Serie A
L’ego di Immobile gli consentirà di rimanere a fare il terzo?
![crotone lazio, immobile gol](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2021/03/Ciro-Immobile-Lazio-2020-21.jpg)
Ciro Immobile ha ancora un anno di contratto, eppure le sue strade e quelle della Lazio potrebbero dividersi questa estate.
Immobile, dalla lite con Klopp alla fuga da Siviglia
Quella della mancanza di un vice-Immobile credibile e affidabile è sempre stato uno dei principali problemi della storia recente della Lazio. Il nativo di Torre Annunziata è senz’altro uno dei giocatori più importanti della ricca storia bianco celeste, ma ha sempre avuto il problema di essere l’epicentro offensivo della sua squadra.
Anche se sarebbe meglio dire “ha sempre voluto“. Sì, perché non tutti sanno che la scelta di non investire su un sostituto di Immobile non è da demandare alla società (come erroneamente fanno molti tifosi, ansiosi di scaricare tutti i problemi della Lazio su Lotito) ma una volontà esplicita e dichiarata del giocatore.
Insider tedeschi, dalla nota e comprovata affidabilità in patria, riportarono a lungo (ai tempi della sua militanza nelle fila del Borussia Dortmund) di alcune richieste dell’attaccante napoletano, ritenute “inaccettabili” dallo staff tecnico di Jürgen Klopp. Immobile si lamentò con la proprietà giallo nera dopo l’acquisto dell’attaccante colombiano Adriàn Ramos, che, sempre secondo il partenopeo, avrebbe rischiato di togliergli spazio.
Le reiterate rimostranze di Immobile portarono a un’accesa lite con il tecnico teutonico, che infatti, da quel momento in avanti, concesse pochissimo spazio al giocatore italiano. Complice anche l’esplosione di Aubameyang, che Klopp trasformò da esterno a centravanti per disperazione nei confronti dei suoi attaccanti, Immobile giocò da titolare soltanto due delle ventuno gare successive alla lite.
![Immobile](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/02/Depositphotos_318822018_XL-scaled.jpg)
LPS/Renato Olimpio
Ciro furioso chiede un confronto a Tudor
Un atteggiamento che si è poi ripetuto anche a Siviglia (dove non ha attecchito) e a Roma. Dove, complice anche il suo peso all’interno dello spogliatoio, è stato più facile far sentire la sua voce. Ricordiamo che questa non è una situazione inusuale alla Lazio, dato che anche Rocchi ai suoi tempi chiese a più riprese la cessione di giocatori che avrebbero potuto minare la sua titolarità: come Djibril Cissé o il “caso Zarate“.
Una presa di posizione avallata dalla società sinché il bomber bianco celeste è riuscito a garantire una media realizzativa fuori dall’ordinario, ma che è stata sconfessata già questa estate quando il suo preparatore personale lo redarguì sull’impossibilità di disputare una stagione intera da titolare.
Le condizioni fisiche di Immobile spinsero quindi la società a fare un investimento importante su Castellanos e ovviamente lui non ha gradito la scelta. Lo riporta il “Corriere dello Sport“, secondo le cui fonti Immobile si sarebbe lamentato con la società dello scarso minutaggio e avrebbe chiesto un confronto privato con Tudor.
![Immobile](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2023/11/immobile-esulta.jpg)
(FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Il dubbio di Immobile fra Lazio, MLS e Arabia
La risposta di Lotito, sempre stando a quanto riportato dal CdS e da “Il Messaggero” che sono le fonti più affidabili per quanto concerne la Lazio, sarebbe stata la seguente. Nonostante un ingaggio pesante, da quattro milioni netti a stagione, nessuno alla Lazio ha fretta di liberarsi del proprio capitano.
La società è grata a Ciro per ciò che ha fatto per la Lazio in questi anni e lo dimostrerà non mettendolo alla porta alla prima occasione utile, ma è stanca delle sue bizze caratteriali e lo avrebbe informato di non essere più una prima scelta. Addirittura il tecnico croato avrebbe chiesto a Fabiani di acquistare un altro centravanti a prescindere dalla permanenza o meno del capitano oltre il mercato estivo.
Dacché era il totem assoluto della squadra, per Immobile si prefigura un ultimo anno a Roma da seconda se non addirittura terza scelta. La posizione del tecnico e della dirigenza è chiara, ora la palla passa a Ciro che dovrà giocoforza fare una scelta. Seguire l’esempio di Vardy, che è rimasto al Leicester nonostante la nutrita concorrenza e si è (ri)guadagnato la titolarità a suon di gol, oppure cedere alle lusinghe arabe (ma anche americane) e abbandonare la Capitale con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza.
Serie A
Inter, Inzaghi: “Delusi dalla sconfitta, dobbiamo migliorare”
![Juventus-Inter, Inzaghi](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/urlo-inzaghi.jpg)
La sconfitta per 1-0 dell’Inter contro la Juventus suscita rammarico in Simone Inzaghi. L’allenatore riconosce la necessità di dover fare di più.
Dopo la partita tra Inter e Juventus, che ha visto i nerazzurri sconfitti per 1-0, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha espresso il suo disappunto. L’Inter rimane quindi bloccata a 54 punti in classifica, mancando il sorpasso sul Napoli.
Alla fine della partita, Inzaghi ha condiviso i suoi pensieri con DAZN: “C’è grande rammarico ma i ragazzi hanno fatto una grande prestazione di coraggio. Avremmo dovuto finalizzare e chiudere il primo tempo in vantaggio”. E ha proseguito: “Nella seconda frazione abbiamo approcciato male, dobbiamo fare di più“.
