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Roma – Torino, collaboratore di Juric spia l’allenamento dei giallorossi | Fermato dalla polizia

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Torino, Juric

Una notizia clamorosa giunge da Roma, dove, un collaboratore di Juric è stato beccato a spiare l’allenamento dei giallorossi. È stato fermato dalla polizia

Roma – Torino, Juric ci ricasca

Ci risiamo. Come era già successo la scorsa stagione, quando sulla panchina giallorossa sedeva Mourinho, Michele Orecchio, analyst del Torino, era a Trigoria a spiare l’allenamento della squadra di De Rossi.

juric roma torino

Fonte: pagina Facebook del Torino

Fermato dalla polizia

Durante la rifinitura di ieri pomeriggio, quindi, Orecchio è stato identificato e subito fermato dagli agenti del Commissariato di Spinaceto. L’analyst trentaquattrenne, intercettato durante il controllo di routine che la polizia fa nel centro sportivo, è stato prontamente allontanato.

Il Torino spia la Roma, è la seconda volta

Come anticipato, è già la seconda volta che si verifica un episodio simile. Lo scorso anno lo stesso Orecchio, con tanto di dispositivi tecnologici per osservare di nascosto l’allenamento, era stato pizzicato da un collaboratore di Mourinho.

Roma – Torino, il match

Quella di stasera alle 18.00 sarà la partita che apre la giornata odierna di Serie A. È uno dei due posticipi, oltre a Fiorentina – Lazio, delle 20.45. La Roma arriva alla gara galvanizzata dopo il passaggio del turno in Europa League, ma sicuramente meno lucida, dopo la lotteria dei rigori. I giallorossi ambiscono ancora a un posto in Champions, che al momento appare alquanto lontano. I granata, di contro, puntano alla Conference League.

Serie A

Milan, Fonseca: “Non mi faccio problemi a parlare coi giocatori. Capitano? ce ne sono tre”

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Milan, Fonseca

L’allenatore del Milan Paulo Fonseca ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro l’Udinese, in programma domani alle ore 18.

Il Milan sta attraversando un momento difficile, soprattutto dopo la pesante sconfitta subita contro la Fiorentina. Il risultato deludente ha messo in evidenza alcune criticità, sia dal punto di vista tattico che mentale, e ha generato discussioni all’interno dello spogliatoio, segno che la squadra sta vivendo un periodo di tensione. L’atmosfera non è delle migliori, e i giocatori devono ritrovare compattezza e concentrazione.

La partita contro l’Udinese di domani è cruciale per ripartire con il piede giusto. Una vittoria è fondamentale non solo per ritrovare fiducia, ma anche per dare una spinta in vista dell’importante sfida di Champions League contro il Club Brugge, in programma martedì 22 ottobre. Il Milan ha bisogno di ritrovare il ritmo e l’energia giusta per affrontare al meglio i prossimi impegni, e un successo contro l’Udinese potrebbe dare la carica necessaria per affrontare il Brugge con rinnovata determinazione.

Milan, le parole di Fonseca

Milan

Di seguito le parole del tecnico Paulo Fonseca in conferenza stampa.

Fondamentale essere concentrati su domani?
“So che l’Udinese crea sempre grandi difficoltà e so che domani non sarà diverso. Loro sono una buona squadra, molto aggressiva, che gioca bene e che è molto motivata. Dovremo essere al massimo livello per poter vincere domani”.

Dopo Firenze era arrabbiato… Ora qual è il clima?
“Il primo giorno è stato buono perché non ho visto nessuno, ero arrabbiato. Dopo certe partite non mi piace vedere nessuno. Abbiamo avuto pochi giocatori in questi allenamenti, poi tutti i nazionali sono arrivati ieri. Abbiamo parlato della Fiorentina e preparato l’Udinese. Per me è stato molto importante ieri parlare di ciò che è successo a Firenze. Oggi abbiamo parlato dell’Udinese”.

Quali sono stati i temi?
“Tutto quello che voi pensate. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi. Li abbiamo, affrontiamoli”.

Ha l’impressione di non essere capito?
“La mia leadership non è da farla vedere fuori, io non sono un attore. Se abbiamo qualche problema, non me ne frega un cazzo del nome del giocatore. Io ci parlo. Frontalmente, direttamente, con la squadra o con i giocatori”.

Ha parlato con Ibra?
“Parlo tutti i giorni con lui, ne abbiamo parlato dopo Firenze anche”.

Chi ha sbagliato a Firenze verrà punito?
“Vediamo domani. Per me nessun calciatore è più importante della squadra. E chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità. Se qualcuno non segue questo spirito di squadra, per me è difficile”.

