Esteri
Championship, i verdetti: Ipswich in Premier con il Leicester, ecco il quadro dei playoff
Il campionato più lungo, ovvero il Championship inglese, ha ufficialmente calato il sipario. Ecco i verdetti di fine stagione.
L’Ipswich torna in Premier League dopo oltre 20 anni
Miracolo di Kieran McKenna, che in due anni porta l’Ipswich Town dalla Football League One (l’equivalente della nostra Serie C) alla Premier League. I trattori non prendevano parte alla massima serie inglese da oltre vent’anni: l’ultima volta fu nella stagione 2001-2002.
La squadra del Suffolk arriva dietro al Leicester di Maresca solo di un punto. Le foxes, vincitrici del torneo con una giornata d’anticipo e con la testa già ai festeggiamenti del post-partita, vengono sconfitte in casa dal Blackburn Rovers.
The Blue & Whitescon questa vittoria si assicurano la permanenza in Championship e non potrebbe andare diversamente quando hai in squadra Sammie Szmodics. Il 28enne irlandese è incappato in una stagione letteralmente senza senso, in quanto è capocannoniere del torneo con 27 gol e ha fornito anche 4 assist.
Championship, tutti i verdetti
C’è poi un dato curioso che lo riguarda, dato che con la doppietta segnata oggi pomeriggio al King Power Stadium è salito a quota 4 gol nelle ultime 3 partite contro il Leicester. L’irlandese aveva segnato già nella gara d’andata, vinta 4-1 dalla Blue Army a Ewood Park, e aveva segnato un gol anche nella vittoria per 2-1 del Rovers (sempre al KPS) nella scorsa stagione. Quando il Leicester di Brendan Rodgers, all’epoca ancora militante in Premier, venne eliminato agli ottavi di finale di F.A. Cup dal Blackburn dell’ex-Milan Tomasson.
A fare le spese della salvezza del Rovers sono il Birmingham, che paga la sciagurata scelta di esonerare Eustace con la retrocessione. Scende anche l’Huddersfield, che aveva già detto addio al Championship dopo il pareggio interno proprio contro il Birmingham della scorsa giornata, e il Rotherham: condannato da tempo.
Si salva invece il Plymouth dell’ex-obiettivo della Lazio Whittaker, pronto a tornare uomo mercato questa estate. Infine, una fra Norwich, West Bromwich Albion, Leeds United e Southampton a fine stagione tornerà in Premier League assieme alle due sopracitate Ipswich Town e Leicester City.
Premier League
Southampton-Liverpool, probabili formazioni e dove vederla
Southampton-Liverpool sarà uno dei due match domenicali del programma calcistico d’oltremanica valido per il dodicesimo turno di Premier League. Un testa-coda, anzi un coda-testa per essere precisi, il cui esito sembra già scritto, ma occhio alle potenziali insidie per i Reds che dopo questa sfida saranno chiamati ad affrontare Real Madrid e Manchester City nel giro di quattro giorni.
I Saints sono reduci dalla sconfitta pre-sosta nello scontro diretto con il Wolverhampton che li ha relegati all’ultimo posto con il peggior attacco del torneo, appena sette gol realizzati nelle prime 11 giornate. Una rosa che non sembra avere le credenziali per restare in Premier League quella di Martin, che però può appigliarsi alle ultime due gare casalinghe vinte (1-0 vs Everton e 3-2 vs Stoke City in Coppa di Lega) per tenere vivo il lumicino della speranza. In più c’è un dato che vede il Southampton sconfitto in solamente uno degli ultimi 8 precedenti contro la capolista, tra cui l’1-0 rifilato proprio ai rossi del Merseyside nel gennaio 2021.
Il Liverpool sembra essere tornato una vera e propria macchina da guerra sotto la guida di Slot, ancora imbattuto in trasferta in stagione e con più di un gol all’attivo in sei delle ultime sette partite giocate lontano da Anfield. In caso di successo il tecnico olandese sarebbe l’unico insieme ad Ancelotti e Hiddink a centrarne 10 nelle prime 12 giornate nella massima serie inglese. I Reds sono, inoltre, la miglior difesa del campionato, con appena 6 gol incassati di cui 4 negli scontri diretti con Manchester City e Arsenal, entrambi terminati 2-2.
