Serie A
Roma-Bologna, De Rossi: “La prestazione dei ragazzi c’è stata”
Roma-Bologna è il secondo tonfo di campionato dei giallorossi di De Rossi, dopo la debacle contro l’Inter. Ecco le parole dell’allenatore nel post-partita.
Nel post partita di Roma-Bologna, l’allenatore dei nerazzurri Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
Roma-Bologna, le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa
Sull’arbitraggio di Maresca
De Rossi: “Quanto ha inciso l’arbitro e cosa ci siamo detti? Penso che una squadra forte, se è vero che si è fatta innervosire dall’arbitro, si può far innervosire per un rigore inesistente o un’espulsione. Per me Maresca ha sbagliato i nostri primi due gialli, ma non può essere abbastanza da farci innervosire.
Per il resto Maresca non ha fatto male. Se c’era qualcosa in passato è un peccato, è un circolo, ci vediamo sempre, non possiamo portarci dietro scorie. L’inizio anche a me ha un po’ disturbato, ma non abbiamo perso per l’arbitro. Dopo tre minuti ha cambiato l’atmosfera, non ho visto cosa fosse successo. Nell’arco di una partita però non può essere un fattore così importante”.
Sul turn-over
De Rossi sul turn-over ridotto oggi: “Ho messo i giocatori che pensavo ci potessero far vincere, dobbiamo avere giocatori più volte pronti a giocare in una settimana. Non erano stanchi, a parte Tammy, hanno fatto tutti la loro partita, il 3-1 ci ha un po’ ammazzato, sembravano tutti molto più stanchi.
Sul 3-1 ho provato a tenere in campo giocatori che potevano farmi il 3-2 o il 3-3, con Dybala in campo siamo più pericolosi o con Pellegrini idem. Bove? Ha giocato una partita fondamentale tre giorni fa”.
Sul nervosismo
“Non ho ancora rivisto il match, però che cosa hanno fatto di clamoroso i giocatori in campo per farvi saltare all’occhio questo nervosismo folle? Potevamo essere più lucidi, ok, poi voi giudicate la partita influenzati dal risultati, lo facciamo quando vinciamo che siamo fenomeni e quando perdiamo che sembra tutto negativo. Tra le ammonizioni importanti che abbiamo subìto, ci siamo innervositi, ma potevamo segnare.
Il calcio è fatto di falli, non ho visto una squadra andare fuori di testa, abbiamo perso le distanze tatticamente alla fine e di fiato, ma ci può stare in questo punto della stagione. Voglio giocare che si innervosiscano, io lo facevo, è una cosa sana la protesta, il nervosismo.
Sono arrivato qui e ho percepito una situazione di chissà che cosa, io non sono un chierichetto, mi piacciono i calciatori che hanno la mosca sotto al naso, è sintomo di essere vivi e di essere squadra, dopo cinque minuti, se segna El Shaarawy, mi avreste fatto i complimenti. Il risultato ci fa sembrare tutto più nero o estremo, i ragazzi hanno fatto una buona partita, eravamo tutti nervosi per il risultato, dopo l’1-3 andavano forte e vanno fatti i complimenti al Bologna.
Ringrazio la squadra per come si è comportata fino alla fine, dobbiamo ringraziare la curva intera che ha applaudito e cantato per i giocatori. A volte hanno la percezione di una squadra che molla, ma se ci hanno applaudito, a parte gli errori fatti da me e dalla squadra, hanno capito che ci abbiamo provato fino all’ultimo“.
Serie A
Juventus, brutte notizie per Thiago Motta: ancora out in 9
Pessime notizie per il tecnico della Juventus, Thiago Motta, i 9 indisponibili si allenano ancora a parte. Solo in due sono vicini al rientro.
Ancora brutte notizie dall’infermeria della Juventus. Oggi i bianconeri hanno cominciato a preparare la sfida contro il Bologna, valida per la 15ª giornata di Serie A. I 9 indisponibili saranno ancora out per questa settimana.
Juventus, Vlahovic verso il rientro
I più vicini al rientro sono l’attaccante serbo, Dusan Vlahovic, che dovrà solo gestire l’affaticamento muscolare, e Vasiljie Adzic che ha smaltito quasi del tutto la lesione muscolare alla coscia. Per tutti gli altri le sensazioni sono negative e quindi saranno rivalutati la prossima settimana. Dunque salteranno il prossimo impegno con il Bologna in programma sabato alle 18 all’Allianz Stadium di Torino.
La lista degli indisponibili
Tutti e 9 gli indisponibili per la trasferta di Lecce finita con il risultato in rimonta per 1-1, si sono infatti allenati ancora a parte e non hanno preso parte alla seduta del gruppo. Si tratta dei lungodegenti Milik, Cabal, Bremer, ma anche di Nico Gonzalez, Douglas Luiz, McKennie, Savona, Adzic e Vlahovic.
