Serie A
Juventus, le seconde palle non sono il tuo forte: il dato
La Juventus è una delle squadre che attacca meno sulle seconde palle, una strategia tattica che potrebbe invece migliorare le prestazioni della squadra.
Juventus, il dato dell’attacco sulle seconde palle fa riflettere
Che la Juve non esprime un gioco spumeggiante è appurato da diversi mesi, tuttavia, difensivamente parlando. si tratta di una squadra capace di temporeggiare e recuperare il pallone in modo efficace. La caratteristica che però ai bianconeri manca evidentemente è l’attacco sulle seconde palle.
Infatti, prendendo come riferimento la partita disputata all’Unipol Domus contro il Cagliari, si nota come il dato riguardante le seconde palle vinte sia significativamente basso. Ragion per cui la difesa tende a schiacciarsi in seguito a un lancio lungo dando così vita a situazioni pericolose in area di rigore.
Rigore, appunto, come i due causati nel primo tempo della sfida contro i sardi che hanno portato a un doppio svantaggio, poi annullato grazie a Vlahovic e l’autogol di Dossena. Di seguito il grafico che dimostra la carenza bianconera in questo ambito.
Non è una questione di chi vince il duello aereo, ma del contesto che lo circonda.
Se la squadra non accompagna compatta, se non è abituata a riaggredire, se gli spazi tra le linee sono ampi, la ricerca continua di seconde palle non fa altro che renderti vulnerabile.
Ne ho…
— Calcio Datato (@CalcioDatato) April 30, 2024
Serie A
Juventus, Motta: “Domani Vlahovic out. Tutte le prossime partite le studieremo a tempo debito, ora pensiamo al Lecce”
Juventus, Thiago Motta ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro il Lecce, in programma domani sera alle 20.45.
A seguire le parole di Motta in conferenza stampa.
Juventus, le parole di Motta
Le chiedo un aggettivo per la Juve che vuole vedere domani.
“Non dirò un aggettivo, voglio vedere tante cose. Dare continuità e fare una grande prestazione in tutti i sensi”.
Qual è il punto infortunati?
“Gli indisponibili sono Bremer, Nico Gonzalez, Milik, Douglas Luiz, Adzic, Cabal, Vlahovic, Savona e McKennie, loro non saranno con noi”.
Chi è più vicino al recupero?
“Ancora non lo so, anche perché siamo concentrati solo sul Lecce e siamo concentrati su chi c’è”.
Quanto la preoccupa questa situazione? E quanta fiducia ha nella squadra?
“Lo ripeto, c’è totale fiducia nei miei giocatori. Chi è presente farà una grande partita. La situazione va affrontata in un solo modo: dare tutti un qualcosa in più”.
La strada è quella giusta?
“La strada è giusta e ogni giorno lavoriamo per poter migliorare”.
Cosa si aspetta dal Lecce?
“Quando si cambia allenatore è normale ci sia qualcosa di nuovo e entusiasmo. Si crea un ambiente dove ci sono cose positive. Sarà una partita complicata e dovremo portare il risultato dalla nostra parte”.
In difesa senza Bremer reggete, in attacco senza Vlahovic non arrivano i gol…
“La verità è che ogni giorno lavoriamo su ogni aspetto del gioco. Ora ne abbiamo una nuova per fare una grande prestazione e portare la partita dalla nostra”.
Ci dovremo aspettare una Juve diversa nelle prossime partite? In attacco ci sarà un “finto” centravanti o vero?
“Vedremo domani, sia a inizio che in corso. Tutte le prossime partite le studieremo a tempo debito, ora pensiamo al Lecce. Dobbiamo fare qualcosa di grande, il resto conta poco”.
Ci dovremo aspettare una Juve diversa nelle prossime partite? In attacco ci sarà un “finto” centravanti o vero?
“Vedremo domani, sia a inizio che in corso. Tutte le prossime partite le studieremo a tempo debito, ora pensiamo al Lecce. Dobbiamo fare qualcosa di grande, il resto conta poco”.
Come sta Vlahovic?
“Dusan non è disponibile, e sono loro i primi ad aver voglia di giocare e far bene”.
