dare sempre il massimo”