Inter, il rammarico di Inzaghi
Inzaghi ha poi aggiunto: “La Juventus nel secondo tempo è stata più coraggiosa, non eravamo più come nella prima frazione. Rispetto a Firenze è stata un’altra partita, dobbiamo cambiare marcia, soprattutto negli scontri diretti“.
Riguardo al primo tempo, ha detto: “Dovevamo fare meglio, abbiamo creato tanto ma sbagliato l’ultimo passaggio. Venire qui a Torino a giocare così non mi era mai successo. Ci tenevamo molto, è una sconfitta che ci fa male“.
Parlando della partita contro il Napoli, Inzaghi ha detto: “Sarà una partita importante ma ci saranno due sfide prima”. E ha concluso: “Sarà uno scontro diretto e cercheremo di fare il nostro meglio“.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
Serie A
Juventus-Inter 1-0, Conceicao fulmina ancora Inzaghi: Torino e’ ancora indigesta | Le pagelle nerazzurre
![Empoli-Inter, le pagelle](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Unknown-6.jpeg)
Juventus-Inter 1-0, ancora un ko per i nerazzurri allo Stadium. A decidere e’ Conceicao, ma gli uomini di Inzaghi sciupano molte occasioni. Le pagelle dei meneghini.
Sommer 6: para quello che gli viene tirato contro, il gol non e’ una sua colpa.
Pavard 6: mura i tentativi degli avanti bianconeri e chiude ogni spiraglio possibile.
Acerbi 6: Inzaghi ha sempre pensato a lui come centrale per questo match, data la sua indole votata alla solidità nel grandi partire. Bene a non benissimo.
Bastoni 6: partecipa alla fase offensiva quando lo si richiede, attento dietro, viene richiamato in panchina al quarto d’ora della ripresa (dal 61′ Carlos Augusto 5,5: parecchio sulle sue, non fa nulla di eccezionale).
Dumfries 6,5: decisamente il migliore dei nerazzurri, il palo non gli e’ amico nemmeno nella serata di Torino.
Barella 6,5: predica molto nel deserto a volte, il suo lo fa ampiamente.
Calhanoglu 4,5: altro errore decisivo, altra situazione critica che il vecchio Calhanoglu avrebbe gestito diversamente. Non e’ più il metronomo di prima, e si vede (dall’80’ Correa sv).
Mkhitaryan 5: la leziosità “denunciata” nel post partita, forse, ha colpito anche lui. Poco segno di nota (dall’80’ Zielinski sv).
Dimarco 6: non spicca ma almeno evita guai, anche se lo si vede poco in avanti (dal 61′ Zalewski 6,5: una entrata in campo che da una scossa, e che conferma che lui e’ un gregario affidabile).
Taremi 5: conferma la sua eccessiva “leggerezza” per il calcio italiano. Sempre troppo poco deciso quando deve avventarsi su di un pallone (dal 61′ Thuram 6: entra per turnover, ma non e’ lui).
Lautaro 5: poco lucido sotto porta. A fine partita un video lo immortala visibilmente arrabbiato, ed e’ comprensibile.
Simone Inzaghi 5: l’Inter si divora troppi gol, e a Torino non te lo puoi decisamente permettere. Manca il sorpasso sul Napoli, e questa volta, davvero, si può dire che lo scontro diretto farà tutta la differenza del mondo.
Serie A
Hellas Verona, passo avanti o indietro? I segnali dopo il Milan
![Hellas Verona, Paolo Zanetti](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/Paolo-Zanetti.jpg)
L’Hellas Verona esce ancora una volta sconfitto dalla Scala del Calcio, nuovamente di misura e con tanto rammarico per come si era messa la partita.
I gialloblu di Zanetti hanno affrontato la gara in modo gagliardo ma l’atteggiamento non è bastato per strappare punti salvezza. Da Milano la squadra torna con segnali sia positivi che negativi.
Hellas Verona, cosa lascia la prestazione di San Siro?
Fin dai primi minuti si è capito che l’Hellas si sarebbe non lasciato travolgere dalla qualità degli avversari e la prima conclusione verso la porta di Duda, con Maignan non perfetto nella risposta, ha messo le cose in chiaro.
Nonostante una prima frazione molto noiosa, Dawidowicz e compagni hanno retto bene agli assalti dei rossoneri e sono cresciuti sempre di più col passare dei minuti. L’approccio difensivo ha pagato e infatti la sola rete subita al 75′ da Gimenez lo dimostra. I 5 gol dell’Atalanta nel turno precedente hanno obbligato Zanetti a cambiare le carte in tavola.
La difesa a 3 composta da Dawidowicz, Coppola e Valentini ha dato qualche garanzia in più soprattutto grazie a quest’ultimo che essendo mancino ha potuto ampliare le soluzioni in fase di costruzione.
A centrocampo Niasse non è ancora riuscito a imporsi, anche se al suo fianco c’era un giocatore esperto come Duda. Tchatchoua ha battuto la fascia più volte, spostandosi anche a sinistra nel finale di partita, e non ha sfigurato più di tanto. Dall’altra parte Bradaric ha avuto più volte la possibilità di colpire ma è mancata la freddezza nei momenti decisivi.
Una partita quasi interamente in difesa però espone a dei rischi molto concreti e il gol ne è la dimostrazione. Infatti, dato che la squadra era sottoposta a un forte pressing, la situazione ha portato tutti a schiacciarsi all’interno dell’area di rigore, lasciando andare Leao.
Con la Fiorentina urge una ripartenza da questi aspetti positivi e la sconfitta dei viola oggi contro il Como può essere materia di studio approfondito durante la settimana.
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