Qui Southampton
Russell Martin dovrà fare a meno dell’ex portiere dell’Arsenal Ramsdale e del suo perno difensivo Bednarek a causa di un problema al ginocchio. Assenze pesanti a cui si aggiungono quelle di Bazunu, Stewart e Smallbone. Recuperati, invece, Downes e Fraser: il primo dovrebbe fare coppia con Aribo in mezzo al campo dal 1′. Chiavi dell’attacco affidate ad Archer, supportato da Armstrong, mentre in difesa sarà compito principalmente dell’ex Manchester City e fresco di chiamata in nazionale Harwood-Bellis tentare di arginare le iniziative avversarie.
Qui Liverpool
Confermato il rientro di Van Dijk dopo i problemi accusati in nazionale, così come quello di Elliott, tornato ad allenarsi con il gruppo e pronto a subentrare. Assenti ancora Alisson, Alexander-Arnold, Chiesa e Diogo Jota, con Bradley pronto ad agire sulla destra, e Jones e Gakpo favoriti su Szoboszlai e Luis Diaz, rientrato da pochi giorni dagli impegni in Sud America con la sua Colombia. Confermato, ovviamente, Kelleher in porta.
Southampton-Liverpool, le probabili formazioni
Southampton (5-4-1): McCarthy; Walker-Peters, Sugawara, Stephens, Harwood-Bellis, Manning; Armstrong, Downes, Aribo, Fernandes; Archer. All. Martin.
Liverpool (4-3-3): Kelleher; Bradley, Konaté, Van Dijk, Robertson; Mac Allister, Gravenberch, Jones; Salah, Nunez, Gakpo. All. Slot.
Southampton-Liverpool, dove vederla
La partita tra Southampton e Liverpool si giocherà domenica 24 novembre alle 15:00. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso i canali di Sky Sport.
Premier League
Ipswich-Manchester United, probabili formazioni e dove vederla
Ipswich-Manchester United chiuderà il programma domenicale del dodicesimo turno di Premier League. Le due squadre tornano ad affrontarsi nella massima serie dopo 22 anni. L’ultimo scontro complessivo risale, invece, a 9 anni fa in Coppa di Lega, vinto dai Red Devils per 3-0.
I Tractor Boys arrivano a questa sfida forti dell’1-2 rifilato a domicilio al Tottenham nel turno pre-sosta, coinciso con la prima vittoria in questo torneo, dopo i 5 pareggi e le 5 sconfitte ottenute nelle prime 10 uscite. Momentaneamente l’undici di McKenna, ex allenatore assistente dello United e manager dell’under 18 mancuniano fino al 2018, ha il peggior rendimento interno del campionato con soli 3 punti raccolti in 5 sfide e la miseria di 4 reti realizzate, che lo rendono il secondo peggior attacco casalingo della Premier League.
Inizia, dunque, a Portman Road l’era Amorim sulla panchina del Manchester United, reduce dal positivo mini-ciclo sotto la guida di Van Nistelrooy in cui sono arrivate tre vittorie e un pareggio in tutte le competizioni. I Red Devils sono chiamati a ottenere i tre punti per risalire una classifica deficitaria che li vede al tredicesimo posto con 15 punti all’attivo e solamente 12 gol segnati (quarto peggior attacco).
Qui Ipswich
Infermeria piena per i padroni di casa che oltre ai lungodegenti Donacien e Ogbene potrebbero vedersi costretti a fare a meno anche di Brodhead, Burns e Greaves. Non al meglio anche Hutchinson e Taylor, con l’inglese chiamato a stringere i denti per partire dal 1′. In attacco McKenna si affiderà alla vena realizzativa di Szmodics e dell’attaccante scuola Manchester City Liam Delap, già a quota 6 centri.
Qui Manchester United
Nonostante l’assetto a tre abbia fatto le sue fortune allo Sporting, Amorim dovrebbe confermare la linea a quattro davanti a Onana, troppo poco il tempo a disposizione avuto per implementare un cambio di sistema. Totale emergenza in difesa dove potrebbero essere costretti al forfait sia Lisandro Martinez che Lindelof. Spazio quindi alla coppia De Ligt–Maguire con Mazraoui e Dalot sulle corsie, in attesa dei rientri dei lungodegenti Shaw, Malacia e Yoro (tutti tornati quantomeno ad allenarsi). Mainoo e Mount potrebbero strappare una convocazione dopo i rispettivi problemi fisici, ma il trio di centrocampo sarà composto da Casemiro, Ugarte e Bruno Fernandes. Davanti fiducia a Hojlund.
