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Juventus e Allegri ai titoli di coda

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Milan

Juventus e Allegri ai titoli di coda: 7 punti nelle ultime 8 gare certificano come il destino del tecnico livornese sia sempre più segnato.

Juventus e Allegri

Juventus e Allegri

Lo sosteniamo da tempo: la Juventus é entrata nel mood del cambiamento e al termine della stagione esso avverrà. Via Massimiliano Allegri, dentro un tecnico con caratteristiche differenti chiamato a sviluppare un nuovo progetto.

Da settimane si parla ininterrottamente del futuro tralasciando il presente con la Juventus che si ritrova in un vortice dannatamente negativo.

In termini di classifica la Vecchia Signora é in piena linea con l’obiettivo stabilito a inizio stagione: ma, quando porti a casa un solo successo nelle ultime 8 gare, i campanelli d’allarme iniziano a diventare assordanti.

Ma pensare che Allegri sia l’unico problema… sarebbe un grave errore.

La Juventus, per tornare a essere quella che tutti conoscono, al termine di questa stagione dovrà rivisitare più situazioni: a partire dal completare l’area sportiva inserendo qualche figura che vada a completare il lavoro di Giuntoli.

Le colpe di Allegri

Juventus

Massimiliano Allegri

Da una parte un girone d’andata da applausi, dall’altra i 7 punti maturati nelle ultime 8 gare rappresentano una media da retrocessione (0,87 a gara, peggio hanno fatto solamente Sassuolo, Salernitana e Frosinone).

Ora, al di là del tema gioco o del non gioco, colpisce soprattutto come Allegri nell’ultimo mese e mezzo non sia riuscito a scuotere il gruppo dal punto di vista mentale-motivazionale. Un segnale ben peggiore rispetto alle prestazioni sul rettangolo di gioco.

La squadra è demotivata e impaurita con un crollo verticale che non ammette repliche e che vede nel mister livornese il responsabile principale.

Nessun esonero immediato

Allegri

Coach Massimiliano Allegri of Juventus Fc during the UEFA Champions League Group H, football match between Juventus Fc and Paris Saint Germain, on 02 November 2022 at Allianz Stadium, Turin, Italy. Photo Nderim Kaceli – Credit: Nderim Kaceli/LiveMedia

Esonerare Allegri, in questo momento, sarebbe (forse) errato, anche perché all’orizzonte non si intravedono profili credibili e spendibili che possano accollarsi un impegno così dispendioso.

Pur alle prese con una situazione che va ben oltre il concetto di crisi, é possibile che con il minimo sindacale l’obiettivo possa essere raggiunto: superare in casa una Salernitana (ormai retrocessa), avere la meglio all’ultima giornata sul Monza e provare ad accaparrarsi qualche risultato qua e là.

Insomma: immaginarsi una Juventus che decide di cambiare subito il tecnico e che non trova la scossa auspicata, a cosa comporterebbe?

Cambierebbe il risultato con la Coppa Italia?

Juventus-Lazio

La Coppa Italia

Anche se Allegri dovesse chiudere con un titolo, lo scenario non cambierebbe.

Ragionare in maniera così superficiale porterebbe a confermare di aver smarrito completamente la bussola. Ma, se cambiamento in panchina sarà (e come da tempo confermiamo) è perché alla Vecchia Signora hanno maturato che serva una boccata d’aria fresca.

Tutto molto fisiologico, forse, anche constatando come Allegri rappresenti la scelta di una dirigenza passata e che non esiste più.

Uscita strategica

Calciomercato Juve, Allegri

Massimiliano Allegri

Con un contratto in scadenza il 30 Giugno 2025, Allegri ha confermato di non aver affrontato ancora l’argomento futuro con la Società: “Quando in società avranno deciso me lo faranno sapere“.

In più, l’ingaggio del tecnico livornese da 7M€ netti più bonus è impattante, specialmente se rapportando un rosso in bilancio che al 30 giugno 2024 si stima possa essere superiore a quello del 2022-23 (-123,7M€).

L’eventuale qualificazione alla prossima Champions League e l’accesso al Mondiale per Club, ormai ufficiale, rendono la situazione più sostenibile. A maggior ragione considerando l’ultimo aumento di capitale da 200M€.

Serie A

Cambiaso: “La Juventus è il mio Real. Devo ringraziare Allegri”

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Legrottaglie

In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Andrea Cambiaso ha affrontato diversi temi, parlando anche del proprio futuro alla Juventus.

Di seguito un estratto delle dichiarazioni dell’esterno della Juventus al Corriere dello Sport.

Juventus, le parole di Andrea Cambiaso

Su cosa significhi per lui la Juventus, Cambiaso ha risposto: “È la storia del calcio italiano, una seconda famiglia e un traguardo importantissimo nella mia carriera”.

Quanto alle voci sul Real Madrid: “Il solo fatto di essere stato accostato a un club come il Real Madrid mi sembra incredibile, più grande di me. Sono fiero dell’interesse che potrei suscitare, è gratificante e motivante sapere che qualcuno ti apprezza, però non ho ricevuto proposte concrete. In ogni caso, la Juventus è il mio Real Madrid“.

Sulla possibilità di chiudere la carriera a Torino: “Ho rinnovato fino al 2029 e vorrei restare il più a lungo possibile”.

