Serie A
Roma, Svilar sará l’arma in piú di De Rossi
Mile Svilar é stato il migliore in campo della Roma contro il Lecce. La porta inviolata ha fatto letteralmente impazzire tifosi e allenatori. La società pensa e riflette sul futuro del portiere serbo, convinto di proseguire il rapporto tra l’estremo difensore e i colori giallorossi. La sicurezza che regala Svilar non la si vedeva da tempo e nei momenti di difficoltà questa può essere la chiave di volta per ribaltare le partite. Il derby può essere la gara della verità anche per lui.
Serie A
Nela: “I dirigenti della Roma non sono coinvolti. Ci sono tante persone qualifiche che non vengono chiamate”
L’ex difensore giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento generale della Roma. Leggi con noi le parole di Nela.
Nela, intervenuto durante la trasmissione Primo Tempo, ha rilasciato dichiarazioni sul momento della Roma. L’ex difensore si è soffermato sulla dirigenza giallorossa, lanciando alcune frecciatine.
Le parole di Nela
Il momento della Roma.
“Sono andato allo stadio dopo tanti mesi, possiamo parlare di molto. Ci sono cose buone, cose meno buone. Tornare all’Olimpico è sempre bello, il pubblico è sempre quello. Da calciatore, ho sempre giocato con l’Olimpico pieno, per chi gioca ti dà una grande carica. Per chi non sa gestire una pressione del genere, può diventare sempre un’arma a doppio taglio. Non tutti reagiscono bene. Questa è anche la nostra professione”.
La situazione di Pellegrini e Cristante.
“Massima tranquillità, devi cercare di far sì che le cose cambino con le prestazioni e con una serie di vittorie. Quando si ottengono risultati, il pubblico va dietro e non guarda moltissimo alle prestazioni”.
La gara contro l’Inter.
“Serviva un po’ di coraggio, è stata una partita contro l’Inter al 60%. Da qui ci sarebbe da dibattere, c’è un mio ex compagno a cui non piace Dovbyk, a me personalmente piace. Bisogna mettere in condizione l’attaccante di impattare sulla gara in più modi, giocando bene, mettendo buoni cross, ma anche avvicinarlo con un altro compagno di reparto.
Questo ragazzo ha numeri, sta bene in area, ha fatto cinque cose, non tante, ma quattro le ha fatte molto bene. In tutti i reparti c’è qualcosa da migliorare. Non sarei così negativo, anche quest’anno credo la squadra possa pareggiare la sua posizione in classifica. Alla fine, credo che la Roma possa piazzarsi dove è stata negli ultimi anni”.
Il problema degli esterni.
“Se pensiamo a quello che vediamo con Celik, passando da terzo di destra a titolare, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Se ne parla da anni, della necessità di giocatori di fascia con buoni piedi. Si è parlato dei soldi spesi in questo mercato, che è stato buono ma non hai completato l’organico. Magari arriverà qualcuno a Gennaio. L’idea di calcio di De Rossi non mi dispiaceva, probabilmente c’è stata qualche difficoltà nel reperire determinati giocatori e forse anche un problema “economico” sui trasferimenti. Credo si possa migliorare in tutto. Avrebbe avuto bisogno di una figura centrale al suo fianco”.
Le proprietà della Roma.
“Stiamo parlando di persone che vengono dall’altra parte del mondo, molte di queste non conoscevano il calcio. Soprattutto in Italia. Ho sempre ritenuto che noi ex possiamo essere delle risorse importanti per i nostri club. Sappiamo perfettamente dove ci troviamo e conosciamo la tifoseria, molto dipende da noi però. Non possiamo pensare che l’incarico in società sia dovuto. Bisogna studiare: c’è chi vuole fate il ds o l’allenatore, oggi il calcio è cambiato e bisogna essere preparati. Detto questo, è una domanda che mi sono fatto molte volte. Vedo altre squadre e vedo qualcuno coinvolto, qui non succede.
Parliamo di grossi imprenditori che devono gestire un club di calcio, sono discorsi che a loro interessano il giusto o forse niente. Se vogliamo dirla tutta, in questo momento mi sembra ci sia un vuoto dirigenziale. Lo dico con dispiacere, non ci sono più dirigenti. Chi è che dà l’ospitalità alle delegazione dei club esteri negli incontri in Europa? Io credo che i nomi ci siano e non costerebbero nemmeno troppo. Per il mercato posso immaginare che ti affidi a qualche dirigente o a qualche studio stranieri. Credo che potremmo fare un bel lavoro, qualcuno è molto credibile e qualcuno che è riconosciuto in tutto il mondo. Ci sono ragazzi qualificati e che hanno studiato”.
Juric ha giocatori adatti al suo gioco?
“Juric è un allenatore di calcio, poi si può discutere delle squadre che ha allenato. A me non piace sentire che un giocatore deve capire quello che deve fare, che ancora non c’è intercambiabilità o che deve fare un certo tipo di lavoro. Caratterialmente ancora non abbiamo visto il vero Juric, non è scatenato come eravamo abituati. Credo che questa squadra, sistemata bene, possa fare un buon campionato. Questo è un gruppo che alla fine uscirà fuori. La Coppa Italia non sarebbe male, devi guardare alle turnazioni, bisogna essere bravi a gestire tutti gli impegni”.
Serie A
Roma, Svilar è un muro: i numeri che lo consacrano
Una delle pochissime certezze della stagione della Roma è sicuramente Mile Svilar. L’estremo difensore giallorosso è uno dei migliori portieri in Serie A.
La stagione della Roma non si sta muovendo verso quelli che erano gli obiettivi iniziali. In un inizio di annata in cui le certezze si contano sulle dita della mano ecco che arriva il guantone di Mile Svilar.
L’estremo difensore giallorosso sta avendo un rendimento da top player mettendo la firma su quasi tutti i punti conquistati dalla formazione di De Rossi prima, ora in mano a Juric. Infatti, il classe ’99 in campionato ha la percentuale di parate più alta con uno score di 25 tiri bloccati su 31 arrivati nello specchio, che gli valgono un’incredibile 84%.
Solo Di Gregorio ha fatto meglio, subendo però solamente 11 tiri verso lo specchio. Tra i portieri con almeno 20 tiri ricevuti, l’ex Benfica è il primo per percentuale più alta di parate.
Situazione abbastanza identica se controlliamo gli expected goals. La Roma infatti, avrebbe dovuto all’incirca subire 10 reti, ma grazie all’abilità tra i pali del portiere ne ha incassati solamente 6. Un dato, anche questo, che lo colloca come miglior portiere della Serie A. Nonostante non siano arrivati punti, anche contro l’Inter Svilar si è dovuto sporcare le mani: 5 parate e 3 big chances negate agli avversari, che gli sono valse l’8 in pagella da parte dei maggiori quotidiani.
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