Serie A
Lazio, Tudor: “Con la Juventus servirà la partita perfetta”
Il mister della Lazio Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro la Juventus valido per la semi -finale di ritorno di Coppa Italia.
Lazio, le parole di Tudor
Di seguito le parole dell’allenatore della Lazio Igor Tudor rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro la Juventus valido per la semi-finale di ritorno di Coppa Italia:
“Cosa chiede alla squadra e ai tifosi per centrare l’impresa?”
“Una gara importante perché si gioca per entrare in finale, contro una squadra forte e con un risultato che non è facile.
Va provato fino alla fine con tutte le forze di passare, bisogna credere e fare una partita perfetta. Non sbagliare niente e andare con tutte le forze, questo è un obiettivo nostro e vediamo cosa succede”.
Quanto manca per vedere la Lazio di Tudor?
“È sempre difficile parlare di percentuale, abbiamo sempre fatto buone partite da quando sono arrivato io. Non mi accontento mai, cerco sempre di crescere e di migliorare, come detto dopo il Genoa magari si può fare un passo indietro per farne due avanti.
Stiamo però crescendo, vedo grande partecipazione e il piacere nei giocatori di ritrovarsi in questo calcio. Siamo sulla strada giusta”.
“La partita con la Juve in campionato può essere un modello da seguire?”
“Abbiamo fatto due partite contro di loro, ogni partita è diversa dall’altra. Cambiano gli interpreti, i dettagli, le idee sono quelle ma poi tante situazioni possono cambiare la partita.
Bisogna credere, è il bello del calcio. Spero sarà una partita lunga, ho visto i ragazzi molto motivati e ci credono. Abbiamo fatto poco, dovevamo recuperare dopo il Genoa. Oggi facciamo rifinitura e scegliamo chi schierare”.
“Cosa manca a Castellanos? Immobile e Guendouzi come stanno?”
“Immobile si è allenato ieri, sta bene ed è convocato. Guendouzi ha fatto due allenamenti e ci sarà anche lui. Con Taty ho fatto una bella chiacchierata, a volte ci tiene anche troppo.
Ha qualità importanti e sente di poter fare ancora di più, io cerco di tirare fuori il meglio da ogni giocatore.
Per me con la Salernitana ha fatto un’ottima partita, poi come ogni attaccante quando non segna pensa al gol. Deve pensare invece a come gioca e a come arriva a creare le occasioni da gol”.
“Luis Alberto può giocare con continuità? Felipe Anderson può giocare stabilmente in attacco?”
“Anderson ha sempre giocato nel suo ruolo, può giocare sia da trequartista che sulla fascia. Ha sempre fatto ruolo d’attacco, ora gioca più centralmente prima ha giocato sulla fascia. Luis Alberto ha giocato tanto, anzi ha giocato quasi sempre”.
“Per fare l’impresa basta il suo carattere? Lazzari ce la fa a recuperare?”
Manuel è in dubbio, vediamo se riuscirà a recuperare. Le parole del presidente sono belle, piacciono a ogni allenatore. Poi quando si parla di un’impronta dell’allenatore bisogna considerare tutte le cose, il lavoro dell’allenatore è complicato e si basa su tante cose, non solo sul carattere, ma anche sullo stile di gioco e sulla mentalità.
Bisogna fare analisi profonde, nella mia carriera ho visto tante etichette e tante esagerazioni, penso invece che bisogna analizzare più attentamente ogni allenatore. Per l’impresa serve tutto, serve fluidità ma aggressività, serve compattezza e saper difendere anche bassi. Non dobbiamo regalare niente e tenere per 90 minuti, anche magari nei supplementari. Su queste cose ci si lavora tutti i giorni, non si lavora solo col carattere.
Se scegliamo giocatori solo per carattere non si vince, si vince con la qualità dei giocatori. L’allenatore è importante, ma poi serve la qualità. Se non hai Felipe che dà quella palla, se non hai Daichi che fa quella giocata e Vecino con quel velo non vinci le partite”.
