Serie A
Allegri: “Ho un dubbio in attacco tra Chiesa e Yildiz. Lo sfogo di Federico? Ce ne sono stati di peggiori”

Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa la gara tra Cagliari-Juventus, valida per la trentatreesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Unipol Domus di Cagliari.

Juventus’s Head Coach Massimiliano Allegri portrait during italian soccer Serie A match Udinese Calcio vs Juventus FC (portraits archive) at the Friuli – Dacia Arena stadium in Udine, Italy, June 04, 2023 – Credit: Ettore Griffoni
Come si è allenata la squadra in settimana?
“Il Cagliari delle 8 vittorie ne ha fatte 6 in casa, 23 punti in casa dei 31 totali, una delle prime squadre che fa tanti gol negli ultimi 15 minuti con giocatori subentrati. Domani dobbiamo fare una partita giusta sotto tutti i punti di vista”.
Possiamo aspettarci del turnover?
“La partita più importante è quella di domani. Poi dopo quella di domani vedremo chi sarà in grado di giocare contro la Lazio. Una vittoria ci farebbe fare un bel salto in avanti”.
Vista la seconda parte di stagione ha qualche rammarico sul mercato di gennaio?
“Sicuramente nella seconda parte dovevamo fare meglio, ma abbiamo la possibilità di migliorare. Per il mercato ci pensa la società quello che è stato fatto non lo possiamo cambiare, sono state fatte cose in funzione della squadra. Ora, però, pensiamo alla partita di domani che sarà difficile e complicata”.
Come commenta le parole di Szczesny su Yildiz?
“Szczesny spero che indovini per Yildiz. Nei giudizi, però, bisogna andarci piano, ha grandissime qualità tecniche ma deve fare un percorso come tutti. Gli auguro una carriera straordinaria, poi non so se vincerà il Pallone d’Oro, perchè è una cosa molto difficile. Sono contento di quello che sta facendo. Chiesa? Giocano più o meno nella stessa posizione, Chiesa potrebbe giocare a destra ma negli ultimi anni ha giocato più a sinistra”.
Chiesa e Yildiz è solo un problema di ruolo simile o anche di equilibrio difensivo?
“La fase difensiva deve essere un punto di forza non solo di questa squadra, ma anche delle squadre che ho sempre allenato perché comunque il calcio è cambiato in tante cose, ma l’unica cosa che non è cambiata è la differenza reti. E da li passano i numeri per vincere o perdere un campionato. Quindi, in questo momento qui, la squadra sta facendo bene. Abbiamo Kean fuori perché comunque è in differenziato, Milik sta rientrando. Altrimenti non avrei cambi in panchina, soprattutto ora con cinque cambi che possono determinare le partite. Domani affrontiamo una squadra che è la prima in classifica per gol da subentri e quindi diventano determinante”.
Sullo sfogo di Chiesa?
“Le difficoltà di Federico post infortunio sono normali, sono contento di quello che sta facendo. Deve pretendere più da sé stesso. Lo sfogo? Ce ne sono stati di peggiori, fa parte del momento in cui un giocatore esce e vorrebbe rimanere in campo per giocare, ma l’allenatore fa scelte in funzione della squadra. Contro il Torino Chiesa ha fatto 15′ molto bene, nel secondo tempo ha avuto un’occasione dove ha calciato su Danilo, ma Federico è molto importante per noi. Domani valuto tra lui e Yildiz chi giocherà”.
In che categoria sono Vlahovic e Chiesa?
“La categoria degli ottimi giocatori con la possibilità di diventare grandi calciatori. Chiesa sta entrando nel periodo migliore per un atleta, Vlahovic sta crescendo molto bene. Hanno sicuramente un futuro roseo davanti”.
Quanto è distante il calcio italiano da quello europeo?
“Lo scorso anno l’Inter è andata in finale di Champions, la Roma di Europa League e noi siamo stati eliminati a tre minuti dalla fine. Ci sono giocatori con qualità diverse, Manchester e Real hanno grandissima qualità e tecnica, poi la Champions è una competizione a sé e l’anno prossimo sarà diversa. Nel finale di stagione una vittoria vale doppio, perchè ti fa fare un balzo importante in avanti. Domani giochiamo contro il Cagliari che lotta per salvarsi, poi Milan e Roma e Bologna. Domani dobbiamo lottare come loro per portare a casa il risultato”.
Come si gestiscono le voci di mercato?
“Le viviamo normalmente, perchè non è la prima volta. In questo periodo ci sono delle voci su giocatori e allenatori. Noi dobbiamo essere concentrati: ho detto ai ragazzi si lavora dal 15 luglio si lavora per 6-7 mesi per raggiungere gli obiettivi, per essere a marzo dentro gli obiettivi. Siamo ad aprile, siamo dentro la Coppa Italia e possiamo qualificarci tra i primi 4 posti e ora ci si gioca l’obiettivo per cui si è lavorato. Ora viene il bello e bisogna avere chiaro l’obiettivo davanti e sapere che bisogna andare prenderlo”.
Sta lavorando con la società per il futuro?
“In questo momento bisogna guardare al nostro obiettivo. Ora stiamo lavorando per andare in Champions e qualificarci nella finale di Coppa Italia. Una volta raggiunti gli obiettivi la società dirà le strategie per il futuro della squadra”.
Vede delle analogie con i due anni in bianconero di Ranieri?
“Per quanto riguarda Ranieri ha ottenuto sempre risultati importanti dove ha lavorato. Quello che ha fatto in Inghilterra rimarrà unico. Quest’anno ha gestito il momento di difficoltà del Cagliari. È una persona intelligente e di buon senso che sa gestire le difficoltà, il Cagliari sta facendo un’ottima stagione”.
Chi vince la Champions?
“Sicuramente Real-Bayern sarà una bella sfida. Il Real è la più forte, ma il Bayern in semifinale diventa noioso”.
Ha altri dubbi di formazione?
“Non ho grandi dubbi. Szczesny è a disposizione vedrò oggi cosa fare per domani. Non ho grandi dubbi e dopo l’allenamento scioglierò gli ultimi”.
Serie A
Inter, Zielinski: “Spero che in finale ci sia la migliore versione di me”

