Champions League
Bayern Monaco-Real Madrid, probabili formazioni e dove vederla

All’Allianz Arena va in scena l’andata della semifinale di Champions Bayern Monaco-Real Madrid. Sarà Tuchel contro Ancelotti. Ecco le probabili formazioni.
Qui Bayern Monaco
Tuchel ha le idee molto chiare sull’undici da schierare per acquisire un vantaggio consistente in vista del ritorno. Musiala è tornato ad allenarsi in gruppo così come Sanè, Gnabry e Laimer. Tutti loro dovrebbero partire dall’inizio contro le merengues.
Davanti a Neuer dovrebbe trovare conferma la coppia De Ligt – Dier mentre Alphonso Davies e Kimmich agiranno nel ruolo di esterni bassi. In mediana Goretzka e Laimer hanno il posto assicurato.
Sulla trequarti sicuro del posto anche Gnabry (annunciato marcatore della sfida dallo stesso Tuchel) che agirà sulla destra mentre Sané si occuperà della fascia opposta. Musiala appunto completerà il reparto alle spalle di Harry Kane.

HARRY KANE
Qui Real Madrid
Ancelotti ritrova Tchouameni dopo la squalifica contro il City e con tutta probabilità i francese prenderà posto in mezzo al campo visto il recupero di Militao.
Dunque, la difesa dovrebbe presentarsi con Carvajal e Mendy nel ruolo di terzini mentre Nacho e appunto Militao come coppia centrale. A centrocampo oltre al centrocampista francese dovrebbero esserci Kroos e Valverde per bloccare le sgasate degli esterni bavaresi.
Jude Bellingham agirà nel solito ruolo di trequartista mobile tra centrocampo e attacco mentre in avanti giocheranno i due assi dei blancos ovvero Vinicius e Rodrygo.
Bayern Monaco-Real Madrid, probabili formazioni
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer, Kimmich, De Ligt, Dier, Davies, Goretzka, Laimer, Gnabry, Musiala, Sané, Kane;
Real Madrid (4-3-1-2): Lunin, Carvajal, Nacho, Militao, Mendy, Valverde, Kroos, Tchouameni, Bellingham, Vinicius, Rodrygo.
Bayern Monaco-Real Madrid: dove vederla
La super sfida di Monaco di Baviera sarà trasmessa in chiaro su Canale 5 e in diretta su Sky Sport. Sarà inoltre trasmessa in streaming a pagamento su NOW e gratuito su Mediaset Infinity+.
Champions League
Hakimi e il ritorno al passato: “Inter? un incontro speciale”

Achraf Hakimi, ex giocatore dell’Inter, affronterà i nerazzurri in finale di Champions League con la maglia del Paris Saint Germain dopo quattro anni.
Il Paris Saint Germain e l’Inter si troveranno faccia a faccia in finale di Champions League e tra i protagonisti ci sarà Achraf Hakimi. Il calciatore marocchino, dopo quattro anni, si ritroverà a sfidare la squadra nerazzurra, ma questa volta da avversario.
Nonostante Hakimi abbia giocato solo una stagione a Milano, ha lasciato un’impronta significativa a San Siro, con 45 presenze, 7 gol segnati, 11 assist forniti e, soprattutto, un campionato di Serie A vinto nella stagione 2020/21.
Dopo quattro anni, Hakimi può vantare un totale di 165 presenze con il PSG, con 21 gol e 33 assist. “L’Inter è una grande squadra, lo abbiamo visto anche contro il Barcellona” ha dichiarato Hakimi dopo la sfida di ritorno contro l’Arsenal. “Affronteremo i nerazzurri con grande motivazione”.
Inter-PSG, (ri)ecco Hakimi… da avversario##
“E’ incredibile, abbiamo lavorato tanto per questo momento e siamo felicissimi. Siamo una famiglia e un gruppo fantastico” ha affermato Hakimi, esprimendo la sua ammirazione per l’allenatore del PSG, Luis Enrique. “Luis Enrique è un allenatore incredibile, da quando è arrivato l’anno scorso ha creato con il suo lavoro una grande squadra”.
Dopo una stagione importante, ricca di gol, assist e un campionato di Serie A vinto con l’Inter, Hakimi è pronto a riaffrontare il suo passato.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Champions League
Champions League, classifica marcatori: Lautaro e Dembélé ancora in corsa

