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Daniele Garbo commenta la 32 giornata
![Serie A](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/02/Serie-A-1-e1710770882566.jpeg)
Si avvia alla conclusione la lunga maratona del campionato di Serie A, con l’Inter che aspetta soltanto di sapere quando dovrà avviare i festeggiamenti per la seconda stella, e con le altre big che lottano per aggiudicarsi la lunga corsa per i piazzamenti europei.
La stagione però non è ancora terminata per chi invece cerca a tutti i costi di rimanere nelle massima Serie. Di questo e di tutti i temi più importanti del nostra Serie A parleremo con il nostro Daniele Garbo nel consueto appuntamento.
Direttore, per il Milan oltre al danno la beffa. L’Inter rischia di vincere seriamente lo Scudetto nel Derby..
“Bhe si, diciamo che questo credo sia un aspetto relativo. La squadra di Simone Inzaghi ha già vinto lo Scudetto da mesi, un po’ come il Napoli lo scorso anno, ed ora affronta una lieve flessione dovuta al risultato già ottenuto. Vincere lo Scudetto nel derby è sicuramente una motivazione maggiore per chiudere i giochi già nel prossimo turno, ma chiaramente se non sarà nella prossima giornata sarà solo questione di tempo.
Parliamo proprio di Milan: la squadra di Pioli regala sessanta minuti al Sassuolo e recupera il doppio svantaggio solo nelle battute finali. Distrazione da Europa League?
“I rossoneri credo siano alla fine di un ciclo. Stefano Pioli si gioca la conferma per la prossima stagione all’Olimpico contro la Roma in Europa League, e trovo che sia un peccato che un allenatore come Pioli si debba giocare la panchina così dopo un quarto posto, uno Scudetto e una semifinale di Champions League raggiunta dopo tempo immemore. La dirigenza rossonera sembra intenzionata a puntare su un altro profilo per dare una svolta al progetto. Quanto al match con il Sassuolo credo sia fisiologico un calo, vista la lunga striscia di ottimi risultati e l’importante impegno che li attende giovedì sera.”
Il Napoli pareggia a Frosinone e sprofonda sempre più lontano dalla zona Europa. Pesano come macigni gli errori sotto porta di Osimhen e il clamoroso errore di Alex Meret. Quali errori hanno pesato di più secondo lei?
“L’errore di Meret mi fa ammattire. C’è questa assurda tendenza a dover necessariamente partire dal basso, io credo che sia una ossessione assurda. Quando il portiere è in difficoltà bisogna rilanciare il pallone lontano, se non si riesce ad attuare la partenza dai difensori, quello di Meret non è un vero errore da portiere, è un errore da difensore o centrocampista, e diciamo che non hanno proprio gli stessi compiti. Quanto al Napoli possiamo dire, con probabile certezza, che le possibilità di giocare la prossima Champions League sono pressoché nulle, e che ci sarà bisogno di una ricchissima rifondazione dagli elementi più importanti, e da un allenatore che faccia sentire alla squadra il pericolo e che soprattutto riprenda a giocare il calcio che siamo abituati a vedere in terra partenopea sia in Serie A ma soprattutto in Europa.”
La Juventus pareggia un derby ai limiti della noia. Giuntoli è chiamato ad una grande impresa, da dove dovrà ripartire il dirigente bianconero?
“Sicuramente credo che il ciclo ci Massimiliano Allegri in panchina sia ormai arrivato al termine. Ci vorrà sicuramente un nuovo progetto tattico sotto la guida di un allenatore che porti nuove idee. Le voci portano a Tiago Motta che sta facendo molto bene a Bologna e sembra essere il profilo migliore su cui investire. Il problema però è rappresentato dal fatto che una squadra come la Juventus ha la necessità, per la sua storia, di non poter avere una progettualità che porta alla vittoria in due/tre anni, ma ha la necessità di tornare a vincere subito. Qui Giuntoli deve essere bravo a trovare un nuovo equilibrio rispettando i parametri economici.”
Il Bologna sembra aver smarrito la sua proverbiale voglia di vincere nelle ultime gare. Un altro pareggio che ha complicato il cammino verso l’Europa che conta. Qualificazione a rischio?
“Non direi. Siamo abituati a vedere un Bologna che domina in lungo e largo, un piccolo momento di flessione ci può stare. Contro il Monza la squadra non ha demeritato ha soltanto trovato un avversario solido e ha subito particolarmente la mancanza di un centravanti “alla Zapata” per fare un esempio pratico. Zirkzee è un ottimo calciatore ma non è un centravanti d’aria di rigore e certe partite possono essere risolte da un profilo di questo tipo.”
Passiamo all’altra parte della classifica: la lotta per restare in Serie A vede protagoniste tante squadre, al momento Lecce e Cagliari sembrano avere qualcosa in più..