Al termine della sfida delle 18:00 contro il Torino, ha parlato il centrocampista polacco dell’Inter Zielinski, autore di un’ottima prestazione.
Inter, le parole di zielinski

Piotr Zieliński ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tacco di Zalewski l’ha imparato da te? “Bravo, ha studiato bene”.
Difficile riattaccare la spina in campionato? “Penso che abbiamo approcciato bene la partita, eravamo tutti concentrati e quindi non era così complicato. Poi il diluvio ci ha messo un pò in difficoltà perché sul campo non era facile giocare”.
Come stai? “La finale è il mio obiettivo. Voglio migliorare partita per partita. Oggi si è visto il vero Zielinski, ma penso che posso crescere ancora e dare tanto a questa squadra. Spero che in finale e in queste due partite ci sia la migliore versione di me”.
Come sarebbe arrivare davanti al Napoli? “Sarebbe bellissimo, era il nostro obiettivo, poi le cose sono andate un pò così. Abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, ma abbiamo perso qualche punto di troppo che ci fa sperare in un passo falso del Napoli”.
Infortunio Lobotka? “Speriamo non si sia fatto niente di male”.
Serie A
Inter, Zalewski: “3° finale europea in 4 anni? Il lavoro ripaga sempre”

L’esterno dell’Inter Zalewski ha parlato al termine della sfida contro il Torino. Il polacco è stato autore di un gol tanto bello quanto decisivo.
Inter, le parole di Zalewski

NICOLA ZALEWSKI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quanto è bello essere determinati e decisivi per l’Inter? “È sempre bello essere decisivi soprattutto quando riesci a vincere questo tipo di partite, quando riesci ad aiutare la squadra e fa are contenti i tifosi. La strada è quella giusta, abbiamo fatto un’ottima partita. Serviva dare dei segnali anche per noi che giochiamo un pò meno, però il gruppo è forte e lo stiamo dimostrando”.
Posizione più offensiva? “Quando me lo ha detto il mister è stato un pò una sorpresa anche per me, però come ho detto ai miei compagni, in qualsiasi posizione gioco questa squadra di aiuta tanto: ti arrivano palloni puliti sui piedi, c’è tanta qualità ed è facile dimostrare il proprio talento”.
3 finali in 4 anni? “Penso che nello sport come nella vita, il duro lavoro ripaga sempre. Queste finali per entrare nella storia bisogna vincerle. Io ne ho vinta una e persa una, ingiustamente. La prossima è la più importante della mia vita”.
Serie A
Torino-Inter, Vanoli: “C’è rammarico, ma è lo spirito che volevo”

Al termi della sfida contro l’Inter di Simone Inzaghi, il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha parlato i conferenza stampa della sconfitta contro i nerazzurri.
Torino-Inter, le parole di Vanoli
Come valuta la prestazione? C’è qualche rammarico?
“Quando perdi, c’è rammarico. E’ stata diversa rispetto al primo tempo del Venezia, abbiamo fatto fatica a trovare le contromisure per prenderli alti. Zalewski ci ha messo in difficoltà, abbiamo fatto fatica a capire come prenderlo. Abbiamo avuto un’ingenuità sul primo gol, Gineitis gli ha lasciato due metri…Poi abbiamo trovato le misure, Adams poteva riaprirla e Martinez ha fatto una grande parata. Per la ripresa chiedevo coraggio, abbiamo lasciato campo aperto ma era un rischio che volevo prendermi. Il gol di Masina lo avremmo meritato, non ho capito perché sia stato annullato. Poi due occasioni di Vlasic…Dovevamo essere più equilibrati per prendere le seconde palle, a volte sono ripartiti e Vanja è stato bravo a tenerci in partita. Ma c’è stato lo spirito che volevo”

ADAMS TORINO CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cos’ha pensato al rigore per l’Inter?
“Che Dimarco aveva messo una grande palla…Siamo stati ingenui a non leggere l’azione, vorrei anche rivedere l’azione. Ma sono dispiaciuto per il risultato, però si guarda la prestazione. Ed è una prestazione cui dare continuità a Lecce. Guardiamo a noi stessi, ai punti da fare”
Può esserci uno spazio per i più giovani?
“Sarebbe una sconfitta mettere un giovane per darci energia. Se lo metto, è perché ha potenzialità nel futuro e perché guardo il settore giovanile. Nell’arco di una stagione hai defezioni, i ragazzi sono sempre stati pronti. Peccato per Njie, che si è fatto male, perché avrebbe potuto fare esperienza. Su Dembele non ho mai avuto dubbi, Cacciamani meritava l’esordio ma non deve illudersi, Perciun ha fatto bene fin dall’estate. E’ bello, solo il campo dimostrerà se possono diventare grandi giocatori”
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