Champions League, dopo le semifinali, che hanno visto uscire Barcellona e Arsenal, la classifica marcatori vede ancora due protagonisti pronti a contendersi il titolo di miglior goleador.
L’Inter si prende la rivincita sui detrattori e lo fa nel modo più spettacolare possibile, ovvero in rimonta, contro una delle squadre più iconiche del continente, in una partita che ha riportato alla mente le notti magiche del Triplete 2010. E a Monaco troverà un PSG profondamente cambiato, privo di Mbappé, ma un collettivo compatto, fluido, ispirato da un calcio alla “spagnola” e sorretto dai miracoli tra i pali di Donnarumma, decisivo anche contro l’Arsenal nel doppio confronto.
Ma il fascino della finale di Champions League non si ferma qui. Oltre al titolo europeo, c’è in palio anche la corona di miglior marcatore. In testa alla classifica ci sono Guirassy (Borussia Dortmund) e Raphinha (Barcellona), entrambi a 13 reti, e a seguire Harry Kane (Bayern) e Lewandowski (Barcellona), entrambi fermi a quota 11. Lautaro Martínez, a 9 gol, e Dembélé l’unico ancora in gioco tra i finalisti e per coronare il sogno personale servirà una prestazione da vero fuoriclasse nella notte più attesa.
Champions League 24/25, classifica marcatori parziale
- 13 gol: Guirassy (Borussia Dortmund), Raphinha (Barcellona)
- 11: Kane (Bayern Monaco), Lewandowski (Barcellona)
- 9: Lautaro Martínez (Inter)
- 8: Dembélé (PSG), Vinicius Jr (Real Madrid), Haaland (Manchester City)
- 7: Mbappé (Real Madrid), Pavlidis (Benfica), Jonathan David (Lilla), Julián Álvarez (Atletico Madrid)

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Champions League
Inter, Moratti: “Finale folle col Barcellona, ho rischiato l’infarto.

Lo storico ex presidente dell’Inter Massimo Moratti ha rilasciato una lunga intervista al Quotidiano Sportivo dove ha commentato la Finale di Champions raggiunta dai nerazzurri.
A seguire l’intervista completa
Inter, Moratti: “Avrei fatto di tutto per prendere Yamal…”
REGALO DI COMPLEANNO
“La Beneamata mi ha fatto il regalo di compleanno in anticipo, festeggio il 16 ma idealmente ho già soffiato sulle candeline con Marotta e Zanetti”.
HO RISCHIATO L’INFARTO
“Anche se ho rischiato l’infarto, immagino come tutti gli innamorati dell’Inter”.
ATTO DI GIUSTIZIA
“È stata una sofferenza indicibile, ma è stato anche un atto di giustizia. Sommando andata e ritorno, l’Inter ha avuto una cosa in più: è rimasta lucida anche quando tutto sembrava finito. Ci ha creduto sempre, anche sotto 3-2 a San Siro, in quel finale folle”.
SENZA PRECEDENTI
“Abbiamo visto e vissuto una cosa senza precedenti, una doppia semifinale di Champions che finisce complessivamente 7-6, senza andare ai rigori è qualcosa di clamoroso, di enorme”.
ACERBI IL SIMBOLO
“Di questa Inter proprio Acerbi è il simbolo. Come si dice oggi? È lui il testimonial perfetto”.
LAMINE YAMAL
“Se avrei comprato Yamal ai tempi? Avrei acquistato anche Acerbi! Ma le rispondo: per Lamine, potendo, avrei fatto di tutto e di più. Questo ragazzino, banalmente, è il calcio come lo immaginiamo da bambini, è la fantasia al potere. Riesce a fare ogni cosa con una facilità straordinaria. Se gli regge la salute farà una carriera epica. Lo paragonano a Pelé o Maradona? Fanno bene, anche se in campo parte da una posizione diversa. Ma in assoluto Lamine è quel giocatore che anche i tifosi avversari amano, perché, mi ripeto, lo guardi e ti emozioni”.
INZAGHI
“Inzaghi è un fenomeno e poi ne parliamo, però il Mago HH due finali le ha vinte, Simone non ancora. A parte le battute io Simone non lo credevo così bravo. Inzaghi è un tecnico che non smette mai di studiare, di imparare. È cresciuto tantissimo. Prepara le partite meglio di tutti. E inoltre ha compreso in fretta che c’è una enorme differenza fra Champions e campionato, ma lui riesce a tenere sempre il gruppo sulla corda. Poi io mi rendo conto che un tifoso vuol vincere, ma se vedi la tua squadra ancora in lotta per lo scudetto e in finale a Monaco dopo aver eliminato Bayern e Barcellona come fai a non essere comunque grato a chi la allena e a chi la dirige?”.
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