La critica che le viene mossa è che non ha in mano lo spogliatoio…
“Non ho bisogno di dimostrare nulla, non sono un attore. Nel calcio oggi c’è tanta necessità di farsi vedere, io invece sono così, dal primo giorno. Fate questa domanda ai calciatori, se sono stato così dal primo giorno o meno”.

Reijnders ha detto che “piano piano stiamo mettendo in pratica le indicazioni dell’allenatore”. A che punto è il processo?
“Voglio dire la verità. È difficile cambiare. È sempre difficile cambiare. Stiamo cambiando? Sì. Anche io ho fatto questa riflessione, e devo capire che è un cambiamento grande e devo essere più paziente. Abbiamo bisogno di più tempo per cambiare. Si cominciano a vedere cose che sono importanti, dobbiamo continuare. Non abbiamo tanto tempo per allenarci, piano piano dobbiamo migliorare in quello che io credo che dobbiamo migliorare”.

Chi al posto di Theo?
“Non ho deciso”.

Milan

DELUSIONE THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Prima della sosta diceva che non avrebbe fatto tanto turnover. Ora, in vista dei tanti impegni, cambierà?
“Magari. Abbiamo questa necessità in questo momento”.

Musah può giocare esterno?
“Penso che ho questa fortuna di avere un calciatore che può giocare in diverse posizioni. Giocare da esterno in questo momento non mi sembra una possibilità. Può giocare in altre posizioni”.

Domani può giocare Okafor?
“È una possibilità ma non so se giocherà”.

Chi sarà il capitano domani?
“Io sono arrivato qui e c’erano già tre capitani: Calabria, Theo e Leao, perché sono i giocatori con più partite nel Milan. Io posso essere d’accordo o no su questo, ma io devo rispettare questa decisione. Quello che io penso è che questa squadra ha bisogno di più leader. Per me non è importante chi ha la fascia, ma avere tre giocatori o più che condividano la leadership. Ci sono altri giocatori che possono aiutare questi giocatori nella leadership. E per me i leader non sono chi hanno la fascia. Ci sono altri giocatori che possono aiutare chi ha la fascia”.

A che punto siete?
“Sto lavorando molto per far crescere la squadra e farla arrivare a quello che io voglio. Quello che possiamo fare lo stiamo facendo anche col poco tempo che abbiamo, i giocatori stanno rispondendo bene. Dobbiamo continuare, continuo a credere che saremo un’altra squadra in futuro”.

È il primo momento cruciale?
“Qui tutte le partite sono importanti, per questo non penso troppo a lungo termine perché la più importante è domani. Domani abbiamo una partita troppo difficile, il poco tempo che abbiamo serve a concentrare il giocatore sulla prossima partita. Qui al Milan tutte le partite sono cruciali, decisive. Magari per i tifosi il derby è stato un momento decisivo, per me sono tutte decisive”.

Il cambiamento è difficile sul piano tecnico, atletico, tattico o psicologico?
“Tutto, sono tutti interconnessi. Possiamo parlare di tattica e di struttura… Pensate che abbiamo perso con la Fiorentina perché c’è stato un problema tecnico o tattico? Per me c’è di più. Penso che non abbiamo avuto la cattiveria, la voglia di correre più della Fiorentina. Questo è tutto nella testa. Possiamo lavorare su tutto, ma quello che per me è stato importante vedere è che non abbiamo avuto aggressività. E questo non è tattica. Dobbiamo correre più degli altri e non l’abbiamo fatto”.

Si può rivedere Pulisic trequartista con Chukwueze largo a destra? È possibile?
“Sì. Pulisic non sta giocando aperto in questo momento, è un trequartista a destra. È possibile”.

Come sta vedendo Royal?
“Al Tottenham ha giocato spesso come difensore centrale. Qui può fare il terzino bloccato, penso che sia il ruolo migliore per lui. Ma non abbiamo utilizzato questa struttura adesso.. E, giocando con Pulisic dentro, lui deve farsi la fascia. Il ruolo giusto per lui è fare il terzino bloccato”.

Milan

EMERSON ROYAL ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Liberali inserito dal The Guardian nella lista dei 50 giocatori del 2007 migliori. Dopo un’ottima prestagione ora non sta trovando spazio. Cosa gli manca?
“Ho sempre parlato che credo molto nei giovani che abbiamo: Jimenez, Bartesaghi, Zeroli, Camarca, Liberali, Cuenca… Sono molti i giocatori con qualità. Il Milan ha fatto bene a creare col Milan Futuro uno spazio per questi giovani, in Italia questa transizione non è facile per questi giovani: col Milan Futuro possono crescere e migliorare. Liberali ha giocato la prestagione contro Real Madrid, Barcellona. Partite di prestagione, ma per me è stato chiaro che è un giocatore di grande futuro se continua a lavorare umilmente, può essere un giocatore importante. Quando? Non lo. Quello che so è che è un ragazzo che lavora con noi, questa settimana ha lavorato con noi, ha grande qualità e deve continuare a fare il suo percorso di crescita. Se dobbiamo portarlo con noi deve essere il momento giusto, altrimenti diventa difficile per questo tipo di calciatore. Lui domani comunque sarà con noi”.

