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Calzona: “Per la Champions ci siamo ancora. Su Raspadori e Simeone…”

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Francesco Calzona, tecnico del Napoli, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la brutta sconfitta interna (0-3) contro l’Atalanta.

Napoli, le parole di Calzona post-Atalanta

Leggi anche “Le Pagelle di Napoli-Atalanta” e “Napoli, contestazione al Maradona“.

Di seguito, un riepilogo della sua intervista:

❝Ci sono meriti tanti meriti dell’Atalanta, ma anche tanti demeriti nostri. Quando abbiamo il pallone riusciamo anche a creare abbastanza, questa è la prima partita senza reti da quando ci sono io, ma quando non ce l’abbiamo siamo troppo fragili. Dobbiamo trovare più solidità difensiva: così non va bene.

Le possibilità di andare in Champions si sono ridotte, ma dobbiamo guardare avanti, migliorare e cercare di vincere le gare. La matematica non ci condanna, ma le possibilità sono minime.

Tutto comincia da come si muovono gli attaccanti. Non è un problema di linea difensiva, ma di collettivo. Se la pressione è singola e non di squadra diventa complicato. Oggi non l’abbiamo fatto: ci vuole continuità. La fase difensiva deve essere organizzata e specialmente oggi l’abbiamo fatto troppo poco.

Quest’anno abbiamo trenta punti in meno dello scorso anno, ma le vicissitudini le conosciamo tutti. Sono stati cambiati tre allenatori e chi è arrivato non è stato aiutato. Avremmo avuto bisogno di una situazione più lineare. Sono quelle annate che nascono in un certo modo e non possiamo fare niente.

Perché Raspadori a sinistra? Simeone ha alleggerito Osimhen. Raspadori si allena bene e mi dà garanzie, poi può fare non benissimo. Non penso che Simeone sia felice, tuttavia con il cambio di modulo abbiamo creato qualcosa nella confusione ma al contempo siamo diventati più vulnerabili.

Lui si sente una prima punta, me l’ha detto. Davanti abbiamo tre attaccanti e in mezzo gioca un giocatore del livello di Osimhen. Cambiare modulo porta il centrocampo a due, con Lobotka che deve coprire più campo e Anguissa che non è al meglio. Si cerca di dare più solidità e davanti viene sacrificato qualcuno, come Simeone che sicuramente meriterebbe di giocare di più.❞

Calzona

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Juventus, che succede a Koopmeiners? La situazione

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juventus Koopmeiners

La Juventus, come Koopmeiners, si trova in una situazione complicata: tra eccessiva speculazione tattica e risultati che tardano ad arrivare.

La Juventus, ad oggi, non ha ancora perso una partita in campionato, ma è anche vero che imbattuti non vuol dire per forza punti. Infatti, la squadra attualmente non si trova in linea con le aspettative di inizio campionato. Aspettative che vedevano come obbiettivo minimo fissato dalla dirigenza il quarto posto: aspettativa che, seppur ancora raggiungibile, non sembra più cosi scontata.

Koopmeiners

Teun Koopmeiners perplesso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il bilancio delle ultime 10

Il grande problema della Juve è da ricercarsi nella mancanza di riferimenti. Sia in difesa che in attacco, passando per gli infortunati. Da un Koopmeiners che non la tocca mai ad un Yildiz schierato come mediano, fino al vuoto in difesa lasciato da Bremer.

Nelle ultime 10 tra campionato e coppe sono arrivate solo 3 vittorie, un numero troppo basso se teniamo conto delle grandi spese fatte sul mercato e del calibro dei giocatori acquistati. Uno su tutti Teun KoopmeinersIl giocatore rincorso tutta l’estate da Giuntoli, che decise di fare carte false pur di venire alla Juve, ma che, fino ad ora, non è valso i sessanta milioni spesi per portarlo in bianconero.

Lo sviluppo di Koopmeiners

Il Koopmeiners che arriva a Torino è un centrocampista totale per definizione. Reso tale da Gasperini, che lo migliorerà a tal punto da essere in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: dalla mediana alla trequarti.