“Cosa sta chiedendo alla difesa?”
“È una cosa che abbiamo analizzato, stiamo subendo qualche gol per degli errori difensivi. Qua c’erano tanti imput sulla zona, ora lavoriamo tanto sul duello e andando tanto in avanti perdi la lucidità nel tornare indietro e coprire meglio.
È difficile ottenere tutto, magari su alcune cose ottieni risposte migliori, più lavori su un aspetto più sei bravo, però magari perdi qualcosa su altro.
Dobbiamo lavorare per avere quella solidità e per stare sul pezzo anche quando si difende bassi, quella cosa che la Juve fa in maniera ottima. Loro sono bravi in quello”.
“Come si trova il coraggio per tirare in porta?”
“Si lavora sul coraggio di entrare in area con tanti giocatori, poi si lavora su alcune situazioni, ma questo è legato alle caratteristiche dei giocatori.
Con la Salernitana ho visto quattro gol e ne potevamo fare altri, ho visto cose interessanti. A Genova è più complicato, ma su questo ci lavoriamo tutti i giorni, su dettagli che in realtà alla fine non sono dettagli”.
Isaksen può essere un incursore della Lazio di Tudor del futuro?”
“Caratteristiche dei giocatori sono importanti, quando si fanno le rose a noi allenatori piace vedere le statistiche e vedere quanti gol fanno più o meno i giocatori. È chiaro che poi lo stile di gioco è importanti, i numeri possono salire se hai uno stile di gioco offensivo.
Isaksen mi piace, è un ragazzo perbene che ha delle doti importanti, l’ho fatto giocare, poi magari qualcuno ha fatto meglio ma è lì e aspetta il suo momento.
C’è ancora da crescere a livello di peso e personalità, la Serie A è un campionato difficile e bisogna crescere, lui è molto attento e si applica bene in allenamento, è una dote che mi piace.
Decidono sempre i giocatori, è impossibile che un allenatore faccia giocare un giocatore più scarso di un altro”.
“Cosa ha imparato della Juventus nei due precedenti?”
“La domanda è giusta, ma la risposta non posso darla. Ne abbiamo parlato con lo staff, due o tre cose dove loro sono stati bravi e altre dove abbiamo fatto bene, Ci abbiamo lavorato, ma non posso dirvi come ci abbiamo lavorato”.
Come si prepara una partita del genere?
“I giocatori se la preparano da soli una partita del genere, se da solo non capisci non c’è niente da fare. A tutti piace giocare queste partite, le motivazioni sono al massimo e per me è più facile preparare questa partita. Si mette maggior attenzione possibile nel non sbagliare niente”.
Quanto può essere determinante un giocatore come Kamada?
“Di Kamada abbiamo parlato tante volte, ho sempre spiegato che un certo stile di gioco è meglio per qualche giocatore.
A me è successo tante volte, sono cose che succedono in ogni squadra, non c’è da meravigliarsi. Kamada è un giocatore completo, tutte le doti sono a un buon livello e questo è importante”.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Oggi formazione rimaneggiata. Mercato? Stiamo lavorando”
Il Venezia pareggia 1-1 in casa del Parma. Di seguito le parole dell’allenatore Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa postpartita.
Terzo pareggio nelle ultime 4 trasferte per il Venezia, che a Parma passa in vantaggio con il rigore di Pohjanpalo, ma viene raggiunta dalla rete di Hernani sempre dal dischetto. I lagunari guadagnano un punto sul Monza, che ieri ha perso a Bologna, ma la zona salvezza dista ancora 4 punti. E alla prossima ci sarà il derby contro l’Hellas Verona.
Parma-Venezia 1-1: le parole di Di Francesco nel postpartita
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, ha analizzato la prestazione dei suoi nella conferenza stampa postpartita: “Il peccato è esserci fatti gol da soli su un’ingenuità. Inviterei tutti a guardare la formazione titolare: non avevamo cambi, c’erano dei terzini a fare i braccetti. Posso solo fare i complimenti a questi ragazzi per la prova di sacrificio. Ottimo primo tempo, mi aspettavo un calo nella ripresa, ma bisognava reggere i primi 10 minuti“.