Riguardo le ambizioni scudetto dei bianconeri, l’esterno non si tira indietro: “Siamo una squadra da vertice e la Juventus deve sempre puntare a vincere. L’Inter è la favorita e tra due settimane ci sarà lo scontro diretto. Prima, però, abbiamo due sfide molto difficili contro Lazio e Stoccarda“.

A proposito della Lazio: “È una squadra insidiosa, con grande dinamismo e tanto entusiasmo, fa paura. Non verranno a Torino per difendersi”.

Parlando di Fagioli e Pogba: “Aiutarli non è facile, non sempre basta una parola giusta. Alcuni demoni li comprendi solo se li vivi personalmente. Noi compagni e amici non possiamo pretendere di essere anche psicologi o medici, perché non abbiamo le competenze per risolvere certi problemi”.

Sul fantacalcio: “Quest’anno ho fatto follie per prendere Vlahovic. Segnerà almeno 20 gol, ne sono sicuro. Voglio aiutarlo. Poi ho speso il 10% del budget per acquistare me stesso. Il resto l’ho investito su Dusan e su Di Gregorio, perché fin dai primi allenamenti con Thiago ho capito che avremmo subito pochissimi gol”.

Parlando dei nuovi acquisti: “Li adoro. Koopmeiners è una macchina: sa cosa vuole e come ottenerlo. Thuram è un giocherellone. Di Gregorio sembra un duro ma in realtà è buono come il pane. Cabal è un po’ introverso, ma ha un grande potenziale. Douglas Luiz è pura genialità, è incredibile come gestisce il pallone e presto se ne accorgeranno anche i critici. Adzic è un diamante grezzo: ha 18 anni ed è appena arrivato dal Montenegro, ma sembra che sia qui da sempre. Kalulu è un soldato: non sbaglia mai. Nico Gonzalez è uno di quegli argentini che da avversari ti danno fastidio, ma quando giocano per te si butterebbero nel fuoco per aiutarti. Conceiçao è una vera bomba”.

Juventus, Motta

L’URLO DI THIAGO MOTTA INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Su Thiago Motta: “Già a Bologna mi aveva fatto scoprire aspetti del gioco che non conoscevo. Ora lo ritrovo ancora più determinato: con lui, non ci sono ruoli fissi, ma solo occupati degli spazi. Ha anche un suo modo unico di gestire il gruppo: non ci fa mai sapere chi giocherà fino a poche ore dalla partita, e questo rende gli allenamenti più intensi e la competizione interna più forte. E poi, ha sempre una mottata pronta. Finora ha avuto ragione su tutto perché è un visionario”.

Infine, su Allegri: “Gli voglio molto bene. Max mi ha regalato l’equilibrio mentale. All’inizio della scorsa stagione volevo fare tutto di corsa e lui mi ripeteva di andare con calma. L’eccesso di foga mi faceva perdere lucidità, e lui è stato il primo a darmi delle scarpe comode per arrivare lontano”.

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Serie A

Roma – Inter, probabili formazioni e dove vederla

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Roma-Inter e’ un match valido per l’ottava giornata di serie A. Qui di seguito le ultime notizie sulla gara, le probabili formazioni e dove vederla.

Messa da parte un’altra sosta per le nazionali, il campionato torna a scaldare i motori per l’ottava giornata.

Impegno cruciale per l’Inter seconda in classifica, in casa di una Roma chiamata a fornire risposte ai suoi tifosi.

Qui Roma

Dovbyk tiene in ansia Juric, con l’ex Girona in dubbio in quanto non al meglio. Semmai dovesse farcela, assieme a lui in attacco partiranno Dybala e Pellegrini.

Celik e Angelino favoriti dal 1′ sulle fasce, mentre Hermoso e’ pronto a una maglia da titolare in difesa.

Kone e Cristante due di mediani centrali.

Qui Inter

Zielinski resta ad Appiano Gentile, complice l’elongazione muscolare rimediata in nazionale.

Barella dovrebbe recuperare per riprendersi in suo posto in mezzo.

In difesa Pavard favorito su Bisseck, poco sicuro in questo scorcio iniziale di campionato.

Probabili formazioni

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Kone, Cristante, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Ivan Juric

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi

Dove vederla

Roma-Inter, in programma domenica sera alle ore 20.45, sarà visibile in esclusiva sull’app DAZN.

Il servizio sarà fruibile su TV, PC, tablet e sugli altri dispositivi idonei.

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Serie A

Udinese, Payero vede il Milan? Runjaic sorride

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payero udinese

L’Udinese prepara la trasferta di San Siro contro il Milan e può farlo con un uomo in più. Payero sembrerebbe pronto a rientrare in occasione del match.

Il centrocampista si era fermato durante il match di Coppa Italia contro la Salernitana del 25 settembre scorso. Da allora ha saltato tutti i match fino al pieno recupero.

Udinese, Payero in gruppo: ci sarà col Milan?

Stando agli ultimi aggiornamenti, l’italo-argentino ha svolto in gruppo la seduta odierna tenutasi presso il centro di allenamento bianconero. Con tutta probabilità Runjaic lo convocherà per la sfida in programma sabato 19 alle ore 18 in quel di Milano.

Udinese-Lecce payero

Kosta Runjaić ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Con Thauvin pienamente recuperato e pronto a tornare in campo, anche Payero sembra aver smaltito il problema fisico. Contro i rossoneri dunque, dovrebbe esserci il ritorno di entrambi rispettivamente dietro a Lucca e sulla linea centrale di centrocampo.

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