Ipswich-Manchester United, le probabili formazioni
Ipswich (4-2-3-1): Muric; Tuanzebe, O’Shea, Greaves, Davis; Morsy, Cajuste; Johnson, Hutchinson, Szmodics; Delap. All. McKenna.
Manchester United (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, Maguire, De Ligt, Dalot; Casemiro, Ugarte; Rashford, Bruno Fernandes, Garnacho; Hojlund All. Amorim.
Ipswich-Manchester United, dove vederla
La partita tra Ipswich e Manchester United si giocherà domenica 24 novembre alle 17:30. Il match sarà trasmesso in esclusiva su Sky attraverso il canale Sky Sport Max.
Liga
Barcellona pronto a blindare Yamal: il retroscena sul PSG
Lamine Yamal è stato vicinissimo a lasciare il Barcellona, ma non se ne fece nulla grazie a Xavi. Ora i catalani vogliono blindarlo.
A 15 anni e 9 mesi (290 giorni per l’esattezza), Lamine Yamal è diventato il più giovane esordiente di sempre nella storia del Barcellona. Una fiducia dettata ovviamente dalle sue qualità e dalla sua straordinaria precocità, ma non solo. Alla base di quella scelta vi fu anche una “promessa” fatta dall’allora tecnico Xavi al ragazzo.
Yamal come Xavi Simons: il PSG ci ha (ri)provato
Tutti coloro che transitano dalla Masia sono obbligati a sopportare la Spada di Damocle dei costanti paragoni con Messi. Non è giusto e probabilmente è anche deleterio per la crescita dei ragazzi, ma non è un trend che è possibile invertire. Yamal è senza ombra di dubbio la cosa più vicina a Leo che si sia vista in Catalogna (e non solo) negli ultimi anni, ma nonostante ciò il Barcellona (due anni fa) è stato vicino a perdere il suo prodigio.
I calciatori, infatti, non vengono considerati professionisti fino ai 16 anni. Ciò implica che questi non possano essere messi legalmente sotto contratto da nessuno, facendo costantemente correre alle società il rischio concreto di perdere i giocatori valorizzati nelle proprie giovanili. Non essendo legato al club che lo ha svezzato da oneri contrattuali, al compimento del 16esimo anno di età possono firmare con chiunque vogliano.
Il PSG ha provato a replicare lo sgarbo fatto ai catalani con Xavi Simons, senza però riuscirci. Gran parte del merito lo si deve all’allora allenatore blaugrana Xavi Hernandez, la cui imponente figura si porta dietro una credibilità non indifferente nell’ambiente: grazie alla sua straordinaria carriera. Xavi è riuscito a convincere Yamal a rimanere al Barcellona, promettendogli un regolare impiego in prima squadra poi arrivato davvero.
Talento blindato: rinnovo sessennale e clausola da un miliardo
Il talento di Yamal ha attratto estimatori lungo tutto l’orbe terraqueo e non potrebbe essere altrimenti, data la portata di questo fenomeno generazionale. Tuttavia sono in poche, pochissime, le squadre in grado di poter anche solo sognare di strappare al Barcellona il suo talento più cristallino. Una di queste è sicuramente il PSG, che l’anno scorso riprovò il colpaccio: arrivando ad offrire una cifra superiore ai 200 milioni di euro.
Un’offerta confermata da Enric Masip, consigliere di Joan Laporta: “Il Presidente mi ha detto di aver ricevuto un’offerta di 200 milioni di euro per Yamal, ma di non averla nemmeno presa in considerazione. E’ arrivata dalla Francia, ma non posso dirvi da chi. Il PSG? Loro hanno i soldi e quando hai i soldi puoi sperare di ingaggiare grandi giocatori“. Il riferimento (seppur indiretto) ai campioni di Francia (che da canto loro però hanno sempre smentito) appare chiaro, dato che nessun’altra squadra di Ligue 1 potrebbe arrivare a tanto.
Sia come sia, sembra virtualmente impossibile strappare Yamal al Barcellona. Il fantasista spagnolo ha firmato un contratto con il club catalano sino al 30 Giugno del 2026, contratto che i vertici del club stanno già cercando di rinnovare: prolungandolo di sei anni. Le trattative procedono spedite e nessuno a Barcellona teme di perdere il ragazzo, legato al club che lo ha cresciuto da una clausola rescissoria da un miliardo di euro.
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