Aveva detto che gli infortuni non sono casuali… a cosa si riferiva, alla Juve o a un discorso più ampio?
“Era un discorso in generale, perché tante squadre stanno subendo tanti infortuni. Le cose non cambieranno con la mia opinione e sono solo concentrato su chi è disponibile”.
Tema mercato: serve un innesto in difesa e anche in attacco?
“Sul mercato c’è grande sintonia con la società, ma ora non ne voglio parlare”.
L’indisponibilità di Vlahovic la preoccupa più delle altre?
“E’ una situazione che va affrontata dando qualcosa in più, tutti e io per primo”.
Serie A
Roma, Serse Cosmi: “Ranieri? E’ come…”
L’allenatore ex Perugia ha parlato della situazione della sua squadra del cuore, la Roma, e del ritorno del tecnico testaccino sulla panchina giallorossa.
Dopo il pareggio ottenuto nell’ultima sfida di Europa League contro il Tottenham la Roma sembra aver dato finalmente una risposta sia sul piano del gioco, ma soprattutto sul piano emotivo. Il ritorno di Claudio Ranieri sta cominciando a dare i suoi frutti?
Della situazione giallorossa ha parlato Serse Cosmi a La Gazzetta dello Sport. Il prossimo 5 dicembre l’ex tecnico del Perugia sarà protagonista di una lettura teatrale intitolata “Solo Coppi temo.” L’allenatore, attualmente senza panchina, non ha mai nascosto la sua fede romanista.
“Luciano Gaucci? Un visionario”
“Ha portato in Serie A un iraniano vent’anni prima che lo facesse l’Inter. Ha messo su una panchina una donna, cosa che nessuno aveva mai avuto il coraggio di fare.”
“La dirigenza della Roma? Ecco cosa penso”
“La Roma è rimasta 60 giorni senza un direttore sportivo, per poi prendere un ragazzo che parla solo francese. Hanno cambiato tre allenatori, e l’ultimo si saprà già che resterà solamente quest’anno. Spesso sento dire che i Friedkin fanno solo business: se lo fanno in questo modo, auguri. Il ritorno di Ranieri alla Roma? Come i cappelletti in brodo a Natale: non c’era altra scelta.“
Serie A
Bologna, Castro sul paragone con Lautaro: “Preferisco che si parli di me”
L’attaccante del Bologna Castro ha rilasciato delle dichiarazioni dove parla di lui e del suo modo di stare in campo: “con il difensore è un gioco di mentalità”
C’era tanta perplessità all’inizio della nuova stagione sul fatto che uno tra Dallinga o Castro fosse in grado di sostituire il talentuoso Joshua Zirkzee, senza farlo rimpiangere.
Il bomber argentino classe 2004, allora, ha deciso di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare sodo, per cercare di migliorare giorno per giorno. In campionato ha portato a referto 4 gol e 2 assist in 12 partite, un dato molto positivo considerando la sua giovane età.
A sprazzi ha fatto intravedere giocate di altissimo livello, come il gol spettacolare fatto a Monza, ma spesso non riesce a dare continuità alle prestazioni positive. Deve ancora migliorare tanto e maturare come giocatore, ma ha delle grandi potenzialità sia fisiche che tecniche.
Le parole di Castro sul paragone con Lautaro
Spesso l’attaccante del Bologna è stato accostato a Lautaro Martinez, sia per caratteristiche di gioco che per le origini argentine. Queste le sue parole sul paragone con il bomber nerazzurro: “All’inizio ne ero inorgoglito perché lui è un mio idolo, come lo era Tevez al quale pure sono stato accostato. Ma ora preferisco che si parli di me per ciò che sono. Voglio essere giudicato come Santiago Castro e basta”.
Un calcio provocatorio
In seguito, ha parlato del suo atteggiamento provocatorio che ha in campo nei confronti del difensore, dimostrando una grande personalità nonostante la giovane età: “È un gioco di mentalità, dipende dalla partita e dall’avversario. Spesso lo guardo e rido. Ogni tanto li minaccio: “Adesso ti faccio gol”. Oppure gli dico: “Che partita di merda”, oppure: “Ehi, adesso mi ha tirato una botta forte”.
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