Serie A
Fiorentina, una sosta utile per tre
La Fiorentina da qualche ora ha ripreso gli allenamenti dopo l’evento tragico che ha colpito il mondo viola. Sotto gli occhi attenti e paterni di Commisso è ripresa l’attività al Viola Park.
La sosta per le nazionali ha privato Italiano di alcuni giocatori, ma permette al tecnico viola di lavorare soprattutto su tre elementi per riportarli al top della forma dopo essere rientrati negli ultimi turni tra i convocati dopo infortuni e vicende sanitarie varie.
In questi giorni si lavorerà per portare a pieno regime Dodò, già rientrato per qualche spezzone di gara, Gaetano Castrovilli, reduce dal grave infortuno al ginocchio, e Kouamé, che era rientrato, vincente, dalla Coppa d’Africa, ma avendo contratto la malaria.
Come alcune immagini che la società ha diffuso attraverso i propri canali ufficiali, un lavoro importante di recupero si sta facendo anche per Belotti, che arrivato a Firenze dopo una stagione e mezza giocata con il contagoccie, da fine gennaio ha giocato 9 gare consecutive di cui sette da titolare.
Serie A
Vieri: “Vlahovic deve lavorare sereno, i goal prima o poi arriveranno”
L’ex attaccante dell’Inter Christian Vieri ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Tuttosport relative all’attaccante della Juventus Dusan Vlahovic
L’ex attaccante di Inter e Lazio e attuale opinionista sportivo Christian Vieri ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Tuttosport relative legate alle difficoltà che sta riscontrando l’attaccante della Juventus Dusan Vlahovic in questa stagione e non solo.
Le parole di Vieri
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex attaccante Christian Vieri ai microfoni di Tuttosport relative al momento di stagione che sta vivendo il bomber della Juventus Dusan Vlahovic:
“Deve cercare di stare tranquillo, lavorare per la squadra, prepararsi, allenarsi bene: i gol prima o poi arriveranno. Si parla di attaccanti solo quando non segnano. Lui deve stare sereno e basta, i gol, lo ripeto, arriveranno, anche perché li ha sempre fatti”.
Serie A
Roma, Ranieri sempreverde: serve davvero un nuovo allenatore?
Sembrano passati secoli dalla Roma vista con Jurić in panchina. Ranieri ha riportato calma ed entusiasmo con la sua solita eleganza.
Claudio Ranieri sembra essere tornato nella capitale con l’aura di un salvatore. La Roma, reduce da mesi tormentati dopo la spaccatura insanabile con Daniele De Rossi e una breve ma terrificante parentesi con Ivan Jurić in panchina, sembrava sull’orlo del precipizio. Eppure, con il tecnico testaccino in panchina, il club giallorosso ha ritrovato entusiasmo, serenità e una direzione chiara.
Roma, il ritorno del profeta
Ranieri non è un nome qualunque. Dopo una carriera lunga e piena di successi, la sua consacrazione definitiva è arrivata nel 2016 con l’incredibile vittoria della Premier League alla guida del Leicester. Un trionfo che non solo gli ha regalato una seconda giovinezza professionale, ma anche un credito illimitato, giustificato dalla sua capacità di ottenere risultati con eleganza, professionalità e rispetto.
Oggi, a 72 anni, Ranieri ha dimostrato di non essere solo un traghettatore. Dopo aver battuto la Lazio in un derby fondamentale, ha restituito credibilità a una squadra che sembrava smarrita.
Non è solo una questione di risultati: Ranieri ha ricucito uno spogliatoio a pezzi, rilanciando giocatori come Pellegrini, Paredes e Dybala, che sembravano ormai fuori dal progetto. Il suo lavoro ha riportato calma in un ambiente storicamente turbolento.
Una scelta logica per il futuro?
Il mercato invernale potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti per Ranieri e la sua Roma. Con qualche rinforzo mirato, i giallorossi potrebbero ambiare a un posto in Europa con lui alla guida.
Ma il prossimo anno, chi potrebbe davvero sostituirlo? I grandi nomi richiedono tempo, convinzione e, spesso, budget importanti. Al contrario, Ranieri offre certezze immediate, equilibrio e una conoscenza profonda dell’ambiente giallorosso.
I Friedkin devono affrontare una scelta importante: puntare su un allenatore già radicato e rispettato o ripartire da zero con il rischio di nuovi fallimenti? Ranieri rappresenta una soluzione semplice e al contempo efficace. Dopo tutto, certe volte la risposta ai problemi più complessi è la più semplice: Ranieri e la Roma, un connubio che non passa mai di moda.
Serie A
Juventus, Toni: “Vlahovic? I numeri dimostrano che è il più prolifico”
Alla Juventus è ancora crisi Vlahovic. Sulla questione si pronuncia anche un giocatore che è un ex dei bianconeri: l’attaccante Luca Toni.
Campione inespresso o bluff? Dusan Vlahovic continua a dividere l’opinione della tifoseria e chi con il calcio ci lavora.
Tra questi anche l’ex Campione del Mondo e vincitore della Scarpa d’Oro Luca Toni, che come attaccante ha giocato anche tra le fila della Juventus.
Sul caso Vlahovic ha espresso la propria opinione dalle pagine di Tuttosport.
Juventus, Luca Toni su Dusan Vlahovic
Questo il punto di vista dell’ex attaccante sul serbo: “Alla fine i gol li segna, anche se ci si aspetta sempre qualcosa in più. Bisogna però guardare l’intero reparto offensivo di Thiago Motta: se non segna lui, potrebbero farlo centrocampisti, esterni o difensori.
A me piace come attaccante, anche se a volte sembra un po’ nervoso. Va capito, però, che la maglia pesa. Sembra quasi che ogni cosa sia colpa sua, ma i numeri dimostrano che è lui il più prolifico“.
Vlahovic, i numeri
In questa prima parte di stagione, l’attaccante serbo ha disputato 23 partite in totale: 16 in Serie A, 1 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa Italiana e 5 in Champions League, segnando 12 gol.
Con la Juventus ha collezionato finora 124 presenze e 53 reti, mentre alla Fiorentina ha realizzato 49 gol in 108 partite.
Prima di approdare in Italia, ha giocato 27 partite con il Partizan Belgrado, segnando 3 reti. A livello internazionale, conta 13 gol in 32 partite con la Nazionale maggiore della Serbia, oltre a 6 reti in 11 presenze con l’Under 19. Nel suo percorso figurano anche 3 partite con l’Under 21 e altre 3 con l’Under 15.
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