Il Venezia ha raccolto meno di quello che ha seminato
“Oggi facevo fatica a schierare la formazione, non ho tempo di pensare a questo. Anche nella gara d’andata. Certo che non bastano le prestazioni, non possiamo permetterci certe ingenuità se vogliamo recuperare posizioni in classifica. Sono sereno, è una squadra viva che crede in quello che fa. Poi c’è il mercato per risolvere le situazioni dove siamo in emergenza“.
Sul mercato
“Stiamo lavorando con il direttore Antonelli, vogliamo rinforzare il reparto arretrato, è rimasto solo Idzes. Serve qualcosa in quella zona, abbiamo perso anche Sverko rispetto alla gara contro l’Inter. Son soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi, il mercato è parte del momento. Non ci sta aiutando con giocatori come Candela, in procinto di lasciare ma oggi titolare“.
Si può raggiungere la salvezza anche senza rinforzi?
“Questo discorso lascia il tempo che trova, siamo obbligati a fare mercato. Abbiamo giocatori fuori da mesi come Svoboda. Sverko e Altare faticano a dare continuità negli allenamenti. E’ inevitabile fare aggiunte, oggi a centrocampo è entrato Condé che però è un giocatore da metter davanti alla difesa, non una mezzala. La società sa cosa serve, io sono sereno. Le prestazioni nascono da cosa viene fatto in allenamento e poi ritrovato in partita“.
Su Stankovic
“Come ha calciato Hernani! Non era facile calciare così e nemmeno parare, è stata la parata più difficile. Gli altri sono interventi da portiere attento che riesce a dare serenità al reparto. Rispetto all’inizio, ora grazie alla fiducia ha trovato consapevolezza, sta dando grande continuità. Gli auguro il meglio ma deve continuare a lavorare con grande umiltà“.
Che partita si aspettava
“Io guardo le cose positive del Parma e i meriti nostri. Abbiamo interpretato la gara al meglio, abbiamo spinto con i braccetti, nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo ma abbiamo palleggiato. Ho ragionato molto sulla mia squadra, per dare una mano ai giocatori fuori ruolo. Si svolge un lavoro tecnico-tattico, le motivazioni vengono da sole“.
Serie A
Parma, Pecchia: “Non sono deluso, la prestazione c’è stata. Sull’arbitro…”
Le parole in conferenza stampa di Fabio Pecchia, allenatore del Parma, al termine del pareggio interno per 1-1 contro il Venezia.
Parma e Venezia si dividono la posta in palio nel match della 21a giornata di Serie A. Al Tardini finisce 1-1: alla rete di Pohjanpalo su calcio di rigore, risponde Hernani sempre dal dischetto. Con questo pareggio i ducali escono momentaneamente dalla zona retrocessione, ma devono sperare in un passo falso di Hellas Verona e Como, le altre due squadre che avevano 19 punti in classifica prima di questa giornata.
Parma-Venezia 1-1: le parole di Pecchia nel postpartita
Al termine della partita, l’allenatore del Parma Fabio Pecchia ha analizzato la prestazione dei suoi in conferenza stampa.
Lo stato fisico di Sohm e Bonny
“Dobbiamo giocare molte partite, ora abbiamo bisogno di energie. C’è bisogno di tutti, anche per tutto quello che c’è attorno, con le voci di mercato e il resto. E comunque Sohm è rimasto dentro novanta minuti”.
La buona prova della coppia di difensori centrali Vogliacco-Valenti
“Anche col Genoa avevamo lavorato molto bene, di squadra. E così pure a Torino. Hanno trovato sfogo sui quinti. Sono contento per Vogliacco, ma quello che mi è piaciuto di più è la risposta di tutti, la voglia di stare dentro“.
L’atteggiamento positivo nel secondo tempo
“E’ un discorso tecnico: loro si sono chiusi bene. Senza un palleggio fluido si complica la situazione. Per caratteristiche diverse siamo entrati in modo diverso, non abbiamo concesso nulla, tenevamo il campo con lucidità e qualità. Abbiamo creato tante situazioni ed il portiere ha fatto grandi parate. C’erano pochi spazi, li abbiamo trovati nella ripresa e siamo stati dentro la metà campo avveraria“.
L’arbitraggio discutibile di Fourneau e il mancato secondo giallo a Candela
“Il secondo giallo è sotto gli occhi di tutti, è una valutazione che deve fare chi di competenza. Ho protestato molto e chiesto spiegazioni, ha visto così. Ma lo dobbiamo accettare senza perdere la testa. C’era un fallo su Camara e da lì è partita un’azione per il Venezia. L’arbitro fa parte della partita. I fischi nel finale? Io ho applaudito verso la tribuna, sono uscito e ho salutato. Ero preso dalla spiegazione dell’arbitro Fourneau e sono andato in spogliatoio“.
Sull’ingresso in campo di Camara
“Sono felice, ha qualità e mi piace vederlo. Determina e crea sempre qualcosa, è entrato bene, anche a Genoa. E non si tira mai indietro. E’ giovane e va gestito, come tutti gli altri“.
Come giudica il risultato
“Io non vedo un risultato deludente. Tutti vogliamo vincere, poi c’è un avversario ed un risultato. C’è amarezza ma non delusione. La prestazione e la capacità di stare dentro ci sono stati e dobbiamo continuare a lavorare“.
Lo stato mentale della squadra
“Io sono sereno perché li vedo lavorare tutti i giorni. Sono consapevole del lavoro e del campionato che dobbiamo fare. So la situazione nostra e di chi milita nel nostro campionato, quindi equilibrio e fiducia. Che non è campata per aria“.
Sul leggero calo nella ripresa dopo il gol
“Stare lì nella metà campo avversaria è questione di forza, qualità ed energia. Pensare di farlo in Serie A, contro una diretta concorrente, è complicato. Abbiamo reagito e creato tante occasioni da gol“.
Serie A
Cagliari, Giulini: “Mercato? non abbiamo ricevuto offerte ma dovremo fare ancora qualcosa. Sulla vittoria di oggi dico questo”
Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha parlato dopo la vittoria schiacciante della sua squadra nella giornata di oggi contro il Lecce per 4-1.
A seguire l’intervista completa
Cagliari, le parole di Giullini
Finalmente una vittoria che proietta la squadra fuori dalla zona calda.
“Grande soddisfazione non aver sofferto, finalmente ho potuto vedere una partita senza dover arrivare fino alla fine con patemi d’anima. All’andata è stata una partita strana che non meritavamo di perdere. Il Lecce è un’ottima squadra, con un grande allenatore, che ha fatto un ottimo primo tempo. Il mercato? dovremo fare ancora qualcosa, un giocatore con caratteristiche offensive. Non sappiamo chi, al momento. Intanto è stato un ottimo innesto Caprile. Mi fa piacere essere qui, non eravamo scarsi prima e non siamo campioni ora. Questa vittoria ci da consapevolezza e valori. Non dobbiamo più incappare in giornate come quella di Venezia, dobbiamo continuare a lavorare”.
Cosa è cambiato dopo la difficile partita contro l’Empoli?
“Ci conoscevamo poco. Anche d’estate abbiamo fatto poche amichevoli. Si, contro l’Empoli è stata una dura sconfitta, ma avevamo da poco iniziato un progetto. Ci sono anche i giocatori come Zortea, Adopo, Piccoli che hanno iniziato in maniera titubante per poi uscire alla distanza”.
Ci sarà qualche cessione?
“Non abbiamo ricevuto offerte. Non so cosa possa accadere nelle ultime settimane. Non vedo potenziali uscite, oggi, infatti è stata la vittoria del gruppo, di chi ha giocato nel primo tempo, ma anche di chi è subentrato. Qualora dovesse arrivare qualche offerta dovremo stare molto attenti”.
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