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La Fiorentina ha il “mal da trasferta”: il dato è preoccupante
La vittoria agguantata all’ultimo secondo contro il Maccabi Haifa non cancella i dubbi sulla tenuta esterna della Fiorentina.
Il gol di Barak (sempre lui, dopo la rete decisiva in semifinale l’anno scorso contro il Basilea) evita alla Fiorentina l’ennesima trasferta senza il bottino pieno. E per di più contro una squadra che nemmeno giocava in casa, dato che le squadre israeliane hanno momentaneamente traslocato in terra ungherese.
Fiorentina, numeri horror fuori casa
Prima della partita di ieri sera, la formazione gigliata veniva da sei trasferte consecutive senza vittorie. In generale quest’anno sono state 18 partite fuori casa giocate dalla squadra viola, con appena cinque le vittorie ottenute lontane dall’Artemio Franchi.
Il dato diventa ancor più allarmante se si prendono in considerazione soltanto le partite europee, dove quella contro il Maccabi Haifa è stata appena la seconda vittoria in trasferta ottenuta in campo internazionale.
Leggermente meglio nei confini nazionali, dove la Fiorentina è ottava in classifica (in ex-aequo con il Monza) nella speciale classifica delle gare esterne.
Questa viola per Atene non basta
Un percorso diametralmente opposto a quello avuto l’anno scorso, dove la Fiorentina vinse sei delle otto trasferte disputate. Un trend che, fatto salvo per qualche incidente di percorso occorso fra le mura domestiche, ha portato i viola sino alla finale di Praga poi persa contro il West Ham.
Eppure, la sensazione che si ha guardando la Fiorentina è sempre quella di una squadra non piena. Se migliora il rendimento casalingo crolla quello in trasferta. Se migliora lo score contro le grandi peggiora quello contro le medio-piccole. Se la squadra si mostra più matura nell’affrontare un certo tipo di partite, vedi la trasferta di Udine o la gara interna vinta contro il Bologna, la cosa viene subito bilanciata da partite in cui i gigliati non riescono a esprimere la propria idea di calcio in maniera fluida e convincente.
E Vincenzo Italiano, almeno stando allo stato attuale delle cose, non sembra essere ancora riuscito a porre rimedio a questo atavico problema. La formazione toscana è in corsa per tutti e tre gli obiettivi di stagione, ma, esattamente come l’anno scorso, rischia di arrivare all’ultima curva con il consueto cerino in mano.
La Fiorentina vista a Budapest, ma soprattutto una squadra che ha vinto tre delle ultime tredici uscite stagionali, non pare attrezzata per nessuno degli obiettivi che si è posta. Viene quindi spontaneo domandarsi che senso abbia essere in corsa a Marzo per tutti gli obiettivi se poi si ha la latente sensazione che non ci sia la possibilità di centrarne nessuno.
Se si eccettua la possibilità di rimandare i giudizi sulla stagione fra qualche mese, ovviamente, nascondendosi dietro lo specchietto delle allodole di una stagione da protagonisti. Ma fra chi assiste a uno spettacolo e chi lo interpreta c’è una netta differenza. Anche il pubblico viene sempre ripreso dalle telecamere, ma l’applauso finale se lo prende chi sta sul palco. Gli altri partecipano e al massimo, al termine dello show, potranno dire “però io c’ero“.
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Florentino Pérez senza freni: “UEFA e FIFA stanno distruggendo il calcio: Superlega unica soluzione”
Non le manda a dire Florentino Pérez, presidente del Real Madrid. Durante l’assemblea dei soci del club, il patron ha toccato diversi argomenti.
Durante l’assemblea dei soci del Real Madrid, Florentino Pérez ha affrontato temi cruciali legati al futuro del calcio, intervenendo per la prima volta dopo le due sentenze favorevoli alla Superlega.
Le sue dichiarazioni hanno spaziato dalle critiche al nuovo format della Champions League, al calendario sempre più congestionato, fino alla necessità di un cambiamento radicale rappresentato dalla Superlega. Pérez non ha risparmiato critiche alla UEFA e alla FIFA, accusandole di anteporre i profitti al benessere dei giocatori e alla qualità dello spettacolo.
Le critiche di Florentino Pérez alla nuova Champions League
Pérez ha espresso tutta la sua insoddisfazione per il recente cambiamento nel format della Champions League:
“Il nuovo format ha dimostrato, come avevamo previsto, di non essere la soluzione ai problemi del calcio. La UEFA ha aumentato il numero di partite, ma ogni gara vale molto meno rispetto al passato. Nessuno capisce questo sistema: è ingiusto e ha ridotto il valore di ogni singola partita del 30%. Più partite non significano maggiore interesse, e la competizione susciterà passione solo alla fine della stagione. Questo non è ciò di cui il calcio ha bisogno”.
