L’Atletico Madrid rischia di rimanere senza casa per 15 giorni. A richiederlo l’Antiviolenza spagnola dopo gli episodi durante il match contro il Real Madrid.

Il Wanda Metropolitano, dal 2025 Riyadh Air Metropolitano, rischia di rimanere chiuso per 15 giorni. Questa è la richiesta che la Commissione Antiviolenza presenterà alla Segreteria di Stato dopo i brutti avvenimenti successi durante il derby contro il Real Madrid proprio nella casa dei Colchoneros.

Infatti, durante la sfida contro i Blancos, diversi componenti della parte più calda della tifoseria dell’Atletico hanno bersagliato l’ex di turno Courtois con il lancio di oggetti, tra cui accendini, che hanno costretto l’arbitro del match a interrompere momentaneamente la gara.

Come riportato da Marca, la situazione si è aggravata a causa dell’invasione di campo, dei simboli nazisti presenti sugli spalti e della presenza addirittura di un coltello. Inoltre la società spagnola dovrà pagare una multa di circa 65 mila euro.

La Commissione Antiviolenza vuole condannare a tutti i costi gli episodi inaccettabili successi nel match del 29 settembre scorso. Infatti, il club di Madrid oltre a questa possibile sanzione dovrà sborsare altri 45 mila euro e sarà costretta a chiudere parzialmente l’estremità sud inferiore del Wanda Metropolitano per i match contro Leganes, Las Palmas e Alaves.

La polizia è alla ricerca di circa 20 sospettati degli episodi, mentre l’Atletico Madrid ha già espulso 4 tifosi.

Il Real Madrid ha reso noto che oggi Dani Carvajal è stato operato in seguito alla rottura del legamento crociato anteriore, del legamento collaterale esterno e del tendine popliteo della gamba destra.

I blancos hanno comunicato che l’operazione è riuscita perfettamente, ma si prevede un lungo periodo di stop prima che possa tornare in campo.
Secondo le prime stime, Carvajal potrebbe restare fuori dal campo per molto tempo, con i tempi di recupero che normalmente si attestano intorno ai 10 mesi per infortuni di questa entità.

Real Madrid, il bollettino medico

A seguire il comunicato del Real Madrid:

“Il nostro giocatore Dani Carvajal è stato operato oggi con successo per una lesione del legamento crociato anteriore e un’instabilità posterolaterale del ginocchio destro, sotto la supervisione dei Servizi Medici del Real Madrid.

Carvajal inizierà il suo processo di recupero nei prossimi giorni.”

L’ex portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, ha parlato ai microfoni del Mundo Deportivo soffermandosi sulla sua nuova avventura al Barcellona.

Wojciech Szczesny ha le idee chiare per la sua avventura al Barcellona. L’ex portiere della Juventus aveva appeso i guanti al chiodo al termine della stagione scorsa ma la chiamata improvvisa del club spagnolo, causa infortunio di Ter Stegen, lo ha riportato sui campi di gioco.

L’ex Arsenal ha rilasciato una breve intervista ai microfoni del Mundo Deportivo soffermandosi proprio sul trasferimento in blaugrana.

Wojciech Tomasz Szczęsny guarda avanti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Barcellona, le parole di Szczesny

“Sono freddo e ambizioso, sono venuto al Barcellona per vincere. Vorrei vincere trofei che non ho mai vinto prima; c’è la Coppa, il Campionato e la Champions League e spero di vincerne almeno due e di alzarli al cielo.

È una storia molto strana per me perché il giorno prima che Marc si infortunasse ero sicuro al 100% che avrei detto di no a chiunque. Ma quando ho ricevuto la chiamata del Barça è cambiato tutto: Ho guardato mia moglie sperando che mi dicesse “non farlo”. Ma non si può dire no al Barcellona. La storia del club e l’onore di indossare questa maglia mi ha fatto cambiare idea. E non credo che lo avrei fatto per nessun altro. Probabilmente era il destino. Comunque quella che mi ha spinto di più è stata mia moglie.

Ho giocato più di 600 partite nella mia carriera e non mi interessa se devo tornare in campo contro una squadra più piccola o contro il Bayern. Voglio essere preparato prima perché mi aspetto molto da me stesso. Il livello richiesto per rappresentare Il Barcellona è altissimo.

Quindi non rimetterei me stesso o il club prima di essere pronto. Non ha senso. Quando accadrà non lo so, potrebbe essere alla prossima partita o tra due mesi. È una decisione dell’allenatore. Io devo solo prepararmi al 100% e fare del mio meglio, ma al momento non sono ancora pronto”.