Serie A
Hellas Verona – Fiorentina, le formazioni ufficiali
Hellas Verona-Fiorentina, la sfida del Bentegodi e’ un incrocio per la salvezza dei padroni di casa. Le formazioni ufficiali.
Hellas Verona
Noslin la spunta su Bonazzoli e sarà l’unica punta gialloblù. Alle sue spalle Lazovic, Noslin e Folorunsho.
Fiorentina
Largo alle seconde linee per Italiano, allo scopo di preservare le forze in vista della Conference. Sulle caselle dei terzini spazio a Parisi e Faraoni. In avanti Nzola.
Serie A
Bologna: si ferma un difensore
La situazione difensiva del Bologna si fa complicata in vista della trasferta di Genova. Questa mattina si è fermato un centrale per un’problema muscolare.
Si tratta di Martin Erlic, che non partirà con il resto della squadra per la sfida di Marassi.
Con l’assenza del centrale croato, la coppia centrale sarà formata da Beukema e Casale, con Lucumì in panchina, dato il suo recente rientro dall’impegno con la Colombia.
Questa situazione potrebbe influire sulla solidità difensiva della squadra, specialmente in una partita quasi decisiva come quella contro il Genoa.
Da monitorare la situazione dell’ex Sassuolo, anche in vista del prossimo impegno rossoblu in Champions League contro l’Aston Villa, in trasferta a Birmingham.
Serie A
Lazio, cosa significa essere il presidente? Ce lo dice Lotito
Su DAZN Claudio Lotito ha parlato del cambio di allenatore e di cosa significa essere il presidente della Lazio: ecco che cosa ha detto.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito può sorridere: quello che il club biancoceleste sta attraversando è un periodo molto positivo e di risultati positivi.
Prima che il club si accinga a misurarsi sul campo contro la Juventus, Lotito parla ai microfoni di DAZN del club e del suo ruolo istituzionale: ecco le sue parole.
Lazio, le dichiarazioni di Claudio Lotito
Sul rapporto con Sarri
“Con Sarri avevo un buon rapporto. Lui ha le sue idee, sia dal punto di vista politico che comportamentale, ma tra noi si era creata un’alchimia basata sul rispetto reciproco. Dopo una partita all’Olimpico, in cui la squadra non aveva fatto bene, sono andato da lui. Gli ho fatto notare che il gruppo sembrava aver perso l’orgoglio di combattere.
Mi ha dato ragione, e insieme abbiamo deciso di mandare la squadra in ritiro a Formello. Alcuni giocatori non hanno preso bene la decisione, forse perché non si sentivano più coinvolti. Il ritiro, però, ci ha mostrato che il problema era più profondo: c’era un contrasto interno, soprattutto con i giocatori più esperti. Sarri ha capito che non riusciva più a governare lo spogliatoio e ha deciso di dimettersi“.
Sulla gestione Tudor
“Con l’arrivo di Tudor, la squadra ha reagito, ritrovando un po’ di orgoglio. Alla fine della stagione, tuttavia, mi ha fatto presente la necessità di attuare cambiamenti sostanziali, includendo la cessione di alcuni giocatori che creavano delle problematiche. Abbiamo capito che era arrivato il momento di sradicare chi pensava di essere padrone della società. Ora abbiamo Baroni che parla il nostro linguaggio, che ha fame e vuole dimostrare il suo valore. È chiaro che tutti devono essere uniti dietro di lui”.
Sul ruolo da presidente della Lazio
“Essere presidente di una squadra di calcio significa rappresentare una comunità di persone e i loro sentimenti. Abbiamo il dovere di preservare, mantenere e tramandare i loro valori, e questa responsabilità non si limita solo al profitto o all’interesse economico“.
Su Immobile e Klose
“Ho ingaggiato Ciro dopo un’esperienza all’estero che non si era rivelata particolarmente brillante. L’ho trattato come un figlio, ma il merito dei suoi successi è interamente suo. Klose è un grande campione che mi è rimasto scolpito nella memoria”.
Sull’esonero di De Rossi
“Sicuramente De Rossi era legato alla storia della Roma, proprio come Totti, e viveva il suo rapporto con la squadra del cuore in modo viscerale. C’era un’identità, una simbiosi continua tra lui e il club.
Non conosco i dettagli dei suoi rapporti con la proprietà o lo spogliatoio; quindi, non posso esprimere giudizi su questo. Posso solo dire che era una persona profondamente legata ai colori della squadra che allenava”.
Serie A
Genoa, Gollini si è operato: il comunicato
Il portiere del Genoa Pierluigui Gollini ha reso noto che stamattina è stato operato presso l’ospedale San Martino di Genova, per l’asportazione di una neoformazione adiposa in regione peritrocanterica destra.
Il portiere ha comunicato attraverso i suoi canali social che l’operazione è riuscita perfettamente, ma si prevede un lungo periodo di stop prima che possa tornare in campo.
Secondo le prime stime, Gollini potrebbe restare fuori dal campo per almeno un mese.
Genoa, il bollettino medico
A seguire le parole di Gollini:
“Operazione perfettamente riuscita! 💪 Ormai da un mese cercavo di resistere, anche un semplice tuffo era una sofferenza. Nelle ultime partite il dolore era diventato troppo forte, quindi abbiamo deciso che intervenire fosse la scelta migliore. Sono fiducioso che tutto andrà per il meglio ✌️ Non vedo l’ora di tornare in campo! 😉 forza grifone ❤️
Grazie dei messaggi 🙏😘”
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