Un calendario insostenibile per i giocatori
Uno dei punti centrali del discorso è stato il sovraccarico del calendario, con conseguenze sempre più gravi per i giocatori:
“La salute dei calciatori è messa a rischio. Quest’anno, per esempio, potremmo giocare fino a 82 partite in una stagione, un aumento del 63% rispetto al passato. Gli infortuni sono in aumento: già in questa stagione abbiamo registrato nove rotture del crociato, lo stesso numero dell’intera scorsa stagione. Gli specialisti indicano la stanchezza come causa principale”.
Pérez ha portato l’esempio di Jude Bellingham per evidenziare il carico eccessivo:
“A soli 21 anni avrà giocato 251 partite. Beckham, alla sua età, ne aveva disputate solo 54. Questa pressione fisica e mentale è sproporzionata e insostenibile”.
Il pensiero di Florentino Pérez sul Mondiale per club
Pérez ha riservato parole dure anche per il Mondiale per Club, considerato un ulteriore ostacolo al riposo indispensabile dei giocatori. “La FIFA non si ferma. Ha aumentato il numero di soste internazionali e il numero di partite nei tornei esistenti. Ha creato nuovi format, come la Nations League e ora il Mondiale per Club, ignorando completamente il benessere dei calciatori. Dieci anni fa si giocavano 488 partite organizzate dalla FIFA; oggi sono 760. Tutto questo non ha niente a che fare con la sostenibilità dello sport, ma solo con l’avidità economica”.
La Superlega come risposta necessaria
Sul tema della Superlega, Pérez ha difeso con forza il progetto, descrivendolo come l’unica via per salvaguardare il calcio:
“Non vogliamo che il calcio diventi come Blockbuster, incapace di adattarsi al cambiamento e superato dai tempi. La Superlega è un’opportunità per riportare la grandezza nel calcio. La nostra proposta prevede calcio gratuito e un format interamente meritocratico. La recente sentenza della Corte Europea ha sancito la fine del monopolio della UEFA, restituendoci la libertà. Questo è un momento storico e sarà studiato nelle università. Non si tratta solo di celebrare una vittoria legale, ma di cogliere l’occasione per cambiare davvero il sistema”.
Il calcio deve tornare ai tifosi
Pérez ha infine sottolineato l’importanza di un calcio più emozionante e accessibile:
“In 122 anni, una squadra inglese ha giocato al Bernabéu solo 22 volte. L’Arsenal è venuto una sola volta e il Manchester United una in 16 anni. Questo non è lo spettacolo che i tifosi meritano. Vogliamo un sistema che metta al centro i tifosi, i club e i giocatori, non solo i profitti di UEFA e FIFA”.
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Curva Nord Inter: trovato il presunto arsenale
Proseguono le indagini sull’inchiesta riguardo le infiltrazioni malavitose nel tifo organizzato dell’Inter: perquisizione in un covo a Cambiago.
Stanno continuando in maniera costante le indagini relative all’inchiesta sulle presunte infiltrazioni criminali all’interno del tifo organizzato dell’Inter.
L’irruzione della squadra mobile: ecco cosa è stato trovato
Stando a quanto riportato dall’agenzia Adkronos, nelle ultime ore la squadra mobile di Milano avrebbe individuato un arsenale di armi a Cambiago. All’interno di un garage sarebbero stati trovati kalashnikov e mitragliette, oltre a svariate granate, proiettili e giubbotti antiproiettile.
Stando a quanto riportato il magazzino sarebbe vicino alla casa di Beretta e non molto distante dalla persona arrestata e attualmente detenuta al carcere di San Vittore.
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Coppa Davis: l’Italia cerca uno storico bis | Orario e dove vederla
Coppa Davis, appuntamento con la storia per l’Italia di capitan Volandri guidata da Sinner e Berrettini in campo: oggi la finale contro l’Olanda.
Dopo la vittoria dell’anno scorso con cui gli azzurri hanno riportato in Italia la storica coppa dopo l’unica vittoria del 1976, oggi pomeriggio l’Italia potrebbe rifare la storia con un bis fantastico.
Oggi l’Italia, alla nona finale di Davis, dovrà difendere il titolo contro l’Olanda, alla prima storica finale. Gli azzurri di Volandri hanno sconfitto gli olandesi ai gironi a Bologna lo scorso settembre.
Alle Final Eight di Malaga Sinner e compagni hanno sconfitto prima l’Argentina e poi l’Australia, mentre l’Olanda ha eliminato a sorpresa i padroni di casa della Spagna ai quarti e la Germania in semifinale.
Oggi Berrettini nel primo singolare affronterà van de Zandschulp, mentre Sinner nel secondo avrà di fronte Griekspoor. Se sarà parità sarà il doppio a decidere la vittoria finale.
Coppa Davis, Italia-Olanda: dove vederla
Italia-Olanda a Malaga avrà inizio alle ore 16: si potrà vedere su Raidue, Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e SuperTenniX.
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