L’allenatore italiano prenderà un giocatore abituato a giocare principalmente in 2 sistemi (4-2-3-1) e (4-3-3). Nei quali ricopriva principalmente il ruolo di mediano, salvo un passaggio a difensore centrale quando (allora all’AZ) era allenato da Van Der Brom.

Il grande risultato dell’allenatore italiano fu quello di adattare il giocatore al sistema (3-4-2-1) della Dea, comprendendo e valorizzando al meglio le straordinarie doti dell’Olandese.

Non è tutto merito di Gasperini, però: Koopmeiners aveva già fatto intendere di poter giocare avanzato. Basti pensare che, nella sua esperienza all’AZ dal 2017 al 2021, è riuscito a mettere insieme in 124 presenze 43 goal e 17 assist, pur giocando in una posizione arretrata.

Le ultime 2 partite di Koopmeiners

Nelle ultime 2 uscite con la Juventus, rispettivamente contro l’Aston Villa e il Lecce, abbiamo avuto modo di vedere un Koopmeiners spaesato e spesso senza palla.

Nello specifico a Birmingham contro i Villans, il numero 8 tocca palla 39 volte, 4 volte in meno di Di Gregorio. Fattore che si ripete Domenica sera al Via Del Mare, dove, nei 90 minuti in cui è stato in campo, riesce a mettere insieme sì 20 tocchi in più ma non riesce quasi mai ad essere incisivo: a discapito di una precisone nei passaggi del 89%.

I dati di Koopmeiners

Il grande problema di Koopmeiners è da ricercare nei sui dati. Se l’anno scorso l’olandese riusciva spesso a trovare la porta, quest’anno non riesce più a farlo.

La precisione nei suoi tiri è crollata a dismisura. L’anno scorso la statistica riguardo la precisione dei tiri si aggirava intorno ai 20 punti percentuali. Al contrario, quest’anno si trova allo 0%.

Scavando più a fondo, però, verremo a scoprire che il dato appena citato è l’unico in calo rispetto alla scorsa stagione. Koopmeiners ad oggi nella Juventus tira di più rispetto allo scorso anno e questo lo porta ad un notevole incremento degli expected goals sui 90 minuti, altro dato in grande crescita.

Questi dati ci aiutano a capire che il giocatore c’è ed è pronto a sbocciare, dunque non ci rimane che aspettarlo.

La possibile svolta

Il vero problema di Koop con questa Juventus è da ricercarsi nella poca incisività data da un gioco che lo vede troppo spesso lontano dal pallone, non garantendogli il controllo dell’azione.

Il giocatore così si trova costretto ad allargarsi esternamente pur di ricevere, fattore che inevitabilmente lo porta a spostarsi dalla zona di possesso che tanto gli piace.

Presto tutto cambierà (si spera) con il ritorno di Dusan Vlahovic, che permetterà all’olandese di ritrovare centralità nel sistema e di sfruttare le tante occasioni create in area di rigore (dato dei tocchi quasi raddoppiato rispetto alla stagione 23/24) che ha avuto in queste partite.

Alessandro Nardi

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Pogba tra i flop del 2024: torna il Premio Calciobidone

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Juventus Pogba

Torna più forte che mai il bidone d’oro della Serie A 2023-2024. Stiamo parlando del noto riconoscimento satirico e irriverente (unico nel suo genere) ‘Calciobidone‘ assegnato al peggior calciatore straniero dell’ultimo campionato di Serie A. Chi vincerà quest’anno l’ambito titolo del calciobidone, i ‘Razzie Awards’ del Calcio Italiano? Da oggi (per tutto il mese di dicembre) gli appassionati, come da tradizione, potranno decretare il vincitore del Premio Calciobidone 2024 (ribattezzato negli anni come l’erede del bidone d’oro).

Nel video sotto la presentazione ufficiale dei candidati al titolo e dei membri della giuria, deputati a selezionare i calciatori della ‘strepitosa’ e ‘spettacolare’ Flop Ten da votare in questo mese. La Commissione, presieduta e guidata dal blogger e scrittore pontino Cristian Vitali, è formata quest’anno da vari giornalisti del calibro di Ivan Zazzaroni e Darwin Pastorin.