Pulisic è stanco?
“Ringrazio Pochettino che lo ha liberato prima. Sta giocando molto? Mah, abbiamo fatto sette partite, cosa si dirà a fine stagione? Poi è in un ottimo momento, è stato il più costante”.

Si sta divertendo?
“Mi piacerebbe divertirmi di più. Essere allenatore, non solo qui eh, non è una cosa molto divertente. Ci sono momenti diversi, è difficile a questo livello avere sempre il sorriso in faccia. Ma io porto sempre la mia passione tutti i giorni. La mia passione non cambia per nessuna ragione. Amo quello che faccio. È difficile, anche per i nostri familiari. Non arrivo tutti i giorni a casa col sorriso in faccia. Provo a dimenticare la mia professione una volta a casa, ma non è facile. Poi ci sono anche tanti momenti che mi piacciono tanto”.

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Serie A

Napoli, occhi puntati sul continente asiatico

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Napoli, De Laurentiis

Il Napoli sta tenendo d’occhio più di un profilo proveniente dal continente asiatico: oltre che ad una scelta tecnica, sarebbe anche una mossa di marketing.

Negli ultimi anni da stati asiatici come Giappone o Corea stanno fuoriuscendo sempre più giovani interessanti e capaci di giocare a calcio in contesti di alto livello. Il Napoli sta monitorando più di uno di questi giocatori poiché oltre ad essere delle ottime soluzioni da un punto di vista tecnico-tattico, acquistare questi calciatori rappresenterebbe una grande mossa di marketing per aprire un nuovo versante fra merchandising e diritti televisivi. Infatti, sarebbe importante attirare al mondo Napoli spettatori e tifosi anche dall’altra parte del mondo, che amano vedere i loro talenti confrontarsi con il calcio europeo.

Gli osservati speciali del Napoli: Kubo e Mitoma

Tra i giocatori asiatici più interessanti risaltano ovviamente i due esterni Kubo e Mitoma: il primo attualmente in forze alla Real Sociedad, mentre il secondo gioca nel Brighton, precedentemente allenato da Roberto De Zerbi. Entrambe hanno un costo piuttosto elevato e potrebbero rappresentare degli eventuali sostituti in caso di un’ipotetica partenza di Kvaratskhelia. Sono due giovani talentuosissimi, dotati di grande velocità, dribbling e rapidità palla al piede, capaci di servire assist e fare anche gol di rara bellezza.

Arsenal, Tomiyasu

Altri profili asiatici interessanti

Ci sono anche altri calciatori asiatici che potrebbero tornare utili ad Antonio Conte in futuro, come: Ko Itakura, difensore del Borussia Moenchengladbach o Kang In Lee del PSG, che però difficilmente lascerà Parigi. Un altro nome caldo è quello di Tomiyasu, difensore dell’Arsenal che più volte è stato accostato al Napoli in passato e che potrebbe tornare utile per completare il reparto arretrato.

 

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Serie A

Bologna, Italiano: ” Domani ci faremo trovare pronti, dovremo avere più fame di loro per fare punti”

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vincenzo italiano bologna

Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Genoa in programma sabato alle 15:00

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Bologna Vincenzo Italiano rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro il Genoa di Alberto Gilardino in programma sabato alle 15:00 allo stadio Lugi Ferraris.

Bologna, le parole di Italiano

Bologna

4 nuovi infortunati oggi, moltissime assenze, arrivate inaspettatamente all’ultimo
“Purtroppo è così, mi dispiace perchè si parla sempre che dopo le soste si può lavorare bene, poi però quando arrivano i nazionali tornano con qualche minuto nelle gambe, però a questo giro perdiamo Aebischer, Ndoye, Iling e Erlic, oggi Lucumi appena arrivato ha lavorato a parte. Lavoriamo una partita alla volta, ci faremo trovare pronti, ma sono molto dispiaciuto per questa situazione con i rientri dei nazionali, avremo tanti impegni nei prossimi 20, non mi fa piacere”

Ndoye recupera per la Champions? Cos’ha pensato per gli esterni? Dominguez è pronto?
“Aebischer problema all’adduttore, Ndoye carico di fatica, Erlic lesione, Iling simil Pobega al collaterale, ci vuole tempo per andare via. Dobbiamo iniziare ad attingere energie e prestazione da alcuni ragazzi che hanno dato meno e avuto poco spazio, serviva aspettarli. Sapevo e so che in questo cammino ci possono essere difficoltà, avete visto cosa succede, ti mancano giocatori importanti, pensi qualcosa e vieni smentito da qualcosa che accade. Dovremo essere tutti pronti, Karlsson Orso e Odgaard, tutti. Mi dispiace solo per questa situazione”.