“Sette pareggi nelle zone basse della classifica di Serie A ci fanno capire l’equilibrio che regna. Chiaramente ci sono pareggi che valgono di più e pareggi che valgono meno. Il Cagliari ha raccolto un punto, che vale una vittoria in casa dell’Inter rischiando anche di vincere, che unito alla grande vittoria casalinga contro l’Atalanta ha un peso specifico molto importante. Il Lecce ha vinto una partita nelle battute conclusive contro una diretta concorrente ed è l’unica delle zone basse che è riuscita a vincere, quindi questi tre punti proiettano i pugliesi in una posizione di classifica relativamente tranquilla. Capitolo a parte lo merita il Sassuolo che ha buttato via quattro punti in due partite che avrebbero potuto garantire un miglior piazzamento in classifica e la prospettiva di raggiungere la salvezza in maniera più rapida. Tutto è ancora aperto visto il sottile equilibrio che si è creato.”
Chiudiamo con una domanda sulla Nazionale: Luciano Spalletti sembra finalmente aver trovato il suo centravanti…
“Gianluca Scamacca è un ottimo prospetto e finalmente sta trovando continuità in una squadra forte con un allenatore che nel far esprimere talenti credo sia uno dei migliori su piazza. Ha segnato e fatto assist a Liverpool e a Verona è in uno stato di forma ottimale anche grazie alla mancata convocazione di Spalletti che l’ha spronato a dare di più. Lui lo ha capito e si è messo sotto, da vero professionista e i risultati si vedono. Speriamo di aver trovato il centravanti giusto per il nostro futuro.”
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Baggio, venduta la sua Lancia Delta ad un prezzo clamoroso
![Roberto Baggio](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/03/baggio-e1715842409513.jpeg)
L’ex pallone d’oro Roberto Baggio è stato protagonista di un’asta che ha riguardato una sua vecchia auto.
Tra gli oggetti più costosi acquistati dagli italiani nel 2024 su Catawiki spicca la Lancia Delta appartenuta a Roberto Baggio, venduta per 230.000 euro, il prezzo più alto pagato da un italiano nel 2024. Un pezzo di storia del calcio e dell’automotive. Un pezzo iconico, non solo per gli appassionati di motori, ma anche per i tifosi del “Divin Codino”, simbolo del calcio italiano e tra i giocatori più amati di sempre. La Lancia Delta è una vera leggenda: conosciuta come “La Regina” per i suoi sei titoli mondiali nel rally, ha segnato un’epoca grazie a piloti del calibro di Miki Biasion.
L’esemplare venduto all’asta è ancora più speciale: si tratta di una Lancia Delta Integrale Evoluzione, nella versione Kat del 1994 “Giallo Ginestra”; esemplare costruito in uno speciale allestimento su direttive della famiglia Agnelli, per celebrare la vittoria del Pallone d’Oro del 1993 da parte di Baggio.
Baggio, un’auto unica nel suo genere
Questo modello one-off si distingue per dettagli esclusivi richiesti dalla famiglia Agnelli, come la livrea bicolore personalizzata, un abitacolo realizzato su misura con interni Recaro in pelle vulcano nera, e persino scritte e dediche nascoste all’interno dei sedili, lasciate trent’anni fa dagli artigiani che lo realizzarono, in segno di stima per Baggio.
Una vendita che conferma il crescente interesse per le aste online, dove gli italiani non si limitano più solo a vini pregiati e orologi di lusso, ma cercano sempre più pezzi unici legati alla storia e alla cultura pop e sportiva.
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Zazzaroni sentenzia: “Squalificare Lautaro Martinez sarebbe…”
![Zazzaroni su Lautaro Martinez](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/08/Lautaro-rammaricato.jpg)
Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha commentato la possibile squalifica che potrebbe arrivare a Lautaro Martinez dopo Juventus-Inter.
Fa discutere nel panorama calcistico della Serie A quanto avvenuto ieri sera al termine del Derby d’Italia tra Juventus e Inter, quando il capitano nerazzurro Lautaro Martinez è stato ripreso mentre si lasciava andare ad una serie di incandescenze, e ad alcune espressioni particolarmente blasfeme, a favor di camera.
Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, intervistato da Radio Kiss Kiss Napoli, ha commentato sulla possibile squalifica per l’argentino.
Di seguito le sue dichiarazioni.
![Zazzaroni su Lautaro Martinez](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/esultanza-Lautaro.jpg)
L’ESULTANZA DI LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Zazzaroni sulla possibile squalifica di Lautaro Martinez
“Non mi aspetto la squalifica. Questa presenza assoluta delle telecamere sia invasiva. Credo che sia oltre i limiti del lecito. Non si deve bestemmiare, non si fa, è maleducazione. Ma a volte i calciatori sfogano così la tensioni. Io eviterei di stare lì a vedere come dei guardoni ogni labiale. Dovremmo avere un minimo di tolleranza su queste cose. Le squalifiche per queste cose per me sono assurde”.