I ‘Razzie Awards’ del Calcio Italiano, come ogni anno, promettono scintille e grande spettacolo. E’ stato Paul Pogbacentrocampista della Juve, il Calciobidone 2023, ‘titolo’ che certifica la peggior delusione straniera calcistica dell’anno in Serie A. Per il terzo anno consecutivo ha prevalso uno straniero della Juventus, nella classifica delle delusioni a cura di Calciobidoni, del Guerin Sportivo e di Calcio 2000. Dopo il gallese Ramsey nel 2021 e il brasiliano Arthur nel 2022, nel 2023 è stato il turno del ‘mitico’ ‘Polpo’ Pogba. Chi sarà il vincitore del 2024? Lo scopriremo tra poco più di un mese, subito dopo l’Epifania… Un forte ‘in bocca al lupo’ ai futuri bidoni del calcio….”.

TUTTI I CANDIDATI – Scopriamo ora (sotto riportiamo anche il video di presentazione come accennato) i candidati al titolo 2024. ABRAHAM (Roma/Milan), CELIK (Roma), DIA (Salernitana/Lazio), KLAASSEN (Inter). Quindi LINDSTROM (Napoli), POGBA (Juventus), RADONJIC (Torino). Infine SMALLING (Roma), TRESSOLDI (Sassuolo), VARANE (Como). Due conferme, quelle di Abraham e del “campione in carica” Pogba, che può quindi puntare a confermare il poco invidiabile titolo.

PER VOTARE I BIDONI DEL CALCIO – Si vota, come di consueto sul portale ufficiale del Guerin Sportivo o tramite i Profili Social del Calciobidone. Riguardo al titolo di ‘Jolly’, si potrà segnalare un ulteriore calciatore straniero non presente nella “Flop Ten”. Il giocatore che sarà maggiormente citato sarà il nuovo Calciobidone Jolly e succederà, pertanto, all’interista Carlos Joaquin Correa, proveniente da un biennio decisamente poco favorevole all’Inter.

In chiusura, come noto, ricordiamo che il Calciobidone è esclusivo appannaggio dei calciatori stranieri. Tuttavia, da diversi anni, è nata una consuetudine che vede apparire nella Locandina Ufficiale un personaggio italiano legato al mondo del calcio. Un personaggio che ha particolarmente deluso nello stesso periodo oggetto della votazione.

Quest’anno è stato selezionato il C.T. della Nazionale italiana Luciano Spalletti, reduce purtroppo da una figuraccia nel Campionato Europeo giocato in Germania, sia a livello di prestazioni che di risultati. Competizione, come sappiamo, conclusa con una prematura eliminazione per mano della Svizzera. Se quindi, “Abbiamo toccato il fondo”, come è stato detto nel 2023, pertanto ora, come logica conseguenza, “Stiamo raschiando il fondo” (del barile).

Juventus, Paul Pogba

PAUL POGBA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Atalanta, De Roon versione bomber contro la Roma: la particolare statistica

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Atalanta

L’Atalanta di Gasperini ha espugnato l’Olimpico di Roma grazie alle reti di De Roon e Zaniolo. Il centrocampista olandese quando vede la Roma diventa un bomber.

L’Atalanta vola in solitaria in seconda posizione, a meno un punto dal Napoli capolista. La formazione allenata da Gasperini, assente ieri per squalifica, nel monday night della 14° giornata ha conquistato tre punti importanti all’Olimpico contro la Roma di Ranieri.

A regalare la decima vittoria in Serie A ci hanno pensato Marten De Roon e l’ex di turno Nicolò Zaniolo. Il centrocampista olandese quando gioca contro la formazione giallorossa, oltre ad un grande lavoro di squadra, ha il vizio del goal.

Atalanta

Infatti, il giocatore bergamasco ha nella Roma la sua vittima preferita. In 16 presenze contro i giallorossi De Roon ha messo a segno ben tre reti (2017/2018, 2019/2020, 2024/2025), di più di qualsiasi altra squadra. Una sfida contro la formazione capitolina molto sentita per l’olandese visto che contro i giallorossi ha anche un altro record, sicuramente meno positivo di quello riguardo alle reti.

L’ex Sparta Rotterdam ha collezionato due espulsioni, entrambe per somma di ammonizioni. Contro nessun altra squadra De Roon ha registrato questi numeri.

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