Quali esercitazioni ha fatto per migliorare l’attacco?
“Mi dà da pensare, dobbiamo essere più bravi nella rifinitura, mettere il compagno nelle condizioni di fare gol, ne abbiamo parlato con i ragazzi, i gol devono arrivare anche dai centrocampisti, sulle palle inattive, dai difensori, in situazioni in cui dobbiamo ottimizzare. Dobbiamo continuare a battere su questo punto di vista. Sono convinto che nelle situazioni di ultimo passaggio possiamo migliorare “.

Karlsson?
“Si sta impegnando, sta cercando di raggiungere una condizione diversa, aveva una caviglia che non gli dava la possibilità di giocare in condizioni massimali, sta capendo le richieste dell’allenatore. Lì davanti dovremo essere capaci di sfruttare i momenti, ne ho parlato con lui, con il Parma ad esempio uno come lui deve dare qualcosa di più, ha tirato rientrando dentro il campo, lo deve cercare con maggiori intenzioni. L’infortunio estivo un po’ lo ha condizionato, la solita caviglia, un po’ ha perso era partito bene, ma lo sa anche lui sta lavorando, lo attendiamo. Lui è tranquillo lo sa, siamo 6 esterni, ora Iling e Ndoye non ci sono”.

Freuler ha sempre giocato in campionato, come andrà gestito?
“È un trascinatore, si merita tutto quello che sta raggiungendo, ha la fortuna di avere un grandissimo fisico, e questo gli permette di essere sempre al top. Spero che i gol inizi a farli anche qui, non solo in nazionale (sorride ndr)”.

Odgaard come sta? Lo vede anche punta?
“In questo momento visti gli infortuni ovviamente ne stiamo parlando, valuto tutti settimanalmente, partita dopo partita, vedo tutti e 6 gli esterni ad ogni allenamento, possono essere tutti utili. In attacco si vincono le partite, sono importanti i titolari e chi subentra”.

Come valuta Urbanski e Skorupski nella squadra e il giovane polacco Labedski?
“Di Skorupski e Urbanski c’è poco da dire, sono due giocatori importanti per la squadra, Urbanski è un titolare inamovibile della squadra della Polonia, Lukasz è un veterano, portiere affidabile e qui un leader.
Sono rimasto sorpreso di Jan Labedski, ha personalità e qualità, secondo me il Bologna in Primavera ha giocatori interessanti e Labedski è uno di questi”.

C’è stato sovraccarico di lavoro in nazionale secondo lei?
“I ragazzi convocati non vedono loro di giocare con le rispettive nazionali, capisco poi che quando si va in nazionale si fa fatica a lavorare in maniera intensa e facendo 180′ in 3 giorni i giocatori tornano stanchi e sovraccaricati, quindi noi non li rischiamo e di questo parlo quando dico della situazione “gratuita” degli infortunati”.

Dallinga e Castro sono due giocatori che possono coesistere come con Beltran l’anno scorso? Come state lavorando con Dominguez?
“No, per me sono tutte e due prime punte, nel forzare la partita a gara in corso si, ma sono due prime punte, due attaccanti, Beltran era più brevilineo. Lo abbiamo fatto a gara in corso con il Como ma sono due uomini d’area, due prime punte. Dominguez è arrivato con grande voglia, ha iniziato a mille, poi però è normale, è lontano da casa, c’è una fase di down inevitabile, ma ora torna sorridente, l’ho visto bene e sta crescendo molto”.

Un aneddoto con GIlardino?
“Abbiamo fatto 2000/2001 e 2001/2002, lui era giovane io ero un vecchio, arrivava da Piacenza, si è dimostrato poi un attaccante di grande livello, lo sappiamo tutti. Ci siamo salvati per due anni. Ho bei ricordi Gila, lo saluterò molto volentieri”.
Bologna

Domani il Genoa è affamatissimo.. ma anche il suo Bologna..
“Domani si affrontano due squadre che devono far punti, vedremo chi sarà più affamato dell’altro, a Marassi bisogna pareggiare questa voglia di far punti, poi chi sarà più bravo vincerà la partita, ma dovremo avere la stessa loro fame”.

Si aspetta un Genoa diverso anche come sistema?
“Vedremo se riproporranno lo schieramento visto come contro Roma e Juve, hanno tanti infortunati dovremo essere pronti a tutto”.

E Birmingham?
“Da domani ci penseremo, spero di recuperare qualcuno tipo Ndoye, ma concentriamo sul campionato e la partita di domani”.

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