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Atalanta, Gasperini: “Sono contro il VAR a chiamata, serve uniformità. Lookman ci sarà ma non dal 1′. Sul rigore dell’andata…”
![Atalanta, Gasperini](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/Gasperini.jpg)
Gianpiero Gasperini ha parlato a Sky Sport alla vigilia di Atalanta-Club Bruges. L’allenatore ha presentato la sfida decisiva per il passaggio agli ottavi.
I nerazzurri sono chiamati alla grande prestazione per ribaltare il 2-1 dell’andata, viziato anche da un rigore molto generoso, e al Gewiss Stadium ci sarà una grande atmosfera.
Atalanta, le parole di Gasperini
Siete ancora avvelenati per il rigore dell’andata o non ci pensate più?
“Ormai è così. È stato ampiamente documentato e non possiamo più pensare all’episodio. Più complicato che pareggio, domano dovremo superare tutto”.
La buona notizia è che sono stati convocati Kolasinac e Lookman, ma Hien rischia di non esserci.
“È così. Partite ravvicinate ci portano a questo, ma ne recuperiamo due”.
Il turnover contro il Cagliari quanto è servito?
“Ci sono tanti giocatori che hanno giocato tanto nelle 38 gare che abbiamo giocato, una volta in una stagione. Dobbiamo essere anche preparati agli acciacchi e risparmiare qualcuno. I problemi veri sono gli infortuni di Kossounou, Scamacca e Scalvini”.
![Atalanta](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/carnesecchi-e-kolasinac.jpg)
SEAD KOLASINAC E MARCO CARNESECCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quanta autonomia ha Lookman?
“L’intenzione è quella di portarlo in panchina e utilizzarlo a gara in corso, anche in virtù dei possibili supplementari. Non credo che ci sia problema di autonomia”.
Lookman è un giocatore più importante degli altri?
“Ci sono tanti giocatori importanti oltre a lui, lo abbiamo avuto meno e abbiamo fatto gol in meno, c’è stata carenza in fase offensiva, dietro e a centrocampo ti arrangi meglio. In attacco lui è decisivo. Ora è recuperato, speriamo faccia bene da subito. I rigori? Non siamo bravissimi, ma ti puoi anche allenare, ma dipende dallo stato mentale. Speriamo di arrivare al risultato prima”.
Tatticamente è più difficile affrontare una squadra italiana o una straniera?
“Dipende, le italiane sanno chiudersi e difendersi, in Champions affronti squadre che lottano per vincere. Il Brugge ha dato noia anche al Manchester City ed è molto duttile, hanno giocatori veloci. Domani dovremo fare molto bene anche sul piano tattico ed essere molto attenti”.
Perché oggi gli allenatori aspettano il 60′ per fare le sostituzioni anche se non sono contenti del primo tempo?
“Magari sono sempre contenti. Togliere un giocatore dopo un tempo significa dire che è andato molto in difficoltà, altrimenti si tende ad aspettare. Cambiare all’intervallo non ti toglie uno slot ma la realtà è che si tende ad aspettare il momento chiave della partita ovvero gli ultimi 20 minuti. Se entrano giocatori motivati, soprattutto in attacco, è un vantaggio nel finale.
![Atalanta](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/esultanza-Atalanta.jpg)
Esultanza Atalanta con Charles De Ketelaere ( foto KEYPRESS )
VAR a chiamata, cosa ne pensa?
“Mi sono già esposto tante volte e sono contro questa soluzione perché rallenterebbe ancora di più il gioco. Poi si costringerebbe ad avere regie in panchina, aumentando le polemiche. Ci sono tre persone al VAR e quattro arbitri: 7 persone mi sembrano tantissime, se ci mettiamo anche noi sarebbe complicatissimo. Si porterebbe il calcio a essere qualcosa che non mi piace”.
Il VAR ha tolto tanti errori, ma la sensazione è che il regolamento vada chiarito, soprattutto sui falli di mano.
“Sono d’accordo, difficilmente si può arrivare a qualcosa di uniforme ma si può fare meglio e si può essere più chiari. La cosa che va cambiata è sui contatti di gioco, le simulazioni devono essere combattute e spero che ci possa essere una crociata, perché ammazzano il calcio. Abbiamo giocato spesso di sabato e la domenica riesco a vedere alcune partite.
Questo è diventato un altro sport e spero che la tecnologia possa chiarire e dare risposte. Diventa un calcio bruttissimo da vedere se si toglie il contatto, già abbiamo tolto il contrasto. Togliere il contatto è un delitto, così il calcio diventa non bello per noi e per i tifosi”
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