Serie A
Parma cuor di leone: grande contro i grandi
Neopromosso questa stagione in Serie A, il Parma sta lavorando bene e con continuità, anche contro le grandi. Presto affronterà uno scoglio impervio: l’Inter.
Ultimamente è stato colpito da un infortunio importante: la lacerazione al tendine d’Achille di Charpentier. Eppure il Parma sta vivendo un periodo molto positivo e si sta attestando come una delle squadre più “piccole” in grado di diventare grandi con le grandi.
Lo dimostrano le vittorie nette contro Milan (2-1) e Lazio (3-1), ma lo ribadiscono anche i pareggi riportati contro Juventus (2-2) e Fiorentina (1-1): il Parma, che è tornato alla Serie A per la prima volta dal 2020-21, sa misurarsi con le grandi.
Ora l’attende un ostacolo niente male: l’Inter di Simone Inzaghi, che attualmente occupa il terzo posto in classifica sotto il Napoli e l’Atalanta. Ma promette di dare ancora una volta battaglia e non va presa sottogamba.
Parma, una squadra di giovanissimi
L’età dei giocatori in rosa parla chiaro: il Parma è la squadra più giovane della Serie A e può contare sull’apporto costante di molti giovanissimi nati dal 2000 in poi. L0età media dei giocatori è bassissima: appena 23 anni e 6 mesi, che ne fanno la terza squadra europea più giovane dopo Strasburgo e PSG.
E i giovani del club emiliano piacciono anche agli altri club.
Parma, i giovani che sono osservati speciali del calciomercato
C’è un duo di difensori centrali giovanissimi che sta attirando gli sguardi: alludiamo al classe 2002 Balogh e al classe 2006 Leoni (2006), sulla quale mister Pecchia sta puntando forte.
Il primo piace anche in Premier League, il secondo era un possibile obiettivo di Inter e Napoli. In porta il 22enne giapponese Suzuki è stato un obiettivo del Chelsea.
Piace molto il classe 2003 Bonny, sul quale il Napoli ha messo gli occhi e che in campionato ha messo a referto 4 gol e un assist. E non dimentichiamoci dell’ala destra 19enne Anas Haj Mohamed, che ha esordito in Serie A contro la Lazio mettendo in difficoltà Provedel. E segnando un gol bellissimo.
Serie A
Fiorentina, Ghini: “Ecco come siamo intervenuti su Bove”
Il presidente della Fratellanza Militare Giovanni Ghini ha spiegato le procedure di rianimazione a Edoardo Bove in occasione di Fiorentina-Inter.
Sebbene stiano arrivando indiscrezioni sul fatto che il giocatore sia cosciente e parli coi medici, il mondo del calcio resta in apprensione per quanto accaduto a Edoardo Bove. Che, al minuto 17 dell’ultima sfida di campionato tra la sua Fiorentina e l’Inter, si è accasciato al suolo per un’aritmia cardiaca.
Si legge su La Gazzetta dello Sport che “La prima diagnosi parla di aritmia per torsione di punta, una forma di tachicardia ventricolare che si sviluppa in soggetti affetti da un particolare disturbo dell’attività elettrica del cuore“.
Fiorentina, Giovanni Ghini racconta la procedura di rianimazione a Edoardo Bove
Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare, l’associazione di volontariato che domenica scorsa all’Artemio Franchi si occupava dell’emergenza sanitaria, ha raccontato a Repubblica le procedure svolte per salvare il giocatore: “Intorno erano tutti agitati ma noi eravamo calmi perché sapevamo cosa fare. Non bisogna farsi prendere dall’emotività. Dalla caduta del calciatore al nostro arrivo sono passati 30 secondi“.
Come erano organizzati: “Al Franchi avevamo due squadre, una con il medico e due soccorritori, l’altra con tre soccorritori. Appena il dottore è arrivato dal calciatore ha preso i parametri vitali, valutato lo stato di coscienza, la respirazione e il battito cardiaco. Insieme ai sanitari della Fiorentina ha deciso che bisognava partire subito per l’ospedale. In 4 minuti Bove era già nell’ambulanza“.
Prosegue Ghini: “In ambulanza lo abbiamo rianimato, si è attivato il defibrillatore semiautomatico per ristabilire il ritmo giusto del cuore. Il trattamento è andato avanti per tutto il tragitto. All’arrivo in ospedale il medico ha riferito l’accaduto e tutto ciò che era stato fatto. Passata la prima barriera di filtraggio in pronto soccorso, Bove è arrivato nella sala rossa, dove medici e anestesisti potevano intervenire“.
Perché non è entrata subito l’ambulanza? La spiegazione di Ghini: “Esiste un piano operativo d’emergenza che non prevede l’ingresso in campo dell’ambulanza. In situazioni così critiche bisogna evitare ogni rischio di rallentamento, e il mezzo può restare bloccato sull’erba a causa del peso. Meglio portarsi gli attrezzi di soccorso nello zaino, eseguire i primi controlli sul paziente per poi portarlo